Rivista Anarchica Online

rivista anarchica
anno 24 nr. 208
aprile 1994


Rivista Anarchica Online

Un partito-sindacato?

Cari compagni,
ho letto quanto ha scritto il giovane Diego Negri su «A» 206 del febbraio scorso, e mi ha molto sorpreso la sua requisitoria contro l'anarchismo in Italia di «questi ultimi 50 anni», prendendo spunto da un articolo di Colin Ward. I pesanti rilievi alle varie realtà del movimento che avrebbero «falsato» l'anarchismo risultando nel tempo «fallimentari», sembrerebbero dettati più da un momento di ... ritardato, anacronistico cattivo umore di un immaginario anziano militante che ha vissuto le esperienze politiche del passato - polemiche per certi versi fisiologiche del nostro movimento - che non da una seria riflessione e assimilazione dell'ideale anarchico da parte di un diciannovenne che, se non altro per la sua giovane età, deve aver fatto appena capolino nei nostri ambienti e conosciuto le nostre cose attraverso letture affrettate o per sentito dire.
Ma, a parte queste considerazioni, dalla lettura della missiva del giovane Negri, si ricava l'impressione che egli abbia un concetto strano dell'anarchismo, una sorta di partito-sindacato che garantisca il massimo di efficienza organizzativa e il ... minimo di autonomia individuale e di gruppo, di libera sperimentazione, di dialogo e, perché no?, di confronto serio di orientamenti diversi su temi di interesse generale e su situazioni che man mano si determinano nella vita di tutti i giorni e che hanno valenza non soltanto di carattere sociale, ma anche culturale, etica, artistica, ecc. Checchè ne pensi il giovane Negri, l'anarchismo o, per essere più precisi, il movimento anarchico, non potrà mai avere caratteristiche che contraddicono la sua natura di libero movimento formato da liberi uomini. L'organizzazione del lavoro di propaganda, di agitazione e di solidarietà, l'intesa fra compagni, l'unione degli sforzi nelle lotte che ci sono comuni, i «progetti» avveniristici, non possono prescindere dai contributi originali e peculiari degli individui e dallo spirito libertario che deve animare ogni nostro pensiero e ogni nostra azione.
L'anarchia è sinonimo di libertà, di unità nella diversità, di liberazione da qualsiasi tipo di costrizione e di intruppamento. Le esperienze di vita associativa - almeno quelle più significative e importanti - che gli anarchici hanno fatto in questi ultimi cinquanta anni - certamente non esenti da lacune, limiti ed anche da contraddizioni - sono state per molti di noi ricche di insegnamenti e - tranne che per alcune frange che si sono perdute e, forse, continueranno a perdersi per ... strada - non hanno fatto perdere la bussola dell'anarchismo al nostro movimento. E ciò non è poco nella generale Babele che ci circonda delle idee e degli atteggiamenti che si ispirano al mondo dell'autorità.

Luciano Farinelli (Ancona)