Rivista Anarchica Online
Intervista a mio figlio
di Jerry
L'idea è decisamente originale: un padre/compagno (o un compagno/padre) intervista suo figlio
di 10 anni, trascrive il tutto e ce lo manda in redazione proponendone la pubblicazione. È quello
che ha fatto Jerry, uno dei compagni che a Trieste ha mandato avanti la libreria Utopia 3 fino
alla sua recentissima chiusura. Ecco dunque il testo del suo colloquio con il figlio Shel. Nel
pubblicarla non vogliamo nascondere il disappunto che, più o meno in tutti noi del collettivo
redazionale, è stato provocato dalla lettura soprattutto di alcune risposte di Shel: l'impressione
che fossero pesantemente marcate quasi da un "catechismo anarchico" è stata forte. Il problema
è grosso: il rischio ancor di più, ed è quello appunto che educazione libertaria possa finire
col
significare "educazione" simile a tutte le altre, mutata solo di contenuto (passivamente
accettato). Il dibattito è aperto.
Quale classe frequenti? La quinta elementare Stai quindi finendo
le elementari, quali sono le tue impressioni? Beh, durante i primi due anni, anche se ho cambiato
3 maestre, le cose erano un po'... traballanti,
cioè, ad esempio ci facevano fare la "preghierina" prima delle lezioni.... Poi ho cambiato scuola.
Ma all'inizio di questo anno la maestra ha cominciato a condizionarci... Cosa intendi
dire? Beh, cerca di farci pensare come vuole lei, ci dice che chi sporca i muri sono teppisti,
vandali... Questo l'ha fatto solo quest'anno? No, ma quest'anno di più,
s'incontrano e poi la maestra ci parla... Chi s'incontra? Fanno gli incontri fra
maestri... e poi con le mamme... e io ho notato che dopo la maestra ci dice
questo, quello... Gli altri tuoi compagni hanno notato questo? No, non credo.
Ma fra voi ne parlate? No mai. Come
mai? Beh, non abbiamo tempo, la maestra ci sta sempre addosso, non ci lascia
parlare... Ma tra un'ora e l'altra...? e fuori? No, in genere giochiamo, corriamo?
Fuori andiamo a casa. Così fra voi non parlate mai di cose
"importanti"? No mai! E con le bambine? Le bambine stanno
sempre tra di loro, sai gli hanno insegnato che i bambini devono stare con i
bambini e le bambine con le bambine... Tu sei in classe assieme a bambine da 5 anni e non hai mai
parlato con le bambine? È molto difficile! Ma tra voi in genere
collaborate? Fate assieme le cose? No quasi mai, ma è colpa della maestra, ad esempio
questi giorni dobbiamo fare una ricerca sui
paesi europei... la maestra ci fa fare ognuno un paese diverso... io devo fare la Polonia... ma tutti
diverso. Pensi che durante questi 5 anni ha imparato diverse cose? Beh... credo
di sì... ma con la storia siamo molto indietro; perché (si dilunga a spiegare i diversi
programmi). Tu sei sempre stato esonerato dall'ora di religione? Hai avuto dei
problemi? Beh, esco dalla classe, vado di qua di là, se non vado in un'altra classe cerco
di non sentire quello
che la maestra gli racconta... Cosa gli racconta? Beh, gli racconta storie, sai dal
vangelo, penso che la maestra voglia insegnare ai bambini in
questo modo, in modo che i bambini si divertano, anche. E si divertono? Penso
di sì. Fanno disegni... A te dispiace di non fare questi disegni? No, quando
posso ne faccio altri. Ma non sulle parabole. Ma ti è capitato di sentirle. Cosa pensi che
siano? Un po' di favole un po' di verità... di legenda. Ad es. quella che Gesù
risuscitò Lazzaro, non è che
fosse morto, come vogliono far credere. Era solo giù di spirito e l'ha risollevato. Tu dici
che vi vogliono far credere delle cose, perché pensi lo facciano? Beh... per avere il
potere... Cosa pensi che sia il potere? Essere comandati. Farsi obbedire da quelli
che riescono a condizionare. Secondo te nella scuola riescono a condizionare
molto? Beh io non sono l'unico che esco dalla classe a religione, ma penso che gli altri siano
sempre
cristiani ma di un'altra riforma. A scuola vi parlano mai di ciò che succede intorno a voi?
