Rivista Anarchica Online
Abolito il giuramento
di Camillo Levi
Nelle stesse ore in cui da Catanzaro giungeva notizia della sentenza per la strage di piazza
Fontana, a Roma l'apposita commissione del Senato approvava l'abolizione del giuramento
obbligatorio per gli insegnanti delle scuole statali. Lo stesso giorno, prima di apprendere questa
notizia da Roma, l'insegnante Sandro Galli aveva iniziato lo sciopero della sete. Avevo già
ripreso lo sciopero della fame, quello "duro" - spiega ora Sandro - da circa due mesi e ormai
avevo raggiunto uno stadio di irreparabilità dei danni al mio fisico, essendo state intaccate le basi
proteiche. Dovendo soccombere, avevo deciso di farlo al più presto e per questo avevo iniziato
anche lo sciopero della sete. Appena giunta la notizia della definitiva approvazione dell'abolizione del
giuramento, Sandro si
è messo in contatto con vari compagni, dai quali - tutti - ha ricevuto un nuovo incoraggiamento
a prender atto della "vittoria" in sede legislativa e di conseguenza ad interrompere lo sciopero
cercando invece di ristabilirsi per poter continuare la lotta. È appunto quello che Sandro ha
deciso. Gli domando come sta, se i danni del suo lungo sciopero della fame (protrattosi a diversi
livelli d'intensità per oltre 10 mesi!) siano davvero irreversibili. Sto male, anche se cerco di
reagire, di riprendermi, di camminare. Entro i primi di aprile dovrei ricevere i risultati delle
analisi cui mi sono sottoposto in questi giorni: ciò che è certo fin d'ora è che ci vorranno
mesi
prima che il mio fisico possa riprendersi e probabilmente ciò non potrà avvenire del tutto. Ora
sono sotto controllo medico strettissimo e non sono ancora in grado di mangiare. L'ho pagata
cara, certo, ma la lucidità mentale, quella l'ho salvata. Sandro preferisce parlare della lotta di cui
è stato protagonista. Io non ho fatto riferimento alle
istituzioni - ci tiene a ribadire più volte - ma è stata la crescita della coscienza civile
a dare uno
sbocco positivo alla battaglia. Uno sbocco positivo indubbiamente parziale, che non deve però
essere sottovalutato. Anche nell'ambito puramente legislativo/istituzionale, però l'abolizione del
giuramento è stata
approvata solo per gli insegnanti e non per tutte le categorie statali, come tu stesso ti eri
proposto. Che ne pensi? Certo, è così. Ma questo era prevedibile ed io stesso l'avevo
preavvertito, proprio dall'insistenza
con cui specificavano che io ero l'insegnante Galli, il prof. Galli, facendo continuo
riferimento
all'ambito scolastico e tralasciando le altre categorie ancora sottoposte al giuramento. Evidentemente la
battaglia è ancora aperta e Sandro se ne rende perfettamente conto: ma al
contempo ci tiene a sottolineare il carattere non solitario della sua lotta, la sua capacità di
coinvolgimento. E cita le numerose iniziative che il suo sciopero ha saputo stimolare,
nell'ambito anarchico ed anche al di fuori. Molti anarchici hanno fatto il rifiuto, la revoca,
insomma ognuno secondo le sue possibilità, volontà, decisione, ha partecipato alla comune
battaglia. Vi sono stati anche altri, come quei due ragazzi di Gambettola, insegnanti a Forlì, che
proprio nell'ultimissima fase del mio sciopero avevano iniziato lo sciopero della fame. E loro non
sono anarchici. Sandro precisa che il metodo da lui adottato (lo sciopero della fame) non è che
uno dei tanti
metodi di lotta possibili, ma al contempo sottolinea che essendo privo di violenza, toglie spazio a
qualsiasi tipo di provocazione e soprattutto contribuisce a mettere a nudo la quantità di violenza
messa in atto dallo Stato, che mi ha costretto a oltre 10 mesi di sciopero della fame. Di fatto era
come in carcere, come al domicilio coatto, per di più senza mangiare.
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