Rivista Anarchica Online
In nome di Dio!
di Marco Pandin
Da Madonna ai Dead Kennedys, dai
Beatles a John Denver, dai gruppi punk più duri agli esponenti
di un rock edulcorato e commerciale: tutto il mondo del rock è
sotto accusa negli USA. Le accuse sono le solite: perversione
sessuale, droga, eversione, pornografia, comunismo, omosessualità,
anarchia. Reazionari, preti, bigottoni, reaganiani sono mobilitati.
Ma c'è chi li affronta o ne smaschera l'ipocrisia. Su questo scontro, a colpi di
denunce, sequestri, processi, ecc., un vivacissimo resoconto del
nostro collaboratore Marco Pandin.
Sottile coercizione
"Frankenchrist" libero! Dopo
un processo protrattosi per oltre un anno e mezzo, Jello
Biafra e Michael Bonnano dell'Alternative
Tentacles, Ruth Schwartz, responsabile della Mordam
Records, il centro di distribuzione indipendente Greenworld ed il
titolare dello stabilimento di produzioni discografiche Alberti sono
finalmente liberi di tornare alla loro vita di tutti i giorni.
Il 27 agosto scorso, il tribunale di
Los Angeles ha prosciolto infatti "Frankenchrist"
dall'accusa secondo la quale sarebbe stato definito "materiale
indecente". Ecco un risultato dei fatti, integrato da un
resoconto purtroppo parziale sull'attuale situazione culturale
alternativa negli Stati Uniti. Per una cronaca dettagliata del
processo a "Frankenchrist" vi consigliamo la lettura del
numero 53 della rivista mensile indipendente Maximum Rock'n'roll,
che contiene un esauriente articolo firmato da Ruth Schwartz.
Questa, come altre battaglie, si è
risolta in senso positivo, ma la guerra è ancora lunga e, come
dimostrano i fatti ed i misfatti descritti in queste pagine,
associazioni ultra conservatrici come il PMRC (Parents Music
Resource Center), fanatici religiosi fondamentalisti come PTL
(People That Love / Praise The Lord), l'ala destra della PTA
(Parents and Teachers association), la CIA ed i suoi organismi
come la FCC (Federal Communications Commission) non hanno certo
alcuna intenzione di renderci la vita facile. Alla fine dello scorso
anno lo stato della California ha approvato un emendamento che
modifica la definizione giuridica di "oscenità", da
"completamente privo di riscattabilità sociale" a
"qualcosa che, nel complesso manca di valore letterario,
artistico, politico, educativo o scientifico".
Vengono banditi i libri dalle
biblioteche scolastiche, i film e i dischi sono soggetti a pressioni
censorie, i giornali scompaiono dalle edicole, le stazioni radio non
sono più libere di scegliere quali dischi trasmettere, ad
artisti e musicisti stranieri viene negato il visto d'ingresso negli
Stati Uniti a causa delle loro idee politiche e ritenuti
"indesiderati".
Quello che purtroppo non riusciremo mai
a darvi è il resoconto delle forme più sottili di
coercizione.
Quante parole, quanti versi sono stati
tagliati dai testi delle canzoni, quante scene tagliate dai film,
quante canzoni censurate e quanti artisti banditi dalle stazioni
radio, quanti dischi rifiutati dai distributori impauriti dalle
ritorsioni?
Per informazioni aggiornate scrivere al
No More Censorship Defence Fund, P.O. Box 11458, San
Francisco, California CA 94101, United States of America. Il vostro
contributo è gradito, visto che le spese per il processo non
sono state ancora pagate del tutto...
Materiale osceno
Il giorno 2 giugno 1986 il Procuratore
di Los Angeles ha emesso accusa formale nei confronti di Jello
Biafra, cantante ed autore dei testi del gruppo Dead Kennedys,
e delle altre quattro persone sopra citate, per aver fatto "commercio
di materiale osceno a minorenni", violando così
l'articolo 313.3 del codice penale dello stato della California.
L'accusa è determinata dall'inclusione di un manifesto
ritenuto "osceno" nel disco dei Dead Kennedys
"Frankenchrist". La pena prevista per una simile
trasgressione è relativamente mite, e comporta il pagamento di
una multa di 2000 dollari o, in alternativa, la reclusione a un anno,
secondo le leggi attualmente in vigore in California. Perché
dunque preoccuparsi per un episodio incidentale? Perché questo
è il primo caso del genere intentato negli Stati Uniti contro
un disco: l'eventuale verdetto negativo costituirebbe un precedente
legale pericoloso per migliaia di altri musicisti, artisti,
scrittori, film-maker e performer.
Sceriffo porcellone
Il 20 aprile 1987, Laura Ragsdale,
studentessa diciottenne del Gulf Community College di Bay County e
commessa del negozio di dischi Starship della stessa città, è
stata arrestata dallo sceriffo Lavelle Pitts per aver venduto
a un ragazzino di quattordici anni un disco del gruppo rap 2-Live
Crew, più formalmente "per vendita di materiale
osceno a minorenni". L'album in questione si intitola "2-Live
Crew is what we are", ed è stato a lungo ai primi posti
delle classifiche di vendita negli Stati Uniti. È
lo stesso sceriffo Pitts a dare le spiegazioni: "...I genitori
si sono rivolti a me un paio di giorni prima perché seriamente
preoccupati che il loro figliolo stesse ascoltando un disco così
osceno e volgare...". Laura Ragsdale è stata rimessa in
libertà due mesi dopo l'arresto, dopo che il processo a suo
carico l'ha assolta poiché, secondo il procuratore generale
della Florida Jim Appelman "il fatto non costituisce reato".
Nel frattempo, lo sceriffo Pitts è al centro di indagini che
riguardano cinque denunce a suo carico presentate da altrettante
impiegate presso gli uffici di polizia della sua città per
"molestie e proposte sconce"...
Questi sono soltanto due esempi...
L'imperatore Reagan
"...Sono l'imperatore Ronald
Reagan, rinato con brame fasciste / Nonostante questo mi avete eletto
presidente / I diritti umani spariranno presto / Oggi, sono io il
vostro padrone / Oggi, io comando tutti voi / Dovrete pregare tutti
nelle scuole / Mi accerterò che lo facciano anche i cattolici
/ California über alles /
Über alles California /
Il Ku Klux Klan vi controllerà costantemente / Arriverete a
pensare che sia una cosa normale / Picchieranno i negri che si
battono per la parità razziale / Fino a quando non ne potranno
più / Voi chiudete gli occhi, pensate che una cosa simile non
possa accadere qui / Alexander Haig è vicino / Non ci sarà
un altro Vietnam, pensate voi / Arruolatevi o la pagherete cara /
California über alles /
Über alles California /
Benvenuti nel 1984 / Siete pronti per la terza guerra mondiale? /
Potrete conoscere anche voi la polizia segreta / Vi costringeranno a
partire per il fronte e getteranno in carcere la vostra famiglia /
Andrete rassegnati al campo di addestramento militare / Vi spareranno
addosso / Faranno di voi dei veri uomini / Non preoccupatevi, è
per una buona causa: ingrasserete gli artigli delle multinazionali /
Rendendo più ricco il presidente Reagan e tutti i suoi
amici..."
(da "We've got a bigger problem
now").
I Dead Kennedys sono per loro
stessa definizione un gruppo musicale politico: per otto anni hanno
costruito una cronaca disincantata dei nostri tempi attraverso le
loro canzoni. I testi di "California über
alles" e "Holiday in Cambodia", ad esempio,
costituiscono una specie di rock-giornalismo: i fatti così
come sono, senza alcun commento. Non trovando alcuna alternativa
valida ai limiti imposti dall'industria discografica americana, il
gruppo ha fondato una propria etichetta, la Alternative Tentacles,
che ha pubblicato fino ad oggi oltre cinquanta dischi di artisti
underground provenienti da diversi paesi. I concerti dei Dead
Kennedys sono frequentemente oggetto di repressione ed ostilità
da parte della polizia locale. Durante un recente concerto tenuto
nella zona di Los Angeles, la polizia ha usato elicotteri e gas
lacrimogeni per interrompere lo spettacolo, e la gente è stata
costretta a sfollare attraverso due file di poliziotti armati di
manganello. In quella occasione sono stati visti dei poliziotti
aggirarsi nella zona circostante ed infrangere coi manganelli i
parabrezza delle auto in sosta e le vetrine di alcuni negozi. D.
H. Peligro batterista del gruppo, dopo gli incidenti è
stato sottoposto a cure mediche per la sospetta frattura della
spalla.
Satira tagliente
I Dead Kennedys sono nel mirino della
destra religiosa ancora da prima della pubblicazione del loro album
d'esordio "Fresh fruit for rotten vegetables" del 1980.
Eppure, nessuno solleva delle obiezioni se un numero sempre maggiore
di film commerciali e di canzoni è orientato verso un genere
nazionalista e Rambo-fantastico al solo scopo di rendere la guerra un
fatto attraente agli occhi dei ragazzi in età di leva...
La prima causa ufficiale che li
riguarda risale all'autunno del 1981: il gestore di un piccolo
negozio di dischi editi da etichette indipendenti a Ship Bottom, nel
New Jersey, viene trascinato in aula e sottoposto a processo per
"oscenità" per aver esposto in vetrina il secondo
album dei Dead Kennedys "In God we trust, Inc.", nel quale
viene fatta della satira tagliente sulla politica dei movimenti
religiosi di destra. L'autorità locale sentenziò che i
testi e la copertina del disco, che raffigura un crocefisso fatto di
dollari, "costituiscono blasfemia". Sebbene l'accusa sia
caduta dopo essere ricorsi in appello, il negozio è stato sul
punto di chiudere a causa delle ingenti spese sostenute per il
processo.
Nello stesso anno Jello Biafra e
compagni sono stati accusati di "violenza esplicita" dalla
rivista del PMRC Rock Music Report per il testo della loro
canzone "Moral Majority": "...Cercate in tutti i modi
di ucciderci, ma riusciremo a sopravvivere / Dio dev'essere morto se
siete vivi voi / Dite: "Dio ti ama, venite a comperare la buona
novella" / E voi comperate il presidente e le piscine / Dio
dev'essere morto se siete vivi voi / Truffatori da circo e
conigliette del Sud / Sfruttano le vostre emozioni per rubarvi i
soldi / È il nuovo medioevo, con le bibbie fasciste e
nostalgia scadente per la caccia alle streghe / Ayatollah con la
pancia piena e le cravatte di lusso / Bruciano i libri, così
possono darvi da mangiare le loro menzogne / Si masturbano con la
bandiera e la bibbia / Dio dev'essere morto se siete vivi voi!".
