Rivista Anarchica Online

rivista anarchica
anno 10 nr. 87
novembre 1980


Rivista Anarchica Online

RASSEGNA LIBERTARIA
a cura della Redazione

Autobiografia - EMMA GOLDMAN Vivendo la mia vita - volume 1 1889/1899

Finalmente è uscita! A quasi quarant'anni dalla prima edizione uscita negli Stati Uniti, è arrivato nelle librerie italiane il primo volume dell'autobiografia di Emma Goldman (Vivendo la mia vita, 1° volume 1889/1899, Edizioni La Salamandra, Milano 1980, pagine 223, lire 8.500): l'edizione completa italiana, infatti, è stata suddivisa dall'editore in quattro volumi, che usciranno ad intervalli di qualche mese l'uno dall'altro.
Si tratta di un volume eccezionale, ricco di avvenimenti, di esperienze umane e sociali, di amore e di arte, di lotte e di viaggi: tutto un mondo - il mondo di Emma, dall'infanzia in un quartiere ebraico in Russia fino all'attività rivoluzionaria negli U.S.A. - che emerge vivo ed attuale, affascinante e ricco di tanta umanità. Per me personalmente, che recensendo i libri dovrei pur sempre mantenere un certo "equilibrio", questa volta è proprio impossibile tener fede al mio compito: quando, anni fa, un vecchio compagno me ne inviò una copia (in inglese) dall'America, ne restai subito entusiasta. Scrissi subito la breve biografia per la rivista (Red Emma) e sollecitai i compagni delle Edizioni Antistato a farsi carico della traduzione e della pubblicazione di quest'autobiografia. Erano allora gli anni del boom del femminismo e, per la solita nefasta egemonia culturale marxista sulla nostra cultura, si ricercavano a tutti i costi nelle prime "marxiste" le progenitrici e le antesignane del femminismo: anche una figura squallida come Alexandra Kollontai, passata dall'Opposizione Operaia alla diplomazia staliniana, assurse a "femminista ante-marcia". Chi aveva avuto modo di conoscere Emma o almeno di leggerne gli scritti, non poteva che incazzarsi a morte. Ma i costi di traduzione, data soprattutto la voluminosità dell'opera, sconsigliarono che una casa editrice con il bilancio sempre "in rosso" intraprendesse quell'iniziativa: per questo l'Antistato rinunciò. Ma ora finalmente è uscita anche in italiano, e - a mio avviso - in un'ottima traduzione, grazie all'intelligente lavoro del giovane Michele Buzzi.
Nessuna recensione, una volta tanto: o meglio, un'assenza di recensione che è poi la più entusiasta delle recensioni, perché vuol dire: leggetevelo! (anche se non costa certo poco) e se non siete d'accordo con tanto entusiasmo, scriveteci e ne riparleremo. Peccato solo che le esigenze commerciali abbiano spezzettato l'opera in quattro, costringendo il lettore italiano ad aspettare mesi e mesi prima di andare avanti. L'importante comunque è che si possa almeno cominciarla.

Nowhere at Home - Letters from Exile of Emma Goldman and Alexander Berkman

Un'altra eccezionale documentazione di prima mano sulla vita, il pensiero ed i comportamenti di Emma Goldman e di Alexander Berkman è contenuta nel volume Nowhere at Home (Da nessuna parte a casa propria), pubblicato negli USA cinque anni orsono dalla Schocken Books, nel quale sono raccolte numerose lettere che i due anarchici russi si scrissero tra di loro o che inviarono ad altri compagni. Le lettere sono state raggruppate in cinque capitoli: gli espulsi, il comunismo e gli intellettuali, anarchismo e violenza, uomini e donne, vivendo la rivoluzione. Con l'immediatezza che è propria della corrispondenza privata, resa ancora più aggressiva e caustica dal suo temperamento battagliero, emerge dalle lettere di Emma quella straordinaria commistione di intelligenza, passionalità e sensibilità anarchica che la caratterizza. Alcune di queste lettere pensiamo di tradurle prossimamente su "A", ma... sarebbe ottima cosa se anche questo volume venisse tradotto in italiano.

