Rivista Anarchica Online

rivista anarchica
anno 20 nr. 171
marzo 1990


Rivista Anarchica Online

L'anarchico e il patriota
di Piotr Tyminski

Quasi del tutto scomparso nel periodo della dittatura, l'anarchismo ha ritrovato in Polonia una notevole vitalità. L'autore di questo testo, membro della Federazione anarchica polacca, fa il punto sulla situazione nel paese in seguito alla caduta del regime comunista e sottolinea le difficoltà incontrate con una popolazione dal fortissimo sentimento nazionale.

La seconda guerra mondiale e più di 40 anni di tirannia comunista in Polonia sono riuscite ad imporre una battuta di arresto alle attività del movimento anarchico. L'assenza di teorici locali, tra drammatica carenza di letteratura anarchica e l'estrema difficoltà nei contatti internazionali hanno contribuito a far considerare l'anarchia un sintomo di devianza estrema.
Il fattore principale che ha reso ancora più oscura la propaganda per una società auto-gestita è dovuto alla situazione geopolitica specifica del paese. Dopo più di cent'anni in cui il paese è stato smembrato dalla Russia, la Prussia e l'Austria, e poi - dopo un breve periodo di rinascita - l'occupazione nazista e per finire la dipendenza totale dall'Unione Sovietica del dopoguerra, hanno creato quella brama di restaurazione dello stato che è tipica dello stile polacco. Così, alla visione tradizionale dell'anarchia come condizione di caos si è aggiunta la malattia del patriottismo, che ha successivamente prodotto l'amore per la terra dei padri ed il desiderio di sacrificare tutti i valori su quest'altare. Ed è stato questo il momento in cui quella mostruosa creatura inseparabile dallo stato, l'uomo politico, ha brillato in tutto il suo splendore.
Questo esempio senza pari di schiavitù ereditata ha costituito la prova di un meccanismo incredibile: l'individuo che considera una minaccia contro se stesso tutte le azioni intraprese contro lo stato. In tali circostanze, tutte le capacità positive della società, ed anche i suoi sforzi, si sono concentrati unicamente sull'idea di creare lo stato (o piuttosto di ricrearlo). Non vi è ragione di stupirsi, allora, che l'idea di limitare lo stato ed infine di eliminarlo dalla vita sociale non avesse probabilità di essere seguita e fosse addirittura considerata il peggiore dei tradimenti. Tutti quei valori per cui i nostri avi furono pronti a dare la vita hanno finito per prevalere, mostrando la loro superiorità contro la forza bruta. In questo modo l'antico ideale di "Dio, Onore e Madrepatria" si è radicato profondamente e dimora tuttora nella coscienza del Polacco medio.
Questi problemi possono essere praticamente incomprensibili per la maggioranza dei nostri compagni all'estero, almeno fino ad un certo punto. Occorre sottolineare, tuttavia, che l'eterna difficoltà di diffondere gli ideali libertari - che deriva dalla marginalizzazione e dai malintesi - coesiste con numerosi ostacoli tipici unicamente di questo paese. Questi ostacoli rendono estremamente difficile il propugnare l'anarchismo e ci costringono a scegliere i nostri metodi con molta attenzione.
La riluttanza sociale nei confronti dell'anarchismo non proviene dai timori comuni dei cittadini nei confronti dell'assenza di legge, quanto piuttosto dal "patriottismo inconscio" insidiato da molti anni di tradizioni nella drammatica lotta per la conservazione dell'indipendenza. Sono state queste le ragioni che hanno sempre ostacolato lo sviluppo dell'anarchismo organizzato in Polonia, specialmente nei momenti di totale dipendenza del paese dai suoi potenti vicini.
La crescita degli ideali rivoluzionari che attraversava l'Europa alla fine del XIX secolo non ebbe alcun effetto sulla propaganda anarchica in Polonia, anche se si può pensare che avrebbe dovuto; la nostra società pensava in termini di opprimente usurpazione da parte di stranieri piuttosto che di liberazione dall'autorità in quanto tale. Naturalmente, gli anarchici erano attivi prima del 1900, sebbene in modo alquanto sporadico e la loro attività fosse generalmente sorpassata dalle emergenti formazioni socialiste.
Appena prima della Rivoluzione del 1905-1907, alcuni gruppi meglio organizzati fecero la loro apparizione, la maggior parte di loro proveniva dalla comunità ebraica, che all'epoca era numerosa. Non fu facile all'inizio ed in pratica la loro attività si limitava generalmente all'idea di ritirarsi dallo stato creando comunità libere. L'ulteriore marginalizzazione di questi gruppi produsse forme di attività disperate, con preponderanza di uccisioni, bombe ed attentati terroristici. Questi tentativi inutili non contribuirono alla popolarità degli anarchici ed attirarono l'attenzione della polizia. Ciò, naturalmente, provocò una repressione massiccia e brutale che condusse la maggior parte di questi gruppi ad una triste fine.

