Rivista Anarchica Online

rivista anarchica
anno 18 nr. 156
giugno 1988


Rivista Anarchica Online

In nome di Dio!
di Marco Pandin

Da Madonna ai Dead Kennedys, dai Beatles a John Denver, dai gruppi punk più duri agli esponenti di un rock edulcorato e commerciale: tutto il mondo del rock è sotto accusa negli USA. Le accuse sono le solite: perversione sessuale, droga, eversione, pornografia, comunismo, omosessualità, anarchia. Reazionari, preti, bigottoni, reaganiani sono mobilitati. Ma c'è chi li affronta o ne smaschera l'ipocrisia. Su questo scontro, a colpi di denunce, sequestri, processi, ecc., un vivacissimo resoconto del nostro collaboratore Marco Pandin.

Sottile coercizione

"Frankenchrist" libero! Dopo un processo protrattosi per oltre un anno e mezzo, Jello Biafra e Michael Bonnano dell'Alternative Tentacles, Ruth Schwartz, responsabile della Mordam Records, il centro di distribuzione indipendente Greenworld ed il titolare dello stabilimento di produzioni discografiche Alberti sono finalmente liberi di tornare alla loro vita di tutti i giorni.
Il 27 agosto scorso, il tribunale di Los Angeles ha prosciolto infatti "Frankenchrist" dall'accusa secondo la quale sarebbe stato definito "materiale indecente". Ecco un risultato dei fatti, integrato da un resoconto purtroppo parziale sull'attuale situazione culturale alternativa negli Stati Uniti. Per una cronaca dettagliata del processo a "Frankenchrist" vi consigliamo la lettura del numero 53 della rivista mensile indipendente Maximum Rock'n'roll, che contiene un esauriente articolo firmato da Ruth Schwartz.
Questa, come altre battaglie, si è risolta in senso positivo, ma la guerra è ancora lunga e, come dimostrano i fatti ed i misfatti descritti in queste pagine, associazioni ultra conservatrici come il PMRC (Parents Music Resource Center), fanatici religiosi fondamentalisti come PTL (People That Love / Praise The Lord), l'ala destra della PTA (Parents and Teachers association), la CIA ed i suoi organismi come la FCC (Federal Communications Commission) non hanno certo alcuna intenzione di renderci la vita facile. Alla fine dello scorso anno lo stato della California ha approvato un emendamento che modifica la definizione giuridica di "oscenità", da "completamente privo di riscattabilità sociale" a "qualcosa che, nel complesso manca di valore letterario, artistico, politico, educativo o scientifico".
Vengono banditi i libri dalle biblioteche scolastiche, i film e i dischi sono soggetti a pressioni censorie, i giornali scompaiono dalle edicole, le stazioni radio non sono più libere di scegliere quali dischi trasmettere, ad artisti e musicisti stranieri viene negato il visto d'ingresso negli Stati Uniti a causa delle loro idee politiche e ritenuti "indesiderati".
Quello che purtroppo non riusciremo mai a darvi è il resoconto delle forme più sottili di coercizione.
Quante parole, quanti versi sono stati tagliati dai testi delle canzoni, quante scene tagliate dai film, quante canzoni censurate e quanti artisti banditi dalle stazioni radio, quanti dischi rifiutati dai distributori impauriti dalle ritorsioni?
Per informazioni aggiornate scrivere al No More Censorship Defence Fund, P.O. Box 11458, San Francisco, California CA 94101, United States of America. Il vostro contributo è gradito, visto che le spese per il processo non sono state ancora pagate del tutto...

Materiale osceno

Il giorno 2 giugno 1986 il Procuratore di Los Angeles ha emesso accusa formale nei confronti di Jello Biafra, cantante ed autore dei testi del gruppo Dead Kennedys, e delle altre quattro persone sopra citate, per aver fatto "commercio di materiale osceno a minorenni", violando così l'articolo 313.3 del codice penale dello stato della California. L'accusa è determinata dall'inclusione di un manifesto ritenuto "osceno" nel disco dei Dead Kennedys "Frankenchrist". La pena prevista per una simile trasgressione è relativamente mite, e comporta il pagamento di una multa di 2000 dollari o, in alternativa, la reclusione a un anno, secondo le leggi attualmente in vigore in California. Perché dunque preoccuparsi per un episodio incidentale? Perché questo è il primo caso del genere intentato negli Stati Uniti contro un disco: l'eventuale verdetto negativo costituirebbe un precedente legale pericoloso per migliaia di altri musicisti, artisti, scrittori, film-maker e performer.

Sceriffo porcellone

Il 20 aprile 1987, Laura Ragsdale, studentessa diciottenne del Gulf Community College di Bay County e commessa del negozio di dischi Starship della stessa città, è stata arrestata dallo sceriffo Lavelle Pitts per aver venduto a un ragazzino di quattordici anni un disco del gruppo rap 2-Live Crew, più formalmente "per vendita di materiale osceno a minorenni". L'album in questione si intitola "2-Live Crew is what we are", ed è stato a lungo ai primi posti delle classifiche di vendita negli Stati Uniti. È lo stesso sceriffo Pitts a dare le spiegazioni: "...I genitori si sono rivolti a me un paio di giorni prima perché seriamente preoccupati che il loro figliolo stesse ascoltando un disco così osceno e volgare...". Laura Ragsdale è stata rimessa in libertà due mesi dopo l'arresto, dopo che il processo a suo carico l'ha assolta poiché, secondo il procuratore generale della Florida Jim Appelman "il fatto non costituisce reato". Nel frattempo, lo sceriffo Pitts è al centro di indagini che riguardano cinque denunce a suo carico presentate da altrettante impiegate presso gli uffici di polizia della sua città per "molestie e proposte sconce"...
Questi sono soltanto due esempi...

L'imperatore Reagan

"...Sono l'imperatore Ronald Reagan, rinato con brame fasciste / Nonostante questo mi avete eletto presidente / I diritti umani spariranno presto / Oggi, sono io il vostro padrone / Oggi, io comando tutti voi / Dovrete pregare tutti nelle scuole / Mi accerterò che lo facciano anche i cattolici / California über alles / Über alles California / Il Ku Klux Klan vi controllerà costantemente / Arriverete a pensare che sia una cosa normale / Picchieranno i negri che si battono per la parità razziale / Fino a quando non ne potranno più / Voi chiudete gli occhi, pensate che una cosa simile non possa accadere qui / Alexander Haig è vicino / Non ci sarà un altro Vietnam, pensate voi / Arruolatevi o la pagherete cara / California über alles / Über alles California / Benvenuti nel 1984 / Siete pronti per la terza guerra mondiale? / Potrete conoscere anche voi la polizia segreta / Vi costringeranno a partire per il fronte e getteranno in carcere la vostra famiglia / Andrete rassegnati al campo di addestramento militare / Vi spareranno addosso / Faranno di voi dei veri uomini / Non preoccupatevi, è per una buona causa: ingrasserete gli artigli delle multinazionali / Rendendo più ricco il presidente Reagan e tutti i suoi amici..." (da "We've got a bigger problem now").

I Dead Kennedys sono per loro stessa definizione un gruppo musicale politico: per otto anni hanno costruito una cronaca disincantata dei nostri tempi attraverso le loro canzoni. I testi di "California über alles" e "Holiday in Cambodia", ad esempio, costituiscono una specie di rock-giornalismo: i fatti così come sono, senza alcun commento. Non trovando alcuna alternativa valida ai limiti imposti dall'industria discografica americana, il gruppo ha fondato una propria etichetta, la Alternative Tentacles, che ha pubblicato fino ad oggi oltre cinquanta dischi di artisti underground provenienti da diversi paesi. I concerti dei Dead Kennedys sono frequentemente oggetto di repressione ed ostilità da parte della polizia locale. Durante un recente concerto tenuto nella zona di Los Angeles, la polizia ha usato elicotteri e gas lacrimogeni per interrompere lo spettacolo, e la gente è stata costretta a sfollare attraverso due file di poliziotti armati di manganello. In quella occasione sono stati visti dei poliziotti aggirarsi nella zona circostante ed infrangere coi manganelli i parabrezza delle auto in sosta e le vetrine di alcuni negozi. D. H. Peligro batterista del gruppo, dopo gli incidenti è stato sottoposto a cure mediche per la sospetta frattura della spalla.

Satira tagliente

I Dead Kennedys sono nel mirino della destra religiosa ancora da prima della pubblicazione del loro album d'esordio "Fresh fruit for rotten vegetables" del 1980. Eppure, nessuno solleva delle obiezioni se un numero sempre maggiore di film commerciali e di canzoni è orientato verso un genere nazionalista e Rambo-fantastico al solo scopo di rendere la guerra un fatto attraente agli occhi dei ragazzi in età di leva...
La prima causa ufficiale che li riguarda risale all'autunno del 1981: il gestore di un piccolo negozio di dischi editi da etichette indipendenti a Ship Bottom, nel New Jersey, viene trascinato in aula e sottoposto a processo per "oscenità" per aver esposto in vetrina il secondo album dei Dead Kennedys "In God we trust, Inc.", nel quale viene fatta della satira tagliente sulla politica dei movimenti religiosi di destra. L'autorità locale sentenziò che i testi e la copertina del disco, che raffigura un crocefisso fatto di dollari, "costituiscono blasfemia". Sebbene l'accusa sia caduta dopo essere ricorsi in appello, il negozio è stato sul punto di chiudere a causa delle ingenti spese sostenute per il processo.
Nello stesso anno Jello Biafra e compagni sono stati accusati di "violenza esplicita" dalla rivista del PMRC Rock Music Report per il testo della loro canzone "Moral Majority": "...Cercate in tutti i modi di ucciderci, ma riusciremo a sopravvivere / Dio dev'essere morto se siete vivi voi / Dite: "Dio ti ama, venite a comperare la buona novella" / E voi comperate il presidente e le piscine / Dio dev'essere morto se siete vivi voi / Truffatori da circo e conigliette del Sud / Sfruttano le vostre emozioni per rubarvi i soldi / È il nuovo medioevo, con le bibbie fasciste e nostalgia scadente per la caccia alle streghe / Ayatollah con la pancia piena e le cravatte di lusso / Bruciano i libri, così possono darvi da mangiare le loro menzogne / Si masturbano con la bandiera e la bibbia / Dio dev'essere morto se siete vivi voi!".

