Rivista Anarchica Online

rivista anarchica
anno 27 nr. 237
giugno 1997


Rivista Anarchica Online

Liberi tutti!
di Luca Vitone

E se per una volta, invece del solito giro turistico (Colosseo, Fori Imperiali, ecc.), si girasse Roma alla ricerca dei luoghi storici della memoria anarchica? E' quanto propone un artista

Uscire dal luogo espositivo per seguire un itinerario che attraversa la città. Fare dell'opera un veicolo di conoscenza del tessuto urbano seguendo un'idea diversa di quella comunemente riconosciuta come artistica. Un ambito altro.
Dare al visitatore la possibilità di seguire un itinerario al di fuori di quelli dettati dalle leggi dello scambio economico e dell'industria del turismo.
Un percorso storiografico che collega diversi luoghi accomunati da un ideale che si è sviluppato per più di un secolo con avvenimenti a volte eclatanti a volte silenziosi, ma mai estinti. Spesso hanno provato a relegarlo nel dimenticatoio paragonandolo a un'ideologia fra le tante a un dogma utopico, ma soprattutto a ridurlo a luogo comune, sinonimo di confusione, disordine, luogo assente di regole.
Come ben sappiamo questo ideale è il contrario di tutto ciò. E' proprio con delle regole, con un'autodisciplina che si può affermare "Liberi tutti!", "Fa ciò che vuoi". Il sogno è il diventare autonomi ed è attraverso questa autonomia che si determinano le regole del gioco, che fa dire a Paul Goodman che "l'anarchia è l'unica forma politica sicura".
La città è Roma, il luogo espositivo il Palazzo delle Esposizioni, la mostra "Città/Natura".
All'interno del palazzo espongo un ingrandimento fotografico di un'incisione di Gianbattista Brocchi, geologo attivo all'inizio del secolo scorso, raffigurante il territorio di Roma nella sua naturale condizione preurbanizzata. Nel paesaggio, con il Tevere circondato da prati e verdi colline, sono collocati alcuni noti monumenti per capire come in seguito si sia sviluppata la crescita dell'urbanizzazione. Una città senza la città. Un territorio ancora libero da preconcetti sociali ed economici. Al suo fianco, appesa per un angolo, una bandiera nera bordata di rosso.
Su un'altra parete una serie di fotografie formato cartolina raffiguranti 25 luoghi, ognuno dei quali è relazionato ad un avvenimento del movimento anarchico romano, del passato e del presente.
Appoggiati su una balaustra dei fogli A4, in distribuzione, riportano gli indirizzi e una breve motivazione del perché sono stati scelti.
Chi vuole può prenderne uno... uscire dal palazzo ... iniziare l'itinerario.
Il lavoro prevedeva che ognuno di questi luoghi fosse caratterizzato da un segno semplice ed emblematico, sempre uguale, riconoscibile, una bandiera rossonera appesa a una finestra, a un balcone, appesa a un muro, senza aste o pennoni, senza retorica, solo a testimoniare l'accadimento di un evento, senza nostalgia, solo a sottolineare la valenza di un luogo che, ci interessi o meno, fa parte della nostra memoria collettiva.
Ma le intenzioni non sempre si realizzano, non è stato possibile appendere tutte le bandiere. Molte sono state le censure da parte del comune e dei privati e, più o meno consapevolmente, anche degli stessi curatori della mostra, che se all'inizio si sono dimostrati partecipi al progetto in seguito ne hanno preso le distanze non assumendosi la responsabilità affinché esso si realizzasse a pieno. Una censura sottile mai pronunciata, il supporto di un furgoncino e di una scala per installare le bandiere negato all'ultimo momento. Un comportamento burocratico: il comune e la maggior parte dei privati non hanno mai dato una risposta né negativa né positiva, ma hanno delegato sempre a un terzo la responsabilità della decisione.
La censura non è avvenuta solo da parte di chi non aderisce all'ideale anarchico ma anche da chi di questo movimento dice di far parte. Alcune persone hanno manifestato contro distribuendo un volantino in cui asserivano che "l'anarchia non si espone" e che l'arte è ridotta a merce atta a soddisfare i piaceri della borghesia e che la "più viva speranza è quella di vedere che la bellezza delle forme e l'esplosione dei colori straripino dai quadri stessi per donarci la gioia".
Infine in mezzo alla sala c'è una base bianca di legno su cui sono poggiate, piegate, ancora incelofanate le bandiere che non hanno avuto la possibilità di essere esposte .
L' ideale anarchico, apparentemente emarginato, si dimostra ancora un'idea potente, capace di creare paure, fraintendimenti per coloro che, non conoscendolo, lo associano a disordine, violenza e sovversione e per quelli che sentendosene parte credono di poter sentenziare in modo autoritario su chi ha ragione e chi torto, chi è dentro e chi è fuori.

