Rivista Anarchica Online
L'anarchico e il patriota
di Piotr Tyminski
Quasi del tutto scomparso nel
periodo della dittatura, l'anarchismo ha ritrovato in Polonia una
notevole vitalità. L'autore di questo testo, membro
della Federazione anarchica polacca, fa il punto sulla situazione nel
paese in seguito alla caduta del regime comunista e sottolinea le
difficoltà incontrate con una popolazione dal fortissimo
sentimento nazionale.
La seconda guerra mondiale e più
di 40 anni di tirannia comunista in Polonia sono riuscite ad imporre
una battuta di arresto alle attività del movimento anarchico.
L'assenza di teorici locali, tra drammatica carenza di letteratura
anarchica e l'estrema difficoltà nei contatti internazionali
hanno contribuito a far considerare l'anarchia un sintomo di devianza
estrema.
Il fattore principale che ha reso
ancora più oscura la propaganda per una società
auto-gestita è dovuto alla situazione geopolitica specifica
del paese. Dopo più di cent'anni in cui il paese è
stato smembrato dalla Russia, la Prussia e l'Austria, e poi - dopo un
breve periodo di rinascita - l'occupazione nazista e per finire la
dipendenza totale dall'Unione Sovietica del dopoguerra, hanno creato
quella brama di restaurazione dello stato che è tipica dello
stile polacco. Così, alla visione tradizionale dell'anarchia
come condizione di caos si è aggiunta la malattia del
patriottismo, che ha successivamente prodotto l'amore per la terra
dei padri ed il desiderio di sacrificare tutti i valori su
quest'altare. Ed è stato questo il momento in cui quella
mostruosa creatura inseparabile dallo stato, l'uomo politico, ha
brillato in tutto il suo splendore.
Questo esempio senza pari di schiavitù
ereditata ha costituito la prova di un meccanismo incredibile:
l'individuo che considera una minaccia contro se stesso tutte le
azioni intraprese contro lo stato. In tali circostanze, tutte le
capacità positive della società, ed anche i suoi
sforzi, si sono concentrati unicamente sull'idea di creare lo stato
(o piuttosto di ricrearlo). Non vi è ragione di stupirsi,
allora, che l'idea di limitare lo stato ed infine di eliminarlo dalla
vita sociale non avesse probabilità di essere seguita e fosse
addirittura considerata il peggiore dei tradimenti. Tutti quei valori
per cui i nostri avi furono pronti a dare la vita hanno finito per
prevalere, mostrando la loro superiorità contro la forza
bruta. In questo modo l'antico ideale di "Dio, Onore e
Madrepatria" si è radicato profondamente e dimora tuttora
nella coscienza del Polacco medio.
Questi problemi possono essere
praticamente incomprensibili per la maggioranza dei nostri compagni
all'estero, almeno fino ad un certo punto. Occorre sottolineare,
tuttavia, che l'eterna difficoltà di diffondere gli ideali
libertari - che deriva dalla marginalizzazione e dai malintesi -
coesiste con numerosi ostacoli tipici unicamente di questo paese.
Questi ostacoli rendono estremamente difficile il propugnare
l'anarchismo e ci costringono a scegliere i nostri metodi con molta
attenzione.
La riluttanza sociale nei confronti
dell'anarchismo non proviene dai timori comuni dei cittadini nei
confronti dell'assenza di legge, quanto piuttosto dal "patriottismo
inconscio" insidiato da molti anni di tradizioni nella
drammatica lotta per la conservazione dell'indipendenza. Sono state
queste le ragioni che hanno sempre ostacolato lo sviluppo
dell'anarchismo organizzato in Polonia, specialmente nei momenti di
totale dipendenza del paese dai suoi potenti vicini. La crescita degli ideali rivoluzionari
che attraversava l'Europa alla fine del XIX secolo non ebbe alcun
effetto sulla propaganda anarchica in Polonia, anche se si può
pensare che avrebbe dovuto; la nostra società pensava in
termini di opprimente usurpazione da parte di stranieri piuttosto che
di liberazione dall'autorità in quanto tale. Naturalmente, gli
anarchici erano attivi prima del 1900, sebbene in modo alquanto
sporadico e la loro attività fosse generalmente sorpassata
dalle emergenti formazioni socialiste.