nella società? Si la maestra ci dice che quelli che uccidono la gente lo fanno per
divertimento... che rapiscono i
bambini per aver più soldi... E la maestra vi parla mai del potere? Ci dice
leggende... Leggende? Eh si, uno spara ad un altro, la maestra sente, ci dice quello
era innocente... Vi parla del terrorismo? Dice che i terroristi sono solo teppisti,
ma sono tutte fandonie. E voi ci credete? Beh gli altri penso di sì... io
no. Ma tra voi ne parlate? No Perché tu non ci
credi? Perché leggo dei giornali, a casa, ascolto la televisione... parlo con
voi. Leggete mai i giornali a scuola? No. E a
casa? Io leggo le cose che mi interessano, grossi incidenti stradali, dei soldi spesi per fare un
missile,
mentre si potrebbe debellare la fame nel mondo. E di questo vi parlano mai? Beh,
la maestra dice che se tutti pagassero le tasse si vincerebbe la fame. Ma io non credo che sia
questo, perché se abolissero i soldi adesso non ci sarebbero più i problemi di
fame. Tu pensi che basterebbe? Basterebbe abolire il potere, i ricchi, i poveri, le
prigioni... le diseguaglianze, i contrasti fra due
gruppi di persone. Tu pensi che si potrebbe fare? Finché la minoranza,
che sono i ricchi, i potenti gli sfruttatori... hanno soldi, e hanno poliziotti,
carabinieri, prigioni... la lotta si farà dura. Ma se si riescono a debellare le loro armi diventano
come dei gattini sotto un elefante. E tu queste cose dove le hai lette? Beh, l'ho
capito dai telegiornali, da voi, da certe notizie... Tu pensi che un giorno le cose
cambieranno? Penso che difficilmente può succedere
questo. Perché? Beh, io non ho soldi, non possiedo una prigione... chiudo
quella prigione; libero tutti, e se anche
vado io in prigione, quelli sono liberi. E pensi che con i tuoi compagni potresti fare
qualcosa? No ormai è troppo tardi. Certi sono la da 5 anni, iniziando con piccole parole
la maestra è
arrivata quasi all'apice. Di che cosa? Del suo intento; di far credere ai bambini...
se per caso sanno che qualcuno è un ladro, devono
subito denunciarlo alla polizia. Ha mai detto questo in classe? No, ma penso che
loro lo capiscano, da quel che dice la maestra. Di cose importanti che succedono, ad esempio del
terremoto vi si parla mai? Si ad es. del terremoto, la maestra ne ha parlato. Soprattutto da quando
è venuta nella nostra
classe una bambina, che è di Potenza, sai la sua casa è stata parzialmente distrutta dal terremoto,
ha cominciato a parlarne; a raccontarci degli sciacalli, ed ha detto che bisogna mandare soldi per
salvarli... Tu hai parlato con questa bambina? Mai Ma è
della tua classe. Eh si, ma come ho detto prima, essendo una bambina parla solo con le
altre. Così tu non sai cosa pensi lei di quello che le è
successo. No. Oltre alle lezioni fate anche altro: uscite dalla
scuola? Sì, andiamo al cinema, a vedere i balletti... però non abbiamo... un rapporto
fisso con le persone. Cioè? Cioè non abbiamo mai discusso di
certi problemi con delle persone che hanno capito meglio. Ma i tuoi compagni sentono questo
bisogno? Pochi. E poi le cose che tu chiami "importanti" per loro sono altre cose. Ad esempio
discutere,
che so, con il capo della polizia delle leggi... Vorrebbero far questo? Non son
sicuro, ho fatto un esempio. Tu sai che dei compagni vogliono fare una colonia
libertaria? Sì. Cosa ne pensi? Che fanno bene.
Però se non riescono, certi bambini che hanno cominciato con idee simili alle
nostre non possono andare la a sentire quel che dicono... ad approfondire le loro conoscenze...
per discutere... Ma non sarebbe come a scuola, ma un posto dove la gente vive assieme, gioca. Tu
ci staresti
volentieri? Sì. E ci andresti più volentieri da solo o con i
genitori? Beh, da solo, così almeno posso... discutere meglio, divertirmi meglio senza che
venga uno a
dirmi "vieni dentro che piove!".
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