Luca Vitone, nato a Genova nel 1964, vive e lavora a Milano. Il suo lavoro indaga l'idea di luogo, la relazione che intratteniamo con esso e la sua memoria. Espone in Italia e all'estero dal 1987.

Piazza B. Romano, 7
Sede del Circolo anarchico Bakunin, già Circolo Carlo Cafiero fondato nel 1946

Via Parma 3
Sede della Federazione Anarchica Italiana nel 1946

Via Modena 31g
Abitazione di Luigi Fabbri nel 1921

Via Giovanni Lanza 90
Sede della casa editrice Il Pensiero diretta da Luigi Fabbri e Pietro Gori, che pubblica l'omonima rivista dal 25 luglio 1903

Via Capo d'Africa 11
La Casa del Popolo ospita la redazione di Umanità Nova trasferitasi a Roma da Milano il 14 aprile 1921

Via della Marmorella 24
Oggi Via dei Fori Imperiali all'angolo con il Foro di Cesare, sede della Federazione Socialista Anarchica del Lazio dove si svolge il Primo Congresso Regionale della omonima federazione dal 11 al 13 novembre 1905

Via San Bartolomeo de Vaccinari 29
Sede del Congresso Nazionale Anarchico dal 16 al 20 giugno 1907. Primo congresso ufficiale del movimento anarchico italiano

Campo de' fiori
Luogo legato al pensiero libertario e anticlericale

Piazza Fiammetta 11
Sede della Federazione Anarchica Italiana e del peiodico Umanità Nova nel 1945

Piazza del Collegio Romano
Presso il Collegio Romano dal 20 al 22 settembre 1904 si tiene il Primo Congresso Internazionale del Libero Pensiero

Pantheon
Il 14 marzo 1912 Antonio d'Alba attenta la vita del Re Vittorio Emanuele III

Via Gregoriana
Il 16 giugno 1984 Paolo Lega attenta la vita del Presidente del Consiglio Francesco Crispi

Porta Pia
L'11 settembre 1926 Gino Lucetti attenta la vita di Benito Mussolini

Piazza San Giovanni
Luogo storico per manifestazioni e comizi di carattere socialista e operaio

Piazza di Santa Croce in Gerusalemme
Si svolge la prima grande manifestazione italiana del 1° maggio nel 1891

Via Appia Nuova 353
Sede del Gruppo Pietro Gori nel 1946

Via Braccio da Montone 71
Sede del Comitato Anarchico Territoriale

Via dei Taurini 27
Sede della redazione di Umanità Nova dal 1963 al 1974

Via dei Piceni 39
Sede del Circolo Malatesta fondato nel 1971

Via dei Campani 73
Libreria Anomalia C.D.A.

Piazza Risorgimento 36
Sede della redazione di Spartaco, mensile di propaganda comunista anarchica fondato nel 1920

Piazzale degli Eroi 8
Ultima abitazione di Errico Malatesta, morto il 22 luglio 1932

La notte tra il 13 e il 14 marzo 1883, Errico Malatesta, Francesco Saverio Merlino e altri anarchici promuovono un'azione dimostrativa collocando bandiere rossonere in Campidoglio, sulla statua di Pasquino e nel piazzale davanti alla stazione Termini