Rivista Anarchica Online
Brezhnev liberista
Care/i compagne/i, essendo stato tirato in ballo su «A» 226, io devo rispondere a Stefano Dall'Agata, che
senza nulla sapere del
sistema di prezzo di costo, lo identifica in modo completamente sbagliato con il movimento cooperativo, per poi
a sua volta identificare quest'ultimo con la socialdemocrazia, chissà perché? Se io sono
socialdemocratico,
Brezhnev è liberista. Il PIL è un indicatore economico senza senso, che somma i chili ai metri,
la grandine ai
cancri, e dalle cifre citate si può dedurre che, grazie al regime fiscale, in Italia il sommerso è
molto vasto. I
nipotini dei «pionieri di Rochdale», ossia Cooperative di sfruttatori contrastate anche da
Pierre-Joseph Proudhon,
non possono aver nulla a che fare con il prezzo di costo ideato da Josiah Warren. Il sistema del prezzo di costo
non è una singola impresa non-profit, è un modo radicalmente equo e alternativo di scambiare
reciprocamente
beni, servizi, informazioni, grazie a una sua concorrenzialità intrinseca e irraggiungibile, la quale non
abolisce
il denaro, lo rende infinitesimale. Il sistema del prezzo di costo elimina lo sfruttamento al proprio interno, per
estinguerlo ovunque. Il sistema del prezzo di costo, che essendo in fase di progettazione oggi non esiste ancora,
è l'unico modo per riuscirci davvero. Basterebbe volerlo, ma occorre sapere come funziona e che cosa
bisogna
fare.
Federico Tortorelli (Recanati)
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