Arte o pornografia?

"Frankenchrist", quarto album dei Dead Kennedys, è stato pubblicato nell'autunno del 1985 e contiene "Stars and stripes of corruption", "Goons of Hazzard" ed altre affilate osservazioni sull'attuale clima di intolleranza. All'album è accluso un manifesto che riproduce "Landscape Number 20 - Where are we coming from?" di H. R. Giger, un famoso e stimato surrealista svizzero contemporaneo, le cui opere sono state esposte in numerose e prestigiose gallerie d'arte in tutto il mondo. "Landscape Number 20" appartiene ad una collezione privata parigina, ed è stato sul numero del mese di aprile 1980 di Penthouse, che ospitava una retrospettiva delle opere di H. R. Giger, che l'attenzione di Jello Biafra si è soffermata. La ripetizione e la spersonalizzazione delle immagini come metafora appropriata dello "spettacolo della cultura da consumare" si adattava alla perfezione al tema generale di "Frankenchrist", il conformismo imbecille, così che l'Alternative Tentacles chiese ed ottenne da H. R. Giger in persona il permesso per riprodurre l'opera ed utilizzarla come parte integrante del messaggio del disco.
Poco prima di natale, una ragazza di San Fernando Valley in California acquistò il disco come regalo per il fratello minore in un negozio della catena Wherehouse situato nella Northridge Fashion Mall. Non appena la madre vide il manifesto si rivolse per iscritto all'Ufficio del procuratore generale: "...Sulla copertina c'è scritto che questa è arte" - protestò "ma io la chiamerei pornografia!". La lettera giunse presto anche all'Ufficio del procuratore generale di Los Angeles ed il 15 aprile 1986 nove poliziotti, tre di Los Angeles e sei di San Francisco, fecero irruzione nella sede dell'Alternative Tentacles e nell'appartamento di Jello Biafra: i poliziotti entrarono in casa sfasciando le finestre. Dissero di aver prima bussato, e che Biafra forse non li aveva sentiti...
Il 2 giugno successivo vennero formulate ufficialmente le accuse nei confronti di Jello Biafra e Michael Bonnano, responsabili dell'Alternative Tentacles, di Mordam Records e Greenworld, fornitori del negozio, e del titolare dello stabilimento dove era stato stampato il disco. Il direttore del negozio non venne coinvolto nel procedimento perché la catena Wherehouse si impegnò, per autocensura, a ritirare "Frankenchrist" dalla vendita. Il procuratore di Los Angeles James K. Hahn, intervistato in quell'occasione, ha affermato che: "...È stato il massimo dell'irresponsabilità utilizzare un'immagine simile per un disco che può essere venduto anche a dei minorenni..." ed ha incaricato il suo sostituto Michael Guarino di occuparsi personalmente del caso. Di fronte alle telecamere del telegiornale, questi ha testualmente affermato: "...(La condanna penale) è l'unico modo efficace per far giungere il messaggio a coloro che intendano arricchirsi con la pornografia. Non ci volteremo dall'altra parte, e combatteremo per la condanna...".
Carol Sabel, avvocato dell'ACLU (American civil Liberties Union) incaricata della difesa, ha replicato: "...Il manifesto parla da solo: si tratta di un' opera d'arte e non credo che la legge americana intenda iniziare la persecuzione delle opere d'arte universalmente riconosciute e regolarmente esposte...".
Barry Lynn, consulente legale dell'ACLU, continua: "…Il manifesto in questione, così come l'arte musicale e visuale dei Dead Kennedys, costituisce una satira del conformismo della società americana. Questo è essenzialmente un discorso politico. E questa è la prova che la satira dei Dead Kennedys funziona, perché ha dato così tanto fastidio all'autorità da indurla a intimidire la stampa richiamando i critici alla sottomissione e definendo "osceno" il gruppo...". Nell'ottobre dello stesso anno, infine, venne fatta al gruppo un'ulteriore comunicazione di reato: quattro Shriners di Detroit, Michigan, richiedevano un risarcimento di 45 milioni di dollari perché ritratti nella foto di copertina di "Frankenchrist" senza consenso. La foto era stata pubblicata nel numero speciale del bicentenario del settimanale Newsweek, ed utilizzata in copertina del disco con l'autorizzazione scritta del direttore della rivista.

Tutta colpa del rock

Se si trattasse di incidenti isolati non ci si dovrebbe preoccupare poi tanto, ma è l'intero mondo del rock, da Madonna a John Denver, che viene messo sotto accusa. Il rock ha sempre avuto i suoi detrattori ma, come si può facilmente vedere dai giornali e dalla televisione, la musica sopravvive. Ciò che in realtà dimostrano i numerosi tentativi di mettere in silenzio la musica, è che la morale comune si evolve con l'andar dei tempi e che i demoni di ieri regolarmente divengono i beniamini del pubblico di oggi. Negli anni Cinquanta l'America del dopo-segregazionismo viveva tensioni razziali incandescenti. L'evidente debito del rock nei confronti della black music, ed il fatto che esso conquistasse un sempre crescente pubblico giovanile bianco hanno reso sospetta questa cultura alla mente di molti. Peter Potter, conduttore del programma televisivo Juke Box Jury a Hollywood, faceva proprio sul serio quando dichiarò: "...Tutti i dischi di rhythm'n'blues sono osceni e dissoluti, sporchi e degradanti per i giovani come la droga...". Little Richard si ritrovò con i suoi primi successi tenuti fuori dalle classifiche in favore di versioni "addomesticate" delle proprie canzoni interpretate da cantanti bianchi come Pat Boone. Un grosso colpo per la carriera di Elvis "The pelvis" Presley avvenne quando il suo bacino fu giudicato troppo audace per poter apparire in televisione all'Ed Sullivan Show, nel 1957. Persino Cole Porter venne messo sotto accusa: la rivista Billboard definì "di pessimo gusto" le sue canzoni "Let's do it" e "All of you".
Nei primi anni Sessanta la FCC (Federal Communication Commission, organismo dell'FBI) commissionò uno studio per stabilire se il testo della canzone "Louie, Louie" era "osceno" oppure no. Dopo aver speso i soldi dei contribuenti in una serie di test durata un mese, suonando il disco avanti e indietro, a 78, 45 e 33 giri, si proclamò che "...la canzone risulta incomprensibile a qualsiasi velocità...". I Kingsmen vendettero allora otto milioni di copie di quel disco. "Louie, Louie" è adesso l'inno nazionale dello stato di Washington. Lo stesso destino lo ha avuto la canzone "Hang on Sloopy", divenuta inno nazionale dello stato dell'Ohio qualche anno fa, con 77 voti a favore e 13 contrari.

48% cristiani rinati

Kimmy Dye, "cristiana rinata" diciottenne e sostenitrice accanita del presidente Reagan, dichiara di aver preso la decisione di dedicare la sua vita a dio all'età di cinque anni. I suoi genitori sono pure "cristiani rinati": secondo una recente statistica il 48% della popolazione degli stati del Sud si dichiara tale.
A tredici anni, Kimmy e la sua migliore amica Nina provarono la massima esperienza pentecostale: vennero "rapite nello spirito", una specie di trance semicosciente che può durare anche un'ora. "...È difficile da spiegare" - dice Nina, che condivide il desiderio esuberante di Kimmy di raccontare le sue esperienze spirituali - "Ero in chiesa, stavo pregando, ero completamente concentrata su dio. Sentivo che dio era lì, e improvvisamente è entrato in me...". "...È cominciato dai piedi, una specie di formicolio, e sentivo che piano piano veniva su per le gambe, fino a prendermi tutta..." - continua Kimmy - "...Io ho detto a dio: eccomi, fai di me quello che vuoi, parla attraverso di me. E io stavo parlando, non capivo quello che stavo dicendo, ma sapevo che non stavo parlando in inglese...". Da allora, Kimmy e Nina hanno parlato in diverse lingue molte volte, sebbene non siano state più "rapite nello spirito". Alle ragazze non piacciono troppo i politici evangelisti: preferiscono il presidente Reagan "… perché ha ridato orgoglio e senso della patria agli Stati Uniti...", ma si dichiarano favorevoli al disarmo. È Kimmy a parlare: "...Credo si facciano troppe pressioni sulla difesa. Sarà forse perché sono cristiana, ma non mi preoccupano molto perché, comunque vada, so che sono destinata al paradiso...".
Le sue opinioni in campo morale sono molto più conservatrici: è del tutto contraria all'aborto ed ai rapporti prematrimoniali. Inoltre, Kimmy non va al cinema, né ascolta la musica pop. La primavera scorsa, assieme ad altri 35 giovani, Kimmy ed il pastore della chiesa della sua città, Richland in Virginia, hanno organizzato il rogo di libri e dischi. Kimmy ricorda di aver bruciato i dischi di David Bowie: "… L'omosessualità è disgustosa. Nella bibbia è scritto che dio può perdonare persino l'adulterio e altri peccati gravi, ma l'omosessualità è una colpa imperdonabile... ". Il fanatismo e l'intolleranza delle sue opinioni si mischiano all'esuberanza innocente propria della sua età: Kimmy parla dei suoi amori, Gesù, lo spirito santo, come migliaia di altre ragazze della sua età parlano di Simon LeBon o di John Taylor dei Duran Duran...

