Rivista Anarchica Online

rivista anarchica
anno 25 nr. 219
giugno 1995


Rivista Anarchica Online

"Anarchismo padano"? Nazionalismo piemontese

Cominciamo per ordine. Roberto, (Roberto Gremmo (cfr. la sua lettera sul penultimo numero di "A") con il quale ho marciato per anni contro le servitù militari in Friuli, lui "marxleninistaesperantista", io nonviolento, non è ignorante, sa perfettamente cosa vogliono dire "anarchia" "anarchismo" ed "anarchico" e sa perfettamente che è strumentale l'uso di questi ultimi termini quando marca meglio la sua conflittualità con lo "stato accentratore"; molto meno li usa quando deve mettere in conflitto l'ultranazionalismo, il razzismo ed il qualunquismo interno alla "Nassiùn Piemonteisa" nella quale crede.
UNA VOLTA PER TUTTE spero che questa mia serva a chiarire la provocazione e a circoscrivere i contatti e/o la possibile credibilità "anarchica" di nazionalisti.
Per Roberto Gremmo e la sua lista elettorale non esistono minoranze linguistiche, etniche, culturali all'interno dei confini nazionali piemontesi: gli Occitani sono piemontesi della montagna, la lingua d'Oc ed il franco provenzale delle valli alpine piemontesi sono solo "gergòn" e quindi non esiste un territorio occitano che arrivi linguisticamente e culturalmente nelle valli cuneesi.
Per Roberto Gremmo e la sua "Nassiùn Piemonteisa" la cacciata dei "moru" (marocchini) da Asti era una semplice manifestazione di lotta alla droga.
Nessuno di quanti operano da anni contro lo spaccio e per la cura dei tossicodipendenti aveva mai visto prima questi "lottatori alla droga", soprattutto quando lo spaccio era, ed è, gestito da bianchi yuppies torinesi o novaresi o milanesi, né mai si è visto denunciare qualche torinese per le 800.000 lire al mese che fa pagare ai morù solo per un materasso.
Il FEDERALISMO - e tu lo sai Roberto; te lo scrissi da Elva - è EGUAGLIANZA TRA DIVERSI, eguale riconoscimento di eguale diritto alla lingua, allo studio della propria storia, all'uso di un territorio fino al riconoscimento del diritto di un solo uomo, singolo, di usare una propria lingua in un suo orto anche in un territorio dove la sua lingua non è usata ed avere riconosciuti gli stessi diritti e doveri.
L'EGUAGLIANZA, quella di Sante Caserio - e tu lo sai se lo ha descritto bene - PORTA a considerare nemico chiunque spacci droga, bianco o nero che sia, e considerare amico chiunque voglia, liberamente, fare un pezzo di strada con me, bianco o nero che sia, senza confini nazionali, religiosi, ideologici, razziali, sessuali .. insomma con l'unica Legge della Libertà e dell'Eguaglianza, questi sono i confini che ho posto con Gremmo fin da quando ho chiesto di non avere più a che fare con le sue pubblicazioni. In cuor mio sono convinto che la nascita di queste formazioni nazionalistiche-intransigenti e delle pubblicazioni qualunquistiche-popolari siano state le "migliori" arterie di sangue versato in guerre come quella Jugoslava. Una volta per tutte, BASTA!

Antonio Lombardo (Lequio Berria)