Rivista Anarchica Online

rivista anarchica
anno 28 nr. 245
maggio 1998


Rivista Anarchica Online

Pissarro, impressionista e anarchico
a cura di Eva Civolani e Antonietta Gabellini

Una bella mostra a Ferrara (chiude il 10 maggio), un libro delle Edizioni Elèuthera, numerosi servizi sui mass-media hanno riproposto uno dei "padri dell'impressionismo". E il suo anarchismo

Camille Pissarro (1830-1903), noto per essere stato uno dei maggiori esponenti dell'impressionismo francese, è anche stato un convinto anarchico per tutta la sua vita matura, partecipando attivamente alle vicende del movimento e collaborando con disegni e incisioni ad alcune delle sue testate principali, come "La Révolte" di Jean Grave. Di famiglia ebraica d'origine franco-portoghese, Pissarro lascia nel 1852 la nativa isola caraibica di Saint Thomas per approdare dapprima a Caracas e poi a Parigi. Qui avrà un ruolo fondamentale nella costituzione e nella coesione del gruppo impressionista, collaborando soprattutto con Monet, Degas, Cézanne e Gauguin. Negli ultimi vent'anni della sua vita scrive centinaia di lettere al figlio Lucien, anch'egli pittore e anarchico. Questo straordinario epistolario compreso tra il gennaio 1883 e il settembre 1903 (di cui il volume curato da Eva Civolani e Antonietta Gabellini offre una scelta essenziale) delinea un vivido quadro non solo dell'ambiente artistico dell'epoca - con ampi riferimenti ai collegamenti e ai contrasti tra impressionisti, divisionisti e simbolisti, nonché al dibattito tra concezioni realistiche, naturalistiche, scientifiche... dell'arte - ma anche di quello sociale e politico analizzato con piena libertà di linguaggio e costante passione anarchica.
In questi scritti, in cui prosegue un'incessante ricerca di rinnovamento artistico e una continua elaborazione di un proprio universo concettuale di stampo intrinsecamente libertario, si possono inoltre cogliere aspetti significativi della vita quotidiana dell'artista (difficoltà economiche, contrasti con la famiglia di origine, rapporti con i mercanti d'arte...). Ma soprattutto si coglie il dispiegarsi di una coscienza anarchica che si esprime più marcatamente in concomitanza con quegli avvenimenti (lotte di espansione coloniale, repressioni operaie, Affare Dreyfus) che inducono Pissarro a criticare con forza una civiltà che "scende sempre più in basso, perde l'idea del bello, si sbaglia su tutto". Visione che tuttavia non incrina la fiducia di Pissarro nella dinamica progressiva del corso storico, una fiducia mutuata essenzialmente dai testi di Proudhon e Kropotkin e dalla pubblicistica anarchica.

