Rivista Anarchica Online

rivista anarchica
anno 3 nr. 25
novembre 1973 - dicembre 1973


Rivista Anarchica Online

Serge e Trotski

Caro direttore,
Rileggendo un vecchio numero della rivista nell'articolo "L'Accademia Rossa" mi sono accorto che l'autore consigliando dei testi sulla rivoluzione ha citato un libro di Victor Serge, L'anno prima della rivoluzione russa, catalogandolo tra le versioni di impostazione trotzkista.
Dalle notizie in mio possesso mi risulta che Victor Kilbacic (poiché questo è il suo vero nome) era responsabile in Francia all'epoca dell'affare Bonnot del giornale "L'Anarchie" insieme a Rirette Maitrejean. Raggiunta la Russia nel 1919 venne condannato alla deportazione in Siberia e successivamente liberato in seguito a una campagna internazionale. Visse in seguito a Parigi e nel Messico dove morì.
Scrittore di talento è stato definito "La sintesi vivente del Marxismo e dell'Anarchismo". Con le riserve del caso mi sembra ugualmente troppo poco per poterlo definire trotzkista. Attendo chiarimenti in merito.
Saluti anarchici
Marino Gianfranco

Scrive Victor Serge, nelle sue Memorie di un rivoluzionario (Ed. La Nuova Italia, pagg. 340-341): "La mia conversazione si svolse soprattutto sull'opposizione internazionale, di cui occorreva assolutamente estendere e sistematizzare l'azione. Il Vecchio aveva appena ricevuto da Parigi i primi numeri di Contre le courant, pubblicato dai miei amici Magdalaine e Maurice Paz, e a cui avevo collaborato. (...) Ci abbracciammo. Il crepuscolo mi aiutò a sbarazzarmi dei pedinatori nella strada. La folla impedì l'indomani o il giorno successivo la partenza del Vecchio, occupando una stazione. Il Ghepeù venne a prelevarlo di sorpresa. Perché nessuna menzogna fosse possibile circa la sua partenza, il Vecchio lasciò che questa polizia politica sfondasse la porta, rifiutò di camminare (...) Se fosse stato misteriosamente assassinato, ciò che noi tutti temevamo, sarebbe stato il simbolo della rivoluzione pugnalata". Quando Victor Serge alias Victor Kilbacic viveva questo incontro con Trotski era il 1928, l'anno della sistemazione ragionata dei documenti raccolti per L'anno prima della rivoluzione russa. Il testo ha una chiara impostazione trotzkista specialmente nelle conclusioni, analoghe a quelle che chiuderanno l'altro suo libro Destino di una rivoluzione: "La burocrazia stessa poteva, sembra, senza gran fatica, avere una politica meno disastrosa se avesse dato prova di maggior cultura generale e spirito socialista..." (la citazione è tratta da Memorie..., pag. 559).
Del resto già nel 1921 (l'anno dei massacri in massa dei rivoluzionari e degli anarchici) Serge invitava quest'ultimi a entrare nelle file del partito bolscevico!, criticandone solo il suo possibile sviluppo in direzione burocratica: come dire: trotskista prima di Trotski.
Se può essere riduttivo definire trotskista la sua figura (ma questa non era la mia intenzione) certo le sue opere risentono pesantemente di tale impostazione, anche se lui non lo riconosceva pienamente.
Comunque definirlo "La sintesi vivente del Marxismo e dell'Anarchismo", mi sembra sicuramente un insulto a quest'ultimo. Chiamare Trotski "il Vecchio", espressione che sta a indicare un senso di reverenza e di affetto verso un Saggio, "simbolo della rivoluzione pugnalata", è passar sopra alle migliaia di anarchici assassinati dalla controrivoluzione bolscevica, guidata in prima persona anche da Trotski, e passar sopra allo sterminio dell'anarchismo, vero "simbolo vivente della rivoluzione pugnalata".

N.B. Serge venne condannato e mandato al confino non nel 1919, ma nel 1933. Dal 1927 egli era attivo militante dell'opposizione trotskista, come ce lo documenta, del resto, la sua firma posta in calce alla famosa Piattaforma dell'opposizione di sinistra, la cui stesura fu dovuta in gran parte a Trotski (che lo firmò per primo). Serge stesso ce lo conferma, sempre nelle sue "Memorie..." a pag. 324.

M. R.