Rivista Anarchica Online
Sbarre in grigioverde
a cura della Redazione
Venerdì 7 aprile, al tribunale
di Napoli, si è tenuto l'ennesimo processo contro l'obiettore
totale anarchico Giuseppe Coniglio. Si è trattato di un processo
d'appello, al termine del quale gli è stata ridotta da 3 mesi
ad uno la condanna per "disobbedienza", in seguito alla
denuncia sporta dal direttore del carcere giudiziario militare di
Santa Maria Capua Vetere (il capitano Cassirà).
La disobbedienza di Coniglio consiste
nel suo rifiuto di indossare gli abiti militari.
Una settimana circa dopo questo
processo, Coniglio è stato rinchiuso in cella di punizione
(sempre nello stesso carcere) per il suo rifiuto di "fare il
cubo", cioè di sistemare la sua branda secondo quanto
detta il regolamento militare. Per protestare contro la punizione
inflittagli, Coniglio ha subito iniziato uno sciopero della fame e
della sete, che è durato 3 giorni.
Domenica 16 aprile, poi, dal carcere
giudiziario militare di Peschiera del Garda (Vr) è stato
scarcerato Peter Roten Steiner, condannato per analoghi motivi. Nello
stesso carcere è tuttora detenuto un altro obiettore totale
anarchico, Dario Sabbadini. Nel carcere militare romano di Forte
Boccea è detenuto un altro obiettore totale anarchico, Alfredo
Cospito.
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