Rivista Anarchica Online

rivista anarchica
anno 16 nr. 138
giugno 1986


Rivista Anarchica Online

Musica & idee
a cura di Marco Pandin (marcpan@tin.it)

Ci sono dei dischi che si distinguono per l'originalità e la bizzarria con cui argomenti estranei, almeno in apparenza, alla logica ed alla concettualità musicale, vengono presi a pretesto per costruire delle cosiddette novità sonore. Succede che invece che con un "normale" disco si abbia a che fare con la celebrazione di rituali più o meno magici, con documentazioni rigorosamente "dal vivo" di perversioni e stranezze sessuali, esperimenti subliminali, rumorismo da salotto, colonne sonore di filmati inesistenti, e così via. Nuove strade per l'incontenibile creatività artistica (ormai non ci si accontenta più della chitarra, o del pianoforte), che porta alla "contaminazione" fra culture e discipline diverse, o più semplicemente fumo negli occhi (meglio, negli orecchi!) per distogliere l'attenzione da una generale latitanza di idee e piattezza di contenuti?

Kukl

Credo si sia nel primo e più fortunato e positivo dei casi con "Holidays in Europe" dei Kukl: è il turno stavolta del linguaggio dei numeri, utilizzato in maniera poco ortodossa, anticonvenzionale. Il famoso matematico Zwirner, che tanto mi ha fatto sudare e bestemmiare ai tempi della scuola, sicuramente amerebbe alla follia questo secondo album del gruppo islandese, che riporta a manciate riferimenti, formule, teoremi, grafici: la inner-sleeve è tappezzata di simboli e curve che il gruppo usa per spiegare come anche in quella che è la scienza esatta per antonomasia, proiezione futuribile dello stato sociale e militarista più disastroso, ci siano le entità devianti, i soggetti che non è assolutamente possibile inquadrare e descrivere e che pure esistono, così come succede nella vita per gli individui che decidono di non essere dei numeri nel mucchio di altri numeri.
Matematica e filosofia a parte "Holidays in Europe" è un'opera interessante e difficile da scoprire, traduzione musicale di inquietudine ed ansia, temperature ghiacciate e luce accecante.
Un disco da scoprire lentamente, e con attenzione.
(Crass Records, P. O. box 279, London N22 England).

Conflict

Ancora i Conflict, con un'altra sottoscrizione a favore del Bust Fund.
Sulla copertina si legge: "L'unica ragione di questo disco, la cui pubblicazione non era prevista, è raccogliere fondi per il Bust Fund (l'organizzazione che si occupa del pagamento delle cauzioni richieste per il rilascio degli arrestati durante le manifestazioni di protesta in Inghilterra, ndr).
Sfortunatamente, e per cause che non dipendono da noi, una versione simile di questo disco è in mano a persone che hanno deciso di tradirci. Li affronteremo, e abbiamo perciò bisogno di tutto il vostro aiuto. Attenzione: questo disco non è in vendita in nessun negozio in Inghilterra ed è disponibile solo per corrispondenza. Qualsiasi altro album simile a questo o con lo stesso titolo è un falso, quindi non compratelo. Sostenete noi, non loro...".
In "From protest to resistance", questo il titolo dell'lp, sono contenute registrazioni raccolte in varie occasioni: provini, registrazioni tratte da concerti, eccetera.
Generalmente la qualità è insufficiente, ma immagino che, vista la logica dell'operazione, sia un particolare che, per una volta, si può trascurare.
Per maggiori informazioni sul Bust Fund, e per ordinare il disco, scrivere ai Conflict, P. O. box 448, Eltham, London SE9, England.

Reccomended Records

La Recommended Records inglese ha iniziato la pubblicazione di un giornale/ disco trimestrale dal titolo "The Recommended Records Quarterly".
Sono finora stati pubblicati tre numeri, in tiratura piuttosto limitata e confezione serigrafata a mano, il quarto numero è annunciato come di imminente pubblicazione. Lo spazio, sulla rivista, è occupato da articoli e commenti firmati da musicisti ed artisti che non hanno bisogno di presentazioni: Chris Cutler, Robert Wyatt, Peter Blegvad.
Tra i titoli, una indagine coscienziosa sulla repressione musicale in Sudafrica (c'è anche pubblicata la lista dei dischi censurati, con pretesti che vanno dall'oscenità presunta delle copertine ai contenuti "immorali" e "sovversivi"), molti contributi dall'Europa dell'Est e dalla Russia, i commoventi "pensieri di un uomo su di una sedia a rotelle", confessioni e brevi sospiri del poeta e musicista Robert Wyatt, etc. I dischi documentano registrazioni dal Canada, Polonia, Inghilterra, Cecoslovacchia, Italia, Sudafrica, Svezia, Germania dell'Est, etc., a dimostrazione di quanto siano idioti i confini politici quando la posta in ballo è la sopravvivenza, e non solo quella culturale.
(Recommended Records, 583 Wandsworth Road, London SW8, England).

East of eden

Una segnalazione finale in tema di poesia: "East of Eden" è una raccolta breve di scritti del giovane Manuel Gentile, animatore della fanzine Nashville Skyline assieme al fratello Stefano.
La semplicità è sorprendente e disarmante: si tratta di una realizzazione davvero molto bella e preziosa, peccato non conoscerla.
(Nashville Skyline, via Fucini 2, 31029 Vittorio Veneto, TV).