Appena prima della Rivoluzione del
1905-1907, alcuni gruppi meglio organizzati fecero la loro
apparizione, la maggior parte di loro proveniva dalla comunità
ebraica, che all'epoca era numerosa. Non fu facile all'inizio ed in
pratica la loro attività si limitava generalmente all'idea di
ritirarsi dallo stato creando comunità libere. L'ulteriore
marginalizzazione di questi gruppi produsse forme di attività
disperate, con preponderanza di uccisioni, bombe ed attentati
terroristici. Questi tentativi inutili non contribuirono alla
popolarità degli anarchici ed attirarono l'attenzione della
polizia. Ciò, naturalmente, provocò una repressione
massiccia e brutale che condusse la maggior parte di questi gruppi ad
una triste fine.
Lo sviluppo dello anarcosindacalismo
In quello stesso tempo vi furono
tentativi di creare la Federazione Anarchica Polacco-Lituana che
però, a causa di varie difficoltà, si sciolse
praticamente prima di divenire attiva in qualche modo. Nel frattempo,
l'entusiasmo della Rivoluzione del 1905-1907 creò prospettive
per la propaganda anarchica tra le classi lavoratrici e fornì
le basi per il futuro sviluppo del sindacalismo. Fra i primi a
promuovere richieste di lavoro e libertà furono Jozef
Zielinski, il dott. Walentyn Wroblewski e Edward Abramoski, che
divenne famoso per le sue idee di una società libera basata
sulla cooperazione ed il muto appoggio (programma che venne adottato
da "Solidarnosc" alle sue origini, ma venne poi
abbandonato). Jozef Zielinski può essere paragonato a
Nieuwenhuis, in quanto i loro sforzi nell'organizzare i lavoratori e
propagare gli ideali anti-militaristi hanno molto in comune. Costoro,
con i loro molti discorsi e pubblicando libri ed opuscoli anarchici
hanno fatto molto per l'anarchismo polacco.
Dopo la rinascita della Polonia
indipendente nel 1918, gli anarcosindacalisti si rafforzarono fino a
dopo il 1926, quando non era facile svolgere attività dopo il
colpo di stato di "nonno" Pilsudski. Fu allora che si formò
la "Powzechna Konfederacja Robotnikov", da cui emerse la
"Zjednoeczona Konfederacja Zwrazkow Zawodowych", in cui gli
anarcosindacalisti avevano la maggioranza dei voti. La Z.Z.Z. aveva circa 148.000 membri attivi ed era sul punto di federarsi alla
I.W.A. Quando scoppiò la guerra, la Z.Z.Z. mantenne rapporti
stretti con le organizzazioni anarcosindacaliste estere , fra cui la
norvegese "Syndykalistik Verbund", la stessa che si è
impegnata a fondo per fornire aiuti finanziari a "Solidarnosc"
quando questa sembrava essere un'organizzazione sindacale.
Durante la seconda guerra mondiale,
Z.Z.Z, ebbe la sua parte nella lotta spietata contro l'occupante,
formando le sue proprie truppe partigiane chiamate "Polska Armia
Lodowa" (alcuni di questi gruppi presero parte ai combattimenti
incredibilmente cruenti della città vecchia durante
l'insurrezione di Varsavia del 1944) .
Dopo la guerra, molti dei gruppi
anarchici vennero spazzati via dalla repressione dell'epoca
staliniana, che andava a caccia sia di lavoratori indipendenti dal
partito sia di qualunque segno di libertà individuali.
Ciononostante, gruppi anarchici frammentari e marginalizzati
continuarono ad esistere fino alla seconda metà degli anni
'40. Durante i sollevamenti rivoluzionari
del 1956, 1968 e 1970, quando l'anarchia veniva descritta come
posizione semi-intellettuale ed addirittura sub-culturale, non si
videro o quasi anarchici organizzati. Ecco com'era fino alla famosa
notte del 13 dicembre 1981, in cui il governo filo-sovietico inviò
le truppe a soffocare lo spirito della rivoluzione.
