Gli psicoterroristi 
                 Si 
                  erano sentiti predestinati. Un gruppo scelto d'azione pronto 
                  a sferrare l'attacco al cuore del sistema. Supereroi del futuro 
                  con un potere speciale. Telepatia. Potevano leggere la mente, 
                  penetrarla, scandagliarne le pieghe e soprattutto controllarla 
                  per almeno un minuto... 
                  Erano gli psicoterroristi. Sovversivi sulla carta imbattibili, 
                  capaci di sputtanare i potenti davanti agli occhi dell'elettorato, 
                  di alzare il velo delle istituzioni per mostrarne il lato peggiore. 
                  Eppure... Eppure in quel futuro che stava formandosi sotto i 
                  loro occhi, non avevano ancora sovvertito nulla. Si erano infiltrati 
                  nella mente del presidente della prima nazione al mondo, e gli 
                  avevano fatto dichiarare in conferenza stampa di essere uno 
                  sfruttatore di minorenni. Ne avevano ricavato solo un ampio 
                  e stucchevole dibattito sugli eccessi di certa politica che 
                  parlava alla pancia dell'elettorato, ma sapeva raccoglierne 
                  i consensi. 
                  Allora erano arrivati a plagiare il presidente della seconda 
                  nazione al mondo. Lo avevano controllato il tempo sufficiente 
                  per farlo pisciare in diretta sulla bara del suo avversario 
                  politico, del cui omicidio si sospettava fosse il mandante. 
                  Ma quella manifestazione brutale era apparsa la prova di forza 
                  di un leader temibile, che aveva il potere in pugno. I media 
                  avevano glissato, i sondaggi non avevano registrato scostamenti. 
                  Gli psicoterroristi avevano allora deciso di puntare più 
                  in alto. Il massimo esponente religioso del pianeta aveva negato 
                  in mondovisione l'esistenza di qualunque dio, definendo tutte 
                  le religioni una burla cosmica. Giornali e tv lo avevano acclamato 
                  come un uomo all'avanguardia della spiritualità, capace 
                  di cogliere paure e debolezze dell'uomo moderno. 
                  Così, dopo questo triplice fallimento, gli psicoterroristi, 
                  tre in tutto riuniti in assemblea, concordarono che il futuro 
                  in arrivo non faceva per loro. Si guardarono negli occhi e decisero 
                  di chiudere bottega. Senza dirsi neppure una parola.  
                 Paolo Pasi           
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