Rivista Anarchica Online
Sugli ospedali psichiatrici
di Miguel Garcia Garcia
Cari compagni,ho letto sul terzo numero della vostra
rivista l'interessante articolo del compagno Medina sulla
funzione repressiva della psichiatria. L'idea della mancanza di costrizione e di ogni restrizione
autoritaria ai malati di mente relegati nei manicomi ha profonde radici nel movimento anarchico e lo
stesso Kropotkin ne fa cenno; nonostante ciò essa non ha ancora trovato quasi alcuno spazio
nella
psichiatria contemporanea. Le idee libertarie nel campo dell'educazione hanno fatto grandi progressi
e fra l'altro sono state diffuse dagli ultimi saggi di Herbert Read che ha sottolineato che l'educazione
deve essere svolta tramite l'esempio pratico piuttosto che la semplice lettura formale. Un operatore
psichiatrico senza laurea o qualifiche accademiche e con il semplice status di infermiere ha fatto grandi
realizzazioni nel suo "Day Hospital" di Londra. Egli non fa assolutamente mistero della sua fede
anarchica anche se questa gli ha procurato notevoli difficoltà con l'amministrazione dell'ospedale
dal
momento che è stato citato di fronte ad essa da due pazienti che risultarono essere due poliziotti.
Questo compagno, Bob Mander, tratta i suoi pazienti come amici. La sua idea riguardo alla cura
psico-terapica è molto semplicemente quella di permettere ai pazienti di andare e venire in
libertà e
di offrirgli utili impieghi. Alcuni hanno chiesto volontariamente di essere "impiegati" al ciclostile e alla
fotocopiatrice in modo da produrre volantini ed altro materiale propagandistico anarchico fra la
costernazione delle autorità. Ultimamente nella Gran Bretagna vi è stato un enorme
aumento di
persone internate in ospedali psichiatrici perché colpite da esaurimento nervoso. Una volta
internate
la loro situazione peggiora rapidamente e l'atmosfera chiusa dei manicomi non favorisce certo la loro
guarigione.Mander comunque ha affrontato il problema con tale passione ed entusiasmo
che perfino il ministro
della sanità quando ha visitato l'ospedale è rimasto favorevolmente impressionato anche
se ha
rapidamente cambiato parere quando ha chiaramente intravisto la potenzialità rivoluzionaria
dell'esperimento. I pazienti ritengono che l'essere completamente responsabili, rispettati, autorizzati
ad andare e venire a loro piacimento sia una cura sufficiente ed anzi decisiva per i loro problemi reali
o immaginari.La cura è dunque sempre la stessa proposta da Kropotkin: la
libertà! Saluti ed auguri di buon lavoro.
Miguel Garcia Garcia
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