Rivista Anarchica Online
Paolo Schicchi individualista?
Cari compagni di "A", l'articolo di Mirko Roberti "Sulle
orme di Stirner" (cfr. "A 37") mi è sembrato poco esauriente nella
trattazione dell'individualismo nell'anarchismo. Lo Schicchi poi è menzionato
con aria di sufficienza, come dire "un personaggio troppo bizzarro" e come tale
non può interessare gli anarchici d'oggi appunto perché
"inquadrabile". Non mi pare che lo Schicchi si fosse dato la qualifica di
"individualista". Era anarchico e ciò gli bastava:
pagò sempre di persona per i suoi atti di rivolta individuale e fu strenuo difensore dell'anarchismo
eroico.
Era un uomo molto coraggioso, aveva la stoffa dell'eroe e il culto della forza ed era sempre pronto
all'azione
in primissima fila; non venne mai a patti con il nemico e non vacillò mai di fronte a qualsiasi
pericolo. Era
altruista e generoso, e fece olocausto della propria vita in circa settant'anni di apostolato anarchico.
Bisogna
pur dire che fu incline (qualche volta esagerando) alla polemica personale contro i deboli, i deviazionisti
e
gli opportunisti di qualsiasi tendenza. Ecco l'uomo: una figura più unica che rara, più
facile ad essere
ammirato chi imitato, e, certamente, se noi la ammiriamo non possiamo, allo stesso tempo, farcene un
idolo. Più che individualista lo Schicchi fu anti-organizzatore, e lo studioso
Maurizio Antonioli diede
un'interpretazione molto obbiettiva della posizione schicchiana contro la tendenza organizzatrice che
faceva
capo a Merlino e Malatesta verso il 1890. Ecco dunque quanto l'Antonioli scrive: "... più che
individualismo
vero e proprio, quello dello Schicchi era una diffidenza verso tutte le strutture organizzative; era la
risposta
estrema alla tendenza gerarchica, legalitaria, "democratica" del socialismo dei Costa e dei Turati e dava
corpo al timore, già manifestato dal Cafiero e dal Costa nei loro ultimi anni, che l'organizzazione
diventasse
una gabbia per il movimento rivoluzionario" (Storia Illustrata, ottobre 1973, pag. 100).
Saluti fraterni
Michele Corsentino (Londra)
|