Rivista Anarchica Online
L'eredità dello sfruttamento
di L. V.
I meccanismi impiegati per il mantenimento del privilegio sono assai
numerosi, cambiano a seconda delle
strutture sociali che contribuiscono a mantenere. I paesi sottosviluppati del Terzo Mondo, pur
avendo una diversa storia e cultura, hanno un fattore che
li accomuna: la presenza di un sistema sociale caratterizzato dall'esistenza di un vasto sottoproletariato,
costretto, per sopravvivere, alla sottoccupazione. I guadagni sono insufficienti a soddisfare persino il
fabbisogno alimentare: si crea così una situazione anomala. Da un lato la mortalità
infantile sta
decrescendo, data la nuova assistenza medica al parto, dall'altro il regime alimentare diventa sempre
più
povero sia di proteine che di calorie. Poiché un corpo in crescita ha notevoli esigenze
calorico-proteiche, è ovvio che gli effetti nocivi della
denutrizione si manifestino soprattutto nei bambini. Questi effetti sono di vario ordine, alcuni erano
già noti da tempo, altri sono stati messi in evidenza, in
tutta la loro complessità e gravità, da numerosi ricercatori che hanno studiato
recentemente le condizioni
dei "ghetti" in diverse nazioni. Secondo Joan Solomon che ha condotto studi fra varie popolazioni
dall'Est del Pakistan all'Etiopia, la
cattiva nutrizione durante l'infanzia comporta delle anomalie ai meccanismi fondamentali che presiedono
al controllo di ogni attività vitale: i cromosomi. Gli studi sono stati condotti adottando
metodi citogenetici su campionamenti di cellule del sangue della
circolazione periferica; ma il fenomeno è stato osservato anche in altri tessuti, fra i quali il
midollo osseo.
Le osservazioni hanno rilevato che l'insufficienza di numerose sostanze provoca una anomala
duplicazione della cellula. Le nuove cellule pertanto presentano delle aberrazioni che le rendono incapaci
di sintetizzare numerose sostanze indispensabili per il normale sviluppo dell'organismo. Queste anomalie,
che hanno una incidenza significativa in soggetti malnutriti, colpiscono larga parte della
popolazione. Nel periodo della crescita dell'organismo lo sviluppo cerebrale necessita di una dieta
adeguata senza la
quale subisce dei notevoli danni. La scarsa alimentazione provoca cioè un vero e proprio
deterioramento
del cervello. I bambini malnutriti hanno scarsissima capacità di imparare e sono destinati a
diventare
deficienti clinici e sub-normali. È noto inoltre che lo sviluppo del cervello è influenzato
in epoca fetale
e durante l'allattamento dalla buona o cattiva alimentazione materna. Bisogna notare tuttavia che,
se sottoposti a lunghi periodi di alimentazione normale, i soggetti in età pre
scolare sono recuperabili. Cioè i danni subiti dall'organismo non sono ancora tali da
compromettere
completamente lo sviluppo dell'individuo, pur persistendo un incidenza leggermente superiore al normale
di disfunzioni secondarie. Nessuna alternativa viene lasciata ai giovani in età lavorativa: la
sottoccupazione o niente. Così con
meccanismi "naturali" la condizione di sfruttamento viene trasmessa di generazione in
generazione. È importante rilevare che questa situazione si perpetua anche in paesi come
il Messico che ha conosciuto
in questi ultimi anni un periodo di intensa esportazione di frumento, legumi e altri cereali a favore di
un'oligarchia capitalista locale, che voleva inserirsi nel sistema economico statunitense.
L'ereditarietà
biologica è spesso usata dal potere come alibi al perpetuarsi di svariate condizioni di
sfruttamento. È usata come giustificazione del ghetto e delle più svariate forme di
razzismo e viene ancora utilizzata,
anche se con sfumature diverse, nella nostra società. La realtà è che il
potere crea un'ereditarietà artificiale che mira, e spesso riesce, ad impedire all'uomo di
rendersi conto della propria situazione e pertanto di mutarla.
L. V.
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