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 Argentina 
                  
                Tra autogestione e autoformazione 
                  
                intervista a Maribel (Federacion Libertaria 
                  Argentina) di Gaia Raimondi 
                foto AFA - Archivi Fotografici Autogestiti 
                    
                Maribel e la Escuela Libre de Costitucion: storie argentine di autogestione, educazione libertaria e appoggio scolastico. 
                 
                  L'incontro internazionale anarchico 
                  svoltosi a Saint-Imier nell'estate del 2012 è stato scenario 
                  aperto di discussione e dibattito ma soprattutto di conoscenza 
                  e incontro di realtà anche molto lontane, territorialmente 
                  parlando. Proprio durante quei giorni ho avuto modo di conoscere 
                  alcune persone che animano la Fla (Federazione Libertaria Argentina) 
                  e ascoltare l'interessantissima relazione di una compagna della 
                  federazione riguardo la scuola autogestita libertaria che esiste 
                  a Buenos Aires. Così ho deciso di avvicinarmi a fine 
                  incontro e chiederle un'intervista sul progetto. 
                  Abbiamo fatto due chiacchiere e alla fine ho comprato “El 
                  Libertario”, il periodico della Fla, su cui erano pubblicate 
                  alcune testimonianze riguardo la scuola, che ho deciso di tradurre 
                  perché mi sembrava esprimessero al meglio lo spirito 
                  e le intenzioni che muovono questi progetti. 
                   
                  Maribel, raccontaci: quando nasce il progetto e dove? 
                  La nostra scuola popolare Escuela Libre de Costitucion (Elc), 
                  tre anni di scuola secondaria per giovani e adulti, cominciò 
                  a prendere forma nel 2007 in un laboratorio di educazione libertaria, 
                  proposto da due studiosi di questa tematica, tenutosi nella 
                  sede della Fla. 
                  Alla fine dello stesso anno si era convenuti, in una riunione 
                  del Consiglio della Fla di iniziare la scuola nel 2008. La Elc 
                  ha lavorato sin dal suo inizio e per quattro anni (2008-2011) 
                  nei locali della Fla di via Brasile, nel quartiere di Costitucion. 
                  Fin da subito si è convenuti sul fatto che la scuola 
                  fornisse il diploma di maturità riconosciuto ufficialmente, 
                  che il corpo docenti non dovesse essere per forza anarchico 
                  ma che si utilizzassero pratiche e metodi libertari. Gli insegnanti 
                  furono quindi da subito invitati a partecipare costantemente 
                  alle riunioni del Consiglio. 
                   
                  Chi sono dunque gli insegnanti del Elc? 
                  Il nostro gruppo di docenti è estremamente eterogeneo, 
                  composto da alunni del terzo anno e universitari, persone già 
                  diplomate e altre che per propria formazione sono idonee all'insegnamento. 
                  Ci unisce (anche Maribel insegna nella scuola, nda) l'amore 
                  per l'educazione popolare, l'anti-autoritarismo, la lotta per 
                  la libertà e per la trasformazione personale e sociale. 
                  Diffidiamo dell'educazione tradizionale perché colloca 
                  gli educatori e le educatrici in una posizione di dominio e 
                  gli allievi e le allieve in una posizione di sottomissione e 
                  obbedienza. Fin da subito ci siamo organizzati in maniera orizzontale, 
                  senza una una dirigenza né personale ausiliario. Tutt* 
                  facciamo ciò che è necessario per portare avanti 
                  la scuola. Le molteplici questioni amministrative, le pulizie, 
                  l'organizzazione delle attività scolastiche ed extra 
                  scolastiche... sono interessi collettivi. 
                   
