Rivista Anarchica Online

rivista anarchica
anno 21 nr. 183
giugno 1991


Rivista Anarchica Online

Libertà vo cercando
di Paolo Finzi

E' uscito Il prisma e il diamante, riflessioni anarchiche sulla libertà. Il libro raccoglie testi di Amedeo Bertolo, Nico Berti, Roberto Ambrosoli, Maria Matteo e Salvo Vaccaro. Il volume si inserisce in quel filone di anarchismo critico, sviluppatosi in Italia alla fine degli anni '70, che mira, certo ambiziosamente, ad un approfondimento del pensiero libertario attraverso la riconsiderazione aperta e non dogmatica dei suoi capisaldi ideologici. La libertà rappresenta un passaggio obbligato in tale progetto di ripensamento, proprio perché della teoria e della prassi anarchiche è cuore pulsante, centro motore, fonte di significazione, legittimità, forza. Il senso anarchico della libertà è l'oggetto dei cinque saggi de "Il prisma e il diamante", che pur con approcci assai diversificati e talora apertamente contrapposti, si sforzano di evidenziare il nocciolo duro della libertà anarchica, anche nell'inevitabile contiguità con i punti di vista liberale e socialista.
Vaccaro, in virtù della forma "enciclopedica" data al suo intervento, scandaglia le pieghe semantiche di un termine che, ci dice Bertolo, è "poroso, proteiforme, forse il più usato nella dottrina e nella pratica politica" ed in quanto tale impossibile a ridursi ad una qualche formula unica. Bertolo tenta di tracciare, tra i mille sensi della libertà, un senso "neutro" o "laico" che costituisca l'asse da cui si dipanano le interpretazioni socialiste, liberali, anarchiche; "La ricerca di una concezione laica della libertà dovrebbe consentire incontri comunicativi ed operativi tra anarchici e non anarchici". Bertolo tenta peraltro di enucleare l'ambito della libertà anarchica, asserendo l'impossibilità di separare questo valore dagli altri cui è associato nella tradizione illuministica e post-illuministica ed individuando il senso profondo della libertà anarchica nell'affermazione in senso forte di libertà, uguaglianza, diversità e solidarietà. Berti sottolinea come "la natura dell'anarchismo deve essere ravvisata nella natura della libertà. (...) L'ideologia anarchica - prosegue Berti - ha natura sincretica" per cui ogni riferimento alla libertà implica un richiamo all'uguaglianza. Secondo Berti occorre superare tale sincretismo asserendo la priorità della libertà. Egli identifica il richiamo all'uguaglianza con la necessità della rivoluzione ed asserisce che la libertà in quanto incompiuta non può "compiersi", ossia concludersi in alcun modo e finisce quindi con il contrapporre libertà e rivoluzione.
Matteo insiste sulla natura etica dell'approccio anarchico alla libertà, proponendosi di delineare le condizioni di possibilità di un tale approccio, peraltro indubbiamente problematico. Opera inoltre una distinzione tra il senso "forte" della libertà caratteristico dell'anarchismo e il senso "debole" fatto proprio dalle democrazie.
Ambrosoli, infine, si cimenta nel tentativo di mostrare la necessità e la possibilità che la libertà assuma il ruolo di grande catalizzatore culturale rivestito in passato dall'idea di Dio. Per Ambrosoli la possibilità della trasformazione sociale è legata ad un cambiamento culturale la cui portata non può che essere epocale. Pur nell'estrema varietà di interessi, atteggiamento analitico e propositi, questi saggi sono accomunati dal tentativo di costruire un anarchismo in grado di costruire un ambito teorico capace di assumere un ruolo attivo nella trasformazione libertaria della società.