Rivista Anarchica Online

rivista anarchica
anno 17 nr. 143
febbraio 1987


Rivista Anarchica Online

Dopo Chernobyl come stai?
di Anonimi Ticinesi

Molti cittadini del Canton Ticino hanno ricevuto a casa un questionario predisposto dalle autorità locali per accertare eventuali conseguenze negative dopo l'incidente nucleare a Chernobyl. Ricevute le prime telefonate con richiesta di chiarimenti, le autorità ticinesi sono cascate dalle nuvole. Smentite, indagini, polemiche. Gli autori del falso, dal canto loro, hanno spiegato che...

Negli ultimi mesi ha notato una diminuzione del Suo appetito? Se sì, da quando?
Ha avuto episodi ripetuti di insonnia o di vomito?
Ha avuto sanguinamenti mattutini delle gengive (pulizia dei denti)?
Ha avuto leggere perdite di capelli o di peso apparentemente non giustificate?
Ha notato segni di affaticamento allo sforzo?
Si sente inspiegabilmente irascibile?
Ha notato macchie sulle unghie e loro fragilità?

Questi i sette interrogativi cui migliaia di cittadini del Canton Ticino si sono sentiti in dovere di rispondere. Erano infatti stampati in calce ad una lettera fatta loro recapitare a casa dal Dipartimento delle Opere Sociali del Cantone. Sulla consueta carta intestata, sotto il titolo "Questionario campagna prevenzione salute e ambiente / Istruzioni" c'era scritto:

Gent.ma Sig.ra / Egr. Sig.,
voglia cortesemente rispondere alle domande del presente formulario crociando ciò che fa al caso e rinviandolo a stretto giro di posta facendo uso della busta allegata, senza affrancatura.
La compilazione di dati anagrafici non ci è di grande utilità, per contro ci è indispensabile il sesso e l'età, la descrizione di eventuali diagnosi già poste ed eventualmente l'indirizzo del Suo medico curante.
Le domande di questo questionario sono specifiche per la radioattività e sono diffuse dai nostri servizi nel luganese e nel mendrisiotto, territorio più colpito dalla nube di Chernobyl e attualmente oggetto di una sistematica raccolta di dati.
Le domande sono formulate intenzionalmente con un linguaggio accessibile e sintetico. Ciò potrebbe portare a interpretazioni inesatte. Nel caso in cui Lei risponda ad almeno due domande crociando la casella posta sul lato destro (SI) non si allarmi. Contatti il Suo medico di fiducia o i nostri servizi (Tel. 0921 24.11.11 - 24.30.42) per ulteriori accertamenti.

Conscio della delicatezza della materia trattata, il Dipartimento delle Opere Sociali accompagnava tale richiesta di collaborazione con un testo di presentazione dell'iniziativa, firmato dai due consiglieri di Stato Avv. Rossano Bervini e Ing. Fulvio Caccia: un testo decisamente interessante, che merita di essere riprodotto integralmente. Sotto il burocratico titolo "Concerne: Campagna di prevenzione della salute e dell'ambiente", infatti, si leggevano considerazioni inusuali per quei politici e per le autorità cantonali in generale:

Egregi Signori,
su mandato del Consiglio di Stato con risoluzione no. 2306 TF del 28.8.1986 il Dipartimento Opere Sociali e il Dipartimento dell'Ambiente hanno deciso di eseguire in comune indagini approfondite sulla popolazione e sull'ambiente che servano a meglio quantificare l'impatto dell'inquinamento sulla salute e che ci possano fornire un'utile e dettagliata mappa dei siti più compromessi nel nostro cantone.
Da anni si parla di inquinamento, ma mai come ora ci si è scontrati con questa scomoda realtà. La nube di Chernobyl, le croniche fughe di sostanze radioattive dalla centrale di Mühleberg, il recente rogo di sostanze tossiche a Basilea, ci hanno dimostrato quanto la convivenza con sostanze apparentemente familiari possa essere pericolosa. Questa è solo la parte emergente dell'iceberg. Non dobbiamo né possiamo dimenticare lo stillicidio, i piccoli ma non per questo meno gravi attentati compiuti quotidianamente contro la sfera che ci permette la vita. Dai gas di scarico delle automobili a quelli delle industrie, dai propellenti per bombole spray, ai solventi, alle colle, alle migliaia di sostanze riconosciute dall'Organizzazione Mondiale della Sanità come tossiche o cancerogene. Tutte sostanze che NOI produciamo. Quotidianamente manipoliamo, inspiriamo, ingoiamo.
L'ecosistema di cui facciamo parte si basa su equilibri molto complessi, collaudati e funzionanti da milioni di anni. Si tratta però di meccanismi molto delicati interagenti l'uno con l'altro. Il danno causato alla più piccola specie animale si ripercuoterà fatalmente su tutte le altre causando danni raramente evidenziabili nell'immediato, ma dalle conseguenze spesso irreparabili. Una grossa parte delle malattie "nuove" che noi conosciamo (molte forme tumorali, malattie cardiovascolari o polmonari), affondano le radici proprio nello sviluppo disarmonico della nostra società e nell'inosservanza delle leggi che regolano i meccanismi della natura. È a tutti evidente che a questo punto si impone un'immediata radicale inversione di tendenza. Speriamo Lei si renda conto dell'importanza e dell'utilità della nostra campagna di prevenzione e voglia perciò collaborare con disponibilità sia alla stesura del questionario, sia ad impegnarsi concretamente per la salvaguardia dell'ambiente. Perché, parafrasando uno slogan degli ecologisti, è l'unico che abbiamo, e ci vive anche Lei.
PS: Ci rendiamo conto di aver strumentalizzato e forse spaventato chi ha ricevuto le lettere. Ce ne scusiamo. Ma Sandoz e Co. non fa forse di peggio?