Dopo il 1981
Il revival dell'anarchismo dopo il 1981
è un fenomeno straordinario. La ragione per ammirarlo è
che, nonostante tutte le condizioni specifiche, che sembravano
dovessero escludere un tale avvenimento, gli anarchici hanno dato
prova di essere più vitali di quanto chiunque potesse
prevedere. D'altro canto, la mancanza di tradizione di lotta contro
lo stato ha fatto sì che fossero soprattutto i giovani coloro
il cui odio per il sistema comunista ha finito per trasformarsi in
un'emozione di estremo disgusto per ogni forma di autorità e
per l'autorità in quanto tale.
Uno dei primi esempi di movimento
anarchico organizzato fu la creazione della "Ruch Spolczenstwa
Alternatywnego" - RSA - nel 1983, che propugnava una società
auto-gestita. In breve la R.S.A. si diffuse in tutto il paese. Un
altro gruppo attivo era "Wolnosc i Pokoj" - WIP -
apprezzato per la sua attività anti-militarista ed ecologista.
Questi gruppi furono i primi a
preparare ed organizzate dimostrazioni contro la presenza militare
sovietica in Polonia, marce a favore di persone cui era stato
rifiutato il passaporto ed altre azioni contro eccessi di
autoritarismo. Nell'estate del 1988, per iniziativa di vari gruppi
anarchici, fra cui RSA e WIP, si è formata una rete speciale
di informazioni (chiamata "Miedzymiastowka Anarchistyczna -
MA"). L'idea si sviluppò positivamente, e MA diede prova
di funzionare efficacemente come piattaforma di intercomunicazione,
collegamento di nuovi gruppi locali, scambi di notizie, informazioni
e distribuzione di stampa anarchica.
La prima conferenza nazionale di MA si
tenne nel settembre 1988, con la partecipazione di più di 100
delegati da più di 20 centri che rappresentavano tutto il
territorio nazionale. La conferenza successiva, del giugno 1989 (con
la partecipazione anche di rappresentanti provenienti da Unione
Sovietica, Germania Orientale, Ungheria, Svezia, Francia, Spagna e
Paesi Bassi) diede vita alla Federazione Anarchica. Ciò venne
confermato successivamente dalla pubblicazione della Dichiarazione
durante la conferenza di 2 giorni dei delegati dei centri principali
(Novembre 1989). Si definì anche l'adesione di gruppi locali,
sindacati, movimenti, individualità e gruppi redazionali.
Di fronte alla crisi di Solidarnosc
La maggior parte dei gruppi sono attivi
nel loro territorio (ad esempio "Lubelska Autonomiczna Grupa
Anarchistyczna" - LAGA a Lublino oppure "Ruch Alternatywnej
Mlodziezy Polskiej" – RAIMP a Koszalin, ed altri), che
producono le loro proprie pubblicazioni e riviste (tra le altre:
"Rewolta", prodotto da RSA - Varsavia, "Rebeliant
Poranny" - organo degli anarchici della regione della Slesia,
"Atak", - prodotto dagli anarchici di Koszalin, "Awers"
- pubblicato dalla RAMP, "I.P.A." pubblicato a Wroclaw.
"Fraternitè" di Varsavia, ed altre. Tutte queste
pubblicazioni sono membri della Federazione ). Anarchici collaborano
anche con gruppi locali libertari, ecologisti ed animalisti.
Di fatto, nuove iniziative appaiono con
tale rapidità che è difficile elencarle tutte (una di
queste è la "Zawodowy Zwiazek Federacyjny" che
agisce a favore di coloro che vengono permanentemente sottopagati
mentre eseguono il servizio militare sostitutivo).
Ciò che viene ritenuto un
fattore estremamente favorevole per la promozione dell'anarchismo in
Polonia è che "Solidarnosc", che è stata così
ammirata nel passato, sta inesorabilmente perdendo credito. La farsa
della "tavola rotonda" ed il patto finale con i comunisti,
da cui è scaturito il distacco dei grossi papaveri di
Solidarnosc dalle masse lavoratrici, costituisce la miglior prova che
lo scontento sociale non è finito per il semplice fatto che il
governo è cambiato. Tuttavia, la realtà è che la
maggior parte della gente continua a parlare del governo Màzowiecki
come del "nostro governo" anche se questo non può
arrestare la crescente sensazione di scontento.
