Rivista Anarchica Online

rivista anarchica
anno 9 nr. 71
gennaio 1979


Rivista Anarchica Online

RASSEGNA LIBERTARIA
a cura della Redazione

"Una rivista anarcosindacalista per l'azione anarcosindacalista": così si presenta la nuova rivista Autogestione. L'iniziativa della rivista è stata promossa da militanti anarchici e libertari di varie località (Milano, Bergamo, Bologna, Reggio Emilia, Firenze, Arezzo) convinti - come si legge nell'editoriale di presentazione - della necessità di uno strumento di collegamento e di socializzazione delle informazioni, delle esperienze, delle analisi. Uno strumento di formazione e di dibattito che sappia svilupparsi al di là di schieramenti precostituiti attraverso il lavoro collegiale dei militanti anarcosindacalisti operanti all'interno della lotta di classe. L'obiettivo è quello di realizzare una rivista con uno spessore d'analisi, che sappia da un lato mettere a fuoco i meccanismi della trasformazione (economica, politica, sociale) in atto da parte sia del potere che da parte del proletariato, e dall'altro innescare un processo di identificazione che partendo dalla continuità sostanziale delle problematiche poste dalla lotta di classe in questo secolo riesca a definire con maggiore decisione le forme e gli obiettivi dell'azione militante. Tra gli obiettivi del collettivo promotore di Autogestione vengono anche indicati ulteriori momenti di approfondimento analitico, come "convegni a tesi di movimento", convegni di studio e tavole rotonde su tematiche particolari.

La nascita di questa nuova rivista, se una parte si colloca nell'ambito del crescente interesse per l'anarcosindacalismo (del quale la proposta di ricostituzione dell'U.S.I. è l'espressione emblematica), testimonia dall'altra parte della presa di coscienza delle difficoltà e più ancora della necessità di approfondimento teorico e pratico connesse con la realizzazione di un progetto anarcosindacalista oggi. Non tutti i fautori dell'anarcosindacalismo hanno compiuto questo indispensabile passo nella direzione di un'analisi serena ed approfondita, che non lasci spazio ai facili slogan ed agli inutili bluff. Se ne è avuta un'ulteriore conferma proprio al II attivo per l'U.S.I. tenutosi a Genova all'indomani dell'uscita del primo numero di Autogestione: in quella sede - come abbiamo riferito sullo scorso numero - si sono contrapposte varie concezioni e proposte, nella maggior parte dei casi frutto di analisi superficiali corredate di slogan e prive dell'indispensabile supporto dell'esperienza concreta. Autogestione, proponendosi all'attenzione dei compagni innanzitutto come rivista di analisi e di dibattito, ha dunque un ruolo importante da svolgere ed il complesso del materiale pubblicato sul primo numero lascia intendere che ci si sta muovendo su di una strada proficua, anche se non tutto ci pare all'altezza del ruolo di approfondimento che Autogestione ha indicato come sua caratteristica peculiare.

A Massimo Varengo, membro della redazione collegiale di Autogestione, chiediamo di indicarci le "prime reazioni" all'uscita della rivista.

All'interno del movimento anarchico l'accoglienza è stata ottima: Autogestione è la prima rivista dal dopoguerra in poi che si colloca in una visione anarcosindacalista. Più che i contenuti di questo primo numero (sui quali solo ora cominciano ad arrivare i primi giudizi), l'approvazione dei compagni investe la rivista in quanto tale. È un'iniziativa di cui si sentiva la necessità.

E fuori dal movimento anarchico?

Anche in questo caso è un po' presto per avere delle indicazioni precise. Quel che è certo è che Autogestione comincia ad essere diffusa all'interno di certe situazioni di lotta ed anche all'interno delle strutture sindacali (la F.L.M., per esempio), suscitando curiosità ed interesse. Molti compagni dell'area dell'autonomia "libertaria" la giudicano positivamente. Inoltre già alcuni sindacalisti "puri" (se così si possono definire quelli non legati ai carrozzoni partitici) ci hanno fatto conoscere la loro disponibilità anche alla collaborazione.

Quante copie tirate?

Di questo primo numero ne sono state tirate 3.500, qualche centinaio in più della tiratura media prevista: ciò perché molte copie sono state spedite come copia-saggio ad un nutrito indirizzario. La distribuzione avviene, oltre che mediante la diffusione militante e gli abbonamenti, nelle librerie tramite la Ghisoni Libri.

Quale attenzione intendete dedicare alla situazione internazionale?

Naturalmente siamo interessati a costruire una rete di collaboratori all'estero, con specifica attenzione a quei paesi dove esista una qualche presenza anarcosindacalista: penso alla Svezia, alla Germania, ad altri paesi, ma soprattutto alla Spagna. Le vicende dell'anarcosindacalismo spagnolo ci interessano molto, soprattutto il dibattito che si sta sviluppando all'interno ed intorno alla C.N.T.. Sul numero 2 di Autogestione pubblicheremo un articolo di Peirats (ripreso da Bicicleta) sulla situazione attuale della C.N.T., nonché il testo di un dibattito tra tendenze assembleariste e sindacali nell'ambito della C.N.T.

AUTOGESTIONE, redazione e amministrazione Massimo Varengo, c.p.4255, 20100 Milano; periodicità trimestrale, formato cm. 20x28. pagine 96, una copia L. 2.500, abbonamento L. 10.000, versamento sul c.c.p. 10023208 intestato a Massimo Varengo - Milano.