Darwin e le scimmie

Una delle imprese più eclatanti di Kimmy risale a qualche anno fa, quattro per la precisione: è riuscita a far licenziare il suo insegnante di scienze e biologia perché in classe aveva parlato della teoria dell'evoluzione secondo Charles Darwin. "...Ho dovuto portare la bibbia in classe e sbattergliela in faccia: voleva davvero far credere a me e alle mie compagne che discendiamo dalle scimmie?".
Kimmy, Nina e il pastore sono riusciti a far togliere dalle biblioteche scolastiche della loro città moltissimi testi ritenuti "eretici".
La PAW (People for the American Way) è un'associazione di orientamento "liberal" che promuove incontri e studi sul problema della censura e della libertà di pensiero. In un rapporto dello scorso anno, riferito al 1986, la PAW dichiara che: "...ci sono stati 153 casi di richieste di censura in biblioteche scolastiche. Nel 37% di questi casi dei libri sono stati esclusi dalla distribuzione, mutilati dei testi o ne è stato ristretto l'accesso agli studenti. Nel 33% dei casi le richieste di censura sono state respinte. Il rimanente 30% dei casi è tuttora in fase di discussione...". Nel rapporto si può leggere inoltre che la CEE (Citizens for Excellence in Education, associazione ultraconservatrice affiliata alla National Association of Christian Educators) è stata la promotrice di 22 richieste di censura.
Già nel 1983 l'associazione COBS (Citizens Organized for Better Schools) a Church Hill nel Tennessee, presentò una serie di richieste all'amministrazione scolastica locale. Oltre all'imposizione di una rigida regolamentazione del vestiario degli studenti, venivano richieste delle specifiche pause di meditazione e preghiera, oltre che l'imposizione del canto dell'inno nazionale all'inizio delle lezioni. Inoltre, la teoria dell'evoluzione doveva essere esclusa dai programmi d'insegnamento. Le autorità scolastiche non diedero peso alle richieste della COBS però, forse per pura coincidenza, vennero sospese immediatamente le lezioni di educazione sessuale. Robert Mozert della COBS iniziò allora un'azione legale: alle richieste già inoltrate venne più specificatamente pretesa l'esclusione di alcuni testi dalle biblioteche scolastiche , tra i quali il "Diario di Anna Frank", il "Macbeth" di Shakespeare e la raccolta delle fiabe di Hans Christian Andersen.
Al processo il texano Mel Gabler dichiarò che "...Questi e molti altri libri insegnano subdolamente ai bambini la filosofia umanistica...". Vicky Frost, portavoce della COBS, dichiarò alla corte che "...Libri come "Il mago di Oz" mettono in luce positiva le streghe..." e che "...il venire a conoscenza di altre religioni attraverso la lettura può produrre delle modifiche indesiderate al modo di pensare dei bambini, e può confonderli...". La signora Frost inoltre temeva che alcuni libri potessero influenzare negativamente sua figlia e farla divenire una femminista "...Perché dio ha disposto che le donne siano sottomesse agli uomini...". La COBS vinse: il 24 ottobre 1986 il giudice Thomas Hull sentenziò che i bambini fondamentalisti di tutte le scuole della contea venissero dispensati dalle lezioni di lettura. Le famiglie non fondamentaliste, sette in tutto, vennero caricate delle spese di trasporto ed insegnamento sostitutivo per un totale di oltre 50.000 dollari.
Nella sentenza si può leggere tra l'altro: "...La corte ritiene che, dopo aver letto tali libri, un giovane possa fare proprie le opinioni femministe, umaniste, pacifiste, anti-cristiane, vegetariane e propugnare la costituzione di "una nazione che comprenda tutti i paesi del mondo...". È comunque da ricordare che fino al 1967 era in vigore nel Tennessee una legge secondo la quale era illegale l'insegnamento nelle scuole di "...qualsiasi teoria contraria agli scritti sulla creazione divina contenuti nella bibbia...". Ricorse in appello, le sette famiglie non fondamentaliste hanno recentemente ottenuto lo sgravio delle spese e il reinserimento dei libri banditi dalle biblioteche scolastiche, dietro interessamento diretto del PAW.
Mel Gabner e sua moglie Norma sono ben conosciuti nelle aule di giustizia e nelle librerie, biblioteche e scuole americane perché hanno fondato un'associazione che è riuscita a influenzare non poco l'editoria scolastica del Texas e, conseguentemente, degli Stati Uniti. Sfruttando una rete capillare di contatti, i Gabner riescono a distribuire virtualmente in ogni chiesa, biblioteca, sede di associazione da una costa all'altra i loro opuscoli. Sono parole di Mel Gabner: "...Quando uno studente legge in un testo di matematica che non esistono valori assoluti, improvvisamente ogni buona cosa che gli è stata insegnata fino a quel momento viene a crollare. E da lì al delitto e alla droga il passo è breve...".
Il consiglio scolastico di Carlsbad, nel New Mexico, ha bandito da tutte le scuole della città il vocabolario Merriam-Webster "...perché contiene le parole più oscene che si possano immaginare...".

Galeotto fu quel seno

Il 4 marzo 1987, 45 libri sono stati banditi dalle biblioteche scolastiche dell'intero stato dell'Alabama per effetto delle sentenze del giudice W. Brevard Hand poiché "...in essi si espongono le teorie dell' umanesimo, un sistema religioso privo di dio nel quale l'uomo deve rendere conto solamente a se stesso...". Il processo era stato aperto dalle denunce fatte da Robert Skolrood, noto avvocato conservatore nonché collaboratore diretto del predicatore evangelista televisivo Pat Robertson. "...Quei testi" - affermò Skolrood al processo - "sono la dimostrazione pratica del vero volto dell'umanesimo: un lupo affamato travestito da pecora che si aggira in cerca di preda lungo i corridoi delle nostre scuole pubbliche, devastando impunito la qualità e la reputazione del nostro sistema scolastico...". Il 23 agosto 1987, dopo l'intervento del PAW, si è ottenuto l'annullamento della sentenza.
Il reverendo Joseph Chambers, pastore della Paw Creek Church of God in una cittadina del North Carolina, iniziò una massiccia campagna censoria tre anni fa, dopo aver visto una foto di Annie Leibowitz in un vecchio numero della rivista Life: "...C'era un'attrice a seno nudo (Debra Winger, nel numero di Life dell'ottobre 1983, ndt) e, non appena ho visto quella foto, mi sono reso conto che la pornografia dai sotterranei e dai vicoli oscuri di periferia si era spostata nelle strade principali dell'America. È lì che è iniziata la mia odissea...".
Il reverendo Chambers si rivolse a Sam Currin, incaricato dell'amministrazione Reagan per la procura dell'Eastern District del North Carolina ed al suo vice, Robert Showers. L'interessamento diretto dei due uomini politici ha portato alla modifica delle norme che concernano la "diffusione di materiale osceno" nello stato del North Carolina e, di fatto, a tutte una serie di censure e restrizioni. Oltre ad una censura generale dei programmi scolastici di biologia, storia e scienze naturali, all'università sono stati cancellati gli insegnamenti di storia del cinema e, alla facoltà di legge, dei seminari sulla storia dell'oscenità. Fellini e Bertolucci sono scomparsi dagli archivi cinematografici statali e gli insegnanti di storia dell'arte che non si attengono alle disposizioni (è vietatala proiezione di filmati e diapositive in classe, ndt) rischiano la reclusione fino a tre anni oltre al pagamento di 10.000 dollari di multa. Thomas Tedford, professore di scienze della comunicazione all'UNC (University of North Carolina), ha dichiarato: "...Questa legge è il primo passo per imporre uno stato di polizia moralista e khomeinista negli Stati Uniti...". Adesso è reato "...consentire la visione ai minorenni, anche in case private, delle parti genitali umane scoperte, o insufficientemente coperte, dell'area pubica o delle natiche, o dei capezzoli o di qualsiasi altra parte della mammella femminile, o parti genitali umane maschili in stato di eccitazione anche se coperte...".
Per questo motivo sono stati ritirati dagli archivi cinematografici e persino dai negozi di videocassette film come "Passaggio in India", "Solash", "Animal house" ed "Arancia meccanica".
È peraltro interessante notare che film come "Rambo" e "Rambo II" e "The Texas chainsaw massacre" (Non aprite quella porta) sono perfettamente legali...
Ci sono stati inoltre interventi censori nei confronti di libri di Kurt Vonnegut, John Gardner, Sylvia Plath, Ken Kesey (Qualcuno volò sul nido del cuculo), Joseph Keller, Allen Ginsberg, Lawrence Ferlinghetti (Coney Island of the Mind) e J. D. Salinger.
È inoltre impossibile trovare nelle edicole dell'intero stato riviste di fotografia come American Photography e Popular Photography, se non addirittura di nuoto Sport Illustrated.
Ad Omaha, nel Nebraska, il reverendo Lars Wessberg, preside della Omaha Christian School, ha organizzato il rogo del National Geographic e dei fumetti di Daffy Duck perché "...si tratta di pubblicazioni che possono contaminare la vita cristiana...".
E dall'intolleranza religiosa a quella politica il passo è breve...
L'associazione studentesca estremista AIA (Accuracy in Academia, collegata all'AIM, Accuracy in Media, che si occupa di radio, televisione e giornali) è "...sorta per combattere" - secondo uno dei suoi esponenti, Malcolm Lawrence - "l'informazione scolastica scorretta, che possa portare a conclusioni sgradite dal punto di vista del patrimonio o della sicurezza nazionale...". L'AIA è riuscita a far sospendere molti insegnanti. Un caso eclatante è stato quello di Mark Reader, professore di scienze politiche all'università statale dell'Arizona, licenziato "...per aver fatto propaganda antinucleare..." e quello di Cynthia McClintock, docente alla George Washington University, attualmente trascinata in un processo per attività sovversiva dopo aver organizzato la proiezione di un film contrario all'appoggio statunitense dei contras in Nicaragua.