Lo sviluppo dello anarcosindacalismo
In quello stesso tempo vi furono tentativi di creare la Federazione Anarchica Polacco-Lituana che però, a causa di varie difficoltà, si sciolse praticamente prima di divenire attiva in qualche modo. Nel frattempo, l'entusiasmo della Rivoluzione del 1905-1907 creò prospettive per la propaganda anarchica tra le classi lavoratrici e fornì le basi per il futuro sviluppo del sindacalismo. Fra i primi a promuovere richieste di lavoro e libertà furono Jozef Zielinski, il dott. Walentyn Wroblewski e Edward Abramoski, che divenne famoso per le sue idee di una società libera basata sulla cooperazione ed il muto appoggio (programma che venne adottato da "Solidarnosc" alle sue origini, ma venne poi abbandonato). Jozef Zielinski può essere paragonato a Nieuwenhuis, in quanto i loro sforzi nell'organizzare i lavoratori e propagare gli ideali anti-militaristi hanno molto in comune. Costoro, con i loro molti discorsi e pubblicando libri ed opuscoli anarchici hanno fatto molto per l'anarchismo polacco.
Dopo la rinascita della Polonia indipendente nel 1918, gli anarcosindacalisti si rafforzarono fino a dopo il 1926, quando non era facile svolgere attività dopo il colpo di stato di "nonno" Pilsudski. Fu allora che si formò la "Powzechna Konfederacja Robotnikov", da cui emerse la "Zjednoeczona Konfederacja Zwrazkow Zawodowych", in cui gli anarcosindacalisti avevano la maggioranza dei voti. La Z.Z.Z. aveva circa 148.000 membri attivi ed era sul punto di federarsi alla I.W.A. Quando scoppiò la guerra, la Z.Z.Z. mantenne rapporti stretti con le organizzazioni anarcosindacaliste estere , fra cui la norvegese "Syndykalistik Verbund", la stessa che si è impegnata a fondo per fornire aiuti finanziari a "Solidarnosc" quando questa sembrava essere un'organizzazione sindacale.
Durante la seconda guerra mondiale, Z.Z.Z, ebbe la sua parte nella lotta spietata contro l'occupante, formando le sue proprie truppe partigiane chiamate "Polska Armia Lodowa" (alcuni di questi gruppi presero parte ai combattimenti incredibilmente cruenti della città vecchia durante l'insurrezione di Varsavia del 1944) .
Dopo la guerra, molti dei gruppi anarchici vennero spazzati via dalla repressione dell'epoca staliniana, che andava a caccia sia di lavoratori indipendenti dal partito sia di qualunque segno di libertà individuali. Ciononostante, gruppi anarchici frammentari e marginalizzati continuarono ad esistere fino alla seconda metà degli anni '40.
Durante i sollevamenti rivoluzionari del 1956, 1968 e 1970, quando l'anarchia veniva descritta come posizione semi-intellettuale ed addirittura sub-culturale, non si videro o quasi anarchici organizzati. Ecco com'era fino alla famosa notte del 13 dicembre 1981, in cui il governo filo-sovietico inviò le truppe a soffocare lo spirito della rivoluzione.