Arte o pornografia?
"Frankenchrist", quarto album
dei Dead Kennedys, è stato pubblicato nell'autunno del 1985 e
contiene "Stars and stripes of corruption", "Goons of
Hazzard" ed altre affilate osservazioni sull'attuale clima di
intolleranza. All'album è accluso un manifesto che riproduce
"Landscape Number 20 - Where are we coming from?" di H.
R. Giger, un famoso e stimato surrealista svizzero contemporaneo,
le cui opere sono state esposte in numerose e prestigiose gallerie
d'arte in tutto il mondo. "Landscape Number 20" appartiene
ad una collezione privata parigina, ed è stato sul numero del
mese di aprile 1980 di Penthouse, che ospitava una
retrospettiva delle opere di H. R. Giger, che l'attenzione di Jello
Biafra si è soffermata. La ripetizione e la spersonalizzazione
delle immagini come metafora appropriata dello "spettacolo della
cultura da consumare" si adattava alla perfezione al tema
generale di "Frankenchrist", il conformismo imbecille, così
che l'Alternative Tentacles chiese ed ottenne da H. R. Giger in
persona il permesso per riprodurre l'opera ed utilizzarla come parte
integrante del messaggio del disco.
Poco prima di natale, una ragazza di
San Fernando Valley in California acquistò il disco come
regalo per il fratello minore in un negozio della catena Wherehouse
situato nella Northridge Fashion Mall. Non appena la madre vide il
manifesto si rivolse per iscritto all'Ufficio del procuratore
generale: "...Sulla copertina c'è scritto che questa è
arte" - protestò "ma io la chiamerei pornografia!".
La lettera giunse presto anche all'Ufficio del procuratore generale
di Los Angeles ed il 15 aprile 1986 nove poliziotti, tre di Los
Angeles e sei di San Francisco, fecero irruzione nella sede
dell'Alternative Tentacles e nell'appartamento di Jello Biafra: i
poliziotti entrarono in casa sfasciando le finestre. Dissero di aver
prima bussato, e che Biafra forse non li aveva sentiti...
Il 2 giugno successivo vennero
formulate ufficialmente le accuse nei confronti di Jello Biafra e
Michael Bonnano, responsabili dell'Alternative Tentacles, di Mordam
Records e Greenworld, fornitori del negozio, e del titolare dello
stabilimento dove era stato stampato il disco. Il direttore del
negozio non venne coinvolto nel procedimento perché la catena
Wherehouse si impegnò, per autocensura, a ritirare
"Frankenchrist" dalla vendita. Il procuratore di Los
Angeles James K. Hahn, intervistato in quell'occasione, ha
affermato che: "...È
stato il massimo dell'irresponsabilità utilizzare un'immagine
simile per un disco che può essere venduto anche a dei
minorenni..." ed ha incaricato il suo sostituto Michael
Guarino di occuparsi personalmente del caso. Di fronte alle
telecamere del telegiornale, questi ha testualmente affermato:
"...(La condanna penale) è l'unico modo efficace per far
giungere il messaggio a coloro che intendano arricchirsi con la
pornografia. Non ci volteremo dall'altra parte, e combatteremo per la
condanna...".
Carol Sabel,
avvocato dell'ACLU (American civil Liberties Union) incaricata della
difesa, ha replicato: "...Il manifesto parla da solo: si tratta
di un' opera d'arte e non credo che la legge americana intenda
iniziare la persecuzione delle opere d'arte universalmente
riconosciute e regolarmente esposte...".
Barry Lynn, consulente legale
dell'ACLU, continua: "…Il manifesto in questione, così
come l'arte musicale e visuale dei Dead Kennedys, costituisce una
satira del conformismo della società americana. Questo è
essenzialmente un discorso politico. E questa è la prova che
la satira dei Dead Kennedys funziona, perché ha dato così
tanto fastidio all'autorità da indurla a intimidire la stampa
richiamando i critici alla sottomissione e definendo "osceno"
il gruppo...". Nell'ottobre dello stesso anno, infine, venne
fatta al gruppo un'ulteriore comunicazione di reato: quattro Shriners
di Detroit, Michigan, richiedevano un risarcimento di 45 milioni di
dollari perché ritratti nella foto di copertina di
"Frankenchrist" senza consenso. La foto era stata
pubblicata nel numero speciale del bicentenario del settimanale
Newsweek, ed utilizzata in copertina del disco con
l'autorizzazione scritta del direttore della rivista.
Tutta colpa del rock
Se si trattasse di incidenti isolati
non ci si dovrebbe preoccupare poi tanto, ma è l'intero mondo
del rock, da Madonna a John Denver, che viene messo
sotto accusa. Il rock ha sempre avuto i suoi detrattori ma, come si
può facilmente vedere dai giornali e dalla televisione, la
musica sopravvive. Ciò che in realtà dimostrano i
numerosi tentativi di mettere in silenzio la musica, è che la
morale comune si evolve con l'andar dei tempi e che i demoni di ieri
regolarmente divengono i beniamini del pubblico di oggi. Negli anni
Cinquanta l'America del dopo-segregazionismo viveva tensioni razziali
incandescenti. L'evidente debito del rock nei confronti della black
music, ed il fatto che esso conquistasse un sempre crescente pubblico
giovanile bianco hanno reso sospetta questa cultura alla mente di
molti. Peter Potter, conduttore del programma televisivo Juke
Box Jury a Hollywood, faceva proprio sul serio quando
dichiarò: "...Tutti i dischi di rhythm'n'blues sono
osceni e dissoluti, sporchi e degradanti per i giovani come la
droga...". Little Richard si ritrovò con i suoi
primi successi tenuti fuori dalle classifiche in favore di versioni
"addomesticate" delle proprie canzoni interpretate da
cantanti bianchi come Pat Boone. Un grosso colpo per la
carriera di Elvis "The pelvis" Presley avvenne
quando il suo bacino fu giudicato troppo audace per poter apparire in
televisione all'Ed Sullivan Show, nel 1957. Persino Cole
Porter venne messo sotto accusa: la rivista Billboard definì
"di pessimo gusto" le sue canzoni "Let's do it" e
"All of you".
Nei primi anni Sessanta la FCC (Federal
Communication Commission, organismo dell'FBI) commissionò uno
studio per stabilire se il testo della canzone "Louie, Louie"
era "osceno" oppure no. Dopo aver speso i soldi dei
contribuenti in una serie di test durata un mese, suonando il disco
avanti e indietro, a 78, 45 e 33 giri, si proclamò che "...la
canzone risulta incomprensibile a qualsiasi velocità...".
I Kingsmen vendettero allora otto milioni di copie di quel
disco. "Louie, Louie" è adesso l'inno nazionale
dello stato di Washington. Lo stesso destino lo ha avuto la canzone
"Hang on Sloopy", divenuta inno nazionale dello stato
dell'Ohio qualche anno fa, con 77 voti a favore e 13 contrari.
48% cristiani rinati
Kimmy Dye, "cristiana
rinata" diciottenne e sostenitrice accanita del presidente
Reagan, dichiara di aver preso la decisione di dedicare la sua vita a
dio all'età di cinque anni. I suoi genitori sono pure
"cristiani rinati": secondo una recente statistica il 48%
della popolazione degli stati del Sud si dichiara tale.
A tredici anni, Kimmy e la sua migliore
amica Nina provarono la massima esperienza pentecostale: vennero
"rapite nello spirito", una specie di trance semicosciente
che può durare anche un'ora. "...È difficile da
spiegare" - dice Nina, che condivide il desiderio esuberante di
Kimmy di raccontare le sue esperienze spirituali - "Ero in
chiesa, stavo pregando, ero completamente concentrata su dio. Sentivo
che dio era lì, e improvvisamente è entrato in me...".
"...È cominciato dai piedi, una specie di formicolio, e
sentivo che piano piano veniva su per le gambe, fino a prendermi
tutta..." - continua Kimmy - "...Io ho detto a dio: eccomi,
fai di me quello che vuoi, parla attraverso di me. E io stavo
parlando, non capivo quello che stavo dicendo, ma sapevo che non
stavo parlando in inglese...". Da allora, Kimmy e Nina hanno
parlato in diverse lingue molte volte, sebbene non siano state più
"rapite nello spirito". Alle ragazze non piacciono troppo i
politici evangelisti: preferiscono il presidente Reagan "…
perché ha ridato orgoglio e senso della patria agli Stati
Uniti...", ma si dichiarano favorevoli al disarmo. È
Kimmy a parlare: "...Credo si facciano troppe pressioni sulla
difesa. Sarà forse perché sono cristiana, ma non mi
preoccupano molto perché, comunque vada, so che sono destinata
al paradiso...".
Le sue opinioni in campo morale sono
molto più conservatrici: è del tutto contraria
all'aborto ed ai rapporti prematrimoniali. Inoltre, Kimmy non va al
cinema, né ascolta la musica pop. La primavera scorsa, assieme
ad altri 35 giovani, Kimmy ed il pastore della chiesa della sua
città, Richland in Virginia, hanno organizzato il rogo di
libri e dischi. Kimmy ricorda di aver bruciato i dischi di David
Bowie: "… L'omosessualità è disgustosa.
Nella bibbia è scritto che dio può perdonare persino
l'adulterio e altri peccati gravi, ma l'omosessualità è
una colpa imperdonabile... ". Il fanatismo e l'intolleranza
delle sue opinioni si mischiano all'esuberanza innocente propria
della sua età: Kimmy parla dei suoi amori, Gesù, lo
spirito santo, come migliaia di altre ragazze della sua età
parlano di Simon LeBon o di John Taylor dei Duran
Duran...
Darwin e le scimmie
Una delle imprese più eclatanti
di Kimmy risale a qualche anno fa, quattro per la precisione: è
riuscita a far licenziare il suo insegnante di scienze e biologia
perché in classe aveva parlato della teoria dell'evoluzione
secondo Charles Darwin. "...Ho dovuto portare la bibbia
in classe e sbattergliela in faccia: voleva davvero far credere a me
e alle mie compagne che discendiamo dalle scimmie?".
Kimmy, Nina e il pastore sono riusciti
a far togliere dalle biblioteche scolastiche della loro città
moltissimi testi ritenuti "eretici".
La PAW (People for the American
Way) è un'associazione di orientamento "liberal" che
promuove incontri e studi sul problema della censura e della libertà
di pensiero. In un rapporto dello scorso anno, riferito al 1986, la
PAW dichiara che: "...ci sono stati 153 casi di richieste di
censura in biblioteche scolastiche. Nel 37% di questi casi dei libri
sono stati esclusi dalla distribuzione, mutilati dei testi o ne è
stato ristretto l'accesso agli studenti. Nel 33% dei casi le
richieste di censura sono state respinte. Il rimanente 30% dei casi è
tuttora in fase di discussione...". Nel rapporto si può
leggere inoltre che la CEE (Citizens for Excellence in Education,
associazione ultraconservatrice affiliata alla National Association
of Christian Educators) è stata la promotrice di 22 richieste
di censura.
