Rivista Anarchica Online

rivista anarchica
anno 6 nr. 46
marzo 1976


Rivista Anarchica Online

Processo Bertoli
a cura della Redazione

Con la scontata conferma della condanna all'ergastolo, si e tenuto a Milano l'8 e il 9 marzo scorsi il processo di appello contro Gianfranco Bertoli.

I fatti sono noti: il 17 maggio 1973, davanti alla questura di Milano, in concomitanza con una provocatoria cerimonia commemorativa del commissario Calabresi, Bertoli lanciò una bomba che uccise quattro persone e ne ferì una quarantina. Subito arrestato, l'attentatore ha fin dall'inizio dichiarato di aver agito da solo, mosso dalle proprie convinzioni di anarchico individualista, e tale versione ha sempre coerentemente mantenuto.

Al di là dell'unanime condanna del tragico attentato, vi sono state e tuttora permangono in seno al movimento anarchico alcune divergenze di opinioni in proposito. Vi è infatti chi - seguendo pedissequamente il giudizio espresso dalle forze della sinistra democratica ed extra-parlamentare - rifiuta come menzognere e mistificanti tutte le dichiarazioni di Bertoli, ritenuto un provocatore inserito in oscure trame fasciste.

Ma vi è anche chi - come noi della redazione - giudica possibile la versione fornita da Bertoli. Tanto più che tutte le "verità" fornite dagli avvocati di parte civile, dalla pubblica accusa e soprattutto dalla stampa di ogni colore si sono rivelate false e prive di fondamento. A questo punto, fino a prova contraria, la stessa credibilità assume la versione di Bertoli, il quale, dopo aver chiarito di non temere la condanna all'ergastolo ("tanto posso mettervi fine quando voglio"), si è detto amareggiato per il fatto che anche molti di quelli che lui giudica suoi compagni non hanno saputo comprendere le motivazioni del suo gesto, per il cui tragico esito ha sempre dichiarato di soffrire profondamente.

Dopo aver presenziato a tutte le fasi del processo, non possiamo che riconfermare quanto scrivemmo subito dopo l'attentato ("A" 22) ed in occasione del processo di primo grado ("A" 37).