Rivista Anarchica Online

rivista anarchica
anno 16 nr. 141
novembre 1986


Rivista Anarchica Online

Gli "anta" di Volontà
a cura della Redazione

Con un numero dedicato in gran parte all'analisi del ruolo svolto dalla rivista dal '46 ad oggi, Volontà "celebra" i suoi primi 40 anni. Un'età di tutto rispetto per una pubblicazione periodica, pur in un contesto - quello della pubblicistica anarchica di lingua italiana - che ha conosciuto e conosce altri esempi di longevità. Si pensi al mezzo secolo de l'Adunata dei Refrattari (edita negli USA dal 1922 al 1971), ai 40 anni de Il Risveglio (edito in Svizzera dal 1900 al 1940) e - per restare in Italia - al settimanale Umanità Nova, che esce regolarmente dall'immediato dopoguerra, ricollegandosi idealmente all'omonimo quotidiano, diretto da Errico Malatesta, che era uscito negli anni 1920/22, fino alla forzata chiusura da parte delle squadracce fasciste. Dal luglio '46, dunque, Volontà esce regolarmente. Dapprima mensile, poi (dal '69) bimestrale, quindi (dall'80) trimestrale.
In questi quattro decenni - il più lungo periodo di libertà di stampa, dalla nascita dello Stato unitario (e, in parallelo, del movimento anarchico) - Volontà ha attraversato varie fasi, che hanno coinciso soprattutto con le diverse persone o gruppi che ne hanno curato la redazione.
Una citazione particolare merita il primo quindicennio della rivista, animata allora da Giovanna Caleffi (vedova di Camillo Berneri, assassinato dagli stalinisti nel '37 a Barcellona) e da Cesare Zaccaria. Grazie al loro dinamismo, ed in particolare alla capacità di far confluire sulle pagine di Volontà i contributi stimolanti di persone anche esterne all'anarchismo, Volontà ebbe in quegli anni un'impronta particolarmente aperta, "laica": attenta a studiare e definire il ruolo specifico del movimento anarchico, ma anche sensibile nel cogliere affinità ed assonanze tra l'anarchismo ed altre scuole di pensiero, altri movimenti. Ciò si tradusse anche in significative battaglie d'opinione, come quella in difesa di una sessualità cosciente e responsabile, per il diritto al controllo delle nascite e alla sua propaganda, ecc... Battaglie condotte nei primi anni '50, in un contesto ben più arretrato e difficile dell'attuale. Su questa battaglia e, più in generale, sull'attenzione riservata da Volontà al problema dell'emancipazione femminile si rimanda allo scritto di Tiziana Ferrero, pubblicato sul numero del quarantennale.
Successivamente numerosi sono stati gli avvicendamenti nella responsabilità redazionale, fino all'attuale duplice struttura: una redazione composta da tre "milanesi" ed un collettivo redazionale internazionale composto da sei persone. La grafica è curata da Fabio Santin ("responsabile" dal primo numero dell'anno in corso, anche di quella di "A"). Dall'inizio dell'ultima gestione redazionale Volontà è prodotta in collaborazione con il Centro Studi Libertari di Milano - delle cui iniziative culturali (convegni, seminari, ecc.) pubblica sistematicamente le relazioni e, in genere, i materiali.
Dal 1976, quando l'Editrice A (che fino ad allora aveva pubblicato solo la nostra rivista) si trasformò in cooperativa, Volontà ne entrò a far parte - con le Edizioni Antistato e, ovviamente, "A". Seppure con la massima indipendenza (redazionale, amministrativa, ecc.), dunque, facciamo parte della stessa casa editrice. Ma il rapporto di "sorellanza" che esiste, va ben al di là di questo dato meramente formale-fiscale: è per questo che i 40 anni di Volontà sono un po' anche una nostra "festa". E sono comunque un'occasione di riflessione e - perché no? - anche di compiacimento per chi ha a cuore l'opera di approfondimento e di diffusione della cultura anarchica. Una cultura per tanti versi trascurata dagli stessi anarchici, per non dire del trattamento di silenzio e mistificazione riservatole dalla cultura ufficiale.
Su questo terreno Volontà e "A" hanno svolto, ciascuna con la propria peculiarità e certo non senza alti e bassi, un ruolo significativo. L'appuntamento, ora, è al 2011 , per il quarantennale di "A".