I Beatles, Satana e Marx

Proprio come succede oggi, molti dei primi oppositori del rock lo combatterono furiosamente sul terreno religioso. Il reverendo Billy James Hargis di Tulsa, Oklahoma, ad esempio, propugnò negli anni Sessanta la messa al rogo dei dischi dei Beatles, ritenendoli il prodotto di un complotto satanista e comunista. La sua credibilità comunque subì un calo considerevole, dopo che si scoprì uno scandalo che lo coinvolgeva in pratiche sessuali violente nei confronti di alcuni studenti della sua università privata.
Nel 1970 Spiro Agnew si mise alla testa di una crociata contro i cantautori, accusati di lavaggio del cervello della gioventù americana con quella che egli definì "propaganda manifesta della cultura della droga". Fu così che il FCC emanò delle direttive atte a "definire i testi delle canzoni che parlano di droga".
Le stazioni radio d'America iniziarono così a censurare artisti e canzoni per timore di trasgredire queste regole nuove ed imprecise. Un'emittente giunse a censurare tutte le canzoni di Bob Dylan con la motivazione che era impossibile interpretare le sue liriche, e di conseguenza non si poteva stabilire con certezza quale canzone censurare. L'ex governatore della California Mike Curb si era fatto un nome come compositore di musiche per film ispirati alle motociclette e all'LSD come "The wild angels" e "Mondo Hollywood": nel 1970, come presidente della MGM Records egli si prefisse di eliminare dal panorama musicale qualsiasi musicista in odore di droga. Questo gli permise di rendere la vita difficile o addirittura di rovinare moltissimi artisti, tra cui Frank Zappa and the Mothers of Invention, i Velvet Underground, i Seeds. Eric Burdon degli Animals, desideroso di rompere il contratto con quell'etichetta discografica sempre più bigotta, iniziò a concedere interviste dettagliate sulle sue abitudini intime: Curb era però troppo occupato ad ammirare le vendite in continua ascesa dei dischi degli Animals per accorgersi delle sue dichiarazioni... Dopo aver supervisionato la produzione di un album di inediti psichedelici dei Grateful Dead, Curb organizzò le celebrazioni per l'elezione presidenziale di Richard Nixon e venne eletto governatore della California dopo una campagna elettorale in cui si oppose all'integrazione razziale nelle scuole.
L'MGM non fu comunque l'unica etichetta discografica ad essere intimidita dagli attacchi moralisti imponendo l'autocensura ai propri artisti. Beatles, Rolling Stones, Jimi Hendrix, Van Morrison, Blind Faith, Grand Funk Railroad, Sex Pistols: sono, questi, solo alcuni tra i cantanti che furono costretti a modificare musiche e testi sotto pressione della propria etichetta discografica. Recentemente i Black Flag hanno subito il blocco di un loro disco già in fase avanzata di lavorazione, dopo che Al Bergamo, dirigente dell'MCA/Unicorn, etichetta con la quale avevano appena firmato un contratto, aveva dichiarato: "...Come genitore, io penso che questo disco sia contro la famiglia...". L'MCA all'inizio parve non concordare con l'opinione del proprio dirigente, secondo il quale "...L'MCA è una ditta conservatrice...", e Bergamo venne licenziato. I Black Flag, comunque, vennero rispediti a casa: il gruppo continua ancora a registrare per la propria piccola etichetta, la SST Records.

No entry

La CBS, etichetta discografica che negli anni Sessanta adottava slogan pubblicitari del tipo "Nessuno potrà mai imprigionare la nostra musica" e "I rivoluzionari sono su etichetta CBS", è recentemente intervenuta bloccando la pubblicazione di una canzone e togliendo alcune parole da un'altra dei Beastie Boys, od ha sciolto il contratto con gli Slayer per sospette allusioni all'occultismo. La libertà per il pubblico americano di venire a conoscenza di un più ampio panorama musicale è inoltre messa in pericolo dal DCI (U.S. Department of Customs and Immigration) che pone sempre crescenti difficoltà per il rilascio del visto d'ingresso H1 ai gruppi musicali ed agli artisti stranieri che intendono esibirsi negli Stati Uniti. Gli italiani Cheetah Chrome Motherfuckers, gli olandesi BGK, i polacchi Dezerter e perfino gruppi come gli inglesi Chris and Cosey, Big Audio Dynamite, U.K. Subs e Pet Shop Boys hanno incontrato numerosi ostacoli a causa di questa regolamentazione. Gli artisti devono provare "solidità economica" e fornire reali garanzie contrattuali per ciascuno dei locali nei quali gli spettacoli vengono organizzati. Inoltre, è necessario dimostrare "talento e riconosciuta notorietà" presentando una raccolta di recensioni e di articoli che li riguardano, come prova della loro fama nel proprio paese e negli Stati Uniti. Queste norme tolgono di fatto agli artisti poco conosciuti qualsiasi possibilità di fare degli spettacoli negli Stati Uniti. A queste si aggiungono ben altre difficoltà.
La poetessa e fotografa Margaret Randall, autrice di numerosi libri e reportage, tra cui alcuni sulla condizione femminile a Cuba e sulla politica del Nicaragua, è minacciata di deportazione secondo la legge McCarran-Walker, promulgata nel 1954, vale a dire nell'era di McCarthy, per essere "ideologicamente sgradita all'autorità". Nata nel New Mexico ed insegnante alla locale università statale, la Randall nel 1967 sposò un messicano e si trasferì in Messico, dove continuò il suo lavoro di scrittrice. Nel 1984 si risposò, stavolta con un cittadino americano. Le viene negato il permesso di residenza negli Stati uniti "a causa dei suoi scritti ed ideologia", per stessa ammissione dell'Immigration and Naturalization Service. Margaret Randall è impegnata in un'azione legale in questo senso che sinora le è costata oltre 86.000 dollari di spese processuali.
La scrittrice e giornalista colombiana Patricia Lara, è stata recentemente arrestata, trattenuta in carcere per cinque giorni ed infine espulsa dagli Stati Uniti non appena giunta a New York per ritirare un premio alla Columbia University. Nel 1983 l'italiano Nino Pasti, generale e comandante delle forze NATO in pensione, è stato espulso per aver partecipato a Boston ad una marcia pacifista contro la presenza dei missili americani Pershing II in Europa.
Tra gli "indesiderati", ai quali è negato l'accesso al territorio degli Stati Uniti, figurano tra gli altri i premi Nobel Gabriel Garcia Marquez e Carlos Fuente, e addirittura Hortensia Allende, vedova del presidente cileno Salvator Allende, assassinato durante un colpo di stato militare spalleggiato dal governo americano. Nella lista nera c'erano anche i nomi di Pablo Neruda, Graham Greene e Yves Montand.
Per decidere sul rilascio del visto d'ingresso negli Stati Uniti, viene fornita ai consolati americani una lista ottenuta tramite un sistema informativo computerizzato denominato AVLS (Automated Visa Lookout System), un archivio contenente oltre due milioni di "indesiderabili", dei quali oltre 50.000 "per motivi politici". Si può essere inclusi nella lista per aver manifestato il proprio dissenso alla politica americana o, come nel caso Gabriel Garcia Marquez, per essere "indesiderato per questioni di principio e dignità personale...".

Quattro donne

Il PMRC (Partental Music Resource Center) si è dimostrato essere oggi la forza più potente che minaccia la libertà di espressione della musica rock. Esso conta nelle sue file nove senatori, sei parlamentari del Congresso, un membro del consiglio di stato e parecchi pezzi grossi ed industriali di Washington: questa associazione di destra si è prefissa l'obiettivo di "dare una ripulita alla musica rock". Il PMRC è stato fondato da quattro donne: Susan Baker, Tipper Gore, Pam Howar e Sally Nevius.
Susan Baker è sposata con James A. Baker, ex capo del personale della Casa Bianca ed attuale segretario al tesoro nell'amministrazione Reagan. Come "cristiana rinata" organizza regolarmente incontri di preghiera per le famiglie potenti della capitale. Una volta ha dichiarato al New York Times: "...In verità, dio mi ha chiamata per essere il suo strumento...". Prima di interessarsi di musica si dedicava agli affamati e agli sfrattati, a patto che fossero in linea con l'ideologia del suo partito...
Tipper Gore è moglie del senatore Albert Gore jr. del Tennessee, che è stato in corsa per le presidenziali, e come la signora Baker conosce a memoria i testi di dozzine di canzoni da lei ritenute "immorali". Intervistata dalla rivista musicale Rolling Stone, ha tra l'altro dichiarato: "...Un adulto o un ragazzo maggiorenne possono guardare i videoclip e magari trovarci dell'humor, ma un ragazzino no, non è ancora anestetizzato!". Gli elettori del senatore Gore di Nashville senza dubbio apprezzeranno il fatto che il PMRC non abbia incluso la musica country & western nelle sue indagini per l'integrità morale.
Nessun artista dovrebbe mai essere sottoposto a censura, ma è piuttosto strano che quelli del PMRC non si sentano degli ipocriti nel condannare grande parte del rock senza avere nulla da ridire sulla glorificazione delle armi, sull'apologia di abuso di alcool e droga, sul maltrattamento alle donne presente in altre forme musicali..
La signora Pam Howar ha dichiarato in un'intervista: "...Non mi piace rivelare la mia età, però devo ammettere che provo molta nostalgia per le vecchie canzoni. Che bei tempi erano quelli! "Shimmy Shimmy Ko Ko Bop" significava davvero qualcosa per me, come pure "Tutti frutti / A wop bop a loom op a lop bam boom"...". Forse la signora Howar dimenticava che Little Richard, autore di "Tutti frutti", era ai suoi tempi sulla lista nera!
Le origini del PMRC sono un po' distorte, ma il reverendo Jeff Ling afferma che è stato dopo che Sally Nevius aveva assistito ad uno dei suoi slides-shows sul sesso e la violenza nel rock, che lei e le altre donne hanno iniziato ad organizzarsi sul serio. Ling, pastore alla New Covenant Felloship di Manassas, Virginia, ha organizzato e presentato i suoi slides-shows per oltre cinque anni. Egli firma grande parte degli scritti del PMRC, e dirige il diffusissimo Rock Music Report. Susan Baker afferma: "...È una risorsa indispensabile, non potremmo far niente senza di lui...". Il reverendo Ling, che in un intervista ha detto di sé: "...Io sono per la religione ciò che un giocatore libero è per il footballl...", si firma di solito Mr. Ling nelle pubblicazioni dell'associazione, perché crede che "...questo impedisce al PMRC di venire considerato come un gruppo di fanatici religiosi. Se, come uomo di chiesa, avessi detto che Dio era contro queste canzoni, nessuno certamente mi avrebbe dato ascolto...".
Il PMRC ha iniziato la sua attività grazie ad una donazione di 5.000 dollari da parte della Love Foundation, fondata da Mike Love dei Beach Boys. La sede dell'associazione è stata gentilmente donata da Joseph Coors, presidente della Adolph Coors Company, colosso della birra nonché capo di una famiglia bene in vista negli ambienti conservatori. Coors è uomo di beneficenza: coinvolto nello scandalo Irangate/Contras ha testimoniato in tribunale che la sua società ha versato 60.000 dollari ad Oliver North. Il primo bollettino diffuso dal PMRC porta la data del 13 maggio 1985; in esso è contenuta tra l'altro la seguente dichiarazione (o piuttosto, minaccia): "...Il nostro obiettivo principale è incoraggiare e convincere i musicisti rock a divenire più responsabili e a darsi una bella ripulita!".
Hanno finanziato il PMRC la Occidental Corporation, la7-Up Bottling Company, la Marriott Corporation, Merryll Lynch e l'American airlines.