Eragny, 8 luglio 1891

Caro Lucien,
Questa mattina ho ricevuto la tua lettera. Sì, mio caro Lucien, ho notato subito la tendenza sentimentale e cristiana nella tua figura coronata [La signora col mantello], non per il disegno, in realtà, ma per il carattere, l'atteggiamento, l'espressione e la fisionomia generale. So che il primo schema era convenzionale rispetto all'ultimo, ma anche la figura è convenzionale rispetto alla tua arte. Non c'è solo una mancanza di rapporto ma anche, ne sono certo, un'influenza sentimentale inglese molto caratteristica e di ispirazione cristiana, come del resto presso molti preraffaelliti.... e altri. Quasi tutti propendono per questa via. Ma di idee, mio caro, sono piene le tue altre silografie: soltanto sono idee tue, di un anarchico che ama la natura e che serba il grande ideale per un tempo migliore quando l'uomo, avendo un altro modo di vivere, avrà un'altra maniera di comprendere il bello. Insomma, il sentimentalismo è una tendenza alla Gauguin, non come stile ma come idea. Diffida degli elogi!!
Proudhon nella Giustizia dice che 1'Amore per la terra si sposa con la Rivoluzione, di conseguenza con l'ideale artistico. Ecco perché non ci piace Crane: non ha coscienza di quello che dovrebbe preferire in arte. Che contraddizione! Sì, si avrà del filo da torcere in questo ambiente; bisogna trovare altrove il proprio stile e imporlo, e fare vedere che se ne sa la ragione. Per questo occorre una certa autorità; ma non abbiamo Degas e tutti gli impressionisti? Noi siamo sulla strada giusta dal punto di vista logico, che ci condurrà all'ideale, almeno mi sembra.
Sto leggendo in questo momento P.J. Proudhon. E' assolutamente d'accordo con le nostre idee. Il suo libro La giustizia nella rivoluzione e della Chiesa deve essere letto dall'inizio alla fine. Se tu avessi occasione di studiarlo, ti accorgeresti che quelli che seguono la nuova corrente sono influenzati dalla reazione borghese. Guarda come la borghesia corteggia gli operai. Non sono forse tutti socialisti, il papa stesso non si è dato da fare? Reazionari! Tutto ciò, mio caro, ha lo scopo di bloccare il movimento che si sta rafforzando; bisogna dunque diffidare di chi, con il pretesto del socialismo, dell'arte idealista, dell'arte pura, ecc. ecc., segue in realtà un movimento, un movimento falso, mille volte falso, che è forse una necessità per una certa categoria di persone, ma non per noi che abbiamo un ideale completamente diverso da plasmare! Paul Adam, Aurier e tutti i giovani letterati fanno parte di questa controrivoluzione, inconsapevolmente, ne sono certo, o per debolezza... e tuttavia credono di fare qualcosa di nuovo. [...]
Mio caro, è sorprendente come questo libro La giustizia sia attuale. Tutti i giovani dovrebbero leggerlo, sfrondando di certi passi in cui l'autore crede di poter formare la Società con un'organizzazione quasi statale, ma è facile passare oltre.

Eragny, 26 aprile 1892

Mio caro Lucien,
Sì, sicuramente avrei perso tempo se fossi partito con te. Qui ho potuto fare dei buoni studi ad olio sulla primavera e terminare la Guardiana di mucche, la Donna seduta e il Parco di Londra, Primrose Hill. Credo che in questi quadri ci sia un miglioramento dal punto di vista dell'unità. Come sono diversi dagli studi! Sono più che mai a favore dell'impressione attraverso il ricordo; l'oggetto sfuma, la volgarità scompare per lasciare aleggiare solo la verità intravista, sentita. E dire che questo non è capito; quindi la mia preoccupazione per il futuro continua come prima, nonostante il successo della mostra. Non ho notizie da Parigi sui miei collezionisti. Sarà la paura della dinamite che li paralizza? Potrebbe essere... Appena avrò finito gli studi sulla primavera e quando il piccolo atelier sarà pronto, scriverò al mio collezionista, l'Abbé Gauguin, di venire a vedere le mie nuove cose.
Come! Fénéon che conosce le tue miniature, come amano definirle, non ha pensato che spettava a te eseguire le illustrazioni per Griffin? Preferisce forse lo stile preraffaellita? E' probabile... Bisogna pensarci su: il tuo genere, pur avendo una certa ricercatezza, è ispirato alla natura e non mira, a differenza di quello degli amici londinesi, ad un carattere eccentrico.
Mi è stato inviato, non so da chi, il libro di Kropotkin. Te lo mando. Ti spedisco anche "La Révolte", che ti farà vedere alcuni nuovi aspetti degli ultimi avvenimenti. Pouget e Grave sono stati arrestati nella retata fatta fra i compagni, in virtù di leggi che persino i giornali borghesi cominciano a ritenere imprudenti. La Repubblica difende i suoi capitalisti; diamine, è comprensibile! E' facile rendersi conto che si è in piena rivoluzione - e la minaccia è dovunque. Le idee non si arresteranno! [...]