Dopo il 1981
Il revival dell'anarchismo dopo il 1981 è un fenomeno straordinario. La ragione per ammirarlo è che, nonostante tutte le condizioni specifiche, che sembravano dovessero escludere un tale avvenimento, gli anarchici hanno dato prova di essere più vitali di quanto chiunque potesse prevedere. D'altro canto, la mancanza di tradizione di lotta contro lo stato ha fatto sì che fossero soprattutto i giovani coloro il cui odio per il sistema comunista ha finito per trasformarsi in un'emozione di estremo disgusto per ogni forma di autorità e per l'autorità in quanto tale.
Uno dei primi esempi di movimento anarchico organizzato fu la creazione della "Ruch Spolczenstwa Alternatywnego" - RSA - nel 1983, che propugnava una società auto-gestita. In breve la R.S.A. si diffuse in tutto il paese. Un altro gruppo attivo era "Wolnosc i Pokoj" - WIP - apprezzato per la sua attività anti-militarista ed ecologista.
Questi gruppi furono i primi a preparare ed organizzate dimostrazioni contro la presenza militare sovietica in Polonia, marce a favore di persone cui era stato rifiutato il passaporto ed altre azioni contro eccessi di autoritarismo. Nell'estate del 1988, per iniziativa di vari gruppi anarchici, fra cui RSA e WIP, si è formata una rete speciale di informazioni (chiamata "Miedzymiastowka Anarchistyczna - MA"). L'idea si sviluppò positivamente, e MA diede prova di funzionare efficacemente come piattaforma di intercomunicazione, collegamento di nuovi gruppi locali, scambi di notizie, informazioni e distribuzione di stampa anarchica.
La prima conferenza nazionale di MA si tenne nel settembre 1988, con la partecipazione di più di 100 delegati da più di 20 centri che rappresentavano tutto il territorio nazionale. La conferenza successiva, del giugno 1989 (con la partecipazione anche di rappresentanti provenienti da Unione Sovietica, Germania Orientale, Ungheria, Svezia, Francia, Spagna e Paesi Bassi) diede vita alla Federazione Anarchica. Ciò venne confermato successivamente dalla pubblicazione della Dichiarazione durante la conferenza di 2 giorni dei delegati dei centri principali (Novembre 1989). Si definì anche l'adesione di gruppi locali, sindacati, movimenti, individualità e gruppi redazionali.