Paul Avrich - An American Anarchist - The Life of Voltairine de Cleyre

Un'altra interessante figura di anarchica, in genere sconosciuta, è Voltairine de Cleyre (1866, 1912) - contemporanea di Emma Goldman e come lei militante negli Stati Uniti. Pur senza vivere una vita avventurosa e frenetica come quella di Emma, ed esercitando di conseguenza un'influenza minore sul movimento e sulle vicende del loro tempo, Voltairine (prematuramente troncata, a soli 46 anni, da un male che ne aveva segnato pressoché tutta l'esistenza) è una figura che merita di essere conosciuta - per il suo pensiero come per la sua azione. La sua biografia è stata pubblicata due anni or sono dallo storico anarchico Paul Avrich, a cura delle edizioni dell'università americana di Princeton. Dello stesso Avrich sono già state tradotte in italiano due opere: L'altra anima della rivoluzione (titolo originale: "The russian anarchist") dalle Edizioni Antistato e l'antologia Gli anarchici nella rivoluzione russa dalle Edizioni La Salamandra. Nella bella prefazione alla biografia di Voltairine de Cleyre, Avrich informa della sua intenzione di scrivere una storia del movimento anarchico negli Stati Uniti attraverso una serie di biografie di militanti, delle quali questa non sarebbe che la prima. Nel prendere questa decisione - chiarisce Avrich - sono stato guidato dalla convinzione che mettendo a fuoco in chiave individuale i loro sogni e le passioni, i fallimenti ed i successi, le debolezze e la loro forza, mi sia possibile render maggiormente comprensibile anche il movimento nel suo insieme. Comunque non ho trascurato gli sviluppi sociali ed economici dell'epoca, ma ho cercato di includere quel retroterra storico che sia sufficiente per rendere intellegibili le vite degli anarchici. Ed è proprio la costante sensibilità umana ed anarchica di Avrich a rendere appassionante la lettura di questa biografia.

Paul Avrich - The modern School Movement - Anarchism and Education in the United States

Dello stesso autore è appena uscito, sempre per i tipi della Princeton University Press, un librone di quasi 500 pagine sul movimento della Scuola Moderna negli Stati Uniti, tra gli anni '10 e gli anni '50 del nostro secolo (Paul Avrich, The modern School Movement - Anarchism and Education in the United States). Anche questa volta si tratta di un capitolo di storia completamente ignorato finora, al di fuori dei suoi pur numerosi protagonisti: tra il 1910 ed il 1960, infatti, hanno funzionato una ventina di scuole "alternative" promosse da militanti anarchici decisi a far vivere anche sul suolo americano l'esperienza dell'Escuela Moderna animata in Spagna dall'anarchico Francisco Ferrer. Fu proprio all'indomani dell'assassinio legale di Ferrer da parte delle autorità cattoliche e reazionarie della Catalogna (1909) che questo vasto movimento prese il via, coinvolgendo accanto a tanti militanti anarchici (in gran parte di provenienza ebraica) anche numerose personalità della cultura liberal statunitense. All'insegna della pedagogia antiautoritaria, questa grande esperienza collettiva, dall'Atlantico al Pacifico, ha segnato uno dei momenti più significativi nella teoria e soprattutto nella pratica dell'educazione libertaria, laica e comunitaria - non solo in Nord America. Questo libro di Avrich rompe, in proposito, la cortina di silenzio che anche la cultura di sinistra, per lo più dominata dai nuovi preti marxisti, aveva eretto intorno all'esperienza della Modern School e al suo valore irrimediabilmente sovversivo.
Chiudiamo questa rassegna con il primo volume dell'epistolario di Camillo Berneri, edito dall'Archivio Famiglia Berneri di Pistoia (sito in piazza dello spirito santo 2) al quale può essere richiesto (il volumetto, di 150 pagine, costa 4.000 lire). Si tratta di una raccolta di lettere scritte da/a Berneri a/da militanti antifascisti (anarchici, socialisti, "giellini", ecc.) negli anni trenta, quando Berneri - come tanti altri antifascisti - viveva e lottava nell'esilio. Una buona parte delle lettere, in particolare, riguarda gli ultimi mesi di vita di Berneri, il quale - come è noto - fu ucciso a Barcellona il 5 maggio 1937 da agenti comunisti al soldo dell'ambasciata staliniana. Berneri, attivo militante anarchico, redattore di Guerra di classe e critico con il ministerialismo dei vertici della C.N.T., era particolarmente odiato dai comunisti. Nel più vasto movimento antifascista, invece, godeva di una buona stima, come stanno a testimoniare gli scritti a lui diretti da non-anarchici - inclusi numerosi in questo primo volume. Tanto per fare qualche nome: Piero Gobetti, Mario Bergamo, Alberto Jacometti, Gaetano Salvemini, Carlo Rosselli. Per lo studioso ed il militante che intenda conoscere più da vicino la figura di Berneri, questo libro è certamente utile. Peccato però che non sia disponibile attualmente nessuna antologia (anche parziale) dei suoi scritti, tale da permettere un primo approccio a chiunque ne sia interessato. Dopo quella curata da Masini e Sorti una ventina d'anni fa per la SugarCo Edizioni ("Pietrogrado '17, Barcellona '37") e da tempo esaurita, non sono stati ripubblicati che alcuni articoli qua e là. Di una bella antologia berneriana si sente molto la mancanza.