Già nel 1983 l'associazione COBS
(Citizens Organized for Better Schools) a Church Hill nel Tennessee,
presentò una serie di richieste all'amministrazione scolastica
locale. Oltre all'imposizione di una rigida regolamentazione del
vestiario degli studenti, venivano richieste delle specifiche pause
di meditazione e preghiera, oltre che l'imposizione del canto
dell'inno nazionale all'inizio delle lezioni. Inoltre, la teoria
dell'evoluzione doveva essere esclusa dai programmi d'insegnamento.
Le autorità scolastiche non diedero peso alle richieste della
COBS però, forse per pura coincidenza, vennero sospese
immediatamente le lezioni di educazione sessuale. Robert Mozert
della COBS iniziò allora un'azione legale: alle richieste già
inoltrate venne più specificatamente pretesa l'esclusione di
alcuni testi dalle biblioteche scolastiche , tra i quali il "Diario
di Anna Frank", il "Macbeth" di Shakespeare e la
raccolta delle fiabe di Hans Christian Andersen.
Al processo il texano Mel Gabler
dichiarò che "...Questi e molti altri libri insegnano
subdolamente ai bambini la filosofia umanistica...". Vicky
Frost, portavoce della COBS, dichiarò alla corte che
"...Libri come "Il mago di Oz" mettono in luce
positiva le streghe..." e che "...il venire a conoscenza di
altre religioni attraverso la lettura può produrre delle
modifiche indesiderate al modo di pensare dei bambini, e può
confonderli...". La signora Frost inoltre temeva che alcuni
libri potessero influenzare negativamente sua figlia e farla divenire
una femminista "...Perché dio ha disposto che le donne
siano sottomesse agli uomini...". La COBS vinse: il 24 ottobre
1986 il giudice Thomas Hull sentenziò che i bambini
fondamentalisti di tutte le scuole della contea venissero dispensati
dalle lezioni di lettura. Le famiglie non fondamentaliste, sette in
tutto, vennero caricate delle spese di trasporto ed insegnamento
sostitutivo per un totale di oltre 50.000 dollari.
Nella sentenza si può leggere
tra l'altro: "...La corte ritiene che, dopo aver letto tali
libri, un giovane possa fare proprie le opinioni femministe,
umaniste, pacifiste, anti-cristiane, vegetariane e propugnare la
costituzione di "una nazione che comprenda tutti i paesi del
mondo...". È
comunque da ricordare che fino al 1967 era in vigore nel Tennessee
una legge secondo la quale era illegale l'insegnamento nelle scuole
di "...qualsiasi teoria contraria agli scritti sulla creazione
divina contenuti nella bibbia...". Ricorse in appello, le sette
famiglie non fondamentaliste hanno recentemente ottenuto lo sgravio
delle spese e il reinserimento dei libri banditi dalle biblioteche
scolastiche, dietro interessamento diretto del PAW.
Mel Gabner e sua moglie Norma sono ben
conosciuti nelle aule di giustizia e nelle librerie, biblioteche e
scuole americane perché hanno fondato un'associazione che è
riuscita a influenzare non poco l'editoria scolastica del Texas e,
conseguentemente, degli Stati Uniti. Sfruttando una rete capillare di
contatti, i Gabner riescono a distribuire virtualmente in ogni
chiesa, biblioteca, sede di associazione da una costa all'altra i
loro opuscoli. Sono parole di Mel Gabner: "...Quando uno
studente legge in un testo di matematica che non esistono valori
assoluti, improvvisamente ogni buona cosa che gli è stata
insegnata fino a quel momento viene a crollare. E da lì al
delitto e alla droga il passo è breve...".
Il consiglio scolastico di Carlsbad,
nel New Mexico, ha bandito da tutte le scuole della città il
vocabolario Merriam-Webster "...perché contiene le
parole più oscene che si possano immaginare...".
Galeotto fu quel seno
Il 4 marzo 1987, 45 libri sono stati
banditi dalle biblioteche scolastiche dell'intero stato dell'Alabama
per effetto delle sentenze del giudice W. Brevard Hand
poiché "...in essi si espongono le teorie dell'
umanesimo, un sistema religioso privo di dio nel quale l'uomo deve
rendere conto solamente a se stesso...". Il processo era stato
aperto dalle denunce fatte da Robert Skolrood, noto avvocato
conservatore nonché collaboratore diretto del predicatore
evangelista televisivo Pat Robertson. "...Quei testi"
- affermò Skolrood al processo - "sono la dimostrazione
pratica del vero volto dell'umanesimo: un lupo affamato travestito da
pecora che si aggira in cerca di preda lungo i corridoi delle nostre
scuole pubbliche, devastando impunito la qualità e la
reputazione del nostro sistema scolastico...". Il 23 agosto
1987, dopo l'intervento del PAW, si è ottenuto l'annullamento
della sentenza.
Il reverendo Joseph Chambers,
pastore della Paw Creek Church of God in una cittadina del North
Carolina, iniziò una massiccia campagna censoria tre anni fa,
dopo aver visto una foto di Annie Leibowitz in
un vecchio numero della rivista Life: "...C'era un'attrice a
seno nudo (Debra Winger, nel numero di Life dell'ottobre 1983, ndt)
e, non appena ho visto quella foto, mi sono reso conto che la
pornografia dai sotterranei e dai vicoli oscuri di periferia si era
spostata nelle strade principali dell'America. È lì che
è iniziata la mia odissea...". Il reverendo Chambers si rivolse a Sam
Currin, incaricato dell'amministrazione Reagan per la procura
dell'Eastern District del North Carolina ed al suo vice, Robert
Showers. L'interessamento diretto dei due uomini politici ha
portato alla modifica delle norme che concernano la "diffusione
di materiale osceno" nello stato del North Carolina e, di fatto,
a tutte una serie di censure e restrizioni. Oltre ad una censura
generale dei programmi scolastici di biologia, storia e scienze
naturali, all'università sono stati cancellati gli
insegnamenti di storia del cinema e, alla facoltà di legge,
dei seminari sulla storia dell'oscenità. Fellini e
Bertolucci sono scomparsi dagli archivi cinematografici
statali e gli insegnanti di storia dell'arte che non si attengono
alle disposizioni (è vietatala proiezione di filmati e
diapositive in classe, ndt) rischiano la reclusione fino a tre anni
oltre al pagamento di 10.000 dollari di multa. Thomas Tedford,
professore di scienze della comunicazione all'UNC (University of
North Carolina), ha dichiarato: "...Questa legge è il
primo passo per imporre uno stato di polizia moralista e khomeinista
negli Stati Uniti...". Adesso è reato "...consentire
la visione ai minorenni, anche in case private, delle parti genitali
umane scoperte, o insufficientemente coperte, dell'area pubica o
delle natiche, o dei capezzoli o di qualsiasi altra parte della
mammella femminile, o parti genitali umane maschili in stato di
eccitazione anche se coperte...".
Per questo motivo sono stati ritirati
dagli archivi cinematografici e persino dai negozi di videocassette
film come "Passaggio in India", "Solash", "Animal
house" ed "Arancia meccanica".
È peraltro interessante notare
che film come "Rambo" e "Rambo II" e "The
Texas chainsaw massacre" (Non aprite quella porta) sono
perfettamente legali...
Ci sono stati inoltre interventi
censori nei confronti di libri di Kurt Vonnegut, John
Gardner, Sylvia Plath, Ken Kesey (Qualcuno volò
sul nido del cuculo), Joseph Keller, Allen Ginsberg,
Lawrence Ferlinghetti (Coney Island of the Mind) e J. D.
Salinger.
È
inoltre impossibile trovare nelle edicole dell'intero stato riviste
di fotografia come American Photography e Popular
Photography, se non addirittura di nuoto Sport Illustrated.
Ad Omaha, nel Nebraska, il reverendo
Lars Wessberg, preside della Omaha Christian School, ha
organizzato il rogo del National Geographic e dei fumetti di
Daffy Duck perché "...si tratta di pubblicazioni
che possono contaminare la vita cristiana...".
E dall'intolleranza religiosa a quella
politica il passo è breve...
L'associazione studentesca estremista
AIA (Accuracy in Academia, collegata all'AIM, Accuracy
in Media, che si occupa di radio, televisione e giornali) è
"...sorta per combattere" - secondo uno dei suoi
esponenti, Malcolm Lawrence - "l'informazione scolastica
scorretta, che possa portare a conclusioni sgradite dal punto di
vista del patrimonio o della sicurezza nazionale...". L'AIA è
riuscita a far sospendere molti insegnanti. Un caso eclatante è
stato quello di Mark Reader, professore di scienze politiche
all'università statale dell'Arizona, licenziato "...per
aver fatto propaganda antinucleare..." e quello di Cynthia
McClintock, docente alla George Washington University,
attualmente trascinata in un processo per attività sovversiva
dopo aver organizzato la proiezione di un film contrario all'appoggio
statunitense dei contras in Nicaragua.
I Beatles, Satana e Marx
Proprio come succede oggi, molti dei
primi oppositori del rock lo combatterono furiosamente sul terreno
religioso. Il reverendo Billy James Hargis di Tulsa, Oklahoma,
ad esempio, propugnò negli anni Sessanta la messa al rogo dei
dischi dei Beatles, ritenendoli il prodotto di un complotto
satanista e comunista. La sua credibilità comunque subì
un calo considerevole, dopo che si scoprì uno scandalo che lo
coinvolgeva in pratiche sessuali violente nei confronti di alcuni
studenti della sua università privata.
Nel 1970 Spiro Agnew si mise
alla testa di una crociata contro i cantautori, accusati di lavaggio
del cervello della gioventù americana con quella che egli
definì "propaganda manifesta della cultura della droga".
Fu così che il FCC emanò delle direttive atte a
"definire i testi delle canzoni che parlano di droga".
Le stazioni radio d'America iniziarono
così a censurare artisti e canzoni per timore di trasgredire
queste regole nuove ed imprecise. Un'emittente giunse a censurare
tutte le canzoni di Bob Dylan con la motivazione che era
impossibile interpretare le sue liriche, e di conseguenza non si
poteva stabilire con certezza quale canzone censurare. L'ex
governatore della California Mike Curb si era fatto un nome
come compositore di musiche per film ispirati alle motociclette e
all'LSD come "The wild angels" e "Mondo Hollywood":
nel 1970, come presidente della MGM Records egli si prefisse
di eliminare dal panorama musicale qualsiasi musicista in odore di
droga. Questo gli permise di rendere la vita difficile o addirittura
di rovinare moltissimi artisti, tra cui Frank Zappa and the
Mothers of Invention, i Velvet Underground, i Seeds.
