Rivista Anarchica Online

rivista anarchica
anno 1 nr. 5
giugno 1971


Rivista Anarchica Online

Sugli ospedali psichiatrici
di Miguel Garcia Garcia

Cari compagni,ho letto sul terzo numero della vostra rivista l'interessante articolo del compagno Medina sulla funzione repressiva della psichiatria. L'idea della mancanza di costrizione e di ogni restrizione autoritaria ai malati di mente relegati nei manicomi ha profonde radici nel movimento anarchico e lo stesso Kropotkin ne fa cenno; nonostante ciò essa non ha ancora trovato quasi alcuno spazio nella psichiatria contemporanea. Le idee libertarie nel campo dell'educazione hanno fatto grandi progressi e fra l'altro sono state diffuse dagli ultimi saggi di Herbert Read che ha sottolineato che l'educazione deve essere svolta tramite l'esempio pratico piuttosto che la semplice lettura formale. Un operatore psichiatrico senza laurea o qualifiche accademiche e con il semplice status di infermiere ha fatto grandi realizzazioni nel suo "Day Hospital" di Londra. Egli non fa assolutamente mistero della sua fede anarchica anche se questa gli ha procurato notevoli difficoltà con l'amministrazione dell'ospedale dal momento che è stato citato di fronte ad essa da due pazienti che risultarono essere due poliziotti. Questo compagno, Bob Mander, tratta i suoi pazienti come amici. La sua idea riguardo alla cura psico-terapica è molto semplicemente quella di permettere ai pazienti di andare e venire in libertà e di offrirgli utili impieghi. Alcuni hanno chiesto volontariamente di essere "impiegati" al ciclostile e alla fotocopiatrice in modo da produrre volantini ed altro materiale propagandistico anarchico fra la costernazione delle autorità. Ultimamente nella Gran Bretagna vi è stato un enorme aumento di persone internate in ospedali psichiatrici perché colpite da esaurimento nervoso. Una volta internate la loro situazione peggiora rapidamente e l'atmosfera chiusa dei manicomi non favorisce certo la loro guarigione.Mander comunque ha affrontato il problema con tale passione ed entusiasmo che perfino il ministro della sanità quando ha visitato l'ospedale è rimasto favorevolmente impressionato anche se ha rapidamente cambiato parere quando ha chiaramente intravisto la potenzialità rivoluzionaria dell'esperimento. I pazienti ritengono che l'essere completamente responsabili, rispettati, autorizzati ad andare e venire a loro piacimento sia una cura sufficiente ed anzi decisiva per i loro problemi reali o immaginari.La cura è dunque sempre la stessa proposta da Kropotkin: la libertà! Saluti ed auguri di buon lavoro.

Miguel Garcia Garcia