45 giri all'incontrario

Di lì a poco iniziarono regolarmente le pubblicazioni di Rock Music Report, la rivista del reverendo Ling. Nel primo numero si poteva leggere tra l'altro: "...Ci sono cinque argomenti dei quali da sempre il rock si occupa di preferenza: la ribellione, l'offesa al patrimonio, la promiscuità e la perversione sessuale, la violenza e il nichilismo, l'occulto...". Nonostante ammetta che l'influenza che la musica rock può avere nei confronti del pubblico giovanile è tutt'altro che provata, Rock Music Reporter non esita a condannarla senza possibilità di appello.
Il primo colpo messo a segno dall'associazione fu quando la moglie di Edwards Fritts, presidente della NBA (National Association of Broadcasters, che controlla le trasmissioni in modulazione di frequenza) assisté ad uno slide-show del reverendo Ling e convinse il marito ad incontrarsi con le donne del PMRC. Fritts inviò una richiesta ufficiale a 45 compagnie ed etichette discografiche, produttrici del 90% della musica incisa negli Stati Uniti, richiedendo la spedizione, assieme ai dischi anche dei relativi testi, a tutte le emittenti radiofoniche, così che i direttori dei programmi musicali avessero l'opportunità di supervisionare il contenuto delle canzoni e bloccare la trasmissione di quelle ritenute offensive.
Venne quindi spedita una comunicazione ufficiale a 4.500 emittenti radiofoniche, nel quale si poteva leggere: "...La questione (della censura) è stata sollevata a livello nazionale da un'associazione di Washington formata da genitori che occupano una posizione sociale importante. Nel caso l'industria discografica non intenda assumersi le responsabilità che le competono, il PMRC è fermamente disposto ed è in grado di proporre all'autorità una regolamentazione giuridica in grado di costringere l'industria a farsi carico della questione...".
Il PMRC quindi partì all'attacco delle etichette discografiche: in una lettera spedita a Stanley Gortikov, presidente della RIAA (Recording Industry Association of America), venivano da subito formulate alcune richieste precise, tra cui "...la marchiatura esplicita e differenziata posta bene in evidenza sulle copertine dei dischi: una X per quelli colpevoli di trattare argomenti come l'empietà, il suicidio e riferimenti espliciti a temi di carattere sessuale, inclusa la fornicazione, il sado-masochismo, l'incesto, la bestialità e la necrofilia; una Y per quelli che esaltano la violenza; una D o una A per i dischi che contengono testi in cui si parla di droghe o alcool; una O per quelli che contengono riferimenti a temi occulti...".
Nella stessa lettera, il PMRC diffida i musicisti dall'utilizzare tecniche di mascheramento, registrazioni all'indietro e messaggi subliminali. Tutto questo potrà sembrare ridicolo, e infatti la gente reagì con la derisione alla notizia che il reverendo Jim Brown della Psalm 150 Church a South Point nell'Ohio aveva organizzato il rogo delle cassette e dei dischi della sigla dello show televisivo Mr. Ed perché convinto che "A horse is a horse" suonata al contrario divenisse "Someone sang this song for Satan" (Qualcuno ha cantato questa canzone per Satana, ndt). Comunque sia, molti detrattori del rock considerano con serietà la possibilità di inserire dei messaggi di nascosto nelle canzoni. In risposta alla domanda su come si possano recepire tali messaggi il reverendo John Di Modica, vice pastore della Jesus Fellowship dell'università di Miami in Florida ha affermato che "...Siccome l'uomo utilizza soltanto una parte che va dall'8 al 12% della capacità cerebrale, il restante 88% può essere in grado di decifrare i testi demoniaci...". Di Modica condanna Beatles, Dead Kennedys, Cramps e anche Earth, Wind and Fire, e dichiara che la canzone dei Queen "Another one bites the dust" si trasforma in "Start to smoke marijuana" (Inizia a fumare marijuana, ndt) se suonata al contrario.

Lista nera

Il fatto che le donne dell'associazione abbiano intenzionalmente firmato la lettera ufficiale a Stanley Gortikov invece che con i loro nomi con la loro qualifica di "mogli del senatore etc. etc." ha senza dubbio avuto un certo effetto. Sono parole testuali della "moglie del senatore Albert Gore jr.": "...L'associazione degli insegnanti e dei genitori conta 5.600.000 membri in tutti gli Stati Uniti, e da lungo tempo cerca di attirare l'attenzione degli organi competenti su questo problema, ma senza alcun successo. Da quando Susan Baker ed io ci siamo interessate in prima persona, le porte si sono aperte. L'industria discografica ha risposto alla nostra chiamata...". In effetti, sin dal giugno 1984 la PTA (Parents and Teachers Association), sotto ripetute pressioni della propria presidentessa Ann Kahn, ha tentato di imporre all'industria discografica la "marchiatura dei dischi colpevoli di trattare argomenti quali l'empietà, il sesso, la violenza e la volgarità".
Tali appelli sono rimasti pressoché inascoltati. Una delle poche repliche giunse da Bob Merlis, dirigente della Warner Bros.: "...Lo scopo del rock'n'roll è dare fastidio ai genitori. Questo prova che niente potrà cambiare...". Nonostante il PMRC stia attualmente presentando gli slide-show del reverendo Jeff Ling nelle sedi del PTA di mezza America, è importante sottolineare che non tutti i membri dell'associazione sono loro favorevoli. Nelle parole del proprio portavoce Toni Marshall: "...La PTA si riconosce nella difesa dei diritti civili e trova che le richieste del PMRC costituiscano una violazione del primo emendamento della costituzione degli Stati Uniti. Il PMRC vuole imporre la propria censura alle emittenti radiofoniche e chiede all'industria discografica l'allontanamento degli artisti inclusi in una loro lista nera. Tutto questo è inammissibile...". Recentemente il PMRC si è avvalso del sostegno ufficiale dell'AAP (Americans Academy of Pediatrics): al convegno nazionale dell'associazione, tenutosi lo scorso luglio, è stata votata all'unanimità la proposta di "...sostenere attivamente il PMRC e la PTA nel loro sforzo per rendere consapevoli i genitori del pericolo del contenuto di certe canzoni...".
L'AAP si è impegnata nella distribuzione capillare degli opuscoli del PMRC presso le proprie sedi in tutti gli Stati Uniti e nella diffusione del video-film "Rising to the challenge", prodotto dal PMRC. Da allora, nelle sale d'attesa della quasi totalità dei pediatri americani, oltre alla rivista di settore High-lights e a vecchie copie del Time, regolarmente sono distribuite copie gratuite della nuova rivista del PMRC The Record. Nel numero dell'inverno 1987, in un articolo intitolato "Suicidi subliminali" si parla ancora di "...messaggi nascosti nei dischi che portano i giovani al togliersi deliberatamente la vita...". Naturalmente non si fa nessun cenno al proscioglimento del cantante Ozzie Osbourne, avvenuta lo scorso dicembre, dell'accusa di istigazione al suicidio. Il giudice della corte suprema di Los Angeles John L. Cole, in risposta alle accuse degli avvocati del PMRC, ha sentenziato: "Il fatto che la canzone di Ozzie Osbourne "Suicide Solution" sia stata in qualche modo collegata al suicidio di un giovane sembra più una barzelletta che l'oggetto di un dibattimento legale...".
Non tutti però sono dello stesso avviso. Al governo dello stato del Maryland la democratica Judith Toth ha proposto una nuova legge per la regolamentazione delle vendite dei dischi: in essa è prevista l' istituzione di una commissione statale di censura e, per i trasgressori, la pena è fissata a una multa di 1.000 dollari o un anno di detenzione. Gli affiliati al PMRC stanno attualmente proponendo simili regolamentazioni in altri dodici stati americani.

