Rivista Anarchica Online

rivista anarchica
anno 10 nr. 84
giugno 1980 - luglio 1980


Rivista Anarchica Online

RASSEGNA LIBERTARIA
a cura della Redazione

Estate di letture. Per questo numero estivo, che copre l'intera stagione vacanziera da giugno ai primi di settembre (quando uscirà il n.85), abbiamo pensato di presentare anche qualche libro ed opuscolo. Cominciamo da questi ultimi: ne sono usciti due, recentemente, sulla questione energetica ed in particolare sul nucleare - entrambi compilati e pubblicati a cura di anarchici. Si intitolano rispettivamente Energia e libertà e L'ultima trovata dei padroni: le centrali nucleari e sono curati il primo dal circolo anarchico "Nestor Machno" di Venezia-Marghera e l'altro dal Centro Studi Libertari di Napoli. Si tratta di opuscoli utili per un primo approccio libertario all'argomento, validi quindi soprattutto ai fini della propaganda e della sensibilizzazione. Energia e libertà costa 1.000 lire e va richiesto tramite versamento anticipato su vaglia postale a Fabio Santin, via Torre Belfredo 49/a, 30174 Mestre (Ve); per richieste superiori alle 10 copie, sconto del 30%. L'ultima trovata dei padroni: le centrali nucleari costa 1.500 lire e va richiesto mediante versamento anticipato sul c.c.p. 28228807 intestato a Vincenzo Italiano, c.p. 391, 80100 Napoli, specificando la causale.

Le edizioni La Salamandra nella collana "biblioteca di an.archos", pubblicano la traduzione integrale dell'antologia Post-Scarcity Anarchism di Murray Bookchin (pagine 190, lire 6.500). Un volume decisamente interessante, uscito in America nel '71 (e da noi recensito nell'aprile '74, su "A" 28), ma anche inevitabilmente datato: si consideri infatti che il libro è stato scritto prima della crisi energetica scoppiata nel '73, mentre quest'edizione italiana esce quando gli effetti di quella crisi hanno spostato non poco i termini del dibattito energetico. In questo contesto, ci sarebbe sembrata indispensabile una prefazione (meglio se dello stesso Bookchin) datata 1980.

Una piccola casa editrice anarchica del Canton Ticino - le Edizioni La Baronata (cas. post. 22, 6906 Lugano 6, Svizzera) - pubblica raccolti in un unico volume (pagine 300, lire 6.000) La scuola moderna e Lo sciopero generale di Francisco Ferrer Guardia, nonché La scuola Ferrer di Losanna (1910-1919) di Jean Wintsch. L'introduzione al volume è del noto pedagogista Mario Lodi, che mette in risalto l'estrema attualità delle teorie e delle esperienze realizzate nell'ambito della Scuola Moderna promossa dall'anarchico spagnolo Francisco Ferrer - assurto a fama internazionale soprattutto per la sua tragica fine: fu infatti fucilato a Barcellona in seguito ad una montatura clerico-reazionaria tendente ad eliminare lui e soprattutto l'influenza del suo pensiero. Da molti anni si lamentava in campo libertario la pratica indisponibilità di testi di Ferrer: questa edizione, ben curata dai compagni della Baronata, inizia a colmare quel vuoto editoriale.

Chi volesse approfondire la conoscenza dell'esperienza della Scuola Moderna può procurarsi la ristampa integrale (in traduzione italiana) dei 62 Bollettini della Scuola Moderna, usciti originalmente tra il 1901 ed il 1909. Ne sono usciti finora i primi 5, che vanno richiesti alla Casa editrice "Vulcano" (cas. post. 6, 24048 Treviolo - Bg): costano 5.500 lire tutti e 5 insieme, spese postali comprese.

Più curioso per il suo sottotitolo che interessante per il suo contenuto, segnaliamo un volumetto uscito nel '78 ma passato praticamente inosservato: si tratta di Mancato campione di pallacanestro (sottotitolo: un cestista anarchico fra basket professionistico e libertà), edito dalla Gammalibri (pagine 94, lire 3.000). Enzo Donolato, il cestista/autore, narra della sua traumatizzante esperienza di "giovane promessa" del basket, denunciando con decisione tutto il marcio che si annida nel mondo corrotto, reazionario e per certi aspetti proprio fascista della pallacanestro.

Passando ora in rassegna qualche pubblicazione periodica, particolarmente significativa ci sembra la rivista Iztok (che, in bulgaro, significa "Est"), dal cui ultimo numero abbiamo tratto l'articolo sugli anarchici in U.R.S.S.. La rivista è pubblicata a Parigi da un gruppo di anarchici bulgari in esilio, con l'aiuto di qualche compagno francese, ed esce già da cinque anni: l'intenzione originale era quella di farne una rivista trilingue, cioè in bulgaro (tale essendo il gruppo promotore), in russo (cioè la lingua di tutti i paesi slavi) e in francese (come tramite con la cultura occidentale). Ciò presupponeva un allargamento e una internazionalizzazione del gruppo redazionale, che però non c'è stata: ragion per cui, Iztok (indirizzo: Iztok, c/o Amitiés Franco-Bulgares, 26 Rue Piat, 75020 Parigi) si è limitata in questi anni a pubblicare in russo solo qualche testo "classico", basandosi solo sul bulgaro e sul francese. A partire dall'ultimo numero, per permettere una migliore diffusione, la redazione ha deciso di pubblicare due edizioni contemporanee, una in bulgaro ed una in francese. Obiettivo della rivista - si legge nella presentazione editoriale - è soprattutto quello di fornire informazioni sui paesi dell'Est, sulle opposizioni e in particolare sugli aspetti libertari o almeno antiautoritari di queste opposizioni. Ambiremmo potere raccogliere collaboratori di tutte le lingue dei paesi dell'Est, per rendere ancora più interessante la rivista. Al momento un lavoro efficace l'abbiamo realizzato con la Bulgaria, la Polonia e l'U.R.S.S. e, in misura minore, con la Germania Orientale e la Cecoslovacchia. Un altro nostro obiettivo è quello di stringere relazioni con i dissidenti emigrati in Occidente: troppo spesso gli anarchici dei paesi Occidentali si limitano a dei giudizi superficiali e sbagliati ("sono gente di destra" si sente dire spesso), che non tengono conto del fatto che in U.R.S.S. la circolazione delle idee è molto difficile, e che spesso le loro idee non sono che una reazione a ciò che hanno vissuto: spesso questi dissidenti ignorano del tutto l'anarchismo, ed il dialogo con loro può essere davvero fruttuoso.

