Rivista Anarchica Online

rivista anarchica
anno 11 nr. 94
estate 1981


Rivista Anarchica Online

Intervista a mio figlio
di Jerry

L'idea è decisamente originale: un padre/compagno (o un compagno/padre) intervista suo figlio di 10 anni, trascrive il tutto e ce lo manda in redazione proponendone la pubblicazione. È quello che ha fatto Jerry, uno dei compagni che a Trieste ha mandato avanti la libreria Utopia 3 fino alla sua recentissima chiusura. Ecco dunque il testo del suo colloquio con il figlio Shel.
Nel pubblicarla non vogliamo nascondere il disappunto che, più o meno in tutti noi del collettivo redazionale, è stato provocato dalla lettura soprattutto di alcune risposte di Shel: l'impressione che fossero pesantemente marcate quasi da un "catechismo anarchico" è stata forte. Il problema è grosso: il rischio ancor di più, ed è quello appunto che educazione libertaria possa finire col significare "educazione" simile a tutte le altre, mutata solo di contenuto (passivamente accettato). Il dibattito è aperto.

Quale classe frequenti?
La quinta elementare
Stai quindi finendo le elementari, quali sono le tue impressioni?
Beh, durante i primi due anni, anche se ho cambiato 3 maestre, le cose erano un po'... traballanti, cioè, ad esempio ci facevano fare la "preghierina" prima delle lezioni.... Poi ho cambiato scuola. Ma all'inizio di questo anno la maestra ha cominciato a condizionarci...
Cosa intendi dire?
Beh, cerca di farci pensare come vuole lei, ci dice che chi sporca i muri sono teppisti, vandali...
Questo l'ha fatto solo quest'anno?
No, ma quest'anno di più, s'incontrano e poi la maestra ci parla...
Chi s'incontra?
Fanno gli incontri fra maestri... e poi con le mamme... e io ho notato che dopo la maestra ci dice questo, quello...
Gli altri tuoi compagni hanno notato questo?
No, non credo.
Ma fra voi ne parlate?
No mai.
Come mai?
Beh, non abbiamo tempo, la maestra ci sta sempre addosso, non ci lascia parlare...
Ma tra un'ora e l'altra...? e fuori?
No, in genere giochiamo, corriamo? Fuori andiamo a casa.
Così fra voi non parlate mai di cose "importanti"?
No mai!
E con le bambine?
Le bambine stanno sempre tra di loro, sai gli hanno insegnato che i bambini devono stare con i bambini e le bambine con le bambine...
Tu sei in classe assieme a bambine da 5 anni e non hai mai parlato con le bambine?
È molto difficile!
Ma tra voi in genere collaborate? Fate assieme le cose?
No quasi mai, ma è colpa della maestra, ad esempio questi giorni dobbiamo fare una ricerca sui paesi europei... la maestra ci fa fare ognuno un paese diverso... io devo fare la Polonia... ma tutti diverso.
Pensi che durante questi 5 anni ha imparato diverse cose?
Beh... credo di sì... ma con la storia siamo molto indietro; perché (si dilunga a spiegare i diversi programmi).
Tu sei sempre stato esonerato dall'ora di religione? Hai avuto dei problemi?
Beh, esco dalla classe, vado di qua di là, se non vado in un'altra classe cerco di non sentire quello che la maestra gli racconta...
Cosa gli racconta?
Beh, gli racconta storie, sai dal vangelo, penso che la maestra voglia insegnare ai bambini in questo modo, in modo che i bambini si divertano, anche.
E si divertono?
Penso di sì. Fanno disegni...
A te dispiace di non fare questi disegni?
No, quando posso ne faccio altri. Ma non sulle parabole.
Ma ti è capitato di sentirle. Cosa pensi che siano?
Un po' di favole un po' di verità... di legenda. Ad es. quella che Gesù risuscitò Lazzaro, non è che fosse morto, come vogliono far credere. Era solo giù di spirito e l'ha risollevato.
Tu dici che vi vogliono far credere delle cose, perché pensi lo facciano?
Beh... per avere il potere...
Cosa pensi che sia il potere?
Essere comandati. Farsi obbedire da quelli che riescono a condizionare.
Secondo te nella scuola riescono a condizionare molto?
Beh io non sono l'unico che esco dalla classe a religione, ma penso che gli altri siano sempre cristiani ma di un'altra riforma.
