Rivista Anarchica Online

rivista anarchica
anno 13 nr. 109
aprile 1983


Rivista Anarchica Online

Partire dal basso, va bene ma...

Cari compagni,
ho letto con interesse sul numero di marzo l'articolo di John Clark «Anarchismo e crisi mondiale». Condivido in linea di massima le posizioni espresse da Clark, ma devo muovere delle critiche alla formula delle comunità locali, che nel suo articolo vengono a mio avviso dotate di una eccessiva autonomia, tale cioè da rendere possibile la disgregazione di tutta la confederazione planetaria che anch'egli auspica.
Sottolineo invece la necessità di grandi strutture, senza le quali il raggiungimento di obiettivi scientifici e tecnologici di vasta portata e di ampio respiro risulta impossibile. Mi rendo conto che ai fini della costruzione di un nuovo assetto globale è indispensabile la decentralizzazione, attraverso la quale tutti gli uomini potranno finalmente essere i protagonisti e gli artefici della loro storia. Ritengo però che qualora tale decentralizzazione dovesse essere portata a livelli eccessivi o non fosse sufficientemente affiancata da un adeguato miglioramento dei mezzi di trasporto e di comunicazione oggi esistenti, verrebbe a costituire, proprio a causa della creazione di tante piccole comunità separate, una grave remora allo stesso sviluppo umano. Capisco che, nella visione di Clark, tali comunità dovranno essere interdipendenti e basate sul principio del reciproco aiuto, ma personalmente ritengo più valida la creazione di una rete di comunità, coordinate in organismi sempre più vasti, fino a raggiungere centri nei quali sarebbero discussi e seguiti i problemi dell'intero pianeta. Anche in una simile struttura l'iniziativa dovrebbe, per quanto possibile, partire dal basso, dalla base, ma gli sforzi generali sarebbero incanalati da organismi più competenti. Tutto il sistema così delineato sarà magari più piramidale, più verticistico, ma personalmente lo ritengo più efficace.
Vi saluto fraternamente.

Mario Balocco (Monesiglio)