Perfino John Denver

Il PMRC è riuscito a trascinare in un'interrogazione al senato degli Stati uniti una lunga lista di artisti e musicisti. In un'udienza ufficiale, Frank Zappa, chiamato a discolparsi di fronte al senato dell'accusa di porn-rock, ha fatto alcune dichiarazioni piuttosto brillanti: "...Le richieste del PMRC possono essere paragonate alla cura della forfora mediante decapitazione. Nessuno obbliga la signora Baker o la signora Gore all'acquisto di dischi di Prince o di Sheena Easton: grazie alla costituzione esse sono libere di scegliere la musica da far ascoltare ai propri figli. Affermare che la musica rock è la causa del comportamento antisociale non è assolutamente confermato dalla scienza. Hitler ha ammazzato più persone di qualsiasi altro al mondo, eppure adorava Wagner. Come la mettiamo?".
Da allora i dischi di Frank Zappa sono messi in commercio con questa scritta: "Questo disco contiene del materiale che una società realmente libera non dovrebbe temere o sopprimere. In alcune zone socialmente ritardate dei fanatici religiosi e delle organizzazioni politiche conservatrici estremiste violano i diritti sanciti dal primo emendamento della costituzione degli Stati Uniti tentando di imporre la censura al rock'n'roll. Questo è anticostituzionale e contrario allo spirito dell'America. Come alternativa a queste strategie sostenute dal governo, atte a mantenere la gente sottomessa ed ignorante, questa etichetta discografica è onorata di fornire dell'intrattenimento audio-digitale stimolante per tutti coloro che vogliono tirarsi fuori dall'appiattimento. Il linguaggio utilizzato ed i concetti esposti in questo disco sono garantiti: NON causeranno tormento eterno in quel posto dove un tipo con corna e forcone si fa gli affari suoi. Questa garanzia è valida così come lo sono le minacce dei predicatori televisivi fondamentalisti che intendono utilizzare gli attacchi alla musica rock per trasformare l'America in una nazione di ispettori postali idioti in nome di Gesù Cristo. Se esiste l'inferno, il suo fuoco aspetta loro, e non noi...".
Un altro indiziato è stato John Denver: egli ha affermato di fronte al senato che la sua canzone "Rocky Mountain High" è stata bandita da molte emittenti radiofoniche poiché i direttori dei programmi musicali erano stati informati che nella canzone si faceva l'apologia della droga. Molti giornali, inoltre, hanno rifiutato di pubblicare l'annuncio dell'uscita ed addirittura i trafiletti pubblicitari del suo film "Oh, God!" perché temevano che fosse blasfemo. Denver è stato recentemente licenziato dalla sua etichetta discografica RCA dopo un contratto durato oltre dieci anni: il suo ultimo album per la RCA conteneva una canzone contro la corsa agli armamenti, mentre la RCA è di proprietà della General Electric, una delle più grandi ditte produttrici di armi al mondo. "Ma avete davvero visto il suo ultimo videoclip?" - ha protestato di fronte a Denver e al senato Tipper Gore - "Da quando Denver ha divorziato dalla moglie ha completamente cambiato immagine. Dovreste vederlo in quel filmato, dove bacia sulla bocca una donna e si sbottona la camicia...".
Dee Snider, cantante del gruppo heavy-metal Twisted Sister ha definito diffamatorie le accuse del PMRC secondo cui la sua canzone "Under the blade" aveva contenuto osceno: "...Dichiaro ufficialmente che sadomasochismo e violenza non hanno niente a che fare con la mia canzone, ma che se ne possono trovare a tonnellate nella mente della signora Gore!".
Susan Baker, portando come prove a carico delle statistiche sull'interruzione della gravidanza giovanile, sulla violenza e i suicidi, ha formalmente accusato di omicidio il cantante Ozzie Osbourne. Secondo il PMRC la canzone "suicide solution" sarebbe stata l'ispirazione del suicidio del diciannovenne John Daniel McCallum, sparatosi lo scorso anno col fucile del padre. Oltre a ricordare che il giovane suicida era già in crisi depressiva per abuso di alcolici, Ozzie Osbourne ha replicato che, lungi dall'essere un inno al suicidio, la canzone è stata scritta in ricordo di un amico che si era tolto la vita. Riguardo alle accuse di satanismo, è la moglie e manager di Osbourne a replicare:"...È un operazione pubblicitaria e come tale non dovrebbe essere presa sul serio!".
È tuttora in corso un dibattimento processuale intentato dal PMRC e dal procuratore di Reno, contro il gruppo heavy-metal Judas Priest, accusato di istigazione al suicidio. L'estate scorsa a Sparks, una cittadina vicina a Reno, due ragazzi hanno tentato il suicidio dopo un pomeriggio passato ad ubriacarsi di birra, fumare marijuana e ascoltare ad alto volume l'lp "Stained class" dei Judas Priest. Il diciottenne Raymond Eugene Belknap è riuscito nell'intento, mentre all'ospedale sono riusciti a salvare il suo amico, il ventunenne James Vance, che comunque rimarrà sfigurato. L'accusa rivolta al gruppo ed alla CBS, etichetta discografica che ha pubblicato il disco, è che "...i testi delle canzoni contenute in "Stained class", combinate al ritmo ipnotico e mesmerico della musica heavy-metal hanno convinto i due giovani che l'unica risposta alla vita sia la morte...".
Il concerto di Frank Zappa previsto per la sera del 21 marzo di quest'anno a Washington, D.C., è stato cancellato, presumibilmente per pressioni fatte dal PMRC. Il ritiro della concessione dell'area dove si sarebbe dovuto svolgere il concerto segue i numerosi attacchi di Zappa al predicatore evangelista Pat Robertson.
Le autorità della George Mason University, presso la cui sede si sarebbe dovuto svolgere lo spettacolo, hanno comunicato la loro decisione agli organizzatori alla fine dello scorso febbraio, dichiarando che non era loro intenzione "far sì che ci fossero due concerti a così breve tempo l'uno dall'altro nella stessa sede, essendo prevista anche un'apparizione del gruppo pop INXS a una settimana di distanza".
Gli organizzatori del concerto hanno però smentito questa versione ufficiale, denunciando le ripetute pressioni del PMRC nei confronti degli amministratori universitari.
Frank Zappa ha utilizzato il palcoscenico in tutti i suoi recenti concerti del tour americano per mobilitare gli elettori contro Pat Robertson, attualmente in seconda posizione dietro George Bush nelle liste del partito repubblicano per le presidenziali.
Zappa ha costantemente spinto i giovani americani ad iscriversi alle liste elettorali e a non votare per il tele-evangelista: "...Non sono qui per dirvi per chi votare, ma per chi non votare..." - ha detto, e, in un concerto di metà febbraio - "...Robertson, Cristo pensa che tu sia un coglione!". Interpellato dal settimanale inglese New Musical Express, un portavoce del reverendo Pat Robertson ha affermato che: "...Gli obiettivi della campagna elettorale non sono certamente diretti al raggiungimento del pubblico amante di Frank Zappa. Non ci interessano le sue dichiarazioni. E, comunque, chi è mai questo signor Zappa?".
I giornalisti ed i pubblicisti sono l'ultimo bersaglio del PMRC. All'inizio di quest'anno sono state inviate delle lettere personali dirette ancora una volta a Stanley Gortikov, presidente della RIAA, ed ai vertici di tre grosse etichette discografiche americane, nelle quali veniva richiesta testualmente "...la sospensione immediata di qualsiasi rapporto..." con il giornalista Howard Bloom, dell'agenzia di stampa indipendente Music In Action, a causa della sua pubblica presa di posizione anti-censoria in un articolo pubblicato dalla rivista musicale Billboard.
Jennifer Norwood, portavoce del PMRC, intervistata dal New Musical Express lo scorso febbraio, ha tra l'altro dichiarato: "...La nostra iniziativa non è nata certo per caso, né si limiterà al semplice invio di lettere, com'è stato finora , né ci si rivolgerà allo stretto ambito dell'industria discografica (...) Se un giornalista si mette in testa di scrivere che la nostra associazione è a favore della censura, bene, risponderemo per le rime (…). Il PMRC reagirà pesantemente contro qualsiasi giornalista che si azzardi a pubblicare delle affermazioni distorte su quella che è la nostra azione moralizzatrice in campo musicale...".
Nel frattempo, Tipper Gore, definita "la spina nel fianco della campagna elettorale del senatore democratico Albert Gore" da Doug Simmons, redattore del Village Voice, ha pubblicato il suo primo libro anti-rock. Il titolo è "Raising PG kids in an X-rated society" (Come educare con rettitudine i propri figli in una società a luci rosse, ndt) . Il libro è edito dalla Abingdon Press, una casa editrice specializzata in libri religiosi e per bambini, ed è presentato in buona parte delle riunioni e dei convegni a carattere religioso. Tra i ringraziamenti quelli d'obbligo al reverendo Jeff Ling, il consulente del PMRC che ha iniziato la crociata anti-rock con i suoi slide-show. Più volte, nel libro, viene fatto riferimento ad un "alleato" all'interno dell'industria discografica che ha richiesto non sia rivelata la propria identità. Nel libro, naturalmente, sono presenti alcune dichiarazioni interessanti: i Dead Kennedys, fra l'altro, sono definiti "...un cavallo di Troia che porta subdolamente la violenza ed i sesso nelle nostre case. .", l'associazione Back In Control "...Un centro di educazione familiare gestito da assistenti sociali degni di fiducia che fa del suo meglio per aiutare quei poveri giovani caduti nelle spire del punk e dell'heavy-metal...". La frase migliore di Tipper Gore è comunque quella conclusiva, nella quale in risposta alle accuse di fanatismo risponde: "...È importante sottolineare che c'è una grande differenza tra frenare e controllare, e reprimere e censurare...". (Nel vocabolario Webster, il verbo "restrain" è sinonimo di "repress" e "suppress", il verbo "control" è sinonimo di "supress" e "censor", ndt).

