Rivista Anarchica Online
Recensione a cura della Redazione
Educazione libertaria è il titolo di un interessante pamphlet scritto dal compagno Pietro Riggio,
55 anni, direttore del Circolo didattico "G. Nuccio" di Palermo, saggista e in passato
collaboratore della pubblicistica libertaria. Il volume (Francisci Editore, Abano Terme 1979,
pagg.85, lire 3.000) si divide in due parti: la prima dedicata ai presupposti teorici ed alle
esperienze storiche della pedagogia libertaria, con riferimento a quanto prodotto sia in campo
specificamente anarchico sia al di fuori, da Rousseau a Ferrer, da Godwin a Reich, da Bakunin
a Neill e ad altri ancora. La seconda parte è suddivisa in tre capitoli: dall'educazione
democratica all'istruzione tecnologica; dalla contestazione del '68 ai decreti delegati; la
pedagogia non-direttiva. È proprio in quest'ultima, sulla base del pensiero dello psicologo
americano contemporaneo C.R. Rogers (che l'autore sintetizza efficacemente), che Riggio
identifica "la logica conseguenza cui doveva pervenire la critica libertaria. Infatti i temi già
trattati in sede libertaria si ritrovano in quella pedagogia, i cui principi vengono giustificati in
chiave psicanalitica, cioè scientificamente". L'accento, in Rogers, è posto sulla
libertà, come principio e come metodo e ciò spiega le
convergenti critiche mosse alla pedagogia non-direttiva dagli specialisti di campo cattolico e di
campo marxista. Pur con tutte le differenze, sottolinea Riggio, entrambe queste scuole difendono
il principio di autorità ("anche se i cattolici lo legano al problema religioso e i marxisti a quello
politico"): di qui la loro avversione alla pedagogia non direttiva e alla pedagogia libertaria in
genere. Lo studio di Riggio è preceduto da un'introduzione decisamente fiacca, tutt'altro
che
chiarificatrice, di Alberto Toninello. Per gli interessati segnaliamo l'indirizzo dell'editore: Aldo
Francisci, via Puccini 27, 35031
Abano Terme (pd).
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