Rivista Anarchica Online
Il contributo degli anarchici a vent'anni di lotte
contro Franco (1944-1963)
di A. B.
La lotta contro il fascismo spagnolo non si è fermata con la fine
della guerra civile, con l'esilio di centinaia
di migliaia di antifascisti, con la strage di decine di migliaia di compagni, né è risorta
improvvisamente
dal nulla con gli scioperi recenti e con le clamorose azioni dell'E.T.A. (guerriglieri baschi). Essa è
proseguita con alterno vigore ma ininterrottamente fino ad oggi ed anche in questa lotta, come
già nella
guerra civile, gli anarchici sono stati in prima fila. Mentre i burocrati del P.C., nella loro meschina
logica di potere elaboravano ed applicavano la linea di
"reconciliacion nacional" (1) (cioè di riconciliazione con i fascisti) e si infiltravano nei sindacati
falangisti
e di fatto boicottavano la resistenza, gli anarchici e gli anarcosindacalisti, con la generosità dei
veri
rivoluzionari, tentavano dapprima di scuotere la dittatura franchista con azioni di guerriglia e poi di
mantenere vivo lo spirito di ribellione, esponendosi e pagando di persona anche per gli altri. Si deve a
loro
se il fuoco dell'opposizione al fascismo, mantenuto acceso a prezzo di tanti sacrifici, s'è ravvivato
impetuosamente negli ultimi anni tanto da costringere il regime franchista a gettare la maschera della
"liberalizacion" (ad uso CEE-Comunità Economica Europea) e a mostrare scopertamente il suo
lurido
ceffo. La logica di "partito" avrebbe forse voluto che i compagni si esponessero meno, in questo
ventennio -
come hanno fatto gli altri movimenti politici - per conservare i "quadri" per tempi migliori, ma la logica
rivoluzionaria, di fronte ad una dittatura bestiale, conosce una sola "parte", quella degli oppressi e degli
sfruttati, la logica della rivolta conosce una sola lotta, quelle incessante, irriducibile, senza
compromesso. Riportiamo, di seguito, alcuni dati sull'apporto del movimento anarchico (organizzato
nella F.A.I. -
Federazione Anarchica Iberica, nella F.I.J.L. - Federazione Iberica della Gioventù Libertaria e
nella
C.N.T. - Confederazione del Lavoro anarco-sindacalista) alla resistenza antifranchista, nel ventennio
1944-1963. Questi dati si riferiscono solo ai fatti più salienti e non tengono conto delle centinaia
di
condanne "minori", del lavoro di migliaia di militanti anarchici ed anarco-sindacalisti, dei sabotaggi, degli
scioperi, della propaganda... 1944 - Estate - Gruppi di anarchici e socialisti spagnoli che avevano
fatto la resistenza in Francia (dove
erano esuli dalla fine della guerra civile) si apprestano a continuare la guerra di liberazione nel loro Paese.
Primo obiettivo è quello di costituire una "cintura armada" sui Pirenei. Si disperdono nelle zone
di
frontiera, installandosi qua e là come contadini, operai ed impiegati. Da questi gruppi parte un
tentativo
di invasione lungo tutta la frontiera e soprattutto attraverso la Valle di Aràn. Il tentativo viene
respinto
dall'esercito franchista, che cattura 3 o 4 mila "invasori". Ottobre - Nuclei ridotti di guerriglieri
libertarie socialisti operano nelle Asturie, nel Leon, in Galizia, nel
Levante, in Andalusia, Catalogna, Aragona ed Estremadura. 1946 - Gennaio - Sbarco di guerriglieri
nelle Asturie. Sorpresi dalla "guardia civil", vengono tutti uccisi
e imprigionati. Dieci guerriglieri vengono "giustiziati" nel carcere di Madrid. Marzo - Plenum del
Comité Nacional della C.N.T. (Confederacion Nacional del Trabajo, centrale
anarco-sindacalista) dell'Interior, cui partecipano anche delegati della C.N.T. in esilio, che organizzano
una sezione per l'azione rivoluzionaria in Spagna. Tre settimane più tardi i membri di questo
Comité
vengono tutti arrestati come pure, entro l'anno, i membri del nuovo Comité che li avevano
sostituiti. Marzo - Vengono fucilati numerosi anarchici, tra i quali Amador Franco e Antonio Lopez.