De-punkizzare

Nel 1986 il governatore della California George Deukmejian ha organizzato una commissione per lo studio della violenza delle bande giovanili. Nel rapporto che ne risulta, c'è un intero capitolo, l'ottavo, che ci interessa: "Heavy-metal, punk-rock e satanismo come nuovo fenomeno di aggregazione giovanile". Senza peraltro riportare delle statistiche o tantomeno delle interviste a punk o a metal-fans, nel capitolo si legge, tra l'altro: "...Nessun valore tradizionalmente sacro viene rispettato. Il comportamento è violento , anzi questi giovani usano deliberatamente la tecnica dello shock. Non riconoscono assolutamente l'autorità dei genitori e credono nell'anarchia: il loro obiettivo è distruggere, non proteggere. Le attività di questi gruppi comprendono lo sporcare i muri con disegni e scritte, l'utilizzo di droghe illegali, il maltrattamento dei bambini e anche l'aggressione dei genitori. Tra le attività più caratteristiche si arriva alla profanazione di tombe e al furto di resti umani ed animali...". Le conclusioni e i consigli che la commissione suggerisce di adottare per fronteggiare la situazione comprendono l'inasprimento delle pene per i "reati di gruppo" e l'eliminazione delle udienze preliminari nei processi per direttissima, cosa questa che senza dubbio costituisce una violazione dei diritti civili. A Union City, California, alla polizia locale ed ai genitori è stato distribuito un "manuale" dal titolo "Punk-rock e heavy-metal: ecco la soluzione". In esso viene messo in relazione il fenomeno rock alla formazione del partito nazionalsocialista nella Germania di Adolf Hitler, e si sottolinea che la musica può essere utilizzata come uno strumento molto efficace di ribellione contro il governo. In particolare il manuale lancia l'allarme a proposito del rock'n'roll utilizzato come veicolo per dichiarazioni politiche. Viene inclusa alla fine una lista di musicisti ed artisti da "evitare": oltre ai consueti bersagli della destra come Ozzie Osbourne, gli Slayer e i W.A.S.P., si ritrovano addirittura Husker Dii, Rush e Van Halen.
Questo manuale è stato curato dal Back In Control Training Center di Fullerton, in California, fondato da alcuni membri della commissione governativa di "esperti" della violenza giovanile. L'associazione Back In Control è stata fondata dodici anni or sono, e si prefigge di consigliare ed aiutare i genitori che hanno problemi di rapporti coi propri figli. Migliaia di genitori, delegati dell'amministrazione ed agenti di polizia hanno partecipato ai corsi organizzati dall'associazione. Addirittura, la frequenza a tali incontri è divenuta di recente obbligatoria per genitori di figli dichiarati "difficili" dall'autorità scolastica o su segnalazione della polizia locale. Greg Bodenhamer, assistente sociale e incaricato della sorveglianza dei giovani posti in libertà vigilata ad Orange County, nonché attuale direttore di Back In Control, descrive così le strategie della sua associazione: "...Si devono costringere i giovani punk e metal ad abbandonare il proprio giro di amicizie, a cambiare modo di vestire, a cambiare radicalmente gusti musicali. La nostra esperienza è che se non si "de-punkizza" o "de-metallizza" totalmente un giovane, egli continuerà a difendere le sue convinzioni sempre più tenacemente. Bisogna costringerli a mollare…". Darlyne Pettinicchio, assistente sociale di Orange County nonché attuale vice direttore di Back In Control, nel distinguere i vari soggetti afferma: "...I fans dell'heavy-metal sono generalmente interessati al satanismo e al triangolo sesso-droga-rock'n'roll, mentre i giovani punk si considerano vittime della società, alla quale si ribellano con violenze gratuite, come l'ammazzare i gatti. Essi considerano i loro balli violenti come sfogo per la propria rabbia...".
Nei numerosi opuscoli redatti dall'associazione Back In Control si possono incontrare delle classificazioni dei vari "tipi giovanili" a seconda dell'abbigliamento, dei gruppi musicali ascoltati, dei simboli utilizzati e dei giornali letti di preferenza spesso in maniera del tutto arbitraria se non errata. Ad esempio, nei simboli di culto demoniaco propri del settore heavy-metal è annoverata la stella a sei punte, più propriamente stella di Davide, simbolo della religione ebraica. L'acido lisergico e la birra Lowenbraü (occhio! È una concorrente della Coors, ndt) sono citati come le sostanze stupefacenti preferite dai fans del metal-rock, e ci si appella ad un rafforzamento delle fila degli agenti di polizia allo scopo di investigare sui giovani dediti all'heavy-metal ed ai sacrifici umani...".
Negli scritti e nei videotape prodotti da Back In Control viene completamente ignorato il fenomeno costantemente in crescita dei gruppi musicali che glorificano il sessismo, il razzismo ed il più bieco nazionalismo.
A conferma della assoluta ignoranza di Back In Control, basterebbe citare il fatto che i Dead Kennedys sono definiti "un gruppo punk nazista". Come saprete, Jello Biafra ha scritto una canzone dal titolo "Nazi punks fuck off !": se il signor Bodenhamer e la signora Pettinicchio si fossero letti il testo di quella canzone, o se si fossero informati presso qualche giovane punk, si sarebbero resi conto che la canzone in realtà condanna le violenze perpetrate dai fascisti ai concerti e punta il dito contro le organizzazioni razziste che sostengono quei raid: "...Se siete venuti qui per menare le mani, uscite subito / Non siete meglio dei buttafuori / Non stiamo cercando di essere la polizia / Quando imitate i poliziotti non è anarchia / Punk nazisti vaffanculo! / Dieci contro uno: che uomini! / Lottiamo fra di noi, la polizia di stato vince / Vi rompono il culo quando sfasciate le sale / Sfasciate una banca, se davvero avete coglioni / Punk nazisti vaffanculo! / Pensate che le svastiche vi facciano sembrare più furbi / I veri nazisti dirigono le vostre scuole / Sono uomini d'affari, insegnanti e poliziotti / In un vero quarto reich sareste i primi a sparire...".

Musica assassina

Esistono comunque in altre parti degli Stati Uniti delle associazioni simili. Nella sua comunità, denominata Freedom Village, il pastore Fletcher A. Brothers conduce un'attività di "de-programmazione" giovanile. Negli stampati del Freedom Village si parla spesso e volentieri di "murder music" (musica assassina, ndt) per fare riferimento ad una grande parte della musica dei nostri tempi. George Harrison, gli Yes e Carlos Santana sono banditi perché "riconoscono pubblicamente di essere stati influenzati nella loro attività artistica dall'induismo". John Denver è sottolineato due volte perché nel passato si è interessato di fenomeni paranormali e percezioni extra-sensoriali, e perché in una delle sue canzoni egli menzionava Apollo, un dio identificato come "egiziano" dai curatori del libretto". Stevie Wonder e Donna Summer sono all'indice per il loro interesse all'astrologia, nonché perché entrambi si sono dichiarati a favore della libertà di religione. Secondo il pastore Brothers: "...Il video-film "Thriller" di Michael Jackson è propaganda del demonio...", ed i Beatles sono ancora una volta "...l'inizio di una rivoluzione comunista...". Egli accusa inoltre i Dead Kennedys di istigazione all'infanticidio. In un opuscolo distribuito a cura della comunità religiosa di Mike Johnson, si legge che "Bridge over troubled water" di Paul Simon e Art Garfunkel contiene riferimenti all'eroina, che Todd Rundgren è coinvolto in un misterioso culto degli astri, che i Bee Gees praticano la comunicazione con l'aldilà e che tra i peccati di John Denver ci sono anche l'aikido e non meglio precisati studi sul potere occulto delle piramidi.
Il punto comune a queste pubblicazioni ed associazioni è l'accusa alla musica rock di costituire l'unica causa di frustrazione e ribellione all'attuale cultura, e che la loro interpretazione ridottissima dello spirito cristiano può salvare i giovani d'oggi.
Nonostante le garanzie costituzionali di libertà di religione, essi però pongono il veto a qualsiasi testo di canzone accusato di uscire dal più stretto dogmatismo. La naturale curiosità per il sesso viene considerata peccaminosa, e qualsiasi artista o musicista che osi fare del dissenso politico attraverso dichiarazioni ed interviste dev'essere ridotto al silenzio. Marianne Hatfield è il direttore di Rock Rag, una rivista musicale di Goshen, una cittadina dell'Indiana, a diffusione essenzialmente locale. Meglio, era il direttore di Rock Rug, dal momento che un anno fa le pubblicazioni sono state sospese, causa le ripetute molestie a cui la Hatfield e i suoi due bambini sono stati sottoposti. Nemici dichiarati suoi e del suo giornale sono il reverendo McGechie e gli affiliati del suo gruppo Assembly of God. Non meglio identificati "terroristi cristiani" mascherati sono arrivati persino a spararle e a bruciarle la casa. Dopo essersi rivolta senza risultato alla polizia locale, Marianne Hatfield ha reso pubblicala sua denuncia al Music Business Symposium tenutosi recentemente a Los Angeles, parlando delle nuove minacce ricevute.

Gente degenerata

La destra religiosa negli Stati Uniti si trova molto spesso in posizione imbarazzante nei suoi attacchi censori poiché la maggior parte degli americani è convinta che la libertà di espressione sia un diritto inviolabile. Rendendosi conto di questo, gli autonominatisi guardiani della morale sono giunti alla conclusione che il loro potere, se non può portare alla legalizzazione della censura, consente risultati simili tramite una strategia di intimidazione dei produttori e dei distributori. Il reverendo Jimmy Lee Swaggart, dopo una lunga serie di trasmissioni televisive nelle quali la musica rock veniva definita: "...pornografia e porcheria per gente degenerata che disprezza i valori più sacri..." nonché "...distruzione della gioventù...", si è incontrato con i dirigenti della catena di negozi Wal-Mart. Poche settimane più tardi, gli 800 negozi Wal-Mart hanno ritirato dalla vendita 32 riviste musicali e giovanili, tra le quali Rolling Stone e Creem, nonché molti dischi tra cui quelli di Eddie Murphy, Richard Pryor, Ozzie Osbourne e i Motley Crue. "Davvero non so se questa decisione sia basata su quanto io ho detto loro o no" - ha dichiarato il reverendo Swaggart in un'intervista - "Dev'essere una coincidenza. In ogni caso, sarei felice che porcherie simili fossero bandite da tutti i negozi d'America...". In risposta alle accuse di Swaggart, l'editore della rivista Creem ha detto: "...Ci sarebbe da ridere, se la cosa non fosse così preoccupante. Sfido pubblicamente il reverendo Swaggart a mostrarmi anche un solo esempio di quello che lui chiama "pornografia" pubblicato sulle pagine di Creem. Gli offro anche una pagina di pubblicità gratuita perché egli renda pubbliche le sue accuse. Sono convinto che se quello che egli dichiara fosse reso di pubblico dominio il risultato si ritorcerebbe contro di lui...".
Alcune osservazioni del reverendo Swaggart riguardo la cultura contemporanea sono particolarmente interessanti: "...È impossibile per chiunque, persino per un cristiano convinto, guardare quella porcheria di programmi televisivi emessi da HBO e dalle altre tv via cavo, anche per un brevissimo tempo, senza rimanerne totalmente schiavi...". E ancora "...Nessuna donna che si definisca cristiana dovrebbe mai indossare pantaloni corti. L'unica eccezione potrebbe essere costituita dai pantaloncini per ginnastica o jogging, a patto che li si indossi quando si fa ginnastica o jogging! I pantaloni corti addosso ad una donna, come pure i moderni costumi da bagno, costituiscono un'indecenza agli occhi dei figli di dio. Questa è la ragione per cui il nuoto, sotto molti aspetti, è un'attività disdicevole. E poi, l'esposizione eccessiva al sole può causare problemi alla pelle...".
Tutto questo non è comunque niente, specialmente se confrontato a qualcuna delle dichiarazioni dell'altro predicatore televisivo, l'evangelista Pat Robertson, che è stato in corsa per le presidenziali: "...La costituzione degli Stati uniti è un documento meraviglioso per l'autogoverno del popolo cristiano. Ma nel momento stesso in cui la costituzione cadrà in mano ai non cristiani e agli atei, essi non esiteranno ad utilizzarla per distruggere i fondamenti più sacri della nostra società..."

