Rivista Anarchica Online

rivista anarchica
anno 24 nr. 209
maggio 1994


Rivista Anarchica Online

Musica & idee
a cura di Marco Pandin (marcpan@tin.it)

ReR Quarterly

«Questa non è una comune compilation: le musiche qui raccolte non sono pubblicate altrove. Non è neanche un'iniziativa promozionale: non ha funzioni pubblicitarie ed è del tutto indifferente alla moda. Questa è, piuttosto, un tentativo di dare forma di giornale ad un disco fonografico: rubriche regolari, interventi commissionati, estratti da concerti, spazio per personaggi sconosciuti e materiali inediti, progetti speciali. La parte scritta del giornale consisterà di articoli scritti per quanto più possibile da dei musicisti, interviste ed antiinterviste (...), resoconti sulla musica "progressive" dei diversi paesi, approfondimenti e aggiornamenti, e novità sulle pubblicazioni imminenti, concerti, festival ed iniziative editoriali (...) dal momento che questa rivista si propone di essere soprattutto uno strumento utile, uno spazio a disposizione per ciò che avete sempre voluto leggere e ascoltare, uno spazio per nuova musica e nuove idee ... ».
Primo Maggio 1985: data di nascita del Re Records Quarterly, progetto musicale/editoriale di Chris Cutler e tassello di grande importanza e valore nel mosaico dell'etichetta indipendente inglese che ha fatto del non-compromesso, della collaborazione internazionale e della anormalità culturale a tutti i costi la sua bandiera. «Sono quasi sempre fuori casa, in giro per concerti» - confessa Chris a proposito dell'annunciata irregolarità delle pubblicazioni - «quindi saranno inevitabili lentezze e ritardi» e ancora: «Forse non sarò in grado di stampare il secondo numero prima che tutte le copie del primo siano state vendute»; delle dichiarazioni oneste e lucide che dimostrano la dimensione «umana» di questa iniziativa, forte non di capitali da investire o meccanismi di sfuttamento, ma di contatti individuali, collaborazioni spontanee e rapporti «politicamente corretti », come si può leggere poco più avanti nell'editoriale: «( ... ) Desidero che i collaboratori di questa rivista siano in qualche modo pagati ( ... ) per evitare che si cada in una specie di ricatto silenzioso, in quell'autosfruttamento tipico degli artisti impegnati nel circuito alternativo. ( ... ) Da un prodotto «alternativo» ci si aspetta che costi poco e che chi ci lavora lo faccia gratuitamente, e lo faccia per amore o per arte, tirando avanti col sussidio di disoccupazione o rimediando un lavoretto ogni tanto. Ci sono idee strane in giro su come i musicisti, gli scrittori e gli artisti tirano a campare ... ».
Sotto le varie sigle Re, Recommended, ReR Megacorp etc., sin dalla fine degli anni Settanta Chris Cutler ha raccolto, pubblicato e distribuito le forme più insolite, sperimentali e noncommerciali di musica da tutto il mondo: un catalogo ricco di nomi sconosciuti e di proposte affascinati, il tutto rigorosamente selezionato in senso «intelligente» anche secondo una certa chiave di lettura politica:
«( ... ) Ci interessa scoprire e sostenere le nuove musiche senza essere legati a un genere o a uno stile: musiche innovative che estendano il vocabolario del suono, dove si trasgrediscano regole e stili, dove vengano esplorate le possibilità espressive e costruttive di nuovi strumenti e tecnologie ( ... ). Ecco perché nel nostro catalogo coesistono dischi che altrove sono catalogati come rock, jazz, pop, world music, musica «progressive» oppure elettroacustica o elettronica o contemporanea: questo confonde i tassonomisti ed i mercanti. Per noi, ciò che queste musiche hanno in comune è più importante di quanto altrimenti le separa ... ».
Quello di Chris Cutler non è un nome nuovo su queste pagine, né - immagino - nelle vostre raccolte di dischi. E' stato protagonista delle pagine più emozionanti della musica impegnata degli anni '70, come il leggendario gruppo degli Henry Cow, poi animatore di Rock In Opposition, un'organizzazione internazionale di musicisti alle prese con una nuova pratica delle idee nella musica come nella vita. Chris ha girato il mondo «da musicista» con la mentalità del «viaggiatore» e non del «turista»: ha collaborato con decine e decine di persone intente, come lui, a trovare una nuova forma e un nuovo significato per la comunicazione, una forma e un significato che spostassero il confine un po' più in là, fino a fargli perdere importanza, consistenza, significato. Ed ecco le formazioni trans/nazionali, i concerti e i dischi dove ciascuno portava un po' di sé e della sua terra per creare una cosa nuova collettiva e spontanea, che non esisteva e non immaginava prima.
Vista la diffusione e la popolarizzazione del nuovo formato tecnologico (il CD, con tutti i pro e i contro che non sto adesso qui ad analizzare) e considerato il valore (storico, documentaristico, artistico, politico, etc.) delle registrazioni, la ReR ha pubblicato sinora due compact disc che raccolgono alcuni frammenti sonori a suo tempo inclusi nelle varie uscite del Re Records Quarterly. La pubblicazione del terzo volume dovrebbe essere imminente. I due CD's in questione vivono comunque di vita propria anche slegati dal contesto della rivista, e possono essere considerati come delle raccolte oblique di musiche «contro» da tutto il mondo. C'è posto per le provocazioni magnetiche di John Oswald e per l'esperimento Cassix (Cassiber e Stormy Six, la «base italiana» di Rock In Opposition), per il guru Robert Wyatt ed i sud-africani bianchi antiapartheid Kalahari Surfers, per la voce da incubo industriale di David Thomas dei Pere Ubu e per i .. .latrati di Henry Kaiser, chitarrista ben conosciuto, qui alle prese con una singolare ed indescrivibile composizione «canina»!
Visto che Chris e la ReR Megacorp si sono interessati a diffondere «Voix vulgaires» in Inghilterra tramite il loro catalogo, abbiamo fatto uno scambio. I due CD's «ReR Quarterly Selections» sono quindi a disposizione come sottoscrizione per A/Rivista Anarchica (la sottile differenza di prezzo è dovuta alle spese di spedizione sostenute). I singoli volumi del «ReR Quarterly» sono ovviamente disponibili presso ReR Megacorp, 74 Tulse Hill, London SW2, England. A questo indirizzo è possibile richiedere quel voluminoso, eclettico e prezioso catalogo di dischi, nastri, libri e CD's che costituisce da sempre un punto di riferimento per chiunque viva il fatto musicale in maniera critica, curiosa e «militante». In Italia la distribuzione di grande parte dei titoli del catalogo ReR è affidata a NuovADieNne di Milano. Per rintracciare i singoli volumi della rivista/disco potete rivolgervi anche al Megatalogo di Sarzana oppure a Disfunzioni Musicali di Roma.