Rivista Anarchica Online
Dopo Chernobyl
come stai?
di Anonimi Ticinesi
Molti cittadini
del Canton Ticino hanno ricevuto a casa un questionario predisposto
dalle autorità locali per accertare eventuali conseguenze negative
dopo l'incidente nucleare a Chernobyl. Ricevute le
prime telefonate con richiesta di chiarimenti, le autorità ticinesi
sono cascate dalle nuvole. Smentite, indagini, polemiche. Gli autori del
falso, dal canto loro, hanno spiegato che...
Negli ultimi
mesi ha notato una diminuzione del Suo appetito? Se sì, da quando? Ha avuto episodi
ripetuti di insonnia o di vomito? Ha avuto
sanguinamenti mattutini delle gengive (pulizia dei denti)? Ha avuto leggere
perdite di capelli o di peso apparentemente non giustificate? Ha notato segni
di affaticamento allo sforzo? Si sente
inspiegabilmente irascibile? Ha notato
macchie sulle unghie e loro fragilità?
Questi i sette
interrogativi cui migliaia di cittadini del Canton Ticino si sono
sentiti in dovere di rispondere. Erano infatti stampati in calce ad
una lettera fatta loro recapitare a casa dal Dipartimento delle Opere
Sociali del Cantone. Sulla consueta carta intestata, sotto il titolo
"Questionario campagna prevenzione salute e ambiente /
Istruzioni" c'era scritto:
Gent.ma Sig.ra /
Egr. Sig., voglia
cortesemente rispondere alle domande del presente formulario
crociando ciò che fa al caso e rinviandolo a stretto giro di posta
facendo uso della busta allegata, senza affrancatura. La compilazione
di dati anagrafici non ci è di grande utilità, per contro ci è
indispensabile il sesso e l'età, la descrizione di eventuali
diagnosi già poste ed eventualmente l'indirizzo del Suo medico
curante. Le domande di
questo questionario sono specifiche per la radioattività e sono
diffuse dai nostri servizi nel luganese e nel mendrisiotto,
territorio più colpito dalla nube di Chernobyl e attualmente oggetto
di una sistematica raccolta di dati. Le domande sono
formulate intenzionalmente con un linguaggio accessibile e sintetico.
Ciò potrebbe portare a interpretazioni inesatte. Nel caso in cui Lei
risponda ad almeno due domande crociando la casella posta sul lato
destro (SI) non si allarmi. Contatti il Suo medico di fiducia o i
nostri servizi (Tel. 0921 24.11.11 - 24.30.42) per ulteriori
accertamenti.
Conscio della
delicatezza della materia trattata, il Dipartimento delle Opere
Sociali accompagnava tale richiesta di collaborazione con un testo di
presentazione dell'iniziativa, firmato dai due consiglieri di Stato
Avv. Rossano Bervini e Ing. Fulvio Caccia: un testo decisamente
interessante, che merita di essere riprodotto integralmente. Sotto il
burocratico titolo "Concerne: Campagna di prevenzione della
salute e dell'ambiente", infatti, si leggevano considerazioni
inusuali per quei politici e per le autorità cantonali in generale:
Egregi Signori, su mandato del
Consiglio di Stato con risoluzione no. 2306 TF del 28.8.1986 il
Dipartimento Opere Sociali e il Dipartimento dell'Ambiente hanno
deciso di eseguire in comune indagini approfondite sulla popolazione
e sull'ambiente che servano a meglio quantificare l'impatto
dell'inquinamento sulla salute e che ci possano fornire un'utile e
dettagliata mappa dei siti più compromessi nel nostro cantone. Da anni si parla
di inquinamento, ma mai come ora ci si è scontrati con questa
scomoda realtà. La nube di Chernobyl, le croniche fughe di sostanze
radioattive dalla centrale di Mühleberg,
il recente rogo di sostanze tossiche a Basilea, ci hanno dimostrato
quanto la convivenza con sostanze apparentemente familiari possa
essere pericolosa. Questa è solo la parte emergente dell'iceberg.
