Rivista Anarchica Online

rivista anarchica
anno 25 nr. 217
aprile 1995


Rivista Anarchica Online

Ricordando Charles Poggi
di Giampiero Landi

Con profondo dolore apprendo la notizia della morte del compagno Charles Poggi, avvenuta a Toledo, nello Stato americano dell'Ohio, il29 gennaio 1995. Era uno degli ultimi rappresentanti di quel movimento anarchico italo-americano che tanto ha contribuito allo sviluppo delle lotte politiche e sociali di qua e di là dell'Atlantico tra fine Ottocento e prima metà del Novecento.
I genitori di Charles erano originari di Fiumicino, piccola località romagnola in provincia di Forlì. Il padre, Giovanni Poggi, era emigrato negli Stati Uniti nel 1905 e aveva trovato lavoro in una miniera di carbone a Roxbury, un quartiere di Boston. Qui Charles era nato il 4 novembre 1912. Aveva frequentato le scuole elementari a West Groton, nel Massachusetts. Nel 1920 fece ritorno con i genitori in Italia. L'anno successivo la famiglia si trasferì da Fiumicino nella vicina città di Savignano sul Rubicone. Qui, nel Caffè che il padre aveva aperto insieme a un fratello, Charles fece la conoscenza di Mario Buda, un discepolo di Luigi Galleani e un compagno di Sacco e Vanzetti, che gli recitava i poemi di Pietro Gori e lo introdusse alle idee dell'anarchismo.
Nel 1930 Charles lasciò l'Italia e ritornò negli Stati Uniti, dove divenne cameriere in alcuni dei migliori ristoranti di New York. La sua vita fu tormentata da numerose malattie, a partire da una fastidiosa e dolorosa malattia alle mani procurata da un acido utilizzato in gioventù per ragioni di lavoro. Nel 1994 Charles e la moglie Eda avevano venduto la loro casa in Maspeth, un quartiere di New York dove avevano vissuto per mezzo secolo, e si erano trasferiti a Toledo, Ohio, per essere vicini al figlio Carlo e alla sua famiglia. Charles aveva da poco terminato il trasloco, quando si è accorto di avere un tumore che in poco tempo lo ha portato alla morte.
Il mio rapporto di amicizia con Poggi è iniziato nel 1982, subito dopo la costituzione dell'Archivio Borghi. Poggi, che di Borghi era stato fraterno amico e confidente, fu uno dei primi a rispondere al mio appello per salvare dalla dispersione documenti e scritti editi e inediti del noto leader anarchico. Per tutti questi anni Poggi è stato uno dei più validi e attivi collaboratori dell'Archivio, a cui ha fornito un sostegno fondamentale. Egli non si è limitato a spedire poco alla volta tutto il materiale documentario in suo possesso - che non era poco - e a contribuire generosamente alle spese dell'Archivio con sottoscrizioni in denaro. Di più, sollecitava amici e compagni a fare come lui, ed è stato spesso grazie al suo interessamento se l'Archivio è entrato in possesso di importanti fondi documentari. CiĀ· siamo scritti per tutti questi anni, e ci siamo
incontrati di persona più volte in occasione di viaggi da lui compiuti in Italia. Mi sorprendeva sempre la sua ironia. L'ultima lettera l'ho ricevuta proprio nei giorni scorsi, quasi contemporaneamente alla notizia della morte: un biglietto di Auguri per il nuovo anno, con il nuovo indirizzo di Toledo. Non potrò mai più contraccambiare quegli Auguri.