Rivista Anarchica Online
"Anarchismo padano"? Nazionalismo
piemontese
Cominciamo per ordine. Roberto, (Roberto Gremmo (cfr. la sua lettera sul penultimo
numero di "A") con il
quale ho marciato per anni contro le servitù militari in Friuli, lui "marxleninistaesperantista", io
nonviolento,
non è ignorante, sa perfettamente cosa vogliono dire "anarchia" "anarchismo" ed "anarchico" e sa
perfettamente che è strumentale l'uso di questi ultimi termini quando marca meglio la sua
conflittualità con lo
"stato accentratore"; molto meno li usa quando deve mettere in conflitto l'ultranazionalismo, il razzismo ed il
qualunquismo interno alla "Nassiùn Piemonteisa" nella quale crede. UNA VOLTA PER TUTTE
spero che questa mia serva a chiarire la provocazione e a circoscrivere i contatti
e/o la possibile credibilità "anarchica" di nazionalisti. Per Roberto Gremmo e la sua lista elettorale
non esistono minoranze linguistiche, etniche, culturali all'interno
dei confini nazionali piemontesi: gli Occitani sono piemontesi della montagna, la lingua d'Oc ed il franco
provenzale delle valli alpine piemontesi sono solo "gergòn" e quindi non esiste un territorio occitano che
arrivi linguisticamente e culturalmente nelle valli cuneesi. Per Roberto Gremmo e la sua "Nassiùn
Piemonteisa" la cacciata dei "moru" (marocchini) da Asti era una
semplice manifestazione di lotta alla droga. Nessuno di quanti operano da anni contro lo spaccio e per la cura
dei tossicodipendenti aveva mai visto prima
questi "lottatori alla droga", soprattutto quando lo spaccio era, ed è, gestito da bianchi yuppies torinesi
o
novaresi o milanesi, né mai si è visto denunciare qualche torinese per le 800.000 lire al mese che
fa pagare ai
morù solo per un materasso. Il FEDERALISMO - e tu lo sai Roberto; te lo scrissi da Elva - è
EGUAGLIANZA TRA DIVERSI, eguale
riconoscimento di eguale diritto alla lingua, allo studio della propria storia, all'uso di un territorio fino al
riconoscimento del diritto di un solo uomo, singolo, di usare una propria lingua in un suo orto anche in un
territorio dove la sua lingua non è usata ed avere riconosciuti gli stessi diritti e doveri.
L'EGUAGLIANZA, quella di Sante Caserio - e tu lo sai se lo ha descritto bene - PORTA a considerare
nemico chiunque spacci droga, bianco o nero che sia, e considerare amico chiunque voglia, liberamente, fare
un pezzo di strada con me, bianco o nero che sia, senza confini nazionali, religiosi, ideologici, razziali,
sessuali .. insomma con l'unica Legge della Libertà e dell'Eguaglianza, questi sono i confini che ho posto
con
Gremmo fin da quando ho chiesto di non avere più a che fare con le sue pubblicazioni. In cuor mio sono
convinto che la nascita di queste formazioni nazionalistiche-intransigenti e delle pubblicazioni
qualunquistiche-popolari siano state le "migliori" arterie di sangue versato in guerre come quella Jugoslava.
Una volta per tutte, BASTA! Antonio Lombardo (Lequio Berria)
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