Rivista Anarchica Online
Le libertà si prendono
di Nucleo Libertario Crescenzago - Gruppo "Gioventù Anarchica"
Pubblichiamo qui di seguito un breve documento stilato dai compagni del Nucleo Libertario
Crescenzago e del gruppo "Gioventù Anarchica", che fu distribuito durante un convegno dei Circoli
Giovanili tenutosi all'Università Statale di Milano.
Dopo anni ed anni di lotte giovanili ci ritroviamo ancora allo stesso punto. Emarginazione sociale nei
quartieri, disoccupazione e sottoccupazione, sfruttamento e condizionamento sul lavoro e nella scuola,
repressione familiare, sessuale, non sono che aspetti di una complessiva alienazione che i giovani vivono
quotidianamente. Non pensiamo che i Circoli Giovanili come sono ora strutturati possano risolvere
alcuni problemi dei giovani. Infatti pensiamo che i Circoli non siano momenti di crescita sociale e
culturale, ma invece organi di richiamo e di riassorbimento di tutte quelle frange giovanili che sfuggono
al controllo delle dirigenze partitiche e gruppettarie varie. Il giusto sfogo giovanile, la rabbia proletaria
accumulata giorno dopo giorno si è fermata solo ad una parziale autoriduzione dei cinema, tralasciando
tutti gli altri problemi che interessano il proletariato urbano. Sta ai giovani continuare questo momento
di mobilitazione contro l'attuale situazione economica, concretizzando in modo reale la lotta per
riappropriarsi della propria esistenza, di tutto ciò che ci appartiene. Le libertà si prendono, non vengono
concesse.
Sta ai giovani libertari, anarchici e rivoluzionari, ricordarsi che in strutture ove regna l'entrismo non si
potranno mai realizzare obiettivi reali. L'organizzazione giovanile esige, ora più che mai, la libertà di ogni
compagno e la sua più completa realizzazione nella vita politica, cercando di integrare ciò che è la
propria vita con quella che è la vita sociale. Con questo non vogliamo distruggere ciò che hanno
costruito i Circoli Giovanili, ma trarne i reali spunti e momenti rivoluzionari di questa ennesima
esperienza proletaria. L'unione di tutte le componenti giovanili, partita da esigenze personali,
strettamente giovanili, che non comprendevano l'aspetto complessivo dello sfruttamento, ma solamente
quello del tempo libero, ha bisogno di un salto qualitativo conglobando le esigenze immediate dei
proletari, come la lotta all'aumento del costo della vita (lotta autogestita e diretta), caratterizzandosi in
maniera politica, comprendendo i mille fili che collegano lo sfruttamento nel lavoro a quello del tempo
libero, rifiutando il metodo oppressivo della società autoritaria che sta rientrando nel modo di fare
politica e di vivere di tutti noi.
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