Eric Burdon degli Animals, desideroso di rompere il
contratto con quell'etichetta discografica sempre più bigotta,
iniziò a concedere interviste dettagliate sulle sue abitudini
intime: Curb era però troppo occupato ad ammirare le vendite
in continua ascesa dei dischi degli Animals per accorgersi delle sue
dichiarazioni... Dopo aver supervisionato la produzione di un album
di inediti psichedelici dei Grateful Dead, Curb organizzò
le celebrazioni per l'elezione presidenziale di Richard Nixon e venne
eletto governatore della California dopo una campagna elettorale in
cui si oppose all'integrazione razziale nelle scuole.
L'MGM non fu comunque l'unica etichetta
discografica ad essere intimidita dagli attacchi moralisti imponendo
l'autocensura ai propri artisti. Beatles, Rolling Stones,
Jimi Hendrix, Van Morrison, Blind Faith,
Grand Funk Railroad, Sex Pistols: sono, questi, solo
alcuni tra i cantanti che furono costretti a modificare musiche e
testi sotto pressione della propria etichetta discografica.
Recentemente i Black Flag hanno subito il blocco di un loro
disco già in fase avanzata di lavorazione, dopo che Al
Bergamo, dirigente dell'MCA/Unicorn, etichetta con
la quale avevano appena firmato un contratto, aveva dichiarato:
"...Come genitore, io penso che questo disco sia contro la
famiglia...". L'MCA all'inizio parve non concordare con l'opinione del proprio dirigente,
secondo il quale "...L'MCA è una ditta conservatrice...",
e Bergamo venne licenziato. I Black Flag, comunque, vennero rispediti
a casa: il gruppo continua ancora a registrare per la propria piccola
etichetta, la SST Records.
No entry
La CBS, etichetta discografica che
negli anni Sessanta adottava slogan pubblicitari del tipo "Nessuno
potrà mai imprigionare la nostra musica" e "I
rivoluzionari sono su etichetta CBS", è recentemente
intervenuta bloccando la pubblicazione di una canzone e togliendo
alcune parole da un'altra dei Beastie Boys, od ha sciolto il
contratto con gli Slayer per sospette allusioni
all'occultismo. La libertà per il pubblico americano di venire
a conoscenza di un più ampio panorama musicale è
inoltre messa in pericolo dal DCI (U.S. Department of Customs
and Immigration) che pone sempre crescenti difficoltà per il
rilascio del visto d'ingresso H1 ai gruppi musicali ed agli artisti
stranieri che intendono esibirsi negli Stati Uniti. Gli italiani
Cheetah Chrome Motherfuckers, gli olandesi BGK, i
polacchi Dezerter e perfino gruppi come gli inglesi Chris
and Cosey, Big Audio Dynamite, U.K. Subs e Pet
Shop Boys hanno incontrato numerosi ostacoli a causa di questa
regolamentazione. Gli artisti devono provare "solidità
economica" e fornire reali garanzie contrattuali per ciascuno
dei locali nei quali gli spettacoli vengono organizzati. Inoltre, è
necessario dimostrare "talento e riconosciuta notorietà"
presentando una raccolta di recensioni e di articoli che li
riguardano, come prova della loro fama nel proprio paese e negli
Stati Uniti. Queste norme tolgono di fatto agli artisti poco
conosciuti qualsiasi possibilità di fare degli spettacoli
negli Stati Uniti. A queste si aggiungono ben altre difficoltà.
La poetessa e fotografa Margaret
Randall, autrice di numerosi libri e reportage, tra cui alcuni
sulla condizione femminile a Cuba e sulla politica del Nicaragua, è
minacciata di deportazione secondo la legge McCarran-Walker,
promulgata nel 1954, vale a dire nell'era di McCarthy, per essere
"ideologicamente sgradita all'autorità". Nata nel
New Mexico ed insegnante alla locale università statale, la
Randall nel 1967 sposò un messicano e si trasferì in
Messico, dove continuò il suo lavoro di scrittrice. Nel 1984
si risposò, stavolta con un cittadino americano. Le viene
negato il permesso di residenza negli Stati uniti "a causa dei
suoi scritti ed ideologia", per stessa ammissione
dell'Immigration and Naturalization Service. Margaret Randall è
impegnata in un'azione legale in questo senso che sinora le è
costata oltre 86.000 dollari di spese processuali.
La scrittrice e giornalista colombiana
Patricia Lara, è stata recentemente arrestata,
trattenuta in carcere per cinque giorni ed infine espulsa dagli Stati
Uniti non appena giunta a New York per ritirare un premio alla
Columbia University. Nel 1983 l'italiano Nino Pasti, generale
e comandante delle forze NATO in pensione, è stato espulso per
aver partecipato a Boston ad una marcia pacifista contro la presenza
dei missili americani Pershing II in Europa. Tra gli "indesiderati", ai
quali è negato l'accesso al territorio degli Stati Uniti,
figurano tra gli altri i premi Nobel Gabriel Garcia Marquez e
Carlos Fuente, e addirittura Hortensia Allende, vedova
del presidente cileno Salvator Allende, assassinato durante un
colpo di stato militare spalleggiato dal governo americano. Nella
lista nera c'erano anche i nomi di Pablo Neruda, Graham
Greene e Yves Montand.
Per decidere sul rilascio del visto
d'ingresso negli Stati Uniti, viene fornita ai consolati americani
una lista ottenuta tramite un sistema informativo computerizzato
denominato AVLS (Automated Visa Lookout System), un archivio
contenente oltre due milioni di "indesiderabili", dei quali
oltre 50.000 "per motivi politici". Si può essere
inclusi nella lista per aver manifestato il proprio dissenso alla
politica americana o, come nel caso Gabriel Garcia Marquez, per
essere "indesiderato per questioni di principio e dignità
personale...".
Quattro donne
Il PMRC (Partental Music Resource
Center) si è dimostrato essere oggi la forza più
potente che minaccia la libertà di espressione della musica
rock. Esso conta nelle sue file nove senatori, sei parlamentari del
Congresso, un membro del consiglio di stato e parecchi pezzi grossi
ed industriali di Washington: questa associazione di destra si è
prefissa l'obiettivo di "dare una ripulita alla musica rock".
Il PMRC è stato fondato da quattro donne: Susan Baker,
Tipper Gore, Pam Howar e Sally Nevius.
Susan Baker è sposata con
James A. Baker, ex capo del personale della Casa Bianca ed
attuale segretario al tesoro nell'amministrazione Reagan. Come
"cristiana rinata" organizza regolarmente incontri di
preghiera per le famiglie potenti della capitale. Una volta ha
dichiarato al New York Times: "...In verità, dio mi ha
chiamata per essere il suo strumento...". Prima di interessarsi
di musica si dedicava agli affamati e agli sfrattati, a patto che
fossero in linea con l'ideologia del suo partito...
Tipper Gore è moglie del
senatore Albert Gore jr. del Tennessee, che è stato in
corsa per le presidenziali, e come la signora Baker conosce a memoria
i testi di dozzine di canzoni da lei ritenute "immorali".
Intervistata dalla rivista musicale Rolling Stone,
ha tra l'altro dichiarato: "...Un adulto o un ragazzo
maggiorenne possono guardare i videoclip e magari trovarci
dell'humor, ma un ragazzino no, non è ancora anestetizzato!".
Gli elettori del senatore Gore di Nashville senza dubbio
apprezzeranno il fatto che il PMRC non abbia incluso la musica
country & western nelle sue indagini per l'integrità
morale.
Nessun artista dovrebbe mai essere
sottoposto a censura, ma è piuttosto strano che quelli del
PMRC non si sentano degli ipocriti nel condannare grande parte del
rock senza avere nulla da ridire sulla glorificazione delle armi,
sull'apologia di abuso di alcool e droga, sul maltrattamento alle
donne presente in altre forme musicali..
La signora Pam Howar ha
dichiarato in un'intervista: "...Non mi piace rivelare la mia
età, però devo ammettere che provo molta nostalgia per
le vecchie canzoni. Che bei tempi erano quelli! "Shimmy Shimmy
Ko Ko Bop" significava davvero qualcosa per me, come pure "Tutti
frutti / A wop bop a loom op a lop bam boom"...". Forse la
signora Howar dimenticava che Little Richard, autore di "Tutti
frutti", era ai suoi tempi sulla lista nera!
Le origini del PMRC sono un po'
distorte, ma il reverendo Jeff Ling afferma che è stato
dopo che Sally Nevius aveva assistito ad uno dei suoi
slides-shows sul sesso e la violenza nel rock,
che lei e le altre donne hanno iniziato ad organizzarsi sul serio.
Ling, pastore alla New Covenant Felloship di Manassas, Virginia, ha
organizzato e presentato i suoi slides-shows per oltre cinque
anni. Egli firma grande parte degli scritti del PMRC, e dirige il
diffusissimo Rock Music Report. Susan Baker afferma: "...È
una risorsa indispensabile, non potremmo far niente senza di lui...".
Il reverendo Ling, che in un intervista ha detto di sé: "...Io
sono per la religione ciò che un giocatore libero è per
il footballl...", si firma di solito Mr. Ling nelle
pubblicazioni dell'associazione, perché crede che "...questo
impedisce al PMRC di venire considerato come un gruppo di fanatici
religiosi. Se, come uomo di chiesa, avessi detto che Dio era contro
queste canzoni, nessuno certamente mi avrebbe dato ascolto...".
Il PMRC ha iniziato la sua attività
grazie ad una donazione di 5.000 dollari da parte della Love
Foundation, fondata da Mike Love dei Beach Boys. La
sede dell'associazione è stata gentilmente donata da Joseph
Coors, presidente della Adolph Coors Company, colosso della birra
nonché capo di una famiglia bene in vista negli ambienti
conservatori. Coors è uomo di beneficenza: coinvolto nello
scandalo Irangate/Contras ha testimoniato in tribunale che la sua
società ha versato 60.000 dollari ad Oliver North. Il
primo bollettino diffuso dal PMRC porta la data del 13 maggio 1985;
in esso è contenuta tra l'altro la seguente dichiarazione (o
piuttosto, minaccia): "...Il nostro obiettivo principale è
incoraggiare e convincere i musicisti rock a divenire più
responsabili e a darsi una bella ripulita!".