Di fronte alla crisi di Solidarnosc
La maggior parte dei gruppi sono attivi nel loro territorio (ad esempio "Lubelska Autonomiczna Grupa Anarchistyczna" - LAGA a Lublino oppure "Ruch Alternatywnej Mlodziezy Polskiej" – RAIMP a Koszalin, ed altri), che producono le loro proprie pubblicazioni e riviste (tra le altre: "Rewolta", prodotto da RSA - Varsavia, "Rebeliant Poranny" - organo degli anarchici della regione della Slesia, "Atak", - prodotto dagli anarchici di Koszalin, "Awers" - pubblicato dalla RAMP, "I.P.A." pubblicato a Wroclaw. "Fraternitè" di Varsavia, ed altre. Tutte queste pubblicazioni sono membri della Federazione ). Anarchici collaborano anche con gruppi locali libertari, ecologisti ed animalisti.
Di fatto, nuove iniziative appaiono con tale rapidità che è difficile elencarle tutte (una di queste è la "Zawodowy Zwiazek Federacyjny" che agisce a favore di coloro che vengono permanentemente sottopagati mentre eseguono il servizio militare sostitutivo).
Ciò che viene ritenuto un fattore estremamente favorevole per la promozione dell'anarchismo in Polonia è che "Solidarnosc", che è stata così ammirata nel passato, sta inesorabilmente perdendo credito. La farsa della "tavola rotonda" ed il patto finale con i comunisti, da cui è scaturito il distacco dei grossi papaveri di Solidarnosc dalle masse lavoratrici, costituisce la miglior prova che lo scontento sociale non è finito per il semplice fatto che il governo è cambiato. Tuttavia, la realtà è che la maggior parte della gente continua a parlare del governo Màzowiecki come del "nostro governo" anche se questo non può arrestare la crescente sensazione di scontento.
La disillusione è più visibile ora che non dopo le ultime elezioni che hanno portato Solidarnosc al potere. In ogni caso, il disperato "salto nel capitalismo" si è tradotto soprattutto in una rapida diffusione della povertà, che è riuscita a raggiungere livelli sconosciuti anche nel periodo di dominio comunista. È indiscutibile che il patto della "tavola rotonda" ha avuto il suo prezzo; non uno solo dei responsabili del disastro economico è stato chiamato a rendere conto, i boia e gli ufficiali della UB che hanno torturato a Lublianka sono tuttora in buona salute, centinaia di migliaia di regolamenti assurdi ereditati dal vecchio regime continuano ad impedire un qualunque sviluppo economico ragionevole del paese.
Hanno fatto ritorno le vecchie tradizioni di manipolare gli elettori, ricordo perfettamente di come "Solidarnosc" si sia adoprata per guadagnarsi i voti dei soldati e di quanto rapidamente questi giovani siano stati dimenticati.
"Solidarnosc" è attualmente un movimento politico morente, i cui capi stanno giocando ai grossi papaveri nel governo ed il sindacato dei lavoratori in completa stagnazione (sebbene vi siano gruppi quali "Solidarnosc Walczaca" o "Solidarnosc 80" in opposizione permanente nei confronti della forma attuale di governo "Solidarnosc/comunista", il che è positivo).
Walesa continua tuttora a raccontare vecchie storie a proposito del salto della barriera dei cantieri navali e, nello stesso tempo, ad evitare abilmente ogni responsabilità in ciò che sta succedendo, è sempre stato più facile divenire un dio che non rimanere umano. La terapia dello shock economico "made in Solidarnosc" sebbene preveda la fortuna per tutti è di fatto un annuncio di povertà. La restaurazione del capitalismo (pur evitando accuratamente di pronunciare questa parola) mentre si continua nel frattempo a conservare i relitti del comunismo quale prezzo per la divisione del potere non può che condurre ad un'ulteriore divisione della società fra molto ricchi e molto poveri.
In ogni caso, il governo è in una situazione nettamente migliore di tutti quelli precedenti. Continua ad essere accettato dalla maggioranza della gente, che non sembra rendersi conto dei rischi di questa accettazione, si serve di trucchi per conquistarsi popolarità a qualunque costo (l'aquila ha riconquistato la sua corona , e a chi importa di quanto sia costosa quest'operazione?)

Il ruolo degli anarchici
Vi è molto lavoro per gli anarchici, quindi. Il malcontento sociale, che è senz'altro sul punto di esplodere, offre buone prospettive per un'efficace propaganda anarchica. La preparazione del terreno per una società libera necessita dello sviluppo del ruolo educativo dell'anarchismo; questo duro lavoro quotidiano senza il quale nessun cambiamento è possibile. Va ricordato anche che la parte del leone della comunità anarchica in Polonia è così giovane (la maggioranza è costituita da studenti) da richiedere essa stessa un'educazione anarchica. Coloro che hanno più esperienza devono condividere la loro conoscenza con i più giovani, per evitare che questi vengano marginalizzati e cadano nelle sub-culture.
La ragione per la quale l'anarchia viene generalmente fraintesa non è l'idea stessa, quanto probabilmente il modo in cui alcuni di noi ne parlano. È per questo che l'educazione è prioritaria. L'attività anarchica potrebbe probabilmente divenire più efficace se solo fossero disponibili maggiori risorse tecniche e finanziarie. Molte pubblicazioni anarchiche vengono trascurate dai nostri compagni all'estero per via della scarsa qualità tecnica e della brutta presentazione. La causa di questa è che l'economia comunista ha portato i prezzi ai massimi livelli di assurdità, e ciò che sembra economico all'estero è incredibilmente caro qui. Anche se la stampa anarchica in Polonia non può raggiungere i livelli della stampa occidentale, i compagni compiono grandi sforzi per produrla e si rovinano finanziariamente solo per avere qualcosa di stampato, in quanto non è lo spirito che manca, ma semplicemente il denaro. Perciò confidiamo molto nella vasta esperienza dei nostri compagni all'estero.
Il loro aiuto, materiale e teorico, può contribuire molto alla creazione di un forte movimento anarchico e può fare del prossimo decennio una tappa fondamentale dell'anarchismo polacco. E la Polonia è, credetemi, il solo paese al mondo in cui la rivoluzione può essere fatta con la modica spesa di 500 dollari.