                  Cosa intendi per pratica libertaria e come vi autogestite? 
                  Consideriamo la relazione di insegnamento e apprendimento come 
                  qualcosa di reciproco, crediamo che la conoscenza si costruisca 
                  a partire dal dialogo fra soggetti. E che a sua volta la conoscenza 
                  sia connessa alla realtà sociale che viviamo affinché 
                  essa possa essere trasformata, eliminando la diseguaglianza, 
                  l'oppressione e lo sfruttamento quotidiano. 
                  Realizziamo assemblee di studenti e docenti ogni 15 giorni. 
                  Prendiamo le decisioni attraverso il consenso unanime. È 
                  importante sottolineare il lavoro costante che implica il modificare 
                  le vecchie pratiche scolastiche “verticali” che 
                  si portano dietro gli studenti e gli insegnanti stessi, e come 
                  col passare del tempo abbiamo migliorato le nostre dinamiche 
                  assembleari. Siamo più di 50 professori e 20 alunni ogni 
                  anno. 
                   
                  Quali sono le materie di studio? 
                  Il nostro progetto educativo comprende sia materie di contenuto 
                  teorico-intellettuale, tanto quanto laboratori di lavoro manuale 
                  e laboratori artistici (serigrafia, panetteria, uncinetto, tango, 
                  teatro, arti visive, cinema), per promuovere un'educazione globale 
                  che permetta la crescita personale e comunitaria. I laboratori 
                  sono aperti per la comunità in generale, non solo per 
                  gli studenti. Inoltre prevediamo ore di supporto scolastico 
                  per sforzarci di fornire strumenti di supporto allo studio e 
                  garantire l'apprendimento. 
                  Alcuni risultati concreti delle attività sono i vari 
                  video realizzati dagl* student* su diverse tematiche, dall'opera 
                  di teatro realizzata da loro, passando per i lavori di serigrafia, 
                  fino ad arrivare ad una mostra sul tango realizzata nel 2011. 
                  Oltretutto, offriamo ai nostr* student* la possibilità 
                  di accedere ad un servizio di supporto psicologico nella nostra 
                  scuola, in forma totalmente gratuita, come del resto tutte le 
                  nostre attività. 
                  Bisogna aggiungere a questo il fatto che cerchiamo di promuovere 
                  l'interdisciplinarietà delle materie scolastiche per 
                  evitare la frammentazione del sapere. 
                  E cerchiamo, in questo progetto pedagogico, di essere flessibili 
                  verso le eventuali assenze degli studenti perché comprendiamo 
                  le loro problematiche quotidiane lavorative, familiari, personali, 
                  e siamo consci dei salti mortali che stanno facendo per raggiungere 
                  il diploma. 
                  Gli studenti partecipano alle riunioni decisionali riguardanti 
                  il contenuto delle lezioni, dei laboratori, così come 
                  sono invitati a proporre attività scolastiche ed extra 
                  scolastiche. 
                  Inoltre, avendo come aspetto centrale l'educazione e lo sviluppo 
                  comunitario, gli alunni hanno realizzato in totale autogestione 
                  diversi laboratori e attività, per esempio magliette 
                  stampate con serigrafia, preparazione di marmellate fatte in 
                  casa, riparazione di abiti usati e riuso per vendita nei mercati 
                  americani, realizzazione di agende. 
                   
