Rivista Anarchica Online

rivista anarchica
anno 23 nr. 204
novembre 1993


Rivista Anarchica Online

Ricordando Galileo Tobìa
di Diva - Valerio

Figlio di simpatizzanti alle idee libertarie, nacque a New York City, il 22 Giugno 1909. A due anni, ritornò in Sicilia con i suoi, che non trovarono l'America di loro gusto. Restò in Sicilia fino a 16 anni, quando a causa del fascismo e della leva militare tornò in America dove la sua nascita gli assicurava i «diritti civili». A quella giovane età, frequentò i compagni e partecipò al movimento attorno a «L'Adunata».
I compagni l'hanno accolto come compagno e figliolo, specialmente Angelo Ciofalo. Restò attivo ed amico di molti, fra i quali, Bruno, Fiorina, Bastiano e Michele e Rosina Magliocca, Valerio, etc ..
Durante le rivoluzione in Spagna, imparò a volare con un piccolo apparecchio con l'idea di andare in Spagna. Arrivò in Francia ma per varie ragioni non entrò in Spagna.
Ritornato in America, si trasferì ad Albany, NY dove fece il piastrellista. Dopo un periodo di lavoro sulle ferrovie, ritornò poi al lavoro che più gli piaceva: piastrellista. Rimase ad Albany fino alla sua morte, il14 agosto scorso.
Galileo non era un oratore, né uno scrittore, ma un buon operaio per cui le nostre idee erano la vera passione. Dovunque si trovava era pronto a spiegare le sue idee. Rimase attivo fino alla fine ed in contatto con molti compagni qui in America ed in Italia. Frequentò non solo i compagni di lingua Italiana, ma anche quelli di lingua inglese. La sua energia ed il suo entusiasmo ci mancheranno. «We'll miss you, Gal».

Diva

Ricordo quando suo padre e la famiglia tutta ritornarono dall'America al nostro paese natio alla fine della prima guerra mondiale, malfermo in salute i dottori ed il nostro maestro Vito Vasile gli consigliarono di camminare fuori all'aperto e respirare aria pura, in tal modo ristabilire la salute. Ma il girovagare nelle strade del paese e fuori non era per lui e si industriò facendo il venditore ambulante e di varia merce.
Riprese la su affiliazione alla sezione socialista e lì ci raccontava che quando viveva in New York era suo diletto leggere gli scritti di Flammarion e la sera guardava le stelle con il suo telescopio.
Ecco perché quando divenne padre diede al figlio il nome Galileo Galilei e alla figlia la chiamò Libertà.
Non vi era in lui «Il dito sulla piaga» la sua ascendenza era totale, sapeva come farsi amare ed amare le sue idee. Questo spiega perché quando Galileo adulto ritornò in America si avvicinò al gruppo redattore dell'Adunata dei Refrattari e fu fedelissimo a questo fino all'ultimo giorno della sua vita.
Vi sono penne nel nostro movimento che conoscono molto di più di me le sue attività nel movimento anarchico in America e fuori.
Alla sua compagna Carolina, al figlio, alla sorella Libertà e suo Fratello Seme, anche lui compagno nostro vivente in Italia, le nostre vivissime condoglianze.

Valerio