Rivista Anarchica Online
Ma quale antagonismo?
Commento
a: lettera di Lucia Malvezzi ("A" 160); lettera di
Donato Romito "Il punk è solo violenza?" (Il
Manifesto, 10.9.1988); lettera del Laboratorio teatrale Utopia di
Rimini "Il ghetto siamo noi" ("A" 158);
comunicato dei punx anarchici riuniti a Forte Prenestino (Sicilia
Libertaria, dicembre '88); resoconto di Marina Padovese e Fabio
Santin sul Meeting anticlericale "Da Fano, una conferma" ("A"
158).
In questi mesi molti compagni hanno
dato giudizi su rompiscatole dall'abbigliamento punk, presenti
("assenti") quest'anno al Meeting anticlericale.
Non crediamo che le proteste e le
lettere dei compagni possano in alcun modo giustificare la lettera
"antirazzista" di Lucia Malvezzi o le ironie di chi crede
ancora (perché sta chiuso in una torre, forse) che individui
dall'abbigliamento punk siano parte di un movimento "antagonista". Ci siamo rese conto, invece, che,
facilitati dal comportamento qualunquista di molti compagni, certi
personaggi borchiati con chiodo autentico, del tutto occupati a
mangiare gratis per poi spendere i propri intoccabili denari nel vino
del supermarket... siano in rimonta, e non meritino alcuna attenzione
né tantomeno alcuna pietà.
Concordiamo con i compagni di Forte
Prenestino sul fatto che circolino " individui con amebe al
posto del cervello". E non crediamo sia facile ribellarsi a chi
occupa militarmente gli spazi di tutti, per poi sfoggiare un
tirapugni quando gli viene detto di smettere.
Il Meeting anticlericale è
organizzato tutti gli anni con molto anticipo, proprio per permettere
la partecipazione di tutti i compagni disponibili, ma è
difficile, poi, a caldo, ribellarsi alle violenze di persone che
dall'abbigliamento sembrerebbero "rivoluzionarie" ma che
poi si scopre esserlo solo nell'accezione... fascista del termine.
Del resto siamo tanto abituati a tanti
altri "rivoluzionari" che poi, oltre a scroccare il massimo
dando niente, oltre a fregarsene della lotta, del dibattito, di
tutto... sono rivoluzionari solo nel pretendere spazi per sé e
la fatica, la noia degli altri.
Riguardo alle frasi del tipo "ehi,
bella figa, vieni qua" pronunciate da quei "punk" al
Meeting, chiediamo alla punx anarchica Lucia Malvezzi se è il
caso di credere ancora che certe frasi, pronunciate per farsi belli
di fronte alla tribù, siano "antagonistiche". In
quel caso, la Steve Roger Band è il massimo: "Alzati la
gonna e fa vedere cosa c'è da fare". Per quel che riguarda "non fare le
cose solo a parole" (solita critica pronunciata da chi nemmeno a
parole le fa, in tutti i casi) ci chiediamo se i risultati di
analisi, di aggregazione, di provocazione del Meeting si possano far
migliorare perdendosi a sopportare quei "pseudo punk" e
quei demagoghi dell'anarchia per sé e la pazienza per gli
altri.
I compagni di "Utopia" di
Rimini dicono "torniamo all'anarchia", ma quale, quella che
si parla addosso e non si accorge dei "guasti" o quella a
cui bisogna giungere?
Francesca Palazzi Arduini (Fano)
Patrizia Diamante (Firenze)
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