                  Come finanziate le attività della scuola? Gli insegnanti 
                  ricevono una retribuzione? 
                  Siamo parte di un coordinamento di scuole superiori popolari, 
                  (nonostante manteniamo una posizione distante e critica perché 
                  non condividiamo la lotta per i salari per gli insegnanti e 
                  la perdita potenziale di autonomia), ma comunque un gruppo di 
                  scuole superiori popolari appunto, di Buenos Aires, insieme 
                  al fine di unire le forze e avere la possibilità di concedere 
                  titoli ufficiali per studenti diplomati: essenziali per proseguire 
                  gli studi superiori e/o ottenere un lavoro migliore. Questa 
                  lotta ha rappresentato un grande sforzo per tutti gli interessat*, 
                  ci ha visti parte di numerose riunioni plenarie con altre scuole 
                  superiori e rappresentanti del ministero, così come perennemente 
                  in movimento. Tutti gli insegnanti hanno avuto bisogno inoltre 
                  dei titoli richiesti dal sistema scolastico in vigore ufficialmente 
                  per poter lavorare e studiare, al di là delle critiche 
                  profonde che muoviamo al sistema imperante. 
                  Non riceviamo soldi dallo stato, né come sussidio per 
                  l'istituzione né per gli insegnanti. Crediamo che il 
                  lavoro che facciamo di insegnamento sia una forma di militanza 
                  e per questo abbiamo deciso di non ricevere un salario. Il denaro 
                  necessario per le attività della scuola è autogestito 
                  dagli insegnanti e dagli studenti attraverso attività 
                  come conferenze, feste, buffet e contributi personali. 
                  Con il denaro raccolto abbiamo comprato materiale scolastico: 
                  libri, quaderni, strumenti di lavoro, così come abbiamo 
                  pagato alla Fla che ci ha ospitati i costi di fotocopie e servizi 
                  (luce, gas, telefono, acqua, internet) per tutto il tempo che 
                  siamo stati lì. Abbiamo contribuito con quello che sapevamo 
                  fare, con l'installazione di un sistema elettrico della sala 
                  per il funzionamento delle stufe, comprato stoffe per fare bandiere 
                  che ci identifichino realizzate dagli student*, costruito grancasse 
                  per poter fare iniziative, una griglia nuova per cucinare. 
                  D'altra parte però realizziamo diverse attività 
                  curriculari, dall'uscita al Museo delle Scienze Naturali o a 
                  teatro, al cimitero, ovviamente alle fabbriche recuperate; ci 
                  siamo impegnati a realizzare lavori teatrali con tematiche anarchiche 
                  dentro e fuori da Calle Brazil (la vecchia sede), partecipato 
                  a incontri e feste di altre scuole popolari; abbiamo fatto conferenze 
                  con persone specializzate su diverse tematiche, come il genere 
                  e l'educazione sessuale e portiamo avanti laboratori con le 
                  stesse tematiche, abbiamo partecipato attivamente alle presentazioni 
                  di un libro sull'educazione libertario scritto da una delle 
                  nostre compagne dei locali di Constitucion. 
                   
                  C'è dunque anche un coinvolgimento politico della 
                  scuola? 
                  Fin dall'inizio ci siamo impegnati, docenti e studenti nei relativi 
                  eventi sociali: abbiamo partecipato a numerose marce in difesa 
                  diritti umani (24 marzo, La Notte delle matite, alla giornata 
                  della Memoria dell'omicidio di Kosteki e Santillan, la scomparsa 
                  di Luciano Arruga, 19/20 dicembre, tra gli altri) e per l'istruzione 
                  popolare (moltissime manifestazioni a favore delle scuole superiori 
                  popolari). Sempre prima di ogni mobilitazione abbiamo lavorato 
                  con gli studenti, discusso il problema insieme per discuterne 
                  e sviluppare un pensiero critico. 
                  Abbiamo già due gruppi di studenti diplomati (2010/2011). 
                  Molti di quest* stanno continuando a partecipare alle assemblee, 
                  alle lezioni, alle attività, come osservatori, assistenti 
                  che possano promuovere manifestazioni e attività culturali 
                  per l'autogestione delle attività. Questi sono alcuni 
                  aspetti chiave della nostra libertà di funzionamento 
                  libertario come scuola superiore popolare di giovani e adulti. 
                   
