Rivista Anarchica Online

rivista anarchica
anno 5 nr. 35
gennaio 1975


Rivista Anarchica Online

Settimana rossa

In occasione del sessantesimo anniversario della Settimana Rossa si è tenuto nell'Auditorium Comunale di Forlì (7-8 dicembre 1974) un convegno di studi nel corso del quale alcuni cultori di studi storici hanno trattato differenti aspetti della Settimana Rossa. Con particolare interesse abbiamo seguito la lunga ed interessante relazione del compagno Gino Cerrito, titolare della cattedra di Storia Contemporanea alla facoltà di magistero dell'università di Firenze. "I termini del disegno rivoluzionario di Errico Malatesta negli anni 1913-1914": questo il titolo della sua relazione. Cerrito ha però allargato il tema del suo intervento, partendo da una dettagliata analisi della situazione del movimento anarchico italiano all'inizio del nostro secolo e giungendo infine a delineare nei suoi termini essenziali la concezione rivoluzionaria malatestiana nel vivo della preparazione dell'insurrezione. Cerrito ha giustamente rilevato, fra l'altro, il fatto che Malatesta sia stato l'unico leader del movimento operaio a non essere del tutto sorpreso dallo scoppio insurrezionale di Ancona e dal susseguente sciopero generale nazionale e ciò in virtù della sua realistica e pur sempre coerente concezione rivoluzionaria. Anche le altre relazioni sono state interessanti ed hanno messo a fuoco l'atteggiamento delle diverse forze politiche (socialisti, repubblicani, cattolici, ecc.) di fronte alla Settimana Rossa. Significativa è stata la relazione dell'anziano professore Dal Pane: la sua è stata soprattutto una testimonianza storica della cristallina moralità di alcuni militanti del movimento di emancipazione umana: accanto ai socialisti Bubati e Schiavi, Dal Pane ha ricordato Errico Malatesta quale esempio di cultura morale, di coerenza politica, di dedizione completamente disinteressata alla causa del socialismo libertario.
Per la sua squallida meschinità va infine citato il presidente della amministrazione provinciale di Forlì che, nel portare il saluto ufficiale al Convegno, ha affermato che gli anarchici, durante la Rivoluzione sociale spagnola del 1936/39, di giorno restavano sulle barricate mentre di notte le abbandonavano per darsi al vino ed alle donne. Il lettore potrebbe chiedersi che cosa centri la rivoluzione spagnola con la Settimana Rossa: l'unica risposta possibile è che per calunniare gli anarchici... è sempre l'ora (per certa gentaglia). Gli assassini di Berneri non si smentiscono mai!

La Redazione