Rivista Anarchica Online
Fuori dal coro
di Dada Knorr
E' uscito presso le edizioni fiorentine "Gazebo" il libro di
Nadia Agustoni "Grammatica tempo"; il volume fa
parte della collana di prosa e poesia curata da Mariella Bettarini e Gabriella Maleti. Queste le
informazioni
essenziali che ottengo rigirandolo e, quando inizio a sfogliarlo ... ah! Maledetta poeta! Lei ci
ha messo dentro un
lavoro fondo, duro, una gran pazienza a rendere le parole come fossero di ferro! E' bello da
leggere però, anche
perché contrariamente all'uso attuale del lasciarsi andare alla "fantasy" anche quando
si legge, questo testo
richiede esercizio, e ricorda un po' quelli estenuanti ma immensamente liberatori della pratica
zen, che Nadia
conosce. Volete un esempio? "E' merce all'ingrosso / la banalità che fa vivere. /
La meno quotata in borsa, per eccesso /
è il fiore all'occhiello / di tensioni moribonde". Cosa dice Nadia, così
sintetica, curva sul foglio, precisa,
impietosa? Il bello di un esercizio poetico puntuale è che, una volta "sentito",
può essere applicato ad un universo
di situazioni. .. al mondo. La banalità che fa vivere è l'ennesima puntata di
Beautiful che la vecchietta, chiusa in
casa, guarda per non smarrire, oppure ... è l'innamoramento di circostanza quello cui
qui si allude, scherzando sul
moribondo amore di convenienza, che passa e va, per perdersi nella memoria? A queste
domande lascio
rispondere la gentile Maria de Rienzo,
sicuramente più abile nel districarsi in questioni di critica letteraria; vorrei
invece segnalare il titolo di una delle raccolte che il libro di Nadia Agustoni contiene:
"Autobiografia plurale",
titolo che richiama la "Autobiografia di tutti" di Gertrude Stein e che evidentemente
sottolinea ancora una volta
l'attenzione rivolta dalle donne che fanno poesia all'esame dei "sentimenti comuni". Questo
sentirsi parte di un
"tutto" sensibile convive con un'altra sensazione, che è quella della
singolarità, che anche in Nadia possiamo
rintracciare in più parti del libro, come in quel "fino a che vivo / dico - io -, per dirmi
singolare" che ricorda a sua
volta "l'io singolare proprio mio" della più prolissa ed altrettanto deliziosa Patrizia
Cavalli. Nadia Agustoni delizia di
affermazioni poetiche: le chiamo così per il loro carattere analitico e perentorio
insieme,
come dei piccoli haiku filosofici. "Si solidifica lo sbaglio / Tempo raffermo". Evviva!
Celebro la pubblica nascita
di una nuova operaia nelle miniere dei simboli e dei sogni delle donne, una compagna si
è unita a noi, come dice
Mariella Bettarini nella introduzione del libro, "A cantare nel coro". Ma è sicuro che
Nadia, col suo destrutturare
e analizzare sentimenti e linguaggio, non canterà mai nel coro degli intellettuali della
carta straccia. Per richieste: L'area di Broca collana Gazebo
CP
374,50100 Firenze
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