Eragny, 8 maggio 1892

Mio caro Lucien,
Parliamo di cose essenziali e che, dato il tuo carattere, mi sembrano molto utili. Le tue silografie sono accettate dappertutto, è sicuro; hai un inizio di notorietà che non ha niente in comune con me; qui sta il punto. Quando si è riusciti così bene nell'incisione, bisogna aspettare per raggiungere lo stesso livello se si intraprende un altro settore dell'arte. La gente non ama i cambiamenti; chi si permette di uscire dalla propria specialità deve di nuovo conquistarsi una posizione. Guarda dunque quel che accade intorno a noi e renditi conto che c'è un tale abbrutimento intellettuale che persino quelli che sono con noi assumono lo stesso stupido atteggiamento! Non sono capaci di discernere ciò che costituisce il pregio delle tue incisioni e che si ritrova in qualsiasi cosa tu faccia.
Tu sei un autore spontaneo e genuino, hai un tuo stile, devi solo proseguire per la tua strada, perfezionare la materia per renderla bella. Inutile cercare l'abilità, questa arriverà un giorno; del resto, non serve, la bellezza non sta lì. Si, mi dirai, ma come guadagnare denaro? E' questione di fiuto commerciale, è insito nell'individuo... sapersi intrufolare, mettersi garbatamente in mostra, tenere le fila nascoste in mano e guidare il tutto come un buon cocchiere di omnibus. Oppure avere una buona fata che veglia sui propri successi... la fortuna! Quindi è inutile disperarsi. Devi assolutamente correggerti e osservare le cose più tranquillamente, senza troppi preconcetti.
E' vero, la maggior parte dei poveri non capisce gli anarchici, tuttavia non bisogna nasconderselo: se si ha tanta fifa, è perché ci si sente in colpa. Hai letto l'intervista di Zola? Definisce gli anarchici ideologi e utopisti; consiglia piuttosto la lotta attraverso la persuasione e la dimostrazione dell'assurdità di questa teoria antiscientifica. E' salvare capra e cavoli. Bisogna dunque che il popolo sia libero scientificamente! Ecco un buon consiglio: quando gli uomini di scienza governeranno, il loro governo non sarà meno tirannico, anche se in nome della scienza.

Knocke presso Bruges, 30 luglio 1894

Mio caro Lucien,
Sono ritornato venerdì sera dalla nostra escursione in Zelanda. Ho visto a Middleburg quei costumi femminili e quei graziosi bambini di cui mi parlavi con tanto entusiasmo. Sono infatti di una straordinaria bellezza.
Posso dire che siamo stati davvero inebriati dal colore locale, dall'atmosfera e dallo stile così primitivo di questo angolino olandese. Elisée Reclus, Theo, Félix ed io abbiamo trascorso due giorni d'incanto; ci siamo spinti fino a Westcapelle, il punto estremo dell'isola di Walcheren, di una fertilità così lussureggiante che mi ricordava per certi aspetti le isole che circondano St. Thomas. A Veere ho visto motivi di paesaggi stupendi. Il mercato del burro a Middleburg, sotto grandi alberi, che quadro!
Temo di essere costretto a restare all'estero per un certo periodo. Dopo l'ultima legge votata dalle Camere francesi, è assolutamente impossibile per chiunque essere al sicuro. Quando si pensa che a un portinaio è permesso di aprire le vostre lettere, che una semplice denuncia può farvi condurre alla frontiera o in prigione, senza che vi possiate difendere! Gli amici lasciano la Francia l'uno dopo l'altro. Mirbeau, Paul Adam, Bernard Lazare, Steinlen, Hamont dovevano essere arrestati, ma sono riusciti a fuggire in tempo; il povero Luce è stato preso probabilmente per una denuncia. E siccome diffido di certe persone di Eragny che ce l'hanno con noi, resterò all'estero. Scriverò a Durand per informarlo e chiedergli se vuole che gli spedisca delle tele.
Qui ho lavorato molto; ho iniziato sette, otto tele.