Rivista Anarchica Online
Puritani e banderuole
Carissimo Luca,
a proposito della tua lettera su "A" 190, io penso che, quando, liberamente, seguiamo o scegliamo un ideale,
è compito nostro sforzarci di mettere in accordo teoria e pratica, nella misura e negli spazi consentiti
da questa
sporca società. L'astensionismo elettorale è una componente necessaria, a mio avviso, di questi
spazi. Chi lo
attua non può considerarsi un "puro". I puri, nel campo anarchico, non esistono, né esisteranno
mai. Quando
citi, per valorizzare il tuo intervento, Murray Bookchin, che affermò in una conferenza al Ponte della
Ghisolfa
che bisogna smettere di fare i puri, io, dello stesso autore, ricordo un'altra affermazione:
"L'ANARCHISMO SI OPPONE A TUTTE LE FORME DI DOMINAZIONE E A TUTTI I TIPI DI
ORGANIZZAZIONE GERARCHICA". Lasciami, nella misura in cui posso, manifestare liberamente
questa mia opposizione. Quando si mettono in
evidenza propri giudizi critici sull'astensionismo anarchico, affermando che "Qualche volta io sono stato a
votare, questa volta (ultime elezioni) non so cosa farò, forse non vado" - affermazioni tue davanti al
collettivo -
devo rispondere, amaramente, che: le banderuole, scusami la pesantezza dell' affermazione, mi fanno
più paura
dei puritani. Un abbraccio fraterno a te e a tutti i compagni del Collettivo Libertario.
Otello Menchi
(Milano)
|