Rivista Anarchica Online
Musica & idee
a cura di Marco Pandin (marcpan@tin.it)
Ci sono dei dischi
che si distinguono per l'originalità e la bizzarria con cui
argomenti estranei, almeno in apparenza, alla logica ed alla
concettualità musicale, vengono presi a pretesto per costruire delle
cosiddette novità sonore. Succede che invece che con un "normale"
disco si abbia a che fare con la celebrazione di rituali più o meno
magici, con documentazioni rigorosamente "dal vivo" di
perversioni e stranezze sessuali, esperimenti subliminali, rumorismo
da salotto, colonne sonore di filmati inesistenti, e così via. Nuove
strade per l'incontenibile creatività artistica (ormai non ci si
accontenta più della chitarra, o del pianoforte), che porta alla
"contaminazione" fra culture e discipline diverse, o più
semplicemente fumo negli occhi (meglio, negli orecchi!) per
distogliere l'attenzione da una generale latitanza di idee e
piattezza di contenuti?
Kukl
Credo si sia nel
primo e più fortunato e positivo dei casi con "Holidays in Europe"
dei Kukl: è il turno stavolta del linguaggio dei numeri,
utilizzato in maniera poco ortodossa, anticonvenzionale. Il famoso
matematico Zwirner, che tanto mi ha fatto sudare e bestemmiare ai
tempi della scuola, sicuramente amerebbe alla follia questo secondo
album del gruppo islandese, che riporta a manciate riferimenti,
formule, teoremi, grafici: la inner-sleeve è tappezzata di simboli e
curve che il gruppo usa per spiegare come anche in quella che è la
scienza esatta per antonomasia, proiezione futuribile dello stato
sociale e militarista più disastroso, ci siano le entità devianti,
i soggetti che non è assolutamente possibile inquadrare e descrivere
e che pure esistono, così come succede nella vita per gli individui
che decidono di non essere dei numeri nel mucchio di altri numeri. Matematica e
filosofia a parte "Holidays in Europe" è un'opera interessante e
difficile da scoprire, traduzione musicale di inquietudine ed ansia,
temperature ghiacciate e luce accecante. Un disco da
scoprire lentamente, e con attenzione. (Crass Records, P.
O. box 279, London N22 England).
Conflict
Ancora i Conflict,
con un'altra sottoscrizione a favore del Bust Fund. Sulla copertina si
legge: "L'unica ragione di questo disco, la cui pubblicazione
non era prevista, è raccogliere fondi per il Bust Fund
(l'organizzazione che si occupa del pagamento delle cauzioni
richieste per il rilascio degli arrestati durante le manifestazioni
di protesta in Inghilterra, ndr). Sfortunatamente,
e per cause che non dipendono da noi, una versione simile di questo
disco è in mano a persone che hanno deciso di tradirci. Li
affronteremo, e abbiamo perciò bisogno di tutto il vostro aiuto.
Attenzione: questo disco non è in vendita in nessun negozio in
Inghilterra ed è disponibile solo per corrispondenza. Qualsiasi
altro album simile a questo o con lo stesso titolo è un falso,
quindi non compratelo. Sostenete noi, non loro...". In "From protest
to resistance", questo il titolo dell'lp, sono contenute
registrazioni raccolte in varie occasioni: provini, registrazioni
tratte da concerti, eccetera. Generalmente la
qualità è insufficiente, ma immagino che, vista la logica
dell'operazione, sia un particolare che, per una volta, si può
trascurare. Per maggiori
informazioni sul Bust Fund, e per ordinare il disco, scrivere ai
Conflict, P. O. box 448, Eltham, London SE9, England.
Reccomended
Records
La Recommended
Records inglese ha iniziato la pubblicazione di un giornale/ disco
trimestrale dal titolo "The Recommended Records Quarterly". Sono finora stati
pubblicati tre numeri, in tiratura piuttosto limitata e confezione
serigrafata a mano, il quarto numero è annunciato come di imminente
pubblicazione. Lo spazio, sulla rivista, è occupato da articoli e
commenti firmati da musicisti ed artisti che non hanno bisogno di
presentazioni: Chris Cutler, Robert Wyatt, Peter Blegvad. Tra i titoli, una
indagine coscienziosa sulla repressione musicale in Sudafrica (c'è
anche pubblicata la lista dei dischi censurati, con pretesti che
vanno dall'oscenità presunta delle copertine ai contenuti "immorali"
e "sovversivi"), molti contributi dall'Europa dell'Est e dalla
Russia, i commoventi "pensieri di un uomo su di una sedia a
rotelle", confessioni e brevi sospiri del poeta e musicista Robert
Wyatt, etc. I dischi documentano registrazioni dal Canada, Polonia,
Inghilterra, Cecoslovacchia, Italia, Sudafrica, Svezia, Germania
dell'Est, etc., a dimostrazione di quanto siano idioti i confini
politici quando la posta in ballo è la sopravvivenza, e non solo
quella culturale. (Recommended
Records, 583 Wandsworth Road, London SW8, England).
East of eden
Una segnalazione
finale in tema di poesia: "East of Eden" è una
raccolta breve di scritti del giovane Manuel Gentile, animatore della
fanzine Nashville Skyline assieme al fratello Stefano. La semplicità è
sorprendente e disarmante: si tratta di una realizzazione davvero
molto bella e preziosa, peccato non conoscerla. (Nashville Skyline,
via Fucini 2, 31029 Vittorio Veneto, TV).
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