Rivista Anarchica Online
RASSEGNA LIBERTARIA
a cura della Redazione
A giudicare dalla comparsa (e dalla scomparsa) di giornali, riviste, bollettini, ecc., il quadro
della pubblicistica libertaria è sempre vivace. Da quasi un anno esce a Caserta Il cerchio, un
"mensile d'informazione orizzontale" com'è specificato nel sottotitolo: questo nuovo giornale -
afferma la redazione - si propone di uscire dall'ambito troppo spesso angustamente ristretto nel
quale penetra la stampa anarchica. A tal fine cerca di dar voce alle varie iniziative di lotta
caratterizzate in senso libertario, facendo in modo di superare lo sloganismo spesso peculiare
della gran parte delle testate. Un mensile anarchico quindi che tende a cogliere l'odierna
problematica del modo di essere tale. Riflessione, quindi, narrativa, commento, satira e volontà
di superare un orizzonte teorico ristretto, volontà di ridiscutere ciò che troppo spesso diamo per
scontato. Insomma - conclude la redazione - ce n'è per tutti i gusti, ai compagni l'ardua
sentenza.
Nell'insieme, i numeri finora usciti del Cerchio testimoniano dello sforzo compiuto dai compagni
di Caserta per dar concretezza alle intenzioni suesposte. Vi sono riusciti, a nostro avviso, per
quanto riguarda la vivacità dell'informazione, grazie soprattutto ad alcuni servizi (come le
interviste alle donne di Caserta) di carattere locale. Il cerchio (via S. Carlo 31, 81100
Caserta/una copia, 300 lire/abbonamento annuo, 3.000 lire/versamenti sul c.c.p.14322812
intestato a Paolo Papiro, via Ferrarecce 26, Caserta) è in vendita in tutte le edicole di Caserta e
provincia, di Avellino e Benevento; a Roma nelle edicole centrali e della stazione; a Napoli nelle
edicole centrali, della stazione e nelle librerie Sapere, Pironti e di via S. Biagio; a Milano alla
libreria Utopia. A novembre ha ripreso le pubblicazioni, questa volta con periodicità
mensile, la rivista
Anarchismo - la cui redazione è stata ospite per oltre due mesi, la scorsa primavera, delle patrie
galere, insieme ad altri compagni arrestati nel blitz contro Azione Rivoluzionaria. Se qualche
non tanto lucido cervello dell'apparato controrivoluzionario statale si illudeva di vederci
spaventati, intimoriti, dispersi con la sua intempestiva ed indesiderata irruzione a mano armata
nei nostri domicilii e nei nostri affari - scrive la redazione nel presentare la nuova serie mensile
di Anarchismo (Franco Lombardi, c.p.33, 47100 Forlì/una copia, 1.000 lire/abbonamento
10.000 lire/c.c.p.10671477 intestato a Lombardi) - ecco qua la prova che i suoi sogni non
potevano trasformarsi in realtà. È uscito recentemente il Catalogo
n.1 della biblioteca "Franco Serantini" (via S. Martino 48,
56100 Pisa), che comprende una prima parziale schedatura dei libri e dei periodici in dotazione
a questa nuova biblioteca. Nella presentazione, i compagni precisano che la biblioteca nasce in
ricordo del compagno Franco Serantini, morto assassinato dalla polizia il 7 maggio 1972, con la
donazione del compagno Gino Giannotti (morto nel 1976) ed il contributo dei compagni di
Carrara, Pisa, Milano ed altri. La biblioteca non vuole essere un museo del pensiero libertario ma
uno stimolo a rivalorizzare e sviluppare la traccia del pensiero e dei fatti del movimento
anarchico dal suo nascere ad oggi. È per questo che si è costituito un collettivo di compagni con
l'impegno di promuovere una serie di iniziative a livello cittadino e, possibilmente, in un ambito
più vasto. Da segnalare anche l'ultimo numero (datato dicembre 80/gennaio 81) del quasi
bimestrale
Senzapatria (Maurizio Tonetto, c.p.647, 35100 Padova/una copia, 500 lire/abbonamento 2.500
lire/c.c.p.10239358 intestato a Carla Morrone, Padova), giornale "per lo sviluppo della lotta
antimilitarista e antiautoritaria". In questo numero: un'analisi degli equilibri internazionali (F.
Melandri), una polemica con le componenti legalitarie del movimento antimilitarista sulla
"difesa popolare non violenta" (A. Lombardo), una valida critica del contraddittorio
atteggiamento di Albert Einstein di fronte al militarismo, un capitolo dal libro di Maria
Occhipinti "Una donna di Ragusa" sulla rivolta contro i richiami alle armi 36 anni fa, due
contributi di Ugo Dessy dalla Sardegna, numerose lettere e testimonianze di lotta dalle carceri
militari, e altro materiale ancora. Per il taglio redazionale ed anche per la grafica, Senzapatria
si conferma come una delle migliori pubblicazioni libertarie.
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