Rivista Anarchica Online

rivista anarchica
anno 2 nr. 10
febbraio 1972


Rivista Anarchica Online

La cabala dei burocrati
di Libero Medina

Nelle ultime settimane, due periodici di grande tiratura e di largo prestigio, L'Espresso e Panorama, hanno ripreso e sviluppato ampiamente una nota apparsa sul bcd (il bollettino edito dei giornalisti milanesi del comitato per la libertà di stampa), a proposito della costituzione di una sorta di Opus Dei (*) italiana dalla bizzarra denominazione di 5x5.
"Cinque per cinque" è il nome di un sistema "filosofico (o - per meglio dire - mistico) elaborato da un gruppo di intellettuali, tecnoburocrati (tra cui parte dei nuovi padroni della FIAT), uomini politici e militari, per incasellare, definire, la realtà sociale e ricavarne indicazioni operative; per estensione "cinque per cinque" si chiama lo stesso gruppo di "cervelli".
La fumosa tortuosità delle cervellotiche analisi di questo gruppo sembrerebbe escludere una loro qualsiasi rilevanza pratica, relegandolo al rango di una delle cento sette stravaganti ed esoteriche. Ma non dev'essere così: 1) se ne sono occupati i due menzionati periodici; 2) se di questo 5x5 fanno (o farebbero) parte, oltre al "profeta" Ubaldo Scassellati, direttore della Fondazione Agnelli, alcuni magistrati, deputati democristiani, militari, managers e tecnocrati dell'industria pubblica e privata e addirittura il cadetto della più potente dinastia industriale, in disaccordo con la linea seguita dal primogenito" (trasparentemente si tratterebbe di Umberto Agnelli).
Secondo quanto è stato pubblicato, questi cinque per cinque avrebbero non solo brigato per fare diventare capo di Stato quello che una scheda nulla ha battezzato "nano maledetto", ma addirittura meditato un colpo di stato "indolore" ed "a-fascista". Gabriele Invernizzi ha scritto su l'Espresso del 24 dicembre che il 5x5 sta provocando suspense a Torino, circospezione a Milano e nervosismo a Roma.
C'è in tutto questo, naturalmente, del sensazionalismo giornalistico. Dietro tutto il fumo, se c'è dell'arrosto, per ora questo consiste nella costituzione di un gruppo di pressione, di natura insieme "progressista"-tecnocratica e cattolico-tradizionalista. E c'è la ristrutturazione dei quadri della FIAT (in cui larga parte ha avuto Umberto Agnelli) che parrebbe, per quanto strano possa sembrare, ispirata ai vaghi principi del 5x5, con una ulteriore formale atomizzazione dei già paralizzati settori di produzione, con una moltiplicazione dei capetti, con un paziente lavoro volto alla creazione di un sindacato unico "responsabile e disposto alla collaborazione", per il "comune interesse" di operai e padroni. È questo, per ora, il "colpo di stato". In effetti ha più implicazioni socio-politiche il processo di "razionalizzazione" della FIAT che un Fanfani in più o in meno al Quirinale.
Andiamo a vedere da dove prende lo spunto la copertura ideologica di questa operazione.
Quando, due anni fa, siamo venuti a conoscenza di un fumoso ed insieme paradossale progetto per inscatolare - volenti o nolenti - tutte le persone in un'attività inglobata in una strana matrice tecnocratica-fideistica, non abbiamo assolutamente pensato che la cosa potesse avere un benché minimo peso, nella vita "politica" italiana.
Sì, certo, avevamo riconosciuto l'ispirazione "ecclesiastica" ed autoritaria, ma nell'insieme della matrice operavano troppi fattori mistici ed irrazionali perché - pensammo in quel momento - la cosa potesse interessare in qualche misura i "padroni del vapore" italiano.
Evidentemente ci sbagliavamo, se oggi della faccenda si parla in termini di colpo di stato. Ma avevamo delle attenuanti.
Infatti, le informazioni in nostro possesso sembravano affermare che, dopo l'uscita (nel '69) dal 5x5 di Scassellatti (direttore della Fondazione Agnelli) e di altri burocrati, avvenuta in seguito ad una "verifica" delle loro funzioni ed azioni da parte di Ernesto Baroni, (mistico adoratore della Madonna e reinventore della formula del 5x5), tale formula pareva dovesse estendersi principalmente a tutti quei cattolici "di base" che, ispirati dai moti del '68-'69, erano partiti (nel migliore dei casi) alla ricerca delle intenzioni socialiste di cristo.
In un periodo denso di avvenimenti come il '69 non può quindi meravigliare che una cosa del genere sia passata inosservata: a noi, come ad altri.
Tuttavia, dopo la diffusione della notizia, da parte della stampa, di un probabile tentativo di colpo di stato "moderato" a gennaio, non abbiamo potuto fare a meno di collegare i vecchi ricordi con i recenti avvenimenti. Ed abbiamo rovistato nell'archivio.
Ne abbiamo tirato fuori informazioni varie, ed un opuscolo arancione, di 26 pagine. L'autore è Ernesto Baroni, il titolo "Proposta di un metodo per il lavoro integrato nella comunità".
È un ottimo esempio di manipolazione e mistificazione: un tentativo di contrabbandare come "democrazia diretta" la "sempre maggiore divisione del potere fra un sempre più ampio numero di individui". Il tutto, in nome della massima autorità, che sarebbe poi quella di dio.
Tralasciamo di descrivere la meccanica del funzionamento del 5x5, perché in 26 pagine (strano che non siano 25!) non ci riesce bene nemmeno l'autore. Vogliamo però fare notare quanto sia inutile quella che sembra essere l'unica assillante preoccupazione di Gabriele Invernizzi (che ha scritto sull'Espresso qualcosa in merito a questa faccenda), come pure dell'anonimo autore dell'inchiesta pubblicata da Panorama.
La preoccupazione di costoro è quella di sapere se il 5x5 sia una realtà tuttora operante oppure no, e se Scassellatti, Volpini, Chiarusi, etc., ne facciano ancora parte o meno.
A parte il fatto che il 5x5 "prima formula" è morto nel '69, (come abbiamo già accennato), noi rispondiamo che tutto ciò non ha la minima importanza. Quello che importa, invece, è che un certo tipo di prassi, e certe indicazioni di linea - sostenute nel citato documento - sono state fatte proprie dai tecno-burocrati, che da esse hanno tratto lo spunto per delle "ottime trovate", come gli avvenimenti degli ultimi tempi dimostrano.
Non può del resto stupire una decisa tendenza al trasformismo politico in persone che, già vent'anni fa, si dicevano disposti al dialogo con "i giovani del MSI". Cosa, questa, giustificata da una precisa scelta logica: "essere fascisti coi fascisti ed anarchici con gli anarchici: l'importante è arrivare allo scopo" (come disse qualcuno nel '69, ad una riunione cui partecipava il Baroni).
Ora, questa innata ambiguità e contraddittorietà permea tutta l'impostazione del 5x5: e se lo scopo del mistico è un mondo governato dal papa, lo scopo del tecnoburocrate è di essere lui l'arbitro della situazione. Ed il 5x5 è un ottimo modo per contattare la gente più strana: dai militari (cfr. Panorama) agli extraparlamentari. (Fu proprio il Baroni che si preoccupò, nel '69, di trovare qualcuno disposto a svolgere, per conto della Fondazione Agnelli - leggi Scassellatti - un'inchiesta sui gruppi extraparlamentari. L'inchiesta fu svolta da neofiti del 5x5, che se ne servirono - sono parole loro - come "di un mezzo per allacciare e mantenere contatti con i gruppi spontanei": ad esempio, Lotta Continua di Torino).
Ma questo non vuol dire che la formula dei 5x5 sia intrinsecamente pericolosa: al massimo, può sembrare la trovata di un bambino con "turbe schizoidi" che gioca a fare il grande uomo politico.
Il pericolo, anche questa volta, non è nella forma, ma nella sostanza.
La forma, il "5x5", la danno per morta, oltre che le nostre informazioni - molti dei primi "25"; ma questo non vuol dire che la sostanza (il dogma del trasformismo, la pratica della mistificazione, l'autoritarismo) sia morta con la "forma". Che è anzi divenuta la facciata culturale, teorica di Scassellatti & Co.: fornendo così una copertura ed una giustificazione ideologica alla scalata ed alla pratica del potere.

