Rivista Anarchica Online

rivista anarchica
anno 7 nr. 61
novembre 1977 - dicembre 1977


Rivista Anarchica Online

Le libertà si prendono
di Nucleo Libertario Crescenzago - Gruppo "Gioventù Anarchica"

Pubblichiamo qui di seguito un breve documento stilato dai compagni del Nucleo Libertario Crescenzago e del gruppo "Gioventù Anarchica", che fu distribuito durante un convegno dei Circoli Giovanili tenutosi all'Università Statale di Milano.

Dopo anni ed anni di lotte giovanili ci ritroviamo ancora allo stesso punto. Emarginazione sociale nei quartieri, disoccupazione e sottoccupazione, sfruttamento e condizionamento sul lavoro e nella scuola, repressione familiare, sessuale, non sono che aspetti di una complessiva alienazione che i giovani vivono quotidianamente. Non pensiamo che i Circoli Giovanili come sono ora strutturati possano risolvere alcuni problemi dei giovani. Infatti pensiamo che i Circoli non siano momenti di crescita sociale e culturale, ma invece organi di richiamo e di riassorbimento di tutte quelle frange giovanili che sfuggono al controllo delle dirigenze partitiche e gruppettarie varie. Il giusto sfogo giovanile, la rabbia proletaria accumulata giorno dopo giorno si è fermata solo ad una parziale autoriduzione dei cinema, tralasciando tutti gli altri problemi che interessano il proletariato urbano. Sta ai giovani continuare questo momento di mobilitazione contro l'attuale situazione economica, concretizzando in modo reale la lotta per riappropriarsi della propria esistenza, di tutto ciò che ci appartiene. Le libertà si prendono, non vengono concesse.

Sta ai giovani libertari, anarchici e rivoluzionari, ricordarsi che in strutture ove regna l'entrismo non si potranno mai realizzare obiettivi reali. L'organizzazione giovanile esige, ora più che mai, la libertà di ogni compagno e la sua più completa realizzazione nella vita politica, cercando di integrare ciò che è la propria vita con quella che è la vita sociale. Con questo non vogliamo distruggere ciò che hanno costruito i Circoli Giovanili, ma trarne i reali spunti e momenti rivoluzionari di questa ennesima esperienza proletaria. L'unione di tutte le componenti giovanili, partita da esigenze personali, strettamente giovanili, che non comprendevano l'aspetto complessivo dello sfruttamento, ma solamente quello del tempo libero, ha bisogno di un salto qualitativo conglobando le esigenze immediate dei proletari, come la lotta all'aumento del costo della vita (lotta autogestita e diretta), caratterizzandosi in maniera politica, comprendendo i mille fili che collegano lo sfruttamento nel lavoro a quello del tempo libero, rifiutando il metodo oppressivo della società autoritaria che sta rientrando nel modo di fare politica e di vivere di tutti noi.