Rivista Anarchica Online
Siqueiros e Neruda maestri di vita?
Era la notte del 24 maggio 1940, e Trotsky (esule on Messico) si trovava
a letto con sua moglie, quando alcune
persone, entrate furtivamente in casa sua, raggiunsero la sua stanza ed iniziarono a sparare a tiro
incrociato contro
l'ex comandante dell'Armata Rossa. Messo in sospetto dalle grida dei suoi familiari, Trotsky riuscì
a prevenire
i suoi mancati assassini gettandosi sotto il letto. Fallita la loro missione, i sicari se ne andarono: li guidava
David
Alfaro Siqueiros, per l'occasione travestito da maggiore della polizia, insieme con il suo segretario
Antonio Pujol,
travestito da tenente. Qualche mese dopo, però, altri sicari pagati dalla polizia segreta staliniana
riuscirono
pienamente nell'intento di eliminare Trotsky: una picozza gli sfondò il cranio. "Considero
la mia partecipazione all'attentato contro Trotsky uno dei più grandi onori della mia vita":
così
dichiarava nel 1947 Siqueiros, già allora considerato da molti come uno dei massimi artisti della
America Latina.
Chissà quanto sarà dispiaciuto al "compagno" Siqueiros, per tutta la vita, aver fallito
l'attentato contro Trotsky,
lasciando così ad altri l'onore di piantare una picozza nel cranio del vecchio
esule! Finalmente, all'inizio di gennaio di quest'anno, Siqueiros è morto: dal "Corriere della
Sera" al "Movimento
Studentesco" tutta la stampa ha "pianto" la sua scomparsa, commemorando in lui il grande pittore
politicamente
impegnato. Un pennivendolo del "Giorno" è arrivato a definirlo, nel titolo, MAESTRO DI
VITA! Noi abbiamo
appreso con vivo piacere la notizia della sua scomparsa (seppur tardiva) dalla faccia della terra,
perché
indipendentemente da qualsiasi giudizio sulla sua capacità artistica (per noi potrebbe anche aver
dipinto "La
Gioconda"), Siqueiros è stato soprattutto un sicario, vigliacco, abietto e per di più
stalinista.
Cogliamo l'occasione per "commemorare" anche Pablo Neruda, il poeta comunista cileno morto
nell'autunno
scorso, poche settimane dopo il golpe dei generali: accomunando Neruda al suo degno
"compagno" Siqueiros.
Anche Neruda, infatti, fu implicato nell'assassinio di Trotsky, anche se non in maniera così chiara
come il pittore
messicano. La lunga vita di Neruda, comunque, annovera altre perle significative, fra le quali è
sufficiente
ricordare una sua poesia "Inno alla bomba H", scritta in segno di giubilo dopo che l'U.R.S.S.
annunciò di
disporre della stessa arma già usata dagli Stati Uniti su Hiroshima e Nagasaki, ed un'ode a
Stalin! Per concludere, val la pena segnalare la notevole propensione degli artisti marxisti
latino-americani per
l'assassinio e la propaganda bellicista, segno inequivocabile di adesione al principio bolscevico del
"realismo
socialista", della "proletkult" nel mondo artistico. Se non si fossero macchiati le mani di sangue,
Siqueiros e Neruda potrebbero essere definiti "giullari" al servizio
dello stalinismo. In realtà sono stati ben altro: solo gli ignoranti ed i nemici del popolo possono
rimpiangerli...
|