Hanno finanziato il PMRC la Occidental
Corporation, la7-Up Bottling Company, la Marriott Corporation,
Merryll Lynch e l'American airlines.
45 giri all'incontrario
Di lì a poco iniziarono
regolarmente le pubblicazioni di Rock Music Report, la rivista
del reverendo Ling. Nel primo numero si poteva leggere tra l'altro:
"...Ci sono cinque argomenti dei quali da sempre il rock si
occupa di preferenza: la ribellione, l'offesa al patrimonio, la
promiscuità e la perversione sessuale, la violenza e il
nichilismo, l'occulto...". Nonostante ammetta che l'influenza
che la musica rock può avere nei confronti del pubblico
giovanile è tutt'altro che provata, Rock Music Reporter non
esita a condannarla senza possibilità di appello.
Il primo colpo messo a segno
dall'associazione fu quando la moglie di Edwards Fritts,
presidente della NBA (National Association of Broadcasters,
che controlla le trasmissioni in modulazione di frequenza) assisté
ad uno slide-show del reverendo Ling e convinse il marito ad
incontrarsi con le donne del PMRC. Fritts inviò una richiesta
ufficiale a 45 compagnie ed etichette discografiche, produttrici del
90% della musica incisa negli Stati Uniti, richiedendo la spedizione,
assieme ai dischi anche dei relativi testi, a tutte le emittenti
radiofoniche, così che i direttori dei programmi musicali
avessero l'opportunità di supervisionare il contenuto delle
canzoni e bloccare la trasmissione di quelle ritenute offensive.
Venne quindi spedita una comunicazione
ufficiale a 4.500 emittenti radiofoniche, nel quale si poteva
leggere: "...La questione (della censura) è stata
sollevata a livello nazionale da un'associazione di Washington
formata da genitori che occupano una posizione sociale importante.
Nel caso l'industria discografica non intenda assumersi le
responsabilità che le competono, il PMRC è fermamente
disposto ed è in grado di proporre all'autorità una
regolamentazione giuridica in grado di costringere l'industria a
farsi carico della questione...".
Il PMRC quindi partì all'attacco
delle etichette discografiche: in una lettera spedita a Stanley
Gortikov, presidente della RIAA (Recording Industry Association
of America), venivano da subito formulate alcune richieste precise,
tra cui "...la marchiatura esplicita e
differenziata posta bene in evidenza sulle copertine dei dischi: una
X per quelli colpevoli di trattare argomenti come l'empietà,
il suicidio e riferimenti espliciti a temi di carattere sessuale,
inclusa la fornicazione, il sado-masochismo, l'incesto, la bestialità
e la necrofilia; una Y per quelli che esaltano la violenza; una D o
una A per i dischi che contengono testi in cui si parla di droghe o
alcool; una O per quelli che contengono riferimenti a temi
occulti...". Nella stessa lettera, il PMRC diffida i
musicisti dall'utilizzare tecniche di mascheramento, registrazioni
all'indietro e messaggi subliminali. Tutto questo potrà
sembrare ridicolo, e infatti la gente reagì con la derisione
alla notizia che il reverendo Jim Brown della Psalm 150 Church
a South Point nell'Ohio aveva organizzato il rogo delle cassette e
dei dischi della sigla dello show televisivo Mr. Ed perché
convinto che "A horse is a horse" suonata al contrario
divenisse "Someone sang this song for Satan" (Qualcuno ha
cantato questa canzone per Satana, ndt). Comunque sia, molti
detrattori del rock considerano con serietà la possibilità
di inserire dei messaggi di nascosto nelle canzoni. In risposta alla
domanda su come si possano recepire tali messaggi il reverendo John
Di Modica, vice pastore della Jesus Fellowship dell'università
di Miami in Florida ha affermato che "...Siccome l'uomo utilizza
soltanto una parte che va dall'8 al 12% della capacità
cerebrale, il restante 88% può essere in grado di decifrare i
testi demoniaci...". Di Modica condanna Beatles, Dead
Kennedys, Cramps e anche Earth, Wind and Fire, e
dichiara che la canzone dei Queen "Another one bites the dust"
si trasforma in "Start to smoke marijuana" (Inizia a fumare
marijuana, ndt) se suonata al contrario.
Lista nera
Il fatto che le donne
dell'associazione abbiano intenzionalmente firmato la lettera
ufficiale a Stanley Gortikov invece che con i loro nomi con la loro
qualifica di "mogli del senatore etc. etc." ha senza
dubbio avuto un certo effetto. Sono parole testuali della "moglie
del senatore Albert Gore jr.": "...L'associazione degli
insegnanti e dei genitori conta 5.600.000 membri in tutti gli Stati
Uniti, e da lungo tempo cerca di attirare l'attenzione degli organi
competenti su questo problema, ma senza alcun successo. Da quando
Susan Baker ed io ci siamo interessate in prima persona, le porte si
sono aperte. L'industria discografica ha risposto alla nostra
chiamata...". In effetti, sin dal giugno 1984 la PTA
(Parents and Teachers Association), sotto ripetute pressioni della
propria presidentessa Ann Kahn, ha tentato di imporre
all'industria discografica la "marchiatura dei dischi colpevoli
di trattare argomenti quali l'empietà, il sesso, la violenza e
la volgarità".
Tali appelli sono rimasti pressoché
inascoltati. Una delle poche repliche giunse da Bob Merlis,
dirigente della Warner Bros.: "...Lo scopo del rock'n'roll è
dare fastidio ai genitori. Questo prova che niente potrà
cambiare...". Nonostante il PMRC stia attualmente presentando
gli slide-show del reverendo Jeff Ling nelle sedi del PTA di mezza
America, è importante sottolineare che non tutti i membri
dell'associazione sono loro favorevoli. Nelle parole del proprio
portavoce Toni Marshall: "...La PTA si riconosce nella
difesa dei diritti civili e trova che le richieste del PMRC
costituiscano una violazione del primo emendamento della costituzione
degli Stati Uniti. Il PMRC vuole imporre la propria censura alle
emittenti radiofoniche e chiede all'industria discografica
l'allontanamento degli artisti inclusi in una loro lista nera. Tutto
questo è inammissibile...". Recentemente il PMRC si è
avvalso del sostegno ufficiale dell'AAP (Americans Academy of
Pediatrics): al convegno nazionale dell'associazione, tenutosi lo
scorso luglio, è stata votata all'unanimità la proposta
di "...sostenere attivamente il PMRC e la PTA nel loro sforzo
per rendere consapevoli i genitori del pericolo del contenuto di
certe canzoni...".
L'AAP si è impegnata nella
distribuzione capillare degli opuscoli del PMRC presso le proprie
sedi in tutti gli Stati Uniti e nella diffusione del video-film
"Rising to the challenge", prodotto dal PMRC. Da allora,
nelle sale d'attesa della quasi totalità dei pediatri
americani, oltre alla rivista di settore High-lights
e a vecchie copie del Time, regolarmente sono distribuite
copie gratuite della nuova rivista del PMRC The Record. Nel
numero dell'inverno 1987, in un articolo intitolato "Suicidi
subliminali" si parla ancora di "...messaggi nascosti nei
dischi che portano i giovani al togliersi deliberatamente la
vita...". Naturalmente non si fa nessun cenno al proscioglimento
del cantante Ozzie Osbourne, avvenuta lo scorso dicembre,
dell'accusa di istigazione al suicidio. Il giudice della corte
suprema di Los Angeles John L. Cole, in risposta alle accuse
degli avvocati del PMRC, ha sentenziato: "Il fatto che la
canzone di Ozzie Osbourne "Suicide Solution" sia stata in
qualche modo collegata al suicidio di un giovane sembra più
una barzelletta che l'oggetto di un dibattimento legale...".
Non tutti però sono dello stesso
avviso. Al governo dello stato del Maryland la democratica Judith
Toth ha proposto una nuova legge per la regolamentazione delle
vendite dei dischi: in essa è prevista l' istituzione di una
commissione statale di censura e, per i trasgressori, la pena è
fissata a una multa di 1.000 dollari o un anno di detenzione. Gli
affiliati al PMRC stanno attualmente proponendo simili
regolamentazioni in altri dodici stati americani.
Perfino John Denver
Il PMRC è riuscito a trascinare
in un'interrogazione al senato degli Stati uniti una lunga lista di
artisti e musicisti. In un'udienza ufficiale, Frank Zappa,
chiamato a discolparsi di fronte al senato dell'accusa di porn-rock,
ha fatto alcune dichiarazioni piuttosto brillanti: "...Le
richieste del PMRC possono essere paragonate alla cura della forfora
mediante decapitazione. Nessuno obbliga la signora Baker o la signora
Gore all'acquisto di dischi di Prince o di Sheena Easton:
grazie alla costituzione esse sono libere di scegliere la musica da
far ascoltare ai propri figli. Affermare che la musica rock è
la causa del comportamento antisociale non è assolutamente
confermato dalla scienza. Hitler ha ammazzato più persone di
qualsiasi altro al mondo, eppure adorava Wagner. Come la
mettiamo?".
Da allora i dischi di Frank Zappa sono
messi in commercio con questa scritta: "Questo disco contiene
del materiale che una società realmente libera non dovrebbe
temere o sopprimere. In alcune zone socialmente ritardate dei
fanatici religiosi e delle organizzazioni politiche conservatrici
estremiste violano i diritti sanciti dal primo emendamento della
costituzione degli Stati Uniti tentando di imporre la censura al
rock'n'roll. Questo è anticostituzionale e contrario allo
spirito dell'America. Come alternativa a queste strategie sostenute
dal governo, atte a mantenere la gente sottomessa ed ignorante,
questa etichetta discografica è onorata di fornire
dell'intrattenimento audio-digitale stimolante per tutti coloro che
vogliono tirarsi fuori dall'appiattimento. Il linguaggio utilizzato
ed i concetti esposti in questo disco sono garantiti: NON causeranno
tormento eterno in quel posto dove un tipo con corna e forcone si fa
gli affari suoi. Questa garanzia è valida così come lo
sono le minacce dei predicatori televisivi fondamentalisti che
intendono utilizzare gli attacchi alla musica rock per trasformare
l'America in una nazione di ispettori postali idioti in nome di Gesù
Cristo. Se esiste l'inferno, il suo fuoco aspetta loro, e non
noi...".