Che cos'è la marchiatura

La questione è tuttora aperta ed intricata. Contemporaneamente alla richiesta di classificazione dei dischi, il PMRC ha recentemente avanzato una richiesta ufficiale alle etichette discografiche, la "marchiatura" esplicita dei videoclip prodotti, e non solo. Verrebbe imposto il divieto d'ingresso ai concerti dei gruppi musicali ed artisti inclusi in una "lista nera" e richiesta alle etichette discografiche la revisione se non lo scioglimento del contratto con quegli artisti. Nel numero del 1 settembre 1986 del settimanale Newsweek compare una dichiarazione secondo la quale il PMRC si sta attualmente organizzando congiuntamente al PTA (Parents and Teachers Association) per impedire legalmente l'ingresso ai concerti dei gruppi "marchiati" ai minori di 18 anni, a meno che non vengano accompagnati dai genitori. Una legislazione simile in questo senso esisteva già da molti anni a San Antonio in Texas e a Seattle, Washington.
A San Antonio la legge è stata approvata grazie alle pressioni del sindaco Henry Cisneros, vecchio amico e compagno d'università ad Harvard del senatore Albert Gore.
La "marchiatura" dei concerti costituisce una discriminazione che viene imposta a prescindere dal contenuto dello spettacolo, perché imposta a priori, e, proprio come per la "marchiatura" dei dischi, solleva il problema di chi sia il censore e su quali criteri si basi per formulare le sue scelte. Il PMRC è stato astuto nel paragonare la "marchiatura" dei dischi rock ai criteri di classificazione dei film, dimenticando però alcuni importanti particolari. Innanzitutto, non tutti concordano con la classificazione MPAA (Motion Picture Association of America): l'American Library Association, per fare un nome, consente la visione di qualsiasi filmato dei propri archivi indistintamente ad adulti e minorenni, rifiutando la classificazione MPAA perché ritenuta "arbitraria e anticostituzionale". Nel numero di maggio/giugno 1986 della rivista Film Comment, la giornalista Lois P. Sheinfeld sottolinea la frequenza dei ricorsi in tribunale contro la classificazione MPAA perché ritenuta in contrasto col primo emendamento della costituzione. Nello stesso articolo viene contestata la stessa commissione MPAA: "...è composta di sei membri, nominati in assoluta discrezione dal presidente dell'MPAA Jack Valenti. Nomi ed orientamenti politici e culturali sono tenuti assolutamente segreti: i pregiudizi dei membri della commissione sono di fatto sottratti al controllo pubblico sull'autocensura dell'industria cinematografica: "...Non solo (il sistema di classificazione) compie la repressione dell'opera originale, ma nega ad un pubblico consapevole l'accesso ad essa...". Applicare, comunque, la burocrazia della selezione cinematografica ai dischi sarebbe impensabile: ci sono solo qualche centinaio di film da visionare ogni anno, mentre nei soli Stati Uniti si registrano mediamente nello stesso periodo 250.000 canzoni...

Imbavagliate le radio!

Fino al 1978 non esistevano regole precise di censura radiofonica. In quell'anno, nel corso di un dibattito processuale che coinvolse lo scrittore George Carlin e l'emittente WBAI di New York City, di proprietà della Pacifica Foundation, la sentenza che la corte emise fu quantomeno esplicita: "...la sola pronuncia, anche involontaria, di una delle "seven dirty words" (sette parolacce, ndt) sarebbe stata sufficiente al magistrato per revocare la licenza dell'emittente radiofonica..". Le parolacce in questione erano: "shit, fuck, piss, motherfucker, tit, cunt, cocksucker" (cagare, fottere, pisciare, figlio di puttana, tette, fica, succhiacazzi, ndt). Di lì a poco però giunse una sentenza contraria, ad opera del capo della suprema corte di giustizia William Brennan: "...La decisione della corte può essere vista, in una più larga prospettiva, per ciò che realmente è, e cioè un altro degli inevitabili sforzi che la cultura dominante è costretta a compiere per costringere le minoranze che non ne condividono le posizioni a conformarsi al modo generale di pensare, comportarsi e parlare...". La Pacific Foundation, dopotutto, è una delle principali organizzazioni di investigazione e denuncia degli scandali del paese, e mettere in silenzio una delle loro stazioni radio sarebbe stato imbarazzante.
Sino al settembre 1986 non ci fu alcun incidente tra le emittenti radio e la FCC. In quel periodo, che coincide con il cambio della guardia ai vertici della commissione, da James Fowler al conservatore Dennis Patrick, vennero spedite tre comunicazioni di reato ad altrettante stazioni radio: KPFK a Los Angeles, KSCB a Santa Barbara e WYSP a Philadelphia. In tutt'e tre i casi si tratta della stessa accusa: "trasmissioni a carattere osceno". KPFK, ancora di proprietà della Pacifica Foundation, è stata accusata perché, nell'ambito di una serie di trasmissioni sull'AIDS, ha trasmesso degli estratti dal lavoro teatrale "Jerker" di Robert Chesley, ritenuto "indecente". KSCB è l'emittente dell'università statale della California a Santa Barbara, ed è stata accusata per aver trasmesso "Makin' bacon", una canzone del 1977 composta da un gruppo inglese misconosciuto, i Pork Dukes. Una lettera di protesta è stata sufficiente a far saltare le trasmissioni: a spedirla è stato Nathan Post, un autista di autobus trentunenne, celibe, che vive coi genitori. La lettera era stata spedita a Tipper Gore, ed in essa, tra l'altro, si poteva leggere: "...Dal momento che la maggior parte di noi ascoltatori ritiene opportuna la diffusione di materiale di valore morale, trovo giusto chiedere ai mass-media di mantenere un minimo standard di decenza...". Radio WYSP è stata silurata dal PMRC, che ha segnalato come "sconvolgente" una trasmissione condotta da Howard Stern.
Di fronte alle proteste del PMRC , la FCC ha emanato una nuova regolamentazione, atta a definire il linguaggio utilizzato nelle trasmissioni radio. Nelle nuove direttive, tra l'altro, possiamo leggere: "...Per "linguaggio indecente" si intende la pronuncia, anche involontaria, durante le trasmissioni, di parole che si possono considerare offensive secondo il comune senso morale contemporaneo, riferimenti a temi o ad organi sessuali, in ore del giorno durante le quali vi sia tra gli ascoltatori il rischio di una presenza anche minima di minorenni...". Malcolm Gault Williams, direttore di KSCB, ha affermato: "...Ci danno la lista dei dischi da non trasmettere. Se un disco o una canzone è nella lista, non è più permesso mandarla in onda...". Secondo la nuova regolamentazione della FCC , le stazioni radio ritenute colpevoli di mandare in onda delle trasmissioni "indecenti" possono essere multate di 2.000 dollari e rischiare la revoca della licenza di trasmissione.
Essendo già nel mirino della FCC, l'emittente WBAI di New York City decise, il 16 giugno scorso, di interpellare la commissione prima di procedere alla trasmissione di una riduzione radiofonica dell'"Ulisse" di James Joyce. Senza dare informazioni sul titolo e sull'autore del testo, il direttore di WBAI richiede alla FCC l'autorizzazione per la trasmissione: immediatamente la commissione replicò che in quel testo erano presenti così tante volgarità la cui eventuale radiodiffusione avrebbe senza dubbio dato origine ad un'azione legale. Una volta informata dell'origine del testo, la FCC replicò, tramite il portavoce James Quello: "...Questo è il genere di letteratura del quale voi vi fate un vanto. Mi sorprende che ne sia stato fatto un classico...". "Ulisse" era stato bandito negli Stati Uniti nel 1933 e l'editore trascinato in tribunale. Allora, il giudice John M. Woolsey sentenziò: "...Le parole che sono qui accusate di essere sporche sono vecchie parole sassoni conosciute da quasi tutti gli uomini e, presumo, da moltissime donne. Sono parole utilizzate naturalmente e abitualmente dalle persone la cui vita, fisica e mentale, Joyce cerca di descrivere. La mia opinione, dopo lunghe riflessioni, è che sebbene in alcuni passi l'"Ulisse" possa risultare rivoltante per alcuni lettori, non si possa assolutamente considerarlo volgare in alcun modo..."
Il 28 luglio 1987, Ivan Rothstein e Allan Weiner furono costretti a svegliarsi piuttosto bruscamente: si trovavano sulla Sarah, la loro imbarcazione ancorata al largo di Long Island, e di lì a poco sarebbero stati in grado di iniziare le trasmissioni 24 ore al giorno della loro emittente, RNI - Radio New York International. La Sarah era un'imbarcazione di seconda mano, rimessa a nuovo e registrata regolarmente in Honduras. I due erano quindi riusciti a procurarsi le attrezzature per le trasmissioni di prova, iniziate qualche tempo prima. Ci si poteva sintonizzare su RNI da buona parte della Florida: Rhodstein e Weiner avevano scelto saggiamente una frequenza che non fosse stata assegnata ad alcuna emittente della terraferma, inoltre le trasmissioni di RNI provenivano da acque internazionali. Il 28 luglio 1987, alle 5:35 del mattino, alla Sarah si accostò un'imbarcazione della guardia costiera in perfetto assetto di guerra: addirittura una mitragliatrice pronta a far fuoco. Rothstein e Weiner assistettero ammanettati e sotto la minaccia delle armi alla distruzione di tutte le attrezzature, dopo di che vennero trasferiti a terra ed imprigionati con l'accusa di violazione delle norme che regolano la trasmissione radio negli Stati Uniti. Ivan Rothstein e Allan Weiner sono ancora dentro: il processo è lungo, anche perché una grossa catena di emittenti radio della Florida ha rivolto contro di loro un'accusa di pirateria delle frequenze. Se riconosciuti colpevoli i due rischiano la reclusione fino a cinque anni e una multa di 250.000 dollari. La New York Civil Liberties Union si sta attualmente occupando del caso. Comunque, sarà difficile che RNI riprenda le trasmissioni. A proposito, dopo l'arresto di Rothstein e Weiner la Sarah è stata abbandonata al largo.
RNI prometteva buon sano rock'n'roll, nient'altro che rock'n'roll.


Questo dossier ` stato realizzato (e tradotto) da Marco Pandin, sforbiciando ed adattando le informazioni contenute in alcuni dischi di Frank Zappa, Dead Kennedys e Jello Biafra, nelle riviste Rolling Stone e Maxximum Rock'n'roll, nel settimanale musicale New Musical Express e nel mensile The Face (questi ultimi entrambi editi in Inghilterra).
La base del dossier ` costituita dai numeri 1 e 2 di Fuck Facts, pubblicazione a cura di Suzanne Stefanac e Jello Biafra, inclusa gratuitamente negli albums "Bedtime for democracy" dei Dead Kennedys e "No more cocoons" di Jello Biafra.