Rivista Anarchica Online
Edili: contratto '73
di G. F. S.
"... E anche questo è fatto: sotto con i
metalmeccanici!". Così, qualche noto personaggio del sindacalismo di stato avrà
esclamato, tornando a casa, dopo aver
"finalmente" chiuso il contratto degli edili per il quale la combattiva categoria era in lotta da molti mesi.
Da una visione generale si può già vedere che si è segnato il passo sulle
posizioni del '69 salvo lievi
modifiche ai termini; esaminiamolo comunque punto per punto. Salario automatico
garantito al 100% per tutto l'anno È un punto, quello del salario garantito,
molto importante perché questa categoria, per le condizioni in
cui lavora, è costretta involontariamente a lunghe astensioni dal lavoro. Il pagamento del
salario doveva estendersi a tutto il periodo dell'anno al 100% ed inoltre essere sempre
effettuato dalla ditta, anche in caso di sospensione stagionale, e non avvenire tramite la cassa di
integrazione che accusa normalmente ritardi dell'ordine di 5-6 mesi. Questa richiesta è stata
però rifiutata
in blocco e si è rimasti alle vecchie condizioni con il pagamento
dell'80%. Disoccupazione Dal 25% che viene ora percepito dai
disoccupati di questa categoria, si voleva e si è ottenuto l'aumento
al 66%, ma, e qui sta il tranello, solo dopo che una legge lo permetterà; il che, con la
celerità del
legislativo, è rimandato alle calende greche. Mutua e
infortuni Per quanto riguarda la mutua e l'infortunio, sono stati ottenuti solo dei lievi
ritocchi ai termini,
mantenendo immutata la situazione. Abolizione del cottimo e regolamentazione del
sub-appalto Questo punto era ed è ritenuto giustamente prioritario dagli
operai. (...) I lavoratori edili chiedevano che il cottimo fosse abolito e che il sub-appalto fosse
regolamentato cioè
limitato a campi lavorativi specifici e limitati: cemento armato, imbiancatura, ecc. Nulla è
stato ottenuto in questo senso. Abolizione della 4°categoria operai e della 5° categoria
impiegati Questo è stato ottenuto, ma quello che più colpisce
è che questo avverrà a partire dal luglio del '75,
quando cioè l'attuale contratto avrà ancora cinque mesi di
vita. Delegati di cantiere È questo un punto con importanti
contenuti politici. Gli operai, avevano fatto pressione affinché i
delegati di cantiere venissero riconosciuti come "rappresentanti degli operai sul posto di lavoro" e non
"delegati sindacali sul posto di lavoro". Questa proposta, non è stata neppure inclusa nella
piattaforma contrattuale delle richieste: la burocrazia
sindacale sa ben distinguere i suoi interessi da quelli degli operai. Queste le vittorie sindacali, che
hanno dato luogo a critiche e dissensi nelle riunioni dei delegati, riunioni
tenute per approvare il contratto già formulato con il padronato da parte delle dirigenze
sindacali.
Dissensi peraltro inutili dal momento che per i burocrati sindacali, le assemblee dei rappresentanti hanno
"solo potere consultivo". È da aggiungere che il contratto non è stato presentato ai
delegati in tutte le
22 pagine in cui si articola, ma riassunto in due facciate su di un volantino, e questo quando il contratto
era già stato chiuso, e non, come era stato richiesto, con un margine di tempo per poterlo
valutare e
discutere sui posti di lavoro. ... Anche questo (bidone) è fatto: sotto con i
metalmeccanici.
G. F. S.
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