Un altro indiziato è stato John
Denver: egli ha affermato di fronte al senato che la sua canzone
"Rocky Mountain High" è stata bandita da molte
emittenti radiofoniche poiché i direttori dei programmi
musicali erano stati informati che nella canzone si faceva l'apologia
della droga. Molti giornali, inoltre, hanno rifiutato di pubblicare
l'annuncio dell'uscita ed addirittura i trafiletti pubblicitari del
suo film "Oh, God!" perché temevano che fosse
blasfemo. Denver è stato recentemente licenziato dalla sua
etichetta discografica RCA dopo un contratto durato oltre dieci anni:
il suo ultimo album per la RCA conteneva una canzone contro la corsa
agli armamenti, mentre la RCA è di proprietà della
General Electric, una delle più grandi ditte produttrici di
armi al mondo. "Ma avete davvero visto il suo ultimo videoclip?"
- ha protestato di fronte a Denver e al senato Tipper Gore - "Da
quando Denver ha divorziato dalla moglie ha completamente cambiato
immagine. Dovreste vederlo in quel filmato, dove bacia sulla bocca
una donna e si sbottona la camicia...". Dee Snider, cantante del gruppo
heavy-metal Twisted Sister ha definito diffamatorie le accuse
del PMRC secondo cui la sua canzone "Under the blade" aveva
contenuto osceno: "...Dichiaro ufficialmente che sadomasochismo
e violenza non hanno niente a che fare con la mia canzone, ma che se
ne possono trovare a tonnellate nella mente della signora Gore!". Susan Baker, portando come prove
a carico delle statistiche sull'interruzione della gravidanza
giovanile, sulla violenza e i suicidi, ha formalmente accusato di
omicidio il cantante Ozzie Osbourne. Secondo il PMRC la
canzone "suicide solution" sarebbe stata l'ispirazione del
suicidio del diciannovenne John Daniel McCallum, sparatosi lo
scorso anno col fucile del padre. Oltre a ricordare che il giovane
suicida era già in crisi depressiva per abuso di alcolici,
Ozzie Osbourne ha replicato che, lungi dall'essere un inno al
suicidio, la canzone è stata scritta in ricordo di un amico
che si era tolto la vita. Riguardo alle accuse di satanismo, è
la moglie e manager di Osbourne a replicare:"...È
un operazione pubblicitaria e come tale non dovrebbe essere presa sul
serio!".
È tuttora in corso un
dibattimento processuale intentato dal PMRC e dal procuratore di
Reno, contro il gruppo heavy-metal Judas Priest, accusato di
istigazione al suicidio. L'estate scorsa a Sparks, una cittadina
vicina a Reno, due ragazzi hanno tentato il suicidio dopo un
pomeriggio passato ad ubriacarsi di birra, fumare marijuana e
ascoltare ad alto volume l'lp "Stained class" dei Judas
Priest. Il diciottenne Raymond Eugene Belknap è
riuscito nell'intento, mentre all'ospedale sono riusciti a salvare il
suo amico, il ventunenne James Vance, che comunque rimarrà
sfigurato. L'accusa rivolta al gruppo ed alla CBS, etichetta
discografica che ha pubblicato il disco, è che "...i
testi delle canzoni contenute in "Stained class", combinate
al ritmo ipnotico e mesmerico della musica heavy-metal hanno convinto
i due giovani che l'unica risposta alla vita sia la morte...".
Il concerto di Frank Zappa
previsto per la sera del 21 marzo di quest'anno a Washington, D.C., è
stato cancellato, presumibilmente per pressioni fatte dal PMRC. Il
ritiro della concessione dell'area dove si sarebbe dovuto svolgere il
concerto segue i numerosi attacchi di Zappa al predicatore
evangelista Pat Robertson.
Le autorità della George Mason
University, presso la cui sede si sarebbe dovuto svolgere lo
spettacolo, hanno comunicato la loro decisione agli organizzatori
alla fine dello scorso febbraio, dichiarando che non era loro
intenzione "far sì che ci fossero due concerti a così
breve tempo l'uno dall'altro nella stessa sede, essendo prevista
anche un'apparizione del gruppo pop INXS a una settimana di
distanza".
Gli organizzatori del concerto hanno
però smentito questa versione ufficiale, denunciando le
ripetute pressioni del PMRC nei confronti degli amministratori
universitari.
Frank Zappa ha utilizzato il
palcoscenico in tutti i suoi recenti concerti del tour americano per
mobilitare gli elettori contro Pat Robertson, attualmente in seconda
posizione dietro George Bush nelle liste del partito
repubblicano per le presidenziali. Zappa ha costantemente spinto i giovani
americani ad iscriversi alle liste elettorali e a non votare per il
tele-evangelista: "...Non sono qui per dirvi per chi votare, ma
per chi non votare..." - ha detto, e, in un concerto di metà
febbraio - "...Robertson, Cristo pensa che tu sia un coglione!".
Interpellato dal settimanale inglese New Musical Express, un
portavoce del reverendo Pat Robertson ha affermato che: "...Gli
obiettivi della campagna elettorale non sono certamente diretti al
raggiungimento del pubblico amante di Frank Zappa. Non ci interessano
le sue dichiarazioni. E, comunque, chi è mai questo signor
Zappa?".
I giornalisti ed i pubblicisti sono
l'ultimo bersaglio del PMRC. All'inizio di quest'anno sono state
inviate delle lettere personali dirette ancora una volta a Stanley
Gortikov, presidente della RIAA, ed ai vertici di tre grosse
etichette discografiche americane, nelle quali veniva richiesta
testualmente "...la sospensione immediata di qualsiasi
rapporto..." con il giornalista Howard Bloom, dell'agenzia di
stampa indipendente Music In Action, a causa della sua pubblica presa
di posizione anti-censoria in un articolo pubblicato dalla rivista
musicale Billboard.
Jennifer Norwood, portavoce del
PMRC, intervistata dal New Musical Express lo scorso febbraio, ha tra
l'altro dichiarato: "...La nostra iniziativa non è nata
certo per caso, né si limiterà al semplice invio di
lettere, com'è stato finora , né ci si rivolgerà
allo stretto ambito dell'industria discografica (...) Se un
giornalista si mette in testa di scrivere che la nostra associazione
è a favore della censura, bene, risponderemo per le rime (…).
Il PMRC reagirà pesantemente contro qualsiasi giornalista che
si azzardi a pubblicare delle affermazioni distorte su quella che è
la nostra azione moralizzatrice in campo musicale...". Nel frattempo, Tipper Gore,
definita "la spina nel fianco della campagna elettorale del
senatore democratico Albert Gore" da Doug Simmons,
redattore del Village Voice, ha pubblicato il suo primo libro
anti-rock. Il titolo è "Raising PG kids in an X-rated
society" (Come educare con rettitudine i propri figli in una
società a luci rosse, ndt) . Il libro è edito dalla
Abingdon Press, una casa editrice specializzata in libri
religiosi e per bambini, ed è presentato in buona parte delle
riunioni e dei convegni a carattere religioso. Tra i ringraziamenti
quelli d'obbligo al reverendo Jeff Ling, il consulente del PMRC che
ha iniziato la crociata anti-rock con i suoi slide-show. Più
volte, nel libro, viene fatto riferimento ad un "alleato"
all'interno dell'industria discografica che ha richiesto non sia
rivelata la propria identità. Nel libro, naturalmente, sono
presenti alcune dichiarazioni interessanti: i Dead Kennedys, fra
l'altro, sono definiti "...un cavallo di Troia che porta
subdolamente la violenza ed i sesso nelle nostre case. .",
l'associazione Back In Control "...Un centro di educazione
familiare gestito da assistenti sociali degni di fiducia che fa del
suo meglio per aiutare quei poveri giovani caduti nelle spire del
punk e dell'heavy-metal...". La frase migliore di Tipper Gore è
comunque quella conclusiva, nella quale in risposta alle accuse di
fanatismo risponde: "...È
importante sottolineare che c'è una grande differenza
tra frenare e controllare, e reprimere e censurare...". (Nel
vocabolario Webster, il verbo "restrain" è sinonimo
di "repress" e "suppress", il verbo "control"
è sinonimo di "supress" e "censor", ndt).
De-punkizzare
Nel 1986 il governatore della
California George Deukmejian ha organizzato una commissione
per lo studio della violenza delle bande giovanili. Nel rapporto che
ne risulta, c'è un intero capitolo, l'ottavo, che ci
interessa: "Heavy-metal, punk-rock e satanismo come nuovo
fenomeno di aggregazione giovanile". Senza peraltro riportare
delle statistiche o tantomeno delle interviste a punk o a metal-fans,
nel capitolo si legge, tra l'altro: "...Nessun valore
tradizionalmente sacro viene rispettato. Il comportamento è
violento , anzi questi giovani usano deliberatamente la tecnica dello
shock. Non riconoscono assolutamente l'autorità dei genitori e
credono nell'anarchia: il loro obiettivo è distruggere,
non proteggere. Le attività di questi gruppi comprendono lo
sporcare i muri con disegni e scritte, l'utilizzo di droghe illegali,
il maltrattamento dei bambini e anche l'aggressione dei genitori. Tra
le attività più caratteristiche si arriva alla
profanazione di tombe e al furto di resti umani ed animali...".
Le conclusioni e i consigli che la commissione suggerisce di adottare
per fronteggiare la situazione comprendono l'inasprimento delle pene
per i "reati di gruppo" e l'eliminazione delle udienze
preliminari nei processi per direttissima, cosa questa che senza
dubbio costituisce una violazione dei diritti civili. A Union City,
California, alla polizia locale ed ai genitori è stato
distribuito un "manuale" dal titolo "Punk-rock e
heavy-metal: ecco la soluzione". In esso viene messo in
relazione il fenomeno rock alla formazione del partito
nazionalsocialista nella Germania di Adolf Hitler, e si sottolinea
che la musica può essere utilizzata come uno strumento molto
efficace di ribellione contro il governo. In particolare il manuale
lancia l'allarme a proposito del rock'n'roll utilizzato come veicolo
per dichiarazioni politiche. Viene inclusa alla fine una lista di
musicisti ed artisti da "evitare": oltre ai consueti
bersagli della destra come Ozzie Osbourne, gli Slayer e
i W.A.S.P., si ritrovano addirittura Husker Dii, Rush
e Van Halen.
