Non so se vi ricordate l'ultima scena del film "Blues Brothers" dove i due
protagonisti sono circondati da
centinaia di poliziotti armati fino ai denti...
Domenica 29 marzo a Torrita di Siena, delizioso de/ridente paesino di circa 8.000 abitanti arrampicato su una
dolce collina, si respirava questo clima surreale. La proposta di fare un "Congresso del Partito
Groucho-Marx(z)iano"
inserito nel contesto di una tre giorni di spettacoli teatrali e film comici, con regolare permesso del Comune,
ha scatenato il finimondo. Stefano Biancucci si è trovato suo malgrado nel mirino. Telefonate di
pressione a
casa, visite della Digos in Comune, paternalismi del Sindaco che lo invitava a procurarsi un avvocato.
L'Associazione Sipario Comico, non ancora costituita, ha ritirato la sua adesione, togliendo i finanziamenti
(circa 2 milioni raccolti con lo spontaneo contributo della popolazione di Torrita), così gli spettacoli
in
programma non hanno potuto svolgersi. Non siamo riusciti altrimenti a garantire questi spettacoli coi relativi
rimborsi spese agli attori, perché la Cassa pro-Interstellare sarebbe affondata con il progetto che
faticosamente
stiamo portando avanti.
I permessi per il Teatro Comunale, luogo dove si svolgeva la manifestazione, sono stati in forse fino all'ultimo
(giovedì 26 marzo) quando si è riunita la giunta comunale in seduta straordinaria. (...)
Bene ci diceva (ci benediceva) il compagno Franco Leggio quando in una sua lettera inviata a me
personalmente: "divertitevi, ma non scordate di guardare chi minaccia anche questa libertà". Non era
proprio
possibile dimenticarsene, caro Francuzzo! Tra Sinalunga e Torrita, strada assolata e deserta, c'era un posto di
blocco dei carabinieri. Arrivati in paese, con le nostre poche cose, uno scalcinato proiettore, due "pizze" di film
dei fratelli Marx, uno zaino pieno di magliette, libri e orecchie da topolino, eravamo guardati a vista da una
pattuglia della polizia municipale come se stessimo scaricando armi e droga. L'equivoco "Groucho Marx" e
"Gruppi Marxisti combattenti" o formazioni vetero-similari, è evidente. Ci hanno presi per marxisti di
tendenza
"Carlo". In paese per qualche giorno circola voce di un raduno di "Skinhead"!
Nella piazzetta microscopica del paesino, davanti a un Teatro Comunale grande come la casa di Barbie, c'erano
tra carabinieri e digossini 10-15 individui, con la macchina ferma al centro della piazza. Il mio cappellino alla
"Lenin"e il cappotto "Rosa Luxemburg" fomenta attimi di vero panico. Steve aveva appena finito la sua
"comizia" come "Icaro" volando di qua e di là davanti ai dirigenti del P.D.S. locale (recuperarlo?
rinchiuderlo?
Come inquadrarlo?)...
Andati a mangiare in trattoria, slitta per un malinteso l'unità delle sinistre perché le mani
(sinistre) erano
impegnate... con bicchieri di vino di quello buono. Si beve, si ride, si fanno battute, si fa la scissione tra "Partito
GrouchoMarxista"e "Groucho Marx(z)iano", mentre sotto il tavolo ci si fa piedino... Nel pomeriggio la
proiezione di due film: "Monkey Business" e "Horse Feathers". La scena dove Harpo Marx prende in giro un
poliziotto, calza a pennello...
Finiti gli spettacoli abbiamo fatto un giro a Pienza, splendida cittadina che sta slittando verso il fondovalle,
contribuendo allo slittamento con le nostre risate sgangherate; a sera tardi dopo una pizza e un altro giro di
vino
ci siamo separati. E' tardi, ma le parole come torrenti impazziti giocano, si rincorrono, fanno l'amore fra di loro,
scardinando il buon senso e il senso delle cose. Spiego a Jo e Cristina, senza tanta fatica poiché siamo
sulla stessa
lunghezza d'onda, che dobbiamo creare momenti destabilizzanti nell'allegria.
E' notizia recente che in India un corteo, per protestare contro il governo, ha riso ininterrottamente per due ore,
lasciando nel più completo imbarazzo le forze dell'ordine. C'è l'idea di girare un film in
superotto con le mie
trecce; si sta organizzando una partita di calcetto fra donne anarchiche (Federazione Interstellare Groucho
Antagonistica) da tenersi il 24 maggio a Livorno, in occasione di un incontro delle donne anarchiche.