Non dobbiamo né possiamo dimenticare lo stillicidio, i piccoli ma
non per questo meno gravi attentati compiuti quotidianamente contro
la sfera che ci permette la vita. Dai gas di scarico delle automobili
a quelli delle industrie, dai propellenti per bombole spray, ai
solventi, alle colle, alle migliaia di sostanze riconosciute
dall'Organizzazione Mondiale della Sanità come tossiche o
cancerogene. Tutte sostanze che NOI produciamo. Quotidianamente
manipoliamo, inspiriamo, ingoiamo. L'ecosistema di
cui facciamo parte si basa su equilibri molto complessi, collaudati e
funzionanti da milioni di anni. Si tratta però di meccanismi molto
delicati interagenti l'uno con l'altro. Il danno causato alla più
piccola specie animale si ripercuoterà fatalmente su tutte le altre
causando danni raramente evidenziabili nell'immediato, ma dalle
conseguenze spesso irreparabili. Una grossa parte delle malattie
"nuove" che noi conosciamo (molte forme tumorali, malattie
cardiovascolari o polmonari), affondano le radici proprio nello
sviluppo disarmonico della nostra società e nell'inosservanza delle
leggi che regolano i meccanismi della natura. È a tutti evidente che
a questo punto si impone un'immediata radicale inversione di
tendenza. Speriamo Lei si renda conto dell'importanza e dell'utilità
della nostra campagna di prevenzione e voglia perciò collaborare con
disponibilità sia alla stesura del questionario, sia ad impegnarsi
concretamente per la salvaguardia dell'ambiente. Perché,
parafrasando uno slogan degli ecologisti, è l'unico che abbiamo, e
ci vive anche Lei. PS: Ci rendiamo
conto di aver strumentalizzato e forse spaventato chi ha ricevuto le
lettere. Ce ne scusiamo. Ma Sandoz e Co. non fa forse di peggio?
A questo
comunicato, sempre con firma abusiva del Dipartimento delle Opere
Sociali, fa seguito questa lettera specificamente indirizzata al
Giornale del Popolo. Il quale si è ben guardato dal pubblicarla.
Come dargli torto? Era un falso. O meglio, falsa era la firma. Il
contenuto, invece, era tutt'altro che falso. Ma questo è un altro
discorso.
Egr. sig. abbiamo letto
con attenzione il vostro articolo sulla falsa inchiesta "ordita"
ai danni del Dipartimento Opere Sociali, e proprio in questo articolo
apparentemente esaustivo abbiamo constatato lo stesso atteggiamento,
denunciato nel comunicato pervenutovi, tenuto dai media quando si
parla di problemi ambientali. Rassicuranti
informazioni prima di tutto, l'oggettività poi, quasi sempre mai.
Tutto si svolge come dal copione di un serial americano. C'è il
dramma (l'inquinamento), la tensione e la paura della gente
(sottofondo di musica drammatica), comunicato dell'inquinatore che
minimizza i danni (musica dolce), intervista alla Protezione Civile e
agli esperti cantonali che confermano l'avvenuto inquinamento ma che
mai causa danni alla popolazione (notoriamente incapace di
comprendere e ponderare problemi complessi senza l'aiuto delle
Autorità - musica allegro-sospirone). E i pesci? Beh, i pesci sono
esclusi dal copione, sono solo comparse. Tutta
"l'operazione falso" serviva per veicolare la denuncia dura ed
esplicita delle distruzioni che noi inferiamo all'ambiente. Di questa
denuncia non abbiamo trovato tracce nel vostro articolo. Anzi, in
conclusione sentite il bisogno di dire che "la spedizione del
"falso" con indirizzi non discriminati può essere
interpretato come forma di terrorismo psicologico". Ma scusate, non
abbiamo capito... Così come detto nel nostro comunicato, ogni giorno
muoiono persone colpite da malattie legate direttamente
all'inquinamento ambientale. Lugano è una delle città più
inquinate della CH. Quanti sono i casi di tumori ai polmoni (o altre
malattie croniche) legati direttamente alle sostanze tossiche
inalate? Quanti anziani vedono raccorciata la loro vita proprio a
causa della cappa di smog che aleggia sopra le nostre città? Molti.
