Rivista Anarchica Online
Libertà vo cercando
di Paolo Finzi
E' uscito Il prisma e il diamante, riflessioni anarchiche
sulla libertà. Il libro raccoglie testi di Amedeo Bertolo,
Nico Berti, Roberto Ambrosoli, Maria Matteo e Salvo Vaccaro. Il
volume si inserisce in quel filone di anarchismo critico,
sviluppatosi in Italia alla fine degli anni '70, che mira, certo
ambiziosamente, ad un approfondimento del pensiero libertario
attraverso la riconsiderazione aperta e non dogmatica dei suoi
capisaldi ideologici. La libertà rappresenta un passaggio
obbligato in tale progetto di ripensamento, proprio perché
della teoria e della prassi anarchiche è cuore pulsante,
centro motore, fonte di significazione, legittimità, forza.
Il senso anarchico della libertà è l'oggetto dei
cinque saggi de "Il prisma e il diamante", che pur con
approcci assai diversificati e talora apertamente contrapposti, si
sforzano di evidenziare il nocciolo duro della libertà
anarchica, anche nell'inevitabile contiguità con i punti
di vista liberale e socialista. Vaccaro, in virtù della
forma "enciclopedica" data al suo intervento, scandaglia
le pieghe semantiche di un termine che, ci dice Bertolo, è
"poroso, proteiforme, forse il più usato nella dottrina
e nella pratica politica" ed in quanto tale impossibile a
ridursi ad una qualche formula unica. Bertolo tenta di tracciare,
tra i mille sensi della libertà, un senso "neutro"
o "laico" che costituisca l'asse da cui si dipanano le
interpretazioni socialiste, liberali, anarchiche; "La ricerca
di una concezione laica della libertà dovrebbe consentire
incontri comunicativi ed operativi tra anarchici e non anarchici".
Bertolo tenta peraltro di enucleare l'ambito della libertà
anarchica, asserendo l'impossibilità di separare questo
valore dagli altri cui è associato nella tradizione
illuministica e post-illuministica ed individuando il senso profondo
della libertà anarchica nell'affermazione in senso forte di
libertà, uguaglianza, diversità e solidarietà.
Berti sottolinea come "la natura dell'anarchismo deve essere
ravvisata nella natura della libertà. (...) L'ideologia
anarchica - prosegue Berti - ha natura sincretica" per cui ogni
riferimento alla libertà implica un richiamo all'uguaglianza.
Secondo Berti occorre superare tale sincretismo asserendo la
priorità della libertà. Egli identifica il richiamo
all'uguaglianza con la necessità della rivoluzione ed
asserisce che la libertà in quanto incompiuta non può
"compiersi", ossia concludersi in alcun modo e finisce
quindi con il contrapporre libertà e rivoluzione.
Matteo insiste sulla natura etica dell'approccio anarchico alla
libertà, proponendosi di delineare le condizioni di
possibilità di un tale approccio, peraltro indubbiamente
problematico. Opera inoltre una distinzione tra il senso "forte"
della libertà caratteristico dell'anarchismo e il senso
"debole" fatto proprio dalle democrazie. Ambrosoli,
infine, si cimenta nel tentativo di mostrare la necessità e
la possibilità che la libertà assuma il ruolo di
grande catalizzatore culturale rivestito in passato dall'idea di
Dio. Per Ambrosoli la possibilità della trasformazione
sociale è legata ad un cambiamento culturale la cui portata
non può che essere epocale. Pur nell'estrema varietà
di interessi, atteggiamento analitico e propositi, questi saggi sono
accomunati dal tentativo di costruire un anarchismo in grado di
costruire un ambito teorico capace di assumere un ruolo attivo nella
trasformazione libertaria della società.
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