A scuola vi parlano mai di ciò che succede intorno a voi? nella società?
Si la maestra ci dice che quelli che uccidono la gente lo fanno per divertimento... che rapiscono i bambini per aver più soldi...
E la maestra vi parla mai del potere?
Ci dice leggende...
Leggende?
Eh si, uno spara ad un altro, la maestra sente, ci dice quello era innocente...
Vi parla del terrorismo?
Dice che i terroristi sono solo teppisti, ma sono tutte fandonie.
E voi ci credete?
Beh gli altri penso di sì... io no.
Ma tra voi ne parlate?
No
Perché tu non ci credi?
Perché leggo dei giornali, a casa, ascolto la televisione... parlo con voi.
Leggete mai i giornali a scuola?
No.
E a casa?
Io leggo le cose che mi interessano, grossi incidenti stradali, dei soldi spesi per fare un missile, mentre si potrebbe debellare la fame nel mondo.
E di questo vi parlano mai?
Beh, la maestra dice che se tutti pagassero le tasse si vincerebbe la fame. Ma io non credo che sia questo, perché se abolissero i soldi adesso non ci sarebbero più i problemi di fame.
Tu pensi che basterebbe?
Basterebbe abolire il potere, i ricchi, i poveri, le prigioni... le diseguaglianze, i contrasti fra due gruppi di persone.
Tu pensi che si potrebbe fare?
Finché la minoranza, che sono i ricchi, i potenti gli sfruttatori... hanno soldi, e hanno poliziotti, carabinieri, prigioni... la lotta si farà dura. Ma se si riescono a debellare le loro armi diventano come dei gattini sotto un elefante.
E tu queste cose dove le hai lette?
Beh, l'ho capito dai telegiornali, da voi, da certe notizie...
Tu pensi che un giorno le cose cambieranno?
Penso che difficilmente può succedere questo.
Perché?
Beh, io non ho soldi, non possiedo una prigione... chiudo quella prigione; libero tutti, e se anche vado io in prigione, quelli sono liberi.
E pensi che con i tuoi compagni potresti fare qualcosa?
No ormai è troppo tardi. Certi sono la da 5 anni, iniziando con piccole parole la maestra è arrivata quasi all'apice.
Di che cosa?
Del suo intento; di far credere ai bambini... se per caso sanno che qualcuno è un ladro, devono subito denunciarlo alla polizia.
Ha mai detto questo in classe?
No, ma penso che loro lo capiscano, da quel che dice la maestra.
Di cose importanti che succedono, ad esempio del terremoto vi si parla mai?
Si ad es. del terremoto, la maestra ne ha parlato. Soprattutto da quando è venuta nella nostra classe una bambina, che è di Potenza, sai la sua casa è stata parzialmente distrutta dal terremoto, ha cominciato a parlarne; a raccontarci degli sciacalli, ed ha detto che bisogna mandare soldi per salvarli...
Tu hai parlato con questa bambina?
Mai
Ma è della tua classe.
Eh si, ma come ho detto prima, essendo una bambina parla solo con le altre.
Così tu non sai cosa pensi lei di quello che le è successo.
No.
Oltre alle lezioni fate anche altro: uscite dalla scuola?
Sì, andiamo al cinema, a vedere i balletti... però non abbiamo... un rapporto fisso con le persone.
Cioè?
Cioè non abbiamo mai discusso di certi problemi con delle persone che hanno capito meglio.
Ma i tuoi compagni sentono questo bisogno?
Pochi. E poi le cose che tu chiami "importanti" per loro sono altre cose. Ad esempio discutere, che so, con il capo della polizia delle leggi...
Vorrebbero far questo?
Non son sicuro, ho fatto un esempio.
Tu sai che dei compagni vogliono fare una colonia libertaria?
Sì.
Cosa ne pensi?
Che fanno bene. Però se non riescono, certi bambini che hanno cominciato con idee simili alle nostre non possono andare la a sentire quel che dicono... ad approfondire le loro conoscenze... per discutere...
Ma non sarebbe come a scuola, ma un posto dove la gente vive assieme, gioca. Tu ci staresti volentieri?
Sì.
E ci andresti più volentieri da solo o con i genitori?
Beh, da solo, così almeno posso... discutere meglio, divertirmi meglio senza che venga uno a dirmi "vieni dentro che piove!".