Ed è inutile negarlo. Ma allora sono
terroristi anche i 3.000 e più medici che hanno lanciato un appello
stringente per una immediata riduzione dei valori dell'inquinamento
dell'aria. Allora sono terroristi gli scienziati che denunciano senza
mezzi termini la pericolosità dell'amianto (per quanti decenni è
stato usato - pur conoscendone la enorme tossicità - e con quali
costi sociali? ). Allora sono terroristi i chimici che "scoprono"
l'atrazina negli acquedotti comunali. Allora sono terroristi coloro i
quali denunciano la presenza di diossina nell'aria e la sua letalità.
Ed è terrorista il municipio di Coldrerio che vieta l'uso di
pesticidi e altri prodotti tossici sul territorio comunale. Scusateci. Non
l'avevamo capito. Noi credevamo che terroristi fossero quei gruppi
(facciamo un nome?... la Sandoz... ci perdonino i tanti esclusi...)
che pur di pagare una quota d'assicurazione più bassa divertono
tutta la popolazione di due Cantoni, intrattenendola con spettacoli
pirotecnici notturni, allietando i loro olfatti con deliziosi
profumi. No, non lo dimentichiamo. Puliscono radicalmente,
chimicamente e con gran soddisfazione delle popolazioni teutoniche
(notoriamente amanti della pulizia e dell'ordine) un fiume
pericolosamente invaso da pesci e anguille che sottraggono (come ben
si sa) prezioso ossigeno dalle acque. E pensavamo pure che criminale
fosse far credere alla gente che a questi disastri c'è un rimedio e
semmai c'è la protezione civile che bla bla... Scusateci tanto.
E arrivederci. Anche se con le maschere antigas non ci riconosceremo. PS: Come
facilmente potrete capire per ora ci asteniamo dal fornirvi le nostre
identità. Non sappiamo fino a che punto Caccia e Bervini si siano
arrabbiati per aver sottratto una parte della loro. dip. Opere
Sociali
Il tutto, dicevamo,
firmato dai due consiglieri di Stato, inserito in una busta del
Dipartimento, dentro la quale c'era anche la busta, con tanto di
indirizzo già stampato e la specifica che l'affrancatura è a carico
del destinatario, da spedire appunto al Dipartimento. Quando al
Dipartimento sono incominciate ad arrivare le prime lettere, e ancor
prima quando il centralino telefonico è stato tempestato dalle
chiamate della gente (chi denunciava allarmato alcuni dei sintomi
prospettati nel questionario, chi chiedeva chiarimenti, chi
protestava per l'intrusione nella sfera privata, ecc.), sono cascati
dalle nuvole. Il falso è apparso
in tutta la sua clamorosa evidenza. "Non riusciamo a spiegarci
come mai...". "Stiamo già indagando...". "Non la
passeranno liscia...". A cominciare dai due consiglieri di Stato,
ignari firmatari di un'iniziativa e di un testo una volta tanto
sensati ed utili, è stato un coro indignato di smentite e di
propositi bellicosi. Come sempre in
questi casi, si sono fatte le ipotesi le più varie, strumentali e
fantasiose. Non pochi hanno accreditato la tesi di un episodio della
guerra interna che sta lacerando i socialisti ticinesi. Altri hanno
preferito puntare l'attenzione fra i dipendenti dell'amministrazione
cantonale, non sapendosi spiegare altrimenti la sottrazione di un
quantitativo così ingente di lettere e buste del Dipartimento. La notizia di
questo falso è stata subito ripresa dai mass-media. Parlarne è
stato d'obbligo per le autorità, preoccupate di smentire, chiarire,
condannare. E così anche chi non aveva ricevuto a casa la fatidica