Erano stati
fatti prigionieri dalla Guardia Civil dopo uno scontro a fuoco, ad Irun. Il commando di cui facevano parte
stava trasportando una radio trasmittente. 1948 - Luglio - Il giovane anarchico Raoul Carballeira
viene ucciso a Barcellona dalla polizia. Ventidue
minatori tra cui numerosi anarco-sindacalisti vengono assassinati nel corso di una manifestazione nelle
Asturie. 1949 - Gennaio - Marcos Nadal, segretario della C.N.T., viene condannato a
morte. Marzo - Quattro militanti della C.N.T. vengono uccisi a Saragoza e a Castillon Del
Valles. Aprile - Sei guerriglieri liberati vengono uccisi a Lugo. Violenti combattimenti a
Orense. Luglio - Quattordici militanti della C.N.T. vengono uccisi in Catalogna, in combattimento
o in seguito
a torture dopo la cattura. Settembre - Tre militanti della C.N.T. assassinati in Andalusia. Ottobre
- Sei militanti della C.N.T., fra i quali José Sabater, vengono uccisi a Barcellona. Novembre
- nei pressi di La Coruña sette anarchici vengono uccisi in uno scontro con la polizia. A
Saragoza viene condannato a morte l'anarco-sindacalista Cruz Navarro. A Barcellona viene ammazzato
il militante della C.N.T. Lopez Penedo, accusato d'aver giustiziato un commissario di polizia. 1950
- Gennaio - Vengono fucilati dieci militanti della C.N.T., tra cui Manuel Sabater. Febbraio - A
Barcellona viene assassinato con il "garrote" (strumento medioevale che uccide per
strozzamento) l'anarchico Manuel Sabater Llopart, accusato di aver passato clandestinamente la frontiera
per partecipare alla resistenza. Maggio - Tre militanti della C.N.T. fucilati, quattro uccisi mentre
sbarcavano ad Algesiraz. 1951 - Novembre - Processo a Siviglia contro 75 militanti della C.N.T.,
accusati di riorganizzazione del
sindacato anarchico e di avere aiutato un gruppo di guerriglieri ad evacuare via mare. Due condanne a
morte (Antonio Nuñez e Dionisio Ruda); agli altri pene dai quindici ai trent'anni di
carcere. 1952 - Febbraio - "Consiglio di guerra" a Barcellona contro trenta anarco-sindacalisti della
C.N.T.
Vengono emesse undici condanne a morte, di cui 5 eseguite immediatamente. 1957 - Agosto -
Assassinato dalla polizia José Luis Facerias, noto militante anarchico dei gruppi d'azione,
che operava dalla fine della guerra civile. "El irriductible Luchador" (L'irriducibile lottatore) viene
crivellato di pallottole in un'imboscata tesagli dalla polizia a Barcellona. 1960 - Gennaio - Scontro
a Banolas (Gerona) tra la Guardia Civil e un commando di anarchici che aveva
traversato la frontiera sei giorni prima. Cinque compagni vengono uccisi tra i quali il noto militante
Francisco Sabater, fratello di José (ucciso nel 1949) e di Manuel (ucciso nel 1950). 1962
- Settembre - Il tribunale militare di Barcellona condanna a morte Jorge Conill Valls e a vent'anni
di carcere Antonio Mur Peiron e Jimenez Cubas (tutti della F.I.J.L.). La condanna a morte viene mutata
in trent'anni di carcere a seguito del sequestro del vice-console spagnolo di Milano, operato da un gruppo
di giovani anarchici di Milano. 1963 - Agosto - L'anarchico Capdevila, detto "Caraquenada", noto
e temuto guerrigliero, viene abbattuto
in Catalogna nei pressi della frontiera francese. Capdevila, esule dalla fine della guerra civile, lavorava
come operaio in Francia nei pressi del confine e rientrava frequentemente in Spagna per compiervi azioni
di guerriglia. Gli anarchici Granados e Delgado vengono assassinati a Madrid con il "garrote",
perché accusati di essere
entrati in Spagna con lo scopo di uccidere Franco.
A. B.
(1) "La cessazione della lotta armata e lo scioglimento dei gruppi partigiani fu determinata dalla
volontà
del P.C. di evitare che si introducessero in mezzo a loro germi di anarchismo e di promuovere invece un
clima di riconciliazione nazionale....". "Il timore delle responsabilità, e le rappresaglie,
paralizza e frena diversi elementi, che altrimenti sarebbero
disposti a facilitare il mutamento politico. Se tutte le forze dell'opposizione, come ha fatto il partito
comunista, considerassero cancellate le responsabilità delle conseguenze, stimolerebbero il
passaggio
all'opposizione della maggior parte di quelli che ancora sostengono la dittatura; e faciliterebbero la sua
liquidazione pacifica...". (Da un documento del Comitato Centrale del Partito Comunista Spagnolo).
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