Rivista Anarchica Online

rivista anarchica
anno 5 nr. 35
gennaio 1975


LETTURE
a cura della Redazione

ANARCHISMO E DEMOCRAZIA,
scritti di E. Malatesta e di F.S. Merilino, Editrice "La fiaccola", Ragusa 1974, Collana "La Rivolta" (n.27), pp.140, £.800.

Nel corso del 1897 Errico Malatesta e Francesco Saverio Merlino sostengono una lunga discussione pubblica, che si espresse in numerosi articoli ospitati da diversi giornali (principalmente il foglio anarchico L'Agitazione edito in Ancona dallo stesso Malatesta). Tema iniziale e centrale della discussione fu la questione parlamentare e l'atteggiamento contrastante al riguardo assunto dai socialisti e dagli anarchici. Merlino fu l'iniziatore di una polemica con una lettera inviata al direttore del Messaggero, pubblicata il 29 gennaio 1897, in vista delle elezioni previste per il marzo. In essa Merlino sosteneva che la lotta per la difesa della libertà deve essere combattuta su tutti i terreni, compreso quello delle elezioni, e criticava duramente il tradizionale astensionismo degli anarchici. Dall'esilio londinese (poco prima di rientrare in Italia) Malatesta rispose a Merlino con una lettera (anch'essa pubblicata sul Messaggero il 7 novembre 1897) in cui respingeva tutte le critiche, sostenendo tra l'altro che "abituare il popolo a delegare ad altri la conquista e la difesa dei suoi diritti è il modo più sicuro di lasciar corso all'arbitrio dei governanti".
Dopo queste prime due prese di posizione la discussione continuò e si allargò, investendo l'intera concezione dell'anarchismo e del socialismo. Per Merlino la polemica fu un'occasione per mettere a punto la sua critica dell'anarchismo e per indicare le linee generali della sua nuova concezione della lotta socialista; per Malatesta, invece, la discussione con Merlino fu un momento di riaffermazione dei tratti fondamentali dell'anarchismo in un momento particolarmente importante di riorganizzazione e di rilancio del movimento anarchico italiano. L'elevatezza morale dei due militanti, i saldi legami della loro amicizia (che durerà ancora per decenni, fino alla morte), l'influenza politica che entrambi esercitavano nel movimento di emancipazione contribuirono a dare immediata risonanza alla polemica (che raggiunse talvolta toni accesi); l'importanza dei temi trattati rendono ancora oggi più che mai utile la rilettura di queste pagine di 78 anni fa, che per tanti aspetti sembrano proprio scritte oggi per i problemi di oggi.

MAN!,
antologia di idee, saggi, poesia e commenti anarchici pubblicati da Marcus Graham, Edizioni "Cienfuegos Press", Londra 1974, pp.638, Sterline 3.25.

Come spiegato nel lungo sottotitolo si tratta di una antologia, comprendente oltre duecento titoli apparsi sul mensile anarchico in lingua inglese "Man!" ("Uomo!") edito negli Stati Uniti fra il gennaio 1933 e l'aprile 1940 dall'anarchico rumeno Marcus Graham. Gli articoli riprodotti sono raggruppati per argomenti, con i seguenti settori: le idee dell'anarchismo, l'America di Roosvelt, crimine e criminali, fascismo, marxismo, Spagna, la religione e le democrazie, resistenza, questioni controverse fra gli anarchici, libri e riviste, poesie, persecuzioni governative contro gli anarchici, gli anarchici, Man!
Come si può comprendere anche solo dal numero degli articoli riprodotti in questo volume e dai settori in cui esso si divide, ci troviamo dinnanzi ad un libro di notevole mole e di grande interesse, tale che non si può certo farne un'esauriente presentazione nelle poche righe a nostra disposizione.
Ci limitiamo pertanto ad alcune segnalazioni. Nel primo settore, dedicato alle idee dell'anarchismo, vi sono, fra gli altri, scritti di Emile Armand ("La vita come esperienza", "Vita e società"), Voltairine de Cleyre ("Anarchismo"), Sebastian Faure ("Pane, pace, libertà"), Pietro Gori ("Le basi morali dell'anarchismo"), Paul Reclus ("Che cosa mi ha portato all'anarchismo"), Benjamin Tucker ("Perché sono anarchico"), Errico Malatesta ("Verso l'anarchismo"), Pierre Ramus ("Anarco-bolscevichi che cambiarono opinione"), Richard Wagner ("La forza creatrice") e di tanti altri.
Dalla lettura dei saggi compresi in altri settori del libro risulta un'immagine vivace, tormentata, a volte tragica, della vita politica (ma anche culturale ed artistica) degli Stati Uniti nel quarto decennio di questo nostro secolo, in un periodo tutto particolare come quello successivo al crollo di Wall Street. Il mito della tolleranza, della liberalità e della democrazia americana vi è squarciato da esempi concreti della reale politica del governo americano: ne risulta il volto brutale del potere, contro il quale si erge cristallina la protesta degli anarchici e di tutti coloro che lottano per il trionfo degli ideali di giustizia e di uguaglianza.
Molti articoli di Man! spaziano al di fuori degli U.S.A. e si riferiscono a personaggi e vicende del resto del mondo: vi ritroviamo le biografie di Fabbri, Cafiero, Berneri, ecc., il testamento politico di Michele Schirru, articoli e commenti sulla figura di Severino Di Giovanni - per limitarci al movimento di lingua italiana. La condizione femminile, l'anarchismo giapponese, i pestaggi nelle carceri, la maknovicina: questi sono solo alcuni degli altri molti temi trattati in questa utilissima antologia, che dà un contributo originale per la comprensione dell'anarchismo, delle sue idee e delle sue lotte, con particolare riferimento ai paesi anglo-sassoni.