lettera/questionario ne è stato debitamente informato. Dalle
autorità, come è giusto. Gli anonimi autori
del falso, comunque, hanno diffuso il seguente comunicato-stampa,
parzialmente ripreso da alcuni organi di stampa (e integralmente sul
n.92 del periodico anarchico ticinese Azione Diretta): "...Dobbiamo
dimostrare che una società fondata sull'economia di mercato, sullo
sfruttamento delle cosiddette risorse naturali e sulla competizione
finirà per distruggere il pianeta... Ma tutto ciò non può venirci
dall'alto. Non può essere un dono dello stato. Non può tradursi in
una legge del parlamento. Deve essere il frutto di una cultura
popolare... Dobbiamo elaborare strategie anarchiche che consentano
alla gente di partecipare al processo di trasformazione sociale,
perché se non è la gente a cambiare la società, non vi sarà alcun
reale mutamento (Murray Bookchin)". Perché una
falsa campagna per la salute? Ogni istante che
passa vede distruggere porzioni importanti del territorio. Distrutti
da aggressivi chimico-fisici, dalla speculazione edilizia, dalla
stupidità e dalla volontà di pochi a danno dei molti. Ogni istante
che passa vede morire migliaia di persone sterminate dalla fame, da
guerre idiote, da malattie procurate dall'uso di prodotti tossici.
Ogni istante che passa ci avvicina al punto di non ritorno, al
momento in cui l'ambiente sarà così saturo da non aver più la
capacità di rigenerarsi. Ogni istante che
passa ci avvicina alla catastrofe nucleare, preparata dagli stati, da
militari e imprenditori imbecilli e senza scrupoli, ma anche da tutti
noi che accettiamo passivamente. Ogni istante che passa ci costringe
a convivere con catastrofi sempre più grandi, sempre meno
recuperabili. E i partiti, i
sindacati, gli esperti, coloro i quali dovrebbero tutelare noi e
l'ambiente? Abbiamo seguito il dibattito al nazionale su Chernobyl e
sulle scelte energetiche della Svizzera. Nulla è mutato. La
preventivata morte di 50.000 persone, la distruzione di interi
ecosistemi (lapponi), la presenza ormai quotidiana sulla nostra
tavola di alimenti contenenti sostanze radioattive per decenni non ha
mutato le coscienze dei nostri politici. Le loro tasche si, saranno
sicuramente più gonfie. E i media? Buio
pesto. Tutto ridotto a spettacolo. La notizia della distruzione di
alcune centinaia di chilometri di uno dei fiumi più belli d'Europa
si inserisce fra la demenziale Ciao Domenica e le gambe della Carrà.
Il Reno è morto, viva la Sandoz! Sembra una battuta di Jor Milano
(qualcuno ce ne liberi... forse la Sandoz? ). Questa è solo
una parte del triste spettacolo offertoci da questa società
necrofila che basa il proprio relativo benessere sullo sfruttamento
dell'uomo sull'uomo e dell'uomo sull'ambiente. E allora? Questa sera
gioca il Bellinzona (o forse è il Portogallo). 90 minuti di
incontro, 28 ore e tre quarti di bla bla televisivo-radiofonico,
speciali, paginoni sui giornali con interviste tipo: "io ero
sicuro che vincessimo, perché no, eh, dopo il primo goal e poi
quello là mi ha strattonato... Ma quel come ul Clay Regazzun a ga ne
mia... ma al cur ammò? ". Questa si che è
vita, anzi è più importante della vita. E poi chi inquina veramente
sono i terroni e i turchi. Per via delle olive nere. Lo dice la
parola stessa (grazie Ferrini).
dip. Opere
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