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				 150° nascita di Pietro Gori 
                  
                “La fiaccola dell'anarchia” 
                  
                foto di Saveria Pardini 
                    
                Promosse dalla regione Toscana e dal 
                  comune di Rosignano Marittimo (Li) si sono tenute, nella località 
                  toscana, tra l'8 e l'11 gennaio scorsi diverse iniziative in 
                  ricordo dell'anarchico Pietro Gori (1864-1911). 
	Titolo generale: “Per questo siam ribelli”. 
	La prima iniziativa (“La fiaccola dell'anarchia”), co-promossa e organizzata dalla Fondazione Giorgio Gaber, si è tenuta nel teatro Solvay, 
	con la partecipazione del disegnatore Sergio Staino, del cantautore Francesco Guccini, dell'attore Paolo Rossi, di Claudia Pinelli (figlia di Pino) e di Paolo Finzi (della nostra redazione). 
	Interventi musicali de Les Anarchistes e di Giampiero Alloisio. 
	A coordinare gli interventi il presidente della Fondazione Gaber, 
	Paolo Dal Bon. Settecento persone nel teatro strapieno, alcune centinaia costrette a rimanere fuori. Una bella serata, con l'anarchia protagonista, un'intensa partecipazione del pubblico (tra l'altro, vari minuti di standing ovation per Claudia), ricostruzione storica ed emozioni. 
	Grazie alla fotografa Saveria Pardini che ci ha fornito le foto. 
	E, a chiudere questo dossier, il testo del volantino distribuito dagli anarchici livornesi (e ripreso da “Il Tirreno”). 
                
                 
                   
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                    |   Sul palco (da sinistra): Sergio Staino, Francesco Guccini,  Paolo 
                  Rossi, Paolo Finzi, Claudia Pinelli  | 
                   
                 
                
                 
                 
                   
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                    |   Una visione parziale del pubblico  | 
                   
                 
                
                 
                 
                   
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                    |   Al 
                        centro: Pietro Brambilla (voce de Les Anarchistes)  
                        e Giampiero Alloisio (che negli anni '70 faceva parte  
                        del gruppo anarchico Kronstadt). Seduti (da sinistra): 
                         
                        Nicola Toscano (chitarra), Alessandro Danelli, Gian Piero  
                        Alloisio, Claudio Andolfi, Eleonor Young  | 
                   
                 
                
                 
                 
                   
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                    |   Una delle vignette di Staino, dedicate alla classica canzone  
                  gucciniana “La locomotiva”, proiettate sul maxi-schermo  | 
                   
                 
                
                 
                 
                   
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                    |   Sergio Staino e Francesco Guccini  | 
                   
                 
                
                 
                 
                   
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                    |   Sandro Luporini (storico paroliere di Gaber) e Paolo Rossi  | 
                   
                 
                
                 
                 
                   
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                    |   La copertura mediatica dell'evento  dell'8 gennaio è 
                  stata notevole.  Qui la pagina de “Il Tirreno”  del 
                  9 gennaio, edizione  della provincia livornese  | 
                   
                 
                
                 
                 
                   
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                    |   Paolo Dal Bon (Fondazione Giorgio  Gaber) ha coordinato gli 
                  interventi  | 
                   
                 
                  
                
                   
                    Perciò 
                        siamo ribelli! 
                       
                        La realtà è che i governi esistono oggi, 
                        col pretesto di garantire l'ordine, perché questo 
                        non è l'ordine vero. Se fosse veramente ordine 
                        non avrebbe bisogno di armi e di manette, della violenza 
                        autoritaria dell'uomo sull'uomo per reggersi! Tutto all'opposto 
                        di ciò che credono i più, l'ordine difeso 
                        contro di noi, iconoclasti impenitenti, con tanta profusione 
                        di leggi restrittive della libertà e di gendarmi, 
                        è il caos legalizzato, la confusione regolamentata, 
                        la iniquità codificata, il disordine economico, 
                        politico, intellettuale e morale eretto a sistema. 
                        Si dice che le leggi ed i governanti che le eseguono, 
                        son là a mantenere l'ordine nell'interesse dei 
                        deboli contro i forti. Ma chi è che ci crede sul 
                        serio? Chi è che non vede che dappertutto avviene 
                        tutto il contrario? Ditemi, per esempio, in quale sciopero, 
                        in quale conflitto fra capitale e lavoro, le forze del 
                        governo hanno seriamente difeso gli operai, che sono i 
                        più deboli, contro i loro padroni che sono i più 
                        forti? 
                       
                        Pietro Gori, Il vostro “ordine” e il nostro 
                        “disordine”, 1896 
                       
                        Le idee anarchiche di Pietro Gori, così lucidamente 
                        esposte in una conferenza tenuta a S. Francisco nel 1896, 
                        sono ancora oggi attuali. 
                        E allora, a chi vorrebbe rinchiudere le sue idee nella 
                        bacheca, magari dorata, della storia, poniamo la questione: 
                        da che parte starebbe oggi Pietro Gori, avvocato 
                        in tanti processi a carico di lavoratori che non avevano 
                        altra colpa che quella di battersi per la libertà, 
                        la giustizia e l'eguaglianza? Sarebbe dalla parte dei 
                        militanti NOTAV che vengono trattati come criminali solo 
                        perché difendono la loro terra da chi vuole lucrare 
                        su un'opera inutile e dannosa, dalla parte di coloro che 
                        rivendicano il diritto ad una casa decente, dalla parte 
                        di coloro che difendono l'ambiente dall'assalto di multinazionali 
                        che minano territorio e salute, ecc. 
                        da che parte starebbe oggi Pietro Gori, che il 
                        primo maggio 1890 fu fra gli organizzatori del primo sciopero 
                        generale a Livorno, e per questo fu incarcerato? Sarebbe 
                        dalla parte dei lavoratori, dei precari, dei disoccupati 
                        che lottano per un salario e condizioni di lavoro migliori, 
                        contro governi e padroni che tengono artificiosamente 
                        alto il tasso di disoccupazione per tener bassi i salari, 
                        per fare del precariato una normalità, per avere 
                        mano libera sui posti di lavoro, sarebbe con chi lotta 
                        per l'abolizione della proprietà privata e di ogni 
                        forma di sfruttamento. 
                        da che parte starebbe oggi Pietro Gori, che visse 
                        per anni in esilio entrando in contatto da pari a pari 
                        con popoli di mezzo mondo? Sarebbe dalla parte di migranti 
                        e profughi, i più sfruttati e perseguitati, sulla 
                        pelle dei quali i governanti fanno affari d'oro. Sarebbe 
                        dalla parte di coloro che in ogni paese lottano per la 
                        libertà e l'uguaglianza, per l'abolizione delle 
                        frontiere e dei governi, sarebbe al fianco di chi costruisce 
                        esperienze di autogoverno e autogestione come quella di 
                        Kobane e della Rojava in Kurdistan. 
                         
                        PER QUESTO FUMMO ANARCHICI CENTO ANNI FA, PER QUESTO SIAMO 
                        ANARCHICI OGGI! 
                         
                        Federazione Anarchica Livornese 
                        cdcfedanarchicalivornese@virgilio.it 
                        Collettivo Anarchico Libertario 
                        collettivoanarchico@hotmail.it 
                        - collettivoanarchico.noblogs.org 
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