Sempre in Francia esce un giornale, Le libertaire (35 Rue J.J. Rousseau, 76600 Le Havre / prezzo: 3 franchi), con il sottotitolo un po' pomposo di "rivista di sintesi anarchica", giunto ormai al suo secondo anno di vita.
Sul n.34 (giugno '80) del mensile libertario lionese I.R.L. (13 Rue Pierre Blanc, 69001 Lyon / prezzo 6 franchi, abbonamento a 10 numeri, 60 franchi) segnaliamo un interessante servizio sull'obiezione totale all'esercito, ricco di informazioni e resoconti processuali sull'argomento.
Altra documentazione sull'antimilitarismo viene pubblicata sul n.7 di Senzapatria (indirizzo: Carla Morrone, cas. post. 647, 35100 Padova / una copia, 500 lire / abbonamento da lire 2.500 in su, sul c.c.p. 10239358 intestato a Carla Morrone), che riporta in copertina un saggio su "Militarismo e potere" di Ugo Dessy.
Come ogni anno, in vista del 1° maggio i compagni del gruppo "Germinal" di Trieste hanno curato l'edizione della loro omonima pubblicazione, che con periodicità varia esce fin dal maggio '46 - sempre con la direzione responsabile dell'ultra-ottantenne militante anarchico Umberto Tommasin da un settantennio sulla breccia. Chi fosse interessato a ricevere una copia di Germinal scriva al Gruppo Germinal, via Mazzini 11, 34100 Trieste.
Segnaliamo inoltre che il recente 14° congresso della Federazione Anarchica Italiana (Milano, 2-4 maggio) ha confermato al gruppo redazionale di Palermo la fiducia e la responsabilità nella gestione del settimanale anarchico Umanità Nova (redazione e amministrazione: Gianni Costanza, cas. post. 12, 90133 Palermo / una copia, 300 lire / abbonamento annuo 15.000 lire, sul c.c.p. 7/762 intestato a Gianni Costanza). Sono 35 anni che Umanità Nova - che si ricollega nel titolo e nella numerazione progressiva alla gloriosa testata quotidiana del 1920/22, diretta da Errico Malatesta - esce regolarmente settimanale, costituendo la struttura portante dell'informazione in seno al movimento anarchico. La tiratura del settimanale è attualmente di circa 5.500 copie a numero.
Nel dicembre scorso ha invece dovuto modificare periodicità (da quindicinale a mensile) il periodico anarchico L'Internazionale (redazione: Luciano Farinelli, cas. post. 173, 60100 Ancona / Amministrazione: Giovanni Tolu, cas. post 1180, 16100 Genova / una copia, 300 lire / abbonamento annuo 5.000 lire), fondato all'indomani del congresso di Carrara del 1965, nel quale si produsse una frattura nella F.A.I., con la polemica costituzione dei G.I.A. (Gruppi di Iniziativa Anarchica). Fin dal suo primo numero (marzo '66) L'Internazionale è stato espressione dei G.I.A., aperta nel contempo - come d'altra parte Umanità Nova - alla collaborazione di anarchici di varia tendenza. La tiratura de L'Internazionale è attualmente di circa 2.000 copie mensili.
Dalla Spagna, una rivista graficamente ben curata, paragonabile nell'impostazione e nel contenuto a Re Nudo dei primi anni '70: si tratta di Ajoblanco (c/Carders 17, 1°2°, Barcellona 3 / una copia, 100 pesetas), che si occupa di radio libere, cultura alternativa, cinema, fumetti, letteratura, ecc. Ajoblanco è già arrivata al n.54 (maggio '80) e continua regolarmente le sue pubblicazioni mensili.
Sempre in spagnolo, è uscito il numero datato "inverno 1980" della rivista Guangara libertaria (P.O. box 350731, Miami, Florida 33135. U.S.A.) edita dal Movimento Libertario Cubano in esilio. La maggior parte delle 30 pagine di questo numero sono dedicate ad articoli di carattere generale, mentre tutto sommato scarsissime sono le informazioni sulla realtà cubana.
Da segnalare, infine, l'utile pubblicazione, da parte dei compagni del Centro di Documentazione Anarchica del catalogo aggiornato del loro servizio-libreria. Divisi per argomenti, sono elencate varie centinaia di titoli che possono essere richiesti direttamente al C.D.A. (via G. Reni 96/6, 10136 Torino), con pagamento contrassegno: un servizio utile ai compagni, questo, che il C.D.A. svolge da oltre 4 anni. Ha invece sospeso (almeno per un po') le pubblicazioni il Bollettino del C.D.A..
È in stampa il primo volume dell'autobiografia di Emma Goldman (Living my Life) per i tipi delle Edizioni La Salamandra: un'opera monumentale (700 pagine nella 1a edizione americana, negli anni '30) di cui da anni andiamo lamentando la mancanza di una traduzione italiana. Ne riparleremo.