Questo manuale è stato curato
dal Back In Control Training Center di Fullerton, in
California, fondato da alcuni membri della commissione governativa di
"esperti" della violenza giovanile. L'associazione Back
In Control è stata fondata dodici anni or sono, e si
prefigge di consigliare ed aiutare i genitori che hanno problemi di
rapporti coi propri figli. Migliaia di genitori, delegati
dell'amministrazione ed agenti di polizia hanno partecipato ai corsi
organizzati dall'associazione. Addirittura, la frequenza a tali
incontri è divenuta di recente obbligatoria per genitori di
figli dichiarati "difficili" dall'autorità
scolastica o su segnalazione della polizia locale. Greg
Bodenhamer, assistente sociale e incaricato della sorveglianza
dei giovani posti in libertà vigilata ad Orange County, nonché
attuale direttore di Back In Control, descrive così le
strategie della sua associazione: "...Si devono costringere i
giovani punk e metal ad abbandonare il proprio giro di amicizie, a
cambiare modo di vestire, a cambiare radicalmente gusti musicali. La
nostra esperienza è che se non si "de-punkizza" o
"de-metallizza" totalmente un giovane, egli continuerà
a difendere le sue convinzioni sempre più tenacemente. Bisogna
costringerli a mollare…". Darlyne Pettinicchio,
assistente sociale di Orange County nonché attuale vice
direttore di Back In Control, nel distinguere i vari soggetti
afferma: "...I fans dell'heavy-metal sono generalmente
interessati al satanismo e al triangolo sesso-droga-rock'n'roll,
mentre i giovani punk si considerano vittime della società,
alla quale si ribellano con violenze gratuite, come l'ammazzare i
gatti. Essi considerano i loro balli violenti come sfogo per la
propria rabbia...". Nei numerosi opuscoli redatti
dall'associazione Back In Control si possono incontrare delle
classificazioni dei vari "tipi giovanili" a seconda
dell'abbigliamento, dei gruppi musicali ascoltati, dei simboli
utilizzati e dei giornali letti di preferenza spesso in maniera del
tutto arbitraria se non errata. Ad esempio, nei simboli di culto
demoniaco propri del settore heavy-metal è annoverata la
stella a sei punte, più propriamente stella di Davide, simbolo
della religione ebraica. L'acido lisergico e la birra Lowenbraü
(occhio! È una
concorrente della Coors, ndt) sono citati come le sostanze
stupefacenti preferite dai fans del metal-rock, e ci si appella ad un
rafforzamento delle fila degli agenti di polizia allo scopo di
investigare sui giovani dediti all'heavy-metal ed ai sacrifici
umani...".
Negli scritti e nei videotape prodotti
da Back In Control viene completamente ignorato il fenomeno
costantemente in crescita dei gruppi musicali che glorificano il
sessismo, il razzismo ed il più bieco nazionalismo.
A conferma della assoluta ignoranza di
Back In Control, basterebbe citare il fatto che i Dead Kennedys sono
definiti "un gruppo punk nazista". Come saprete, Jello
Biafra ha scritto una canzone dal titolo "Nazi punks fuck off
!": se il signor Bodenhamer e la signora Pettinicchio si fossero
letti il testo di quella canzone, o se si fossero informati presso
qualche giovane punk, si sarebbero resi conto che la canzone in
realtà condanna le violenze perpetrate dai fascisti ai
concerti e punta il dito contro le organizzazioni razziste che
sostengono quei raid: "...Se siete venuti qui per menare le
mani, uscite subito / Non siete meglio dei buttafuori /
Non stiamo cercando di essere la polizia / Quando
imitate i poliziotti non è anarchia / Punk nazisti
vaffanculo! / Dieci contro uno: che uomini! / Lottiamo fra di noi, la
polizia di stato vince / Vi rompono il culo quando
sfasciate le sale / Sfasciate una banca, se davvero avete coglioni /
Punk nazisti vaffanculo! / Pensate che le svastiche vi
facciano sembrare più furbi / I veri nazisti dirigono le
vostre scuole / Sono uomini d'affari, insegnanti e poliziotti / In un
vero quarto reich sareste i primi a sparire...".
Musica assassina
Esistono comunque in altre parti degli
Stati Uniti delle associazioni simili. Nella sua comunità,
denominata Freedom Village, il pastore Fletcher A. Brothers
conduce un'attività di "de-programmazione"
giovanile. Negli stampati del Freedom Village si parla spesso e
volentieri di "murder music" (musica assassina, ndt) per fare
riferimento ad una grande parte della musica dei nostri tempi. George
Harrison, gli Yes e Carlos Santana sono
banditi perché "riconoscono pubblicamente di essere stati
influenzati nella loro attività artistica dall'induismo".
John Denver è sottolineato due volte perché nel
passato si è interessato di fenomeni paranormali e percezioni
extra-sensoriali, e perché in una delle sue canzoni egli
menzionava Apollo, un dio identificato come "egiziano" dai
curatori del libretto". Stevie Wonder e Donna Summer
sono all'indice per il loro interesse all'astrologia, nonché
perché entrambi si sono dichiarati a favore della libertà
di religione. Secondo il pastore Brothers: "...Il video-film
"Thriller" di Michael Jackson è propaganda
del demonio...", ed i Beatles sono ancora una volta
"...l'inizio di una rivoluzione comunista...". Egli accusa
inoltre i Dead Kennedys di istigazione all'infanticidio. In un
opuscolo distribuito a cura della comunità religiosa di Mike
Johnson, si legge che "Bridge over troubled water" di Paul
Simon e Art Garfunkel contiene riferimenti all'eroina, che
Todd Rundgren è coinvolto in un misterioso culto degli
astri, che i Bee Gees praticano la comunicazione con l'aldilà
e che tra i peccati di John Denver ci sono anche l'aikido e
non meglio precisati studi sul potere occulto delle piramidi.
Il punto comune a queste pubblicazioni
ed associazioni è l'accusa alla musica rock di costituire
l'unica causa di frustrazione e ribellione all'attuale cultura, e che
la loro interpretazione ridottissima dello spirito cristiano può
salvare i giovani d'oggi.
Nonostante le garanzie costituzionali
di libertà di religione, essi però pongono il veto a
qualsiasi testo di canzone accusato di uscire dal più stretto
dogmatismo. La naturale curiosità per il sesso viene
considerata peccaminosa, e qualsiasi artista o musicista che osi fare
del dissenso politico attraverso dichiarazioni ed interviste
dev'essere ridotto al silenzio. Marianne Hatfield è il
direttore di Rock Rag, una rivista musicale di Goshen, una
cittadina dell'Indiana, a diffusione essenzialmente locale. Meglio,
era il direttore di Rock Rug, dal momento che un anno fa le
pubblicazioni sono state sospese, causa le ripetute molestie a cui la
Hatfield e i suoi due bambini sono stati sottoposti. Nemici
dichiarati suoi e del suo giornale sono il reverendo McGechie
e gli affiliati del suo gruppo Assembly of God. Non meglio
identificati "terroristi cristiani" mascherati sono
arrivati persino a spararle e a bruciarle la casa. Dopo essersi
rivolta senza risultato alla polizia locale, Marianne Hatfield ha
reso pubblicala sua denuncia al Music Business Symposium
tenutosi recentemente a Los Angeles, parlando delle nuove minacce
ricevute.
Gente degenerata
La destra religiosa negli Stati Uniti
si trova molto spesso in posizione imbarazzante nei suoi attacchi
censori poiché la maggior parte degli americani è
convinta che la libertà di espressione sia un diritto
inviolabile. Rendendosi conto di questo, gli autonominatisi guardiani
della morale sono giunti alla conclusione che il loro potere, se non
può portare alla legalizzazione della censura, consente
risultati simili tramite una strategia di intimidazione dei produttori
e dei distributori. Il reverendo Jimmy Lee Swaggart, dopo una
lunga serie di trasmissioni televisive nelle quali la musica rock
veniva definita: "...pornografia e porcheria per gente
degenerata che disprezza i valori più sacri..." nonché
"...distruzione della gioventù...", si è
incontrato con i dirigenti della catena di negozi Wal-Mart. Poche
settimane più tardi, gli 800 negozi Wal-Mart hanno ritirato
dalla vendita 32 riviste musicali e giovanili, tra le quali Rolling
Stone e Creem, nonché molti dischi tra cui quelli
di Eddie Murphy, Richard Pryor, Ozzie Osbourne e
i Motley Crue. "Davvero non so se questa decisione sia
basata su quanto io ho detto loro o no" - ha dichiarato il
reverendo Swaggart in un'intervista - "Dev'essere una
coincidenza. In ogni caso, sarei felice che porcherie simili fossero
bandite da tutti i negozi d'America...". In risposta alle accuse
di Swaggart, l'editore della rivista Creem ha detto: "...Ci
sarebbe da ridere, se la cosa non fosse così preoccupante.
Sfido pubblicamente il reverendo Swaggart a mostrarmi anche un solo
esempio di quello che lui chiama "pornografia" pubblicato
sulle pagine di Creem. Gli offro anche una pagina di pubblicità
gratuita perché egli renda pubbliche le sue accuse. Sono
convinto che se quello che egli dichiara fosse reso di pubblico
dominio il risultato si ritorcerebbe contro di lui...".
Alcune osservazioni del reverendo
Swaggart riguardo la cultura contemporanea sono particolarmente
interessanti: "...È impossibile per chiunque, persino per
un cristiano convinto, guardare quella porcheria di programmi
televisivi emessi da HBO e dalle altre tv via cavo, anche per un
brevissimo tempo, senza rimanerne totalmente schiavi...". E
ancora "...Nessuna donna che si definisca cristiana dovrebbe mai
indossare pantaloni corti. L'unica eccezione potrebbe essere
costituita dai pantaloncini per ginnastica o jogging, a patto che li
si indossi quando si fa ginnastica o jogging! I pantaloni corti
addosso ad una donna, come pure i moderni costumi da bagno,
costituiscono un'indecenza agli occhi dei figli di dio. Questa è
la ragione per cui il nuoto, sotto molti aspetti, è
un'attività disdicevole. E poi, l'esposizione eccessiva al
sole può causare problemi alla pelle...". Tutto questo non è comunque
niente, specialmente se confrontato a qualcuna delle dichiarazioni
dell'altro predicatore televisivo, l'evangelista Pat Robertson,
che è stato in corsa per le presidenziali: "...La
costituzione degli Stati uniti è un documento meraviglioso per
l'autogoverno del popolo cristiano. Ma nel momento stesso in cui la
costituzione cadrà in mano ai non cristiani e agli atei, essi
non esiteranno ad utilizzarla per distruggere i fondamenti più
sacri della nostra società..."
Che cos'è la marchiatura
La questione è tuttora aperta
ed intricata. Contemporaneamente alla richiesta di classificazione
dei dischi, il PMRC ha recentemente avanzato una richiesta ufficiale
alle etichette discografiche, la "marchiatura" esplicita
dei videoclip prodotti, e non solo. Verrebbe imposto il divieto
d'ingresso ai concerti dei gruppi musicali ed artisti inclusi in una
"lista nera" e richiesta alle etichette discografiche la
revisione se non lo scioglimento del contratto con quegli artisti.