A questo comunicato, sempre con firma abusiva del Dipartimento delle Opere Sociali, fa seguito questa lettera specificamente indirizzata al Giornale del Popolo. Il quale si è ben guardato dal pubblicarla. Come dargli torto? Era un falso. O meglio, falsa era la firma. Il contenuto, invece, era tutt'altro che falso. Ma questo è un altro discorso.

Egr. sig.
abbiamo letto con attenzione il vostro articolo sulla falsa inchiesta "ordita" ai danni del Dipartimento Opere Sociali, e proprio in questo articolo apparentemente esaustivo abbiamo constatato lo stesso atteggiamento, denunciato nel comunicato pervenutovi, tenuto dai media quando si parla di problemi ambientali.
Rassicuranti informazioni prima di tutto, l'oggettività poi, quasi sempre mai. Tutto si svolge come dal copione di un serial americano. C'è il dramma (l'inquinamento), la tensione e la paura della gente (sottofondo di musica drammatica), comunicato dell'inquinatore che minimizza i danni (musica dolce), intervista alla Protezione Civile e agli esperti cantonali che confermano l'avvenuto inquinamento ma che mai causa danni alla popolazione (notoriamente incapace di comprendere e ponderare problemi complessi senza l'aiuto delle Autorità - musica allegro-sospirone). E i pesci? Beh, i pesci sono esclusi dal copione, sono solo comparse.
Tutta "l'operazione falso" serviva per veicolare la denuncia dura ed esplicita delle distruzioni che noi inferiamo all'ambiente. Di questa denuncia non abbiamo trovato tracce nel vostro articolo. Anzi, in conclusione sentite il bisogno di dire che "la spedizione del "falso" con indirizzi non discriminati può essere interpretato come forma di terrorismo psicologico".
Ma scusate, non abbiamo capito... Così come detto nel nostro comunicato, ogni giorno muoiono persone colpite da malattie legate direttamente all'inquinamento ambientale. Lugano è una delle città più inquinate della CH. Quanti sono i casi di tumori ai polmoni (o altre malattie croniche) legati direttamente alle sostanze tossiche inalate? Quanti anziani vedono raccorciata la loro vita proprio a causa della cappa di smog che aleggia sopra le nostre città? Molti. Ed è inutile negarlo.
Ma allora sono terroristi anche i 3.000 e più medici che hanno lanciato un appello stringente per una immediata riduzione dei valori dell'inquinamento dell'aria. Allora sono terroristi gli scienziati che denunciano senza mezzi termini la pericolosità dell'amianto (per quanti decenni è stato usato - pur conoscendone la enorme tossicità - e con quali costi sociali? ). Allora sono terroristi i chimici che "scoprono" l'atrazina negli acquedotti comunali. Allora sono terroristi coloro i quali denunciano la presenza di diossina nell'aria e la sua letalità. Ed è terrorista il municipio di Coldrerio che vieta l'uso di pesticidi e altri prodotti tossici sul territorio comunale.
Scusateci. Non l'avevamo capito. Noi credevamo che terroristi fossero quei gruppi (facciamo un nome?... la Sandoz... ci perdonino i tanti esclusi...) che pur di pagare una quota d'assicurazione più bassa divertono tutta la popolazione di due Cantoni, intrattenendola con spettacoli pirotecnici notturni, allietando i loro olfatti con deliziosi profumi. No, non lo dimentichiamo. Puliscono radicalmente, chimicamente e con gran soddisfazione delle popolazioni teutoniche (notoriamente amanti della pulizia e dell'ordine) un fiume pericolosamente invaso da pesci e anguille che sottraggono (come ben si sa) prezioso ossigeno dalle acque. E pensavamo pure che criminale fosse far credere alla gente che a questi disastri c'è un rimedio e semmai c'è la protezione civile che bla bla...
Scusateci tanto. E arrivederci. Anche se con le maschere antigas non ci riconosceremo.
PS: Come facilmente potrete capire per ora ci asteniamo dal fornirvi le nostre identità. Non sappiamo fino a che punto Caccia e Bervini si siano arrabbiati per aver sottratto una parte della loro.

