Rivista Anarchica Online
Cronache sovversive a cura della Redazione
Ruzza-Stefanuto / Se sette mesi vi sembran pochi
Arrestati il 17 settembre scorso a Gattinara (VC) nell'ambito di un'operazione repressiva «anti-terrorismo», i due anarchici Giuseppe Ruzza (60 anni) e Delfina Stefanuto (50 anni) sono sempre
dentro in attesa ... di sapere esattamente perché. L'istanza di libertà provvisoria, ed in subordine
degli arresti domiciliari, presentata dai loro difensori Guidetti Serra (di Torino) e Cardinali (di
Novara) è stata respinta dal giudice istruttore Franco Giordana, del tribunale di Torino. «La
decisione - si legge in un comunicato-stampa emesso dal Comitato anarchico pro-Agitatore - è stata
presa senza tenere in nessun conto l'avanzata età e il grave stato di salute di entrambi, peggiorato
seriamente a causa della detenzione particolarmente dura riservata ai due anarchici, e senza dare il
giusto valore al voluminoso dossier medico giacente presso le direzioni delle carceri di Novara,
Vercelli e del Centro clinico del carcere di S. Vittore a Milano». L'unica novità delle ultime
settimane in merito alla loro detenzione è costituita dal trasferimento di Ruzza dal Centro clinico al
4° braccio, sempre nel carcere milanese di San Vittore. Il Comitato anarchico pro-Agitatore, con indirizzo c/o Circolo culturale anarchico, via Ulivi 8,
54033 Carrara (MS), informa che il «trattamento» particolare riservato dalle autorità ai due
anarchici è stato sottoposto all'attenzione di Amnesty International. Chi volesse contribuire alla
campagna pro-Ruzza e Stefanuto, invii il proprio contributo a mezzo vaglia postale all'indirizzo
succitato del Comitato, specificando nella causale «Pro-Agitatore».
Brescia / Dal 26.4 all'1.5 autocostruiamo la sede
Dopo 4 anni di occupazione il Centro Sociale Libertario di via Margheriti di Brescia celebra la
festa dei lavoratori con una settimana di autocostruzione dal 26 aprile al 1° maggio, giorno per il
quale il Comune ha promesso agli occupanti la regolarizzazione del contratto. Con o senza l'avallo delle autorità, il Centro sarà inaugurato con una festa e con un corteo, che si
svolgeranno appunto il 1° maggio. Tutti sono invitati a partecipare all'autocostruzione e
all'autosistemazione della sede, portando materiale, libri, ciclostilati, aiuti di ogni genere, consigli,
idee e collaborazione manuale. Per tutti i compagni/e che lo desiderino, c'è ospitalità. Per ulteriori informazioni, invio di materiale e sottoscrizioni scrivere al Centro Sociale Libertario,
c.p. 113, 25100 Brescia.
Adriano Belingheri / Dieci giorni in carcere, e poi ..
Sabato 10 marzo, mentre con altri punk stava recandosi alla manifestazione anti-carceri, è stato
arrestato al casello dell'autostrada di Bologna Adriano Belinghieri, punk anarchico del Virus,
mancante alla chiamata di leva da alcuni mesi. Come si ricorderà, Adriano aveva pubblicamente
espresso il proposito di non sottoporsi né al servizio militare né a quello (sostitutivo) civile. Trasferito nel carcere militare romano di Forte Boccea, Adriano è stato interrogato dal procuratore
militare. Non avendo confermato la sua scelta di rifiuto totale, anzi essendosi detto disposto a fare
domanda per essere ammesso al servizio civile, il 20 marzo è stato scarcerato.
Handicap / Ma le barriere architettoniche ci sono, eccome
Mentre il Comune di Milano è impegnato in queste ultime settimane nella ricerca di un progetto per
la ristrutturazione di piazza del Duomo, le barriere architettoniche presenti in città continuano a far
sì che i portatori di handicap continuino a rimanere reclusi nelle loro abitazioni o negli istituti. Contro questa logica emarginante, e per riaffermare uno dei più elementari diritti della persona, un
gruppo di portatori di handicap milanesi ha occupato nel febbraio scorso uno stabile sito in via
Statuto 17. Si tratta di uno stabile costruito «senza barriere architettoniche» (comunque presenti,
come vedremo) con fondi della CEE e che prevedeva che alcuni appartamenti fossero affidati a
persone portatrici di handicap. Alcuni appartamenti erano invece sfitti da circa due anni, da qui la
decisione di procedere all'occupazione (alla quale ha attivamente collaborato il Comitato di lotta
contro l'emarginazione, che ha curato alcuni articoli sull'handicap apparsi su «A» 115 e 117). Lo stabile presenta elementi architettonici che ne limitano l'agibilità: il portone di ingresso molto
pesante può essere aperto con molte difficoltà da una persona in carrozzella, i tasti dell'ascensore
sono troppo alti, le maniglie delle finestre sono poste troppo in alto ed i vetri delle stesse sono
smerigliati in modo da impedire la vista. Nonostante le minacce e intimidazioni da parte di assessori e funzionari, gli occupanti sono decisi a
non desistere dai loro propositi. L'obiettivo degli occupanti è anche quello di ottenere un contratto
di affitto che siano in grado di pagare (tutti gli appartamenti sono infatti concessi ad equo canone,
con la conseguente assegnazione alle fasce di reddito più alte). Per contatti: Circolo Culturale Marginopoli c/o Biblioteca di Affori, viale Affori 21,20126 Milano,
oppure Collettivo «il Cuneo», c/o Centro Sociale, via Zuccoli, 20052 Monza.
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