(traduzione di Marco Bonello)

 

"Est: laboratorio di libertà" / un convegno a Trieste

Tutti sono a conoscenza dei rapidi cambiamenti in corso nell'Est europeo, ma ciò che si conosce di meno è il risorgere dell'anarchismo. In quasi tutti i paesi dell'Est (Polonia, Ungheria, Cecoslovacchia, Germania Orientale, Unione Sovietica ed altri) ci sono ora gruppi e movimenti anarchici.
A Trieste, città di frontiera tra Est ed Ovest, gli anarchici di entrambe le parti d'Europa si riuniranno nei giorni 14-15-16 aprile per dar vita al primo incontro di questo genere in Occidente, un'evidente occasione di grande rilievo.
Questo convegno ha lo scopo di favorire lo scambio di informazioni ed i contatti personali e di sviluppare la collaborazione concreta.
L'incontro è organizzato dal gruppo Germinal con il sostegno della Federazione Anarchica Italiana e con la collaborazione di altri compagni.
I temo proposti sono:
1) La crisi ideologica del marxismo (fallimento del socialismo di Stato, ripresa del mercato, riscoperta del liberalismo, nuovi nazionalismi, ripresa religiosa...) e mutamenti nelle istituzioni (elezioni democratiche, patti sociali, ricambio dei vertici, …)
2) Sviluppo dei movimenti di opposizione nell'Est (tendenze ecologiche, gruppi giovanili ed alternativi, femminismo, sindacalismo, diritti umani...) e spazi di autonomia e di libertà (realtà dei movimenti libertari, loro prospettive di lavoro e progetti concreti, …).
3) Apertura di nuove e comuni prospettive per gli anarchici in conseguenza dell'unificazione delle due Germanie e del nuovo assetto europeo del 1992.
4) Collaborazione teorica e solidarietà diretta fra anarchici dell'Ovest e dell'Est.
Si è pensato di organizzare i lavori iniziando con una giornata di assemblea generale dedicata alla conoscenza reciproca tra i gruppi e gli individui.
Tutti sono comunque invitati a spedire, entro il 31 marzo, al Gruppo Germinal di Trieste – preferibilmente in lingua italiana, inglese e francese – una presentazione scritta della propria attività, le analisi sui paesi dell'Est e il materiale di propaganda prodotto. Ciò anche nel caso di impossibilità a partecipare al convegno di aprile. Tali presentazioni saranno tradotte e distribuite al convegno come "guide" per i partecipanti.
I lavori si svolgeranno sia in assemblea che in Commissioni.
Il 17 aprile si svolgerà una manifestazione pubblica aperta alla città e alla stampa.
Questo convegno, che non è un incontro spettacolare, si rivolge a tutto il movimento anarchico e libertario, a tutti i compagni e gruppi dei paesi dell'Est e a quei compagni dell'Ovest che si sono particolarmente interessati a queste tematiche ed attività.
Per far fronte alle ingenti spese, soprattutto per permettere ai compagni dell'Est di intervenire, chiediamo ai compagni dell'Ovest di sostenere concretamente l'iniziativa mandando i contributi sul ccp 1652347 intestato a "Germinal", via Mazzini 11, 34121 Trieste (Italia).

Gruppo Germinal