rivista anarchica
anno 42 n. 371
maggio 2012


dossier Georges Brassens

Vivere
per delle idee

 

Di sicuro ci sarà chi storcerà il naso, o peggio, nel vedere che un numero di una seria rivista anarchica è dedicato per più di metà a una sola persona, perdipiù a un cantautore. La rivista è questa – “A” – e il cantautore (perdipiù francese) cui dedichiamo pagine e pagine è un anarchico. O meglio, tale si è definito quando ha accettato di darsi un'etichetta. E tale è stato per un congruo numero di anni anche sul piano concreto, militante, lavorando nel settimanale anarchico francese e continuando – anche dopo il definitivo abbandono di una qualsiasi dimensione militante – a mantenere numerosi rapporti con anarchici e a restare “fedele” (mai termine fu più inappropriato!) a quel patrimonio di idee strane, dissacranti, fuori-dalla-norma che chiamiamo anarchismo.
L'idea di questo dossier è venuta a due amici e compagni scigheriani, che cioè militano nel circolo ARCI “La Scighera”, nel quartiere periferico della Bovisa, a Milano. Tra “A” e Scighera c'è stato fin dalla nascita del circolo, sei anni fa, un feeling particolare che ha portato (quasi) a una coppia di fatto: una coppia aperta, anzi apertissima.
Lo scorso autunno/inverno alla Scighera hanno organizzato una serie di iniziative musicali, spettacolari, culturali, dedicate a Georges Brassens, nel 30° anniversario della sua morte (che coincideva con il 90° della sua nascita). E dai ricchi materiali venuti fuori da quelle partecipatissime serate, dalle cantate, dai dibattiti, dall'entusiasmo suscitato e vissuto con tanta gente è venuta fuori l'idea di questo dossier. A Laila Sage e a Lorenzo Valera il merito della primogenitura del progetto.
L'abbiamo realizzato insieme, questo dossier, e in tanti ci hanno dato una mano. Qui ci limitiamo a ringraziarne uno, quello che per primo ci ha fatto conoscere Brassens, il suo giudice, le sue idee, il suo graffio, il suo anarchismo. Uno che si chiamava Fabrizio.

la redazione di “A”