Nel numero del 1 settembre 1986 del settimanale Newsweek
compare una dichiarazione secondo la quale il PMRC si sta attualmente
organizzando congiuntamente al PTA (Parents and Teachers
Association) per impedire legalmente l'ingresso ai concerti dei
gruppi "marchiati" ai minori di 18 anni, a meno che non
vengano accompagnati dai genitori. Una legislazione simile in questo
senso esisteva già da molti anni a San Antonio in Texas e a
Seattle, Washington.
A San Antonio la legge è stata
approvata grazie alle pressioni del sindaco Henry
Cisneros, vecchio amico e compagno d'università ad Harvard
del senatore Albert Gore.
La "marchiatura" dei concerti
costituisce una discriminazione che viene imposta a prescindere dal
contenuto dello spettacolo, perché imposta a priori, e,
proprio come per la "marchiatura" dei dischi, solleva il
problema di chi sia il censore e su quali criteri si basi per
formulare le sue scelte. Il PMRC è stato astuto nel paragonare
la "marchiatura" dei dischi rock ai criteri di
classificazione dei film, dimenticando però alcuni importanti
particolari. Innanzitutto, non tutti concordano con la
classificazione MPAA (Motion Picture Association of America):
l'American Library Association, per fare un nome, consente la visione
di qualsiasi filmato dei propri archivi indistintamente ad adulti e
minorenni, rifiutando la classificazione MPAA perché ritenuta
"arbitraria e anticostituzionale". Nel numero di
maggio/giugno 1986 della rivista Film Comment, la giornalista
Lois P. Sheinfeld sottolinea la frequenza dei ricorsi in
tribunale contro la classificazione MPAA perché ritenuta in
contrasto col primo emendamento della costituzione. Nello stesso
articolo viene contestata la stessa commissione MPAA: "...è
composta di sei membri, nominati in assoluta discrezione dal
presidente dell'MPAA Jack Valenti. Nomi ed orientamenti politici e
culturali sono tenuti assolutamente segreti: i pregiudizi dei membri
della commissione sono di fatto sottratti al controllo pubblico
sull'autocensura dell'industria cinematografica: "...Non solo
(il sistema di classificazione) compie la repressione dell'opera
originale, ma nega ad un pubblico consapevole l'accesso ad essa...".
Applicare, comunque, la burocrazia della selezione cinematografica ai
dischi sarebbe impensabile: ci sono solo qualche centinaio di film da
visionare ogni anno, mentre nei soli Stati Uniti si registrano
mediamente nello stesso periodo 250.000 canzoni...
Imbavagliate le radio!
Fino al 1978 non esistevano regole
precise di censura radiofonica. In quell'anno, nel corso di un
dibattito processuale che coinvolse lo scrittore George Carlin
e l'emittente WBAI di New York City, di proprietà della
Pacifica Foundation, la sentenza che la corte emise fu quantomeno
esplicita: "...la sola pronuncia, anche involontaria, di una
delle "seven dirty words" (sette parolacce, ndt) sarebbe
stata sufficiente al magistrato per revocare la licenza
dell'emittente radiofonica..". Le parolacce in questione erano:
"shit, fuck, piss, motherfucker, tit, cunt, cocksucker"
(cagare, fottere, pisciare, figlio di puttana, tette, fica,
succhiacazzi, ndt). Di lì a poco però giunse una
sentenza contraria, ad opera del capo della suprema corte di
giustizia William Brennan: "...La decisione della corte
può essere vista, in una più larga prospettiva, per ciò
che realmente è, e cioè un altro degli inevitabili
sforzi che la cultura dominante è costretta a compiere per
costringere le minoranze che non ne condividono le posizioni a
conformarsi al modo generale di pensare, comportarsi e parlare...".
La Pacific Foundation, dopotutto, è una delle principali
organizzazioni di investigazione e denuncia degli scandali del paese,
e mettere in silenzio una delle loro stazioni radio sarebbe stato
imbarazzante.
Sino al settembre 1986 non ci fu alcun
incidente tra le emittenti radio e la FCC. In quel periodo, che
coincide con il cambio della guardia ai vertici della commissione, da
James Fowler al conservatore Dennis Patrick, vennero
spedite tre comunicazioni di reato ad altrettante stazioni radio:
KPFK a Los Angeles, KSCB a Santa Barbara e WYSP a Philadelphia. In
tutt'e tre i casi si tratta della stessa accusa: "trasmissioni a
carattere osceno". KPFK, ancora di proprietà della
Pacifica Foundation, è stata accusata perché,
nell'ambito di una serie di trasmissioni sull'AIDS, ha trasmesso
degli estratti dal lavoro teatrale "Jerker" di Robert
Chesley, ritenuto "indecente". KSCB è
l'emittente dell'università statale della California a Santa
Barbara, ed è stata accusata per aver trasmesso "Makin'
bacon", una canzone del 1977 composta da un gruppo inglese
misconosciuto, i Pork Dukes. Una lettera di protesta è
stata sufficiente a far saltare le trasmissioni: a spedirla è
stato Nathan Post, un autista di autobus trentunenne, celibe,
che vive coi genitori. La lettera era stata spedita a Tipper Gore, ed
in essa, tra l'altro, si poteva leggere: "...Dal momento che la
maggior parte di noi ascoltatori ritiene opportuna la diffusione di
materiale di valore morale, trovo giusto chiedere ai mass-media di
mantenere un minimo standard di decenza...". Radio WYSP è
stata silurata dal PMRC, che ha segnalato come "sconvolgente"
una trasmissione condotta da Howard Stern.
Di fronte alle proteste del PMRC , la
FCC ha emanato una nuova regolamentazione, atta a definire il
linguaggio utilizzato nelle trasmissioni radio. Nelle nuove
direttive, tra l'altro, possiamo leggere: "...Per "linguaggio
indecente" si intende la pronuncia, anche involontaria, durante
le trasmissioni, di parole che si possono considerare offensive
secondo il comune senso morale contemporaneo, riferimenti a temi o ad
organi sessuali, in ore del giorno durante le quali vi sia tra gli
ascoltatori il rischio di una presenza anche minima di minorenni...".
Malcolm Gault Williams, direttore di KSCB, ha affermato:
"...Ci danno la lista dei dischi da non trasmettere. Se un disco
o una canzone è nella lista, non è più permesso
mandarla in onda...". Secondo la nuova regolamentazione della
FCC , le stazioni radio ritenute colpevoli di mandare in onda delle
trasmissioni "indecenti" possono essere multate di 2.000
dollari e rischiare la revoca della licenza di trasmissione.
Essendo già nel mirino della
FCC, l'emittente WBAI di New York City decise, il 16 giugno scorso,
di interpellare la commissione prima di procedere alla trasmissione
di una riduzione radiofonica dell'"Ulisse" di James
Joyce. Senza dare informazioni sul titolo e sull'autore del
testo, il direttore di WBAI richiede alla FCC l'autorizzazione per la
trasmissione: immediatamente la commissione replicò che in
quel testo erano presenti così tante volgarità la cui
eventuale radiodiffusione avrebbe senza dubbio dato origine ad
un'azione legale. Una volta informata dell'origine del testo, la FCC
replicò, tramite il portavoce James Quello: "...Questo
è il genere di letteratura del quale voi vi fate un vanto. Mi
sorprende che ne sia stato fatto un classico...". "Ulisse"
era stato bandito negli Stati Uniti nel 1933 e l'editore trascinato
in tribunale. Allora, il giudice John M. Woolsey sentenziò:
"...Le parole che sono qui accusate di essere sporche sono
vecchie parole sassoni conosciute da quasi tutti gli uomini e,
presumo, da moltissime donne. Sono parole utilizzate naturalmente e
abitualmente dalle persone la cui vita, fisica e mentale, Joyce cerca
di descrivere. La mia opinione, dopo lunghe riflessioni, è che
sebbene in alcuni passi l'"Ulisse" possa risultare
rivoltante per alcuni lettori, non si possa assolutamente
considerarlo volgare in alcun modo..." Il 28 luglio 1987, Ivan Rothstein
e Allan Weiner furono costretti a svegliarsi piuttosto
bruscamente: si trovavano sulla Sarah, la loro imbarcazione ancorata
al largo di Long Island, e di lì a poco sarebbero stati in
grado di iniziare le trasmissioni 24 ore al giorno della loro
emittente, RNI - Radio New York International. La Sarah era
un'imbarcazione di seconda mano, rimessa a nuovo e registrata
regolarmente in Honduras. I due erano quindi riusciti a procurarsi le
attrezzature per le trasmissioni di prova, iniziate qualche tempo
prima. Ci si poteva sintonizzare su RNI da buona parte della Florida:
Rhodstein e Weiner avevano scelto saggiamente una frequenza che non
fosse stata assegnata ad alcuna emittente della terraferma, inoltre
le trasmissioni di RNI provenivano da acque internazionali. Il 28
luglio 1987, alle 5:35 del mattino, alla Sarah si accostò
un'imbarcazione della guardia costiera in perfetto assetto di guerra:
addirittura una mitragliatrice pronta a far fuoco. Rothstein e Weiner
assistettero ammanettati e sotto la minaccia delle armi alla
distruzione di tutte le attrezzature, dopo di che vennero trasferiti
a terra ed imprigionati con l'accusa di violazione delle norme che
regolano la trasmissione radio negli Stati Uniti. Ivan Rothstein e
Allan Weiner sono ancora dentro: il processo è lungo, anche
perché una grossa catena di emittenti radio della Florida ha
rivolto contro di loro un'accusa di pirateria delle frequenze. Se
riconosciuti colpevoli i due rischiano la reclusione fino a cinque
anni e una multa di 250.000 dollari. La New York Civil
Liberties Union si sta attualmente
occupando del caso. Comunque, sarà difficile che RNI riprenda
le trasmissioni. A proposito, dopo l'arresto di Rothstein e Weiner la
Sarah è stata abbandonata al largo.
RNI prometteva buon sano rock'n'roll,
nient'altro che rock'n'roll.
Questo dossier ` stato realizzato (e tradotto) da Marco Pandin, sforbiciando ed adattando le informazioni contenute in alcuni dischi di Frank Zappa, Dead Kennedys e Jello Biafra, nelle riviste Rolling Stone e Maxximum Rock'n'roll, nel settimanale musicale New Musical Express e nel mensile The Face (questi ultimi entrambi editi in Inghilterra). La base del dossier ` costituita dai numeri 1 e 2 di Fuck Facts, pubblicazione a cura di Suzanne Stefanac e Jello Biafra, inclusa gratuitamente negli albums "Bedtime for democracy" dei Dead Kennedys e "No more cocoons" di Jello Biafra.
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