Rivista Anarchica Online
Futuristi e anarchici
di Marina Padovese / Fabio Santin
Dei rapporti fra anarchismo e
futurismo abbiamo già avuto modo di scrivere su queste pagine
(vedi "A" 139 e 140). Una nuova occasione per approfondire
questo dibattito è costituita dalla pubblicazione di Futuristi
e anarchici. Quali rapporti? (edizioni Archivio Famiglia Berneri,
Pistoia 1989, pagg. 436, lire 28.000). Ne è autore Alberto
Ciampi che con questo lavoro, lo scorso anno, si è laureato in
architettura presso L'Università di Firenze.
L'autore, con un notevole e paziente
lavoro di ricerca storica, riporta alla luce i numerosi rapporti
intercorsi fra gruppi e/o individualità anarchiche e
futuriste, che hanno avuto come luogo privilegiato di
incontro/scontro, secondo una tradizione anarchica, soprattutto i
giornali.
Oltre al contributo grafico che molti
pittori futuristi hanno dato alla stampa anarchica e libertaria (e
citiamo quali esempi Carrà, Russolo, Soffici) ciò che è
interessante rilevare è quella fitta serie di interventi che,
argomento di critica, di riconoscimento, di discussione, testimoniano
dell'importanza che il dibattito fra anarchismo e futurismo ha
suscitato fin dai primi anni del secolo.
Scrive Ciampi: "(...) Importanti
opere, specie nelle copertine di giornali anarchici e/o di dibattito
artistico, coinvolgono autori più o meno noti, ma
riconducibili per tematica e/o forma grafica al clima pre-futurista".
Se da un punto di vista artistico e
letterario il dibattito di quegli anni mostra interesse e adesione
per il simbolismo, sul piano filosofico la discussione si accende su
Stirner e Nietzsche e di conseguenza all'interno di quel filone
dell'anarchismo che si riconosce nell'individualismo (si pensi alle
riviste "Vir", "Sciarpa nera" di Monanni). In questo comune terreno di discussione
si ritroveranno anarchici e futuristi, il cui linguaggio, per lo meno
sul piano formale, risulta essere ulteriore momento di incontro. "Non
appaia riduttivo unificare componenti così diverse attraverso
il solo mezzo della parola; in quanto dietro il modo di porsi
(linguisticamente), esiste l'acquisizione di concetti e di modi di
essere e quindi di scelta". (A. Ciampi). In "La barricata" di Parma,
illustrata da Carlo Carrà, viene pubblicato in quattro parti
un intervento di Renzo Provinciali, in cui fra l'altro scrive: "È
possibile che un uomo coerente possa contemporaneamente propugnare la
più grande e generale rivoluzione nel campo delle arti, volere
in questo terreno l'anarchia più completa ed estesa ed essere
un perfetto conservatore nella vita? (...) Sarebbe un controsenso!
(...) Com'è possibile immaginare un'arte borghese in una
società anarchica e un'arte futurista in una società
borghese?". La ribellione, la provocazione,
l'immaginazione futurista influenzeranno fra gli altri anche il
movimento Dada, che sarà la massima negazione della cultura e
dei miti razionalistici della società di inizio secolo e il
tentativo più esasperato di saldare la frattura fra arte e
vita.
La forza delle parole
"mezzo-oggetto-soggetto", scomposte in un'incessante
creazione di forme, giungono sino a noi che ne rimaniamo ancor oggi
contagiati tanto da riproporle in una analogia di "Tipografia"
di Ardengo Soffici in versione "Arte e Anarchia" per la
copertina di "A" 142, numero dedicato all'arte, alla
ricerca di quelle espressioni di libertà che, in tutte le
avanguardie artistiche del nostro e dello scorso secolo, hanno visto
insieme poeti e rivoluzionari.
Il
libro Futuristi e anarchici - Quali rapporti? può essere
richiesto mediante versamento di lire 28.000 (comprensive delle spese
di spedizione postale) sul conto corrente postale 10414514 intestato
ad Aurelio Chessa, piazza dello Spirito Santo 2, 51100 Pistoia oppure
sul c.c.p. 21709506 intestato a Alberto Ciampi, Borgo Sarchiani 21,
50026 San Casciano Val di Pesa (Fi). Per rivenditori o gruppi si
applica lo sconto del 30%, se pagato in contanti e da cinque copie in
su, si applica lo sconto del 50%. Il
libro è inoltre reperibile in tutte le librerie Rinascita e
Feltrinelli, oltre che all'Utopia ed alla Calusca a Milano, alla
Seeber di Firenze, alla Bassi di Siena ed all'Anomalia di Roma. In
Francia è reperibile presso la Publico, 145 rue Amelot, a
Parigi.
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