La disillusione è più
visibile ora che non dopo le ultime elezioni che hanno portato
Solidarnosc al potere. In ogni caso, il disperato "salto nel
capitalismo" si è tradotto soprattutto in una rapida
diffusione della povertà, che è riuscita a raggiungere
livelli sconosciuti anche nel periodo di dominio comunista. È
indiscutibile che il patto della "tavola rotonda" ha avuto
il suo prezzo; non uno solo dei responsabili del disastro economico è
stato chiamato a rendere conto, i boia e gli ufficiali della UB che
hanno torturato a Lublianka sono tuttora in buona salute, centinaia
di migliaia di regolamenti assurdi ereditati dal vecchio regime
continuano ad impedire un qualunque sviluppo economico ragionevole
del paese.
Hanno fatto ritorno le vecchie
tradizioni di manipolare gli elettori, ricordo perfettamente di come
"Solidarnosc" si sia adoprata per guadagnarsi i voti dei
soldati e di quanto rapidamente questi giovani siano stati
dimenticati.
"Solidarnosc" è
attualmente un movimento politico morente, i cui capi stanno giocando
ai grossi papaveri nel governo ed il sindacato dei lavoratori in
completa stagnazione (sebbene vi siano gruppi quali "Solidarnosc
Walczaca" o "Solidarnosc 80" in opposizione permanente
nei confronti della forma attuale di governo "Solidarnosc/comunista",
il che è positivo).
Walesa continua tuttora a raccontare
vecchie storie a proposito del salto della barriera dei cantieri
navali e, nello stesso tempo, ad evitare abilmente ogni
responsabilità in ciò che sta succedendo, è
sempre stato più facile divenire un dio che non rimanere
umano. La terapia dello shock economico "made in Solidarnosc"
sebbene preveda la fortuna per tutti è di fatto un annuncio di
povertà. La restaurazione del capitalismo (pur evitando
accuratamente di pronunciare questa parola) mentre si continua nel
frattempo a conservare i relitti del comunismo quale prezzo per la
divisione del potere non può che condurre ad un'ulteriore
divisione della società fra molto ricchi e molto poveri.
In ogni caso, il governo è in
una situazione nettamente migliore di tutti quelli precedenti.
Continua ad essere accettato dalla maggioranza della gente, che non
sembra rendersi conto dei rischi di questa accettazione, si serve di
trucchi per conquistarsi popolarità a qualunque costo
(l'aquila ha riconquistato la sua corona , e a chi importa di quanto
sia costosa quest'operazione?)
Il ruolo degli anarchici
Vi è molto lavoro per gli
anarchici, quindi. Il malcontento sociale, che è senz'altro
sul punto di esplodere, offre buone prospettive per un'efficace
propaganda anarchica. La preparazione del terreno per una società
libera necessita dello sviluppo del ruolo educativo dell'anarchismo;
questo duro lavoro quotidiano senza il quale nessun cambiamento è
possibile. Va ricordato anche che la parte del leone della comunità
anarchica in Polonia è così giovane (la maggioranza è
costituita da studenti) da richiedere essa stessa un'educazione
anarchica. Coloro che hanno più esperienza devono condividere
la loro conoscenza con i più giovani, per evitare che questi
vengano marginalizzati e cadano nelle sub-culture.
La ragione per la quale l'anarchia
viene generalmente fraintesa non è l'idea stessa, quanto
probabilmente il modo in cui alcuni di noi ne parlano. È
per questo che l'educazione è prioritaria. L'attività
anarchica potrebbe probabilmente divenire più efficace se solo
fossero disponibili maggiori risorse tecniche e finanziarie. Molte
pubblicazioni anarchiche vengono trascurate dai nostri compagni
all'estero per via della scarsa qualità tecnica e della brutta
presentazione. La causa di questa è che l'economia comunista
ha portato i prezzi ai massimi livelli di assurdità, e ciò
che sembra economico all'estero è incredibilmente caro qui.