Libero Medina

(*) L'Opus Dei è una organizzazione di potere, una sorta di massoneria cattolica, formata da prelati, alti dirigenti industriali, funzionari di stato e professionisti, che ha assunto grande importanza in Spagna dove, dopo avere appoggiato il fascismo gli sta ora facendo - in previsione della sua caduta - una moderata fronda da sinistra.

Un esempio del metodo "scientifico" per incasellare la realtà secondo i moduli operativi del gruppo denominato "5x5".Sotto l'apparente forma, che può sembrare la trovata di un bambino con "turbe psichiche" si nasconde la sostanza di un'ideologia burocratica legata al trasformismo, come mezzo per conquistare il potere.

(La tabella è tolta da "Proposta di un metodo ecc." di E. Baroni)

morale culturale politico economico giuridico ORDINE DELLE SCELTE
1.
essere
dell'essere
2.
essere
conoscente
3.
essere
comunicante
4.
essere
potente
5.
essere
giusto
morale
6.
conoscenza
dell'essere
7.
conoscenza
delle conoscenze
8.
conoscenza
della
comunicazione
9.
conoscenza
della
potenza
10.
conoscenza
della
giustizia
culturale
11.
comunicazione
dell'essere
12.
comunicazione
delle conoscenze
13.
comunicazione
della
comunicazione
14.
comunicazione
della
potenza
15.
comunicazione
della
giustizia
culturale
16.
potenza
dell'essere
17.
potenza
delle conoscenze
18.
potenza
della
comunicazione
19.
potenza
della
potenza
20.
potenza
della
giustizia
economico
21.
giustizia
dell'essere
22.
giusta conoscenza
23.
giusta
comunicazione
24.
giusta
potenza
25.
giustizia
della giustizia o legge della legge
giuridico