dip. Opere Sociali

Il tutto, dicevamo, firmato dai due consiglieri di Stato, inserito in una busta del Dipartimento, dentro la quale c'era anche la busta, con tanto di indirizzo già stampato e la specifica che l'affrancatura è a carico del destinatario, da spedire appunto al Dipartimento.
Quando al Dipartimento sono incominciate ad arrivare le prime lettere, e ancor prima quando il centralino telefonico è stato tempestato dalle chiamate della gente (chi denunciava allarmato alcuni dei sintomi prospettati nel questionario, chi chiedeva chiarimenti, chi protestava per l'intrusione nella sfera privata, ecc.), sono cascati dalle nuvole.
Il falso è apparso in tutta la sua clamorosa evidenza. "Non riusciamo a spiegarci come mai...". "Stiamo già indagando...". "Non la passeranno liscia...". A cominciare dai due consiglieri di Stato, ignari firmatari di un'iniziativa e di un testo una volta tanto sensati ed utili, è stato un coro indignato di smentite e di propositi bellicosi.
Come sempre in questi casi, si sono fatte le ipotesi le più varie, strumentali e fantasiose. Non pochi hanno accreditato la tesi di un episodio della guerra interna che sta lacerando i socialisti ticinesi. Altri hanno preferito puntare l'attenzione fra i dipendenti dell'amministrazione cantonale, non sapendosi spiegare altrimenti la sottrazione di un quantitativo così ingente di lettere e buste del Dipartimento.
La notizia di questo falso è stata subito ripresa dai mass-media. Parlarne è stato d'obbligo per le autorità, preoccupate di smentire, chiarire, condannare. E così anche chi non aveva ricevuto a casa la fatidica lettera/questionario ne è stato debitamente informato. Dalle autorità, come è giusto.
Gli anonimi autori del falso, comunque, hanno diffuso il seguente comunicato-stampa, parzialmente ripreso da alcuni organi di stampa (e integralmente sul n.92 del periodico anarchico ticinese Azione Diretta):
"...Dobbiamo dimostrare che una società fondata sull'economia di mercato, sullo sfruttamento delle cosiddette risorse naturali e sulla competizione finirà per distruggere il pianeta... Ma tutto ciò non può venirci dall'alto. Non può essere un dono dello stato. Non può tradursi in una legge del parlamento. Deve essere il frutto di una cultura popolare... Dobbiamo elaborare strategie anarchiche che consentano alla gente di partecipare al processo di trasformazione sociale, perché se non è la gente a cambiare la società, non vi sarà alcun reale mutamento (Murray Bookchin)".
Perché una falsa campagna per la salute?
Ogni istante che passa vede distruggere porzioni importanti del territorio. Distrutti da aggressivi chimico-fisici, dalla speculazione edilizia, dalla stupidità e dalla volontà di pochi a danno dei molti. Ogni istante che passa vede morire migliaia di persone sterminate dalla fame, da guerre idiote, da malattie procurate dall'uso di prodotti tossici. Ogni istante che passa ci avvicina al punto di non ritorno, al momento in cui l'ambiente sarà così saturo da non aver più la capacità di rigenerarsi.
Ogni istante che passa ci avvicina alla catastrofe nucleare, preparata dagli stati, da militari e imprenditori imbecilli e senza scrupoli, ma anche da tutti noi che accettiamo passivamente. Ogni istante che passa ci costringe a convivere con catastrofi sempre più grandi, sempre meno recuperabili.
E i partiti, i sindacati, gli esperti, coloro i quali dovrebbero tutelare noi e l'ambiente? Abbiamo seguito il dibattito al nazionale su Chernobyl e sulle scelte energetiche della Svizzera. Nulla è mutato. La preventivata morte di 50.000 persone, la distruzione di interi ecosistemi (lapponi), la presenza ormai quotidiana sulla nostra tavola di alimenti contenenti sostanze radioattive per decenni non ha mutato le coscienze dei nostri politici. Le loro tasche si, saranno sicuramente più gonfie.
E i media? Buio pesto. Tutto ridotto a spettacolo. La notizia della distruzione di alcune centinaia di chilometri di uno dei fiumi più belli d'Europa si inserisce fra la demenziale Ciao Domenica e le gambe della Carrà. Il Reno è morto, viva la Sandoz! Sembra una battuta di Jor Milano (qualcuno ce ne liberi... forse la Sandoz? ).
Questa è solo una parte del triste spettacolo offertoci da questa società necrofila che basa il proprio relativo benessere sullo sfruttamento dell'uomo sull'uomo e dell'uomo sull'ambiente.
E allora?
Questa sera gioca il Bellinzona (o forse è il Portogallo). 90 minuti di incontro, 28 ore e tre quarti di bla bla televisivo-radiofonico, speciali, paginoni sui giornali con interviste tipo: "io ero sicuro che vincessimo, perché no, eh, dopo il primo goal e poi quello là mi ha strattonato... Ma quel come ul Clay Regazzun a ga ne mia... ma al cur ammò? ".
Questa si che è vita, anzi è più importante della vita. E poi chi inquina veramente sono i terroni e i turchi. Per via delle olive nere. Lo dice la parola stessa (grazie Ferrini).

dip. Opere Sociali