Anche se la stampa anarchica in Polonia non può raggiungere i
livelli della stampa occidentale, i compagni compiono grandi sforzi
per produrla e si rovinano finanziariamente solo per avere qualcosa
di stampato, in quanto non è lo spirito che manca, ma
semplicemente il denaro. Perciò confidiamo molto nella vasta
esperienza dei nostri compagni all'estero.
Il loro aiuto, materiale e teorico, può
contribuire molto alla creazione di un forte movimento anarchico e
può fare del prossimo decennio una tappa fondamentale
dell'anarchismo polacco. E la Polonia è, credetemi, il solo
paese al mondo in cui la rivoluzione può essere fatta con la
modica spesa di 500 dollari.
(traduzione
di Marco Bonello)
"Est: laboratorio di libertà"
/ un convegno a Trieste
Tutti sono a conoscenza dei rapidi
cambiamenti in corso nell'Est europeo, ma ciò che si conosce
di meno è il risorgere dell'anarchismo. In quasi tutti i paesi
dell'Est (Polonia, Ungheria, Cecoslovacchia, Germania Orientale,
Unione Sovietica ed altri) ci sono ora gruppi e movimenti anarchici. A Trieste, città di frontiera
tra Est ed Ovest, gli anarchici di entrambe le parti d'Europa si
riuniranno nei giorni 14-15-16 aprile per dar vita al primo incontro
di questo genere in Occidente, un'evidente occasione di grande
rilievo. Questo convegno ha lo scopo di favorire
lo scambio di informazioni ed i contatti personali e di sviluppare la
collaborazione concreta. L'incontro è organizzato dal
gruppo Germinal con il sostegno della Federazione Anarchica Italiana
e con la collaborazione di altri compagni. I temo proposti sono:
1) La crisi ideologica del marxismo
(fallimento del socialismo di Stato, ripresa del mercato, riscoperta
del liberalismo, nuovi nazionalismi, ripresa religiosa...) e
mutamenti nelle istituzioni (elezioni democratiche, patti sociali,
ricambio dei vertici, …)
2) Sviluppo dei movimenti di
opposizione nell'Est (tendenze ecologiche, gruppi giovanili ed
alternativi, femminismo, sindacalismo, diritti umani...) e spazi di
autonomia e di libertà (realtà dei movimenti
libertari, loro prospettive di lavoro e progetti concreti, …).
3) Apertura di nuove e comuni
prospettive per gli anarchici in conseguenza dell'unificazione delle
due Germanie e del nuovo assetto europeo del 1992.
4) Collaborazione teorica e
solidarietà diretta fra anarchici dell'Ovest e dell'Est.
Si è pensato di organizzare i
lavori iniziando con una giornata di assemblea generale dedicata alla
conoscenza reciproca tra i gruppi e gli individui. Tutti sono comunque invitati a spedire,
entro il 31 marzo, al Gruppo Germinal di Trieste –
preferibilmente in lingua italiana, inglese e francese – una
presentazione scritta della propria attività, le analisi sui
paesi dell'Est e il materiale di propaganda prodotto. Ciò
anche nel caso di impossibilità a partecipare al convegno di
aprile. Tali presentazioni saranno tradotte e distribuite al convegno
come "guide" per i partecipanti. I lavori si svolgeranno sia in
assemblea che in Commissioni. Il 17 aprile si svolgerà una
manifestazione pubblica aperta alla città e alla stampa. Questo convegno, che non è un
incontro spettacolare, si rivolge a tutto il movimento anarchico e
libertario, a tutti i compagni e gruppi dei paesi dell'Est e a quei
compagni dell'Ovest che si sono particolarmente interessati a queste
tematiche ed attività. Per far fronte alle ingenti spese,
soprattutto per permettere ai compagni dell'Est di intervenire,
chiediamo ai compagni dell'Ovest di sostenere concretamente
l'iniziativa mandando i contributi sul ccp 1652347 intestato a
"Germinal", via Mazzini 11, 34121 Trieste (Italia).
Gruppo Germinal
|
|