                  So che avete avuto qualche problema di recente... Hai 
                  voglia di dirci cos'è avvenuto? 
                  Il machiavellismo è qualcosa che risuona nella mente 
                  di alcuni, o per meglio dire, il machiavellismo agisce anche 
                  dove alcuni lavorano con coscienza. 
                  Alcuni “apostoli” del purismo anarchico, tradendo 
                  ogni principio libertario, hanno complottato contro di noi, 
                  ci hanno cambiato la serratura trincerandosi dentro il locale 
                  proibendo l'ingresso a coloro che secondo loro non soddisfano 
                  i requisiti di una morale che nemmeno loro sono in grado di 
                  sostenere. Ma la scuola popolare continua a costruire, nei tanti 
                  quartieri marginali di Buenos Aires, impegnandosi nel compito 
                  fondamentale di dare la possibilità agli studenti di 
                  entrare in contatto con concetti fondamentali come la solidarietà, 
                  la fraternità e l'uguaglianza. 
                  In un'intervista a Murray Bookchin si parla dell'attualità 
                  dell'anarchismo in tono autocritico, per me sono significative 
                  le sue parole: «L'anarchismo deve essere in grado di fare 
                  politica e di formare un'organizzazione nuova altrimenti si 
                  trasformerebbe in un elemento bohémien o un culto alla 
                  personalità dove ognuno cerca di soddisfare solo i propri 
                  desideri. 
                  L'anarchismo deve saper parlare alle persone che anche non ne 
                  sanno nulla e smettere di parlare solo a se stesso. Deve saper 
                  portare il proprio contributo al di fuori dei nostri circuiti». 
                  Credo che queste eloquenti parole descrivano bene il nostro 
                  modo di agire e pensare e spieghino perché non ci fermiamo 
                  nemmeno davanti agli ostacoli, posti ahimè da altri anarchici 
                  o presunti tali. 
                
 Gaia Raimondi 
                
                   
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                         Merendero 
                        popolare e appoggio scolastico: brevi racconti 
                        Il sabato pomeriggio nei locali della Costituzione della Federazione 
                  Libertaria Argentina si ritrovano i bambini a preparare tutti 
                  insieme la merenda che andranno distribuendo e dividendosi poco 
                  dopo in piazza. Molti suonano i tamburi e altri scorrazzano 
                  qua e là; si sono appropriati della sala e l'hanno riempita 
                  di vita, sapendo inoltre dove sono tutte le cose necessarie 
                  alla preparazione della merenda. Altri poi si stanno preoccupando 
                  di pulire lo spazio, mentre altri ancora stanno organizzando 
                  raccolta materiali per le attività e coordinano lo sviluppo 
                  delle idee. 
                  In piazza, i bimbi giocano, ci leggono cose e vogliono che noi 
                  ne leggiamo altrettante a loro, ci raccontano le attività 
                  della settimana, le novità del quartiere, si inventano 
                  giochi, si sorprendono, si scoprono e condividono. 
                  Nel merendero non esiste gerarchia, tutt* propongono giochi, 
                  tutt* condividono, tutt* rispettano. 
                  Crediamo che il gioco sia fondamentale per lo sviluppo delle 
                  relazioni con l'altro, per questo ogni sabato, da 8 anni, cerchiamo 
                  di costruire coi bambini un'altra forma di relazionarci. 
                  L'educazione può essere uno strumento potentissimo di 
                  controllo politico, già che promuove determinati valori 
                  funzionali alla conservazione dello stato, ma può al 
                  contempo essere un'arma per la libertà, per criticare, 
                  creare e cambiare. 
                        L'educazione è un'azione politica. L'appoggio scolastico 
                        non pretende di essere la scuola, né di voler copiare 
                        i metodi della scuola tradizionale. 
                  Nell'appoggio scolastico tutt* conoscono qualcosa e tutt* hanno 
                  delle lacune per questo tutt* possono imparare qualcosa. Nessuna 
                  gerarchia, perché la conoscenza si condivide. Ci si divide 
                  I compiti pratici fra insegnanti e studenti, costruendo dinamiche 
                  di lavoro autonome ed egualitarie. Realizzando assemblee coi 
                  bambini affinché crescano con metodi anti autoritari. 
                  Cercando di fornire anche il materiale gratuitamente. Avendo 
                  ben in mente che noi adulti possiamo informare, consigliare, 
                  ma senza esercitare potere su nessuno. Settimana dopo settimana 
                  cerchiamo di decostruire ciò che ci hanno inculcato, 
                  autoritarismo, violenza, competitività... Cerchiamo di 
                  risolvere insieme problemi di natura conflittuale di giorno 
                  in giorno. L'obiettivo non è indottrinare piccoli libertari. 
                  Non riempiamo loro la testa perché camminino come noi 
                  vorremmo, ma condividiamo solo idee e valori che possono decidere 
                  se fare propri o meno. 
                      G. R.  | 
                   
                 
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