Rivista Anarchica Online
Religione nociva?
di Elena Petrassi
Esistono libri che per la loro forza si affermano senza bisogno di recensioni
favorevoli, unico dovere di chi scrive
queste recensioni è di non lasciarsi trascinare dall'entusiasmo nel momento della scrittura. Eppure
mentre sto
scrivendo queste parole non posso fare a meno di assaporare la forza e la chiarezza del libro, di scarne
dimensioni
ma di parole forti, di cui sto per parlarvi.
Se avete avuto la pazienza di seguire i miei giri di parole sino a qui, eccovi svelato il titolo: La
dottrina
diabolica - il controllo delle nascite secondo Wojtyla, di Brenda Maddox (Eleuthera, Milano 1992,
pagg. 57,
lire 8.000), scrittrice e giornalista del Massachusetts, in Italia conosciuta per la biografa di Nora Joyce, moglie
di James Joyce. Questo breve scritto, meno di sessanta pagine, è uno di quei libri di cui abbiamo
bisogno, è un libro chiaro,
conciso, ironico ed è scritto da una persona che ha conosciuto da "dentro" il tema di cui scrive,
cioè della
posizione della chiesa cattolica nei confronti della contraccezione "artificiale". Questa sua conoscenza intima
le viene innanzitutto dall'essere donna, quindi dal conoscere direttamente i problemi legati all'uso di qualsiasi
tipo di anticoncezionale, dal conoscere l'ansia che si prova quando le mestruazioni non arrivano. In secondo
luogo dall'essere nata in una famiglia cattolica che l'ha allevata nei principi del cattolicesimo. Così
Brenda ricorda la sua infanzia: "...eravamo cattolici, andavamo a messa regolarmente e credevamo in dio,
nella preghiera e nella vita eterna", molti di noi cresciuti in Italia, potrebbero sottoscrivere questa storia, e per
fortuna anche il seguito quando dopo avere accennato alla perdita della fede, alla sua apostasia scrive "Sono
una ex cattolica. Pur non avendo ancora passato ovviamente, il test del letto di morte, non riesco ad immaginare
come potrei tornare indietro". Nel dipanarsi della narrazione la Maddox ricostruisce esattamente quale è
stato
nei secoli l'atteggiamento della chiesa cattolica nei confronti del sesso, del matrimonio, della procreazione e
soprattutto della contraccezione, sino ad arrivare alla catastrofe attuale dovuta al papato di Wojtyla: "Che
inutile aggiunta alla somma già alta delle miserie umane è stata la dottrina della chiesa cattolica
contro la
contraccezione artificiale". Ma perché tanto accanimento rispetto alla contraccezione? Uno dei
motivi può essere il continuo riferimento
a un essere umano "immaginario", al dovere essere che qualsiasi dogmatismo richiede senza mai volersi
soffermare a vedere quale è invece l'essere umano reale, visione che porta la chiesa cattolica a chiedere
la piena
accettazione del disegno divino, accogliendo con gioia ed entusiasmo tanti figli quanti la divina provvidenza
vorrà elargirci, o a pretendere la castità, anche in ambito matrimoniale, se il rapporto sessuale
dovesse diventare
veicolo di trasmissione di malattie, anche mortali, AIDS compreso. Come la Maddox suggerisce "...sulla
porta delle chiese cattoliche dovrebbe apparire la dicitura: "Questa
religione può essere nociva alla salute", che farsene di un credo che assicurando un nebuloso e
inconoscibile
futuro, ipoteca il nostro presente, e pregiudica la buona salute dell'unico corpo che abbiamo e che siamo?
Fino a quando gli insegnamenti vengono proposti all'ormai disincantato mondo occidentale, leggi Europa
occidentale e Nord America, il potere delle parole papali si scontra con una certa elasticità di pensiero
dei fedeli,
e sulla disponibilità di svariati tipi di contraccettivi, ma quali sono gli effetti di tali parole nel Secondo
e Terzo
mondo? Ebbene questi insegnamenti sono devastanti, "nel mondo il divieto ecclesiastico della contraccezione
artificiale è un formidabile sostegno dell'ignoranza, della repressione e della sofferenza... rende vani
tutti i
tentativi di contenere l'incremento demografico e contribuisce alla diffusione dell'AIDS".
Ultima e non meno importante osservazione dell'autrice è quella relativa "alla paura del desiderio
femminile
lasciato libero di manifestarsi senza inibizioni", cioè all'atteggiamento sessuofobico e anti-femminista
che la
chiesa manifesta anche attraverso la proibizione dell'uso degli anticoncezionali. Chissà a quali satanici
eccessi
potrebbero mai arrivare donne giovani e meno giovani, se fossero in grado di scegliere se, quando e con chi fare
l'amore ed eventualmente diventare madri? Quali catastrofi potrebbe mai portare una sessualità libera
e
consapevole, libera soprattutto dalla paura? E' bene che anche noi evoluti cittadini occidentali di tanto in
tanto ci poniamo queste domande. E' vero quel che
dice la Maddox, noi abbiamo l'accesso alle pratiche contraccettive, ma non abbiamo una cultura contraccettiva.
Mi spiego meglio, i dati relativi alla diffusione degli anticoncezionali meccanici sono sempre piuttosto bassi
e soprattutto riguardano ben precise fasce socioeconomiche, tra i giovani pare che il contraccettivo più
diffuso
sia la fortuna, che come è noto, è privilegio di pochi. In tutta questa storia di diabolico
c'è solo l'atteggiamento
della chiesa, la cecità di chi rifiuta di ammettere che le risorse della Terra sono "finite", nel senso che
questo
pianeta non è in grado di offrire mezzi di sostentamento a numerosi miliardi di persone come qualcuno
sostiene;
qualunque cosa io stia consumando, la sto sottraendo a qualcun altro. Per finire provate a unire queste riflessioni
alle periodiche grida di allarme sulla "crescita zero", in Italia , sulle pensioni che non potranno essere pagate
mancando i lavoratori, sulle continue incitazioni alle donne a riscoprire le gioie della maternità (leggevo
proprio
in questi giorni sui quotidiani che le donne in carriera, quelle "arrivate" con i mezzi di misura
occidental-capitalistici, tanto per intenderci, cioè laureate, ricche e famose, con "potere", sono donne
sole e infelici, di
mezza età e senza figli, ovvero sposatevi e moltiplicatevi, e non sottraete posti di comando ai maschi)
e a questo
punto mi auguro vi siate convinti della necessità di questo libello. E del dovere di non stare zitti, di
protestare,
di chiedere informazioni e di diffonderle. Quindi leggete, gente, leggete.
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