rivista anarchica
anno 37 n. 324
marzo 2007


fumetto

Un fumetto – ma non solo – su
Gaetano Bresci


A distanza di ormai un sacco d’anni dal precedente monumentale frammento biografico di Errico Malatesta, un libro di culto nell’ambito della biblioteca libertaria a fumetti, il disegnatore veneziano (d’adozione, come il maestro Hugo Pratt) Fabio Santin torna con un breve significativo lavoro di 26 tavole dedicato alla parabola umana e storica di Gaetano Bresci.
Forse dire “breve” non rende giustizia a queste tavole da guardare ognuna fino in fondo, così fitte come sono di rimandi, citazioni, paradossi storico/geografici e, al contempo, precisissime nel ricondurre ogni spunto alla sua origine, ogni citazione al suo autore.
Coadiuvato dal pratese Marco Riccomini, Fabio Santin, s’inventa un genere nuovo.
Non si può dire quanto la ricostruzione storica ceda il passo al crossover culturale, quanto il saggio politico diventi un omaggio commosso, quanto l’intenzione – anche un filo campanilista si direbbe (non me ne voglia il compagno anarco/intimista Riccomini) – di creare un filo rosso(nero) comune che leghi assieme le glorie pratesi, non voglia essere stimolo alla riscoperta del proprio passato: il libro si apre con l’immagine di un gruppo di giovani che s’interroga su chi sia questo Bresci cui, appunto, è dedicata una strada in Prato.
Il personaggio di Gaetano Bresci è un personaggio affascinante, ma inevitabilmente sfuggente. Il ritratto più famoso che ce ne tramanda i tratti lo scolpisce determinato nel taglio duro della bocca, ma con una luce sarcastica nello sguardo.
I libri storici dedicati all’attentato del 29 luglio, di cui fu l’implacabile e solo ideatore (anche se qualcuno ne dubita) ed esecutore, non possono tacere di questa sorta di divertito fatalista, di questo dandy ricercatissimo nel vestire e inguaribilmente donnaiolo fino al penultimo giorno della sua vita di uomo libero. La consapevolezza intellettuale un po’ ironica, ciò non di meno inscalfibile, fa del vendicatore anarchico tornato dall’America una delle personalità più moderne della sua epoca.
Per questo probabilmente la grande trovata di questo fumetto è nel procedere al racconto in modo concentrico, nel repertoriare frammenti e digressioni intorno al tema principale, nel parlare di Bresci attraverso le ossessioni proprie agli autori, da Corto Maltese ai Mercanti di liquore, alla corazzata Potemkin, a Ken Parker, a Sherlock Holmes, a Luigi Veronelli.
D’altronde anche il vizio di quest’opera, se ne dobbiamo trovare uno, è nell’avere un po’ eccessivamente affastellato di elementi queste pagine, rendendone a tratti macchinosa la lettura. Ci aspettiamo dunque dagli autori un’opera che soddisfi la fame di questa nuova forma della narrazione per immagini, dopo avercene stimolato l’appetito con: Gaetano Bresci – un tessitore anarchico, M.I.R. edizioni 12,00 euro – richiedibile direttamente a Fabio Santin CP 85/Mestre